La Marca di Havel




Il Simbolo di Eos





Segue dal capitolo terzo: il Monastero di Torenburg



I coraggiosi avventurieri si mettono in marcia: portano due pesanti fardelli, due reliquie dannate del Demonio Kelost. Lasciatisi alle spalle la devastazione di Torenburg, altro non possono fare che mettersi in viaggio verso Nord, diretti al Monastero della Selva Nera.
Anche il tempo, cupo e piovoso, contribuisce a rendere silenziosi i viandanti, che pregano a bassavoce e si scambiano guardi stanchi.
Sieghard, ferito ad una gamba durante lo scontro al Monastero, viene curato nel villaggio di Torenburg, dove il gruppo � costretto a fermarsi per qualche giorno prima di muoversi. L'aria � umida, le risaie attorno coperte da costante nebbia. E non appena le condizioni del Cavalierei consentono di ripartire ci si mette in marcia.
Al gruppo si accompagna un giovane del luogo, Stefen, che con il suo carro permette a Sieghard, ancora non del tutto ristabilito, e al vecchio Abate, di muoversi meglio che a cavallo. Intanto al villaggio si � sparsa la notizia di un cospicuio esercito che sta muovendo verso nord, guidato, a quanto pare, da un certo Sir Edward, che Anders ricorda di aver conosciuto ai tempi in cui era cappellano a Memedir.
Giorno dopo giorno, il viaggio prosegue silenziosamente nella nebbia. Fango, insetti, frequente pioggerellina, rendono ancor pi� disagevole il viaggio. Il paesaggio, avvolto ancora dalla nebbia che non accenna ad andarsene completamente, � molto suggestivo con i suoi splendidi salici piangenti. Ma la desolazione della campagna con le sue spoglie fattorie rende tutti molto tristi.
I resti bruciati di una casa colpiscono l'attenzione della compagnia che prega afflitta per i defunti: Anders durante la sua preghiera avverte il dolore della gente che vi ha perso la vita, e per questo dopo poco il suo viso � rigato da calde e commosse lacrime. Il viaggio prosegue ed il paesaggio non cambia. Si incontra un gruppo di contadini che lavorano in quel che resta di un campo. Uno di loro racconta alla compagnia di come giorni prima siano stati attaccati da un gruppo di banditi che hanno distrutto tutto ci� che incontravano: uno di questi in particolare, vestito di pelli di animale, si accaniva pi� degli altri con una ferocia mai vista uccidendo ogni persona con un enorme spadone. Solo loro si sono salvati nascondendosi in un sotterraneo. L'uomo sembra distrutto dal dolore. Impietositi, i ragazzi dividono le loro provviste con questi poveri contadini affamati. Scende l'imbrunire e un accampamento viene fatto in un mulino quasi completamente distrutto. Qui si sono rifugiati due bambini poveri e affamati. La compagnia decide di portarli con se per poi affidarli a cure migliori nella prossima citt�.
I giorni passano, e si incontrano sempre tante case distrutte�. alberi secchi e spogli che sembrano dei cadaveri imbalsamati affiancano la strada e rendono il paesaggio ancora pi� spettrale. Dato lo scarso razionamento del cibo si mangia un po' quello che si trova: rane, ranocchi e funghi.
Una sera dei ruderi incuriosiscono la compagnia: appartengono ad una cittadella ormai distrutta tra i resti delle case c'� anche una chiesa. E in questo luogo, dove � pi� sentito il dolore e dove Eos ha dato prova della sua presenza pi� sofferta, ci si accampa. Le razioni scarseggiano sempre di pi� e a peggiorare la situazione una fitta pioggia con tuoni lampi e saette disturba il sonno dei ragazzi. Gisela canta una ninna nanna per Ben e i bambini.
Infine viene raggiunta la citt� di Weinen, non distante dalla capitale della Marca.
Qui gli orfanelli vengono affidati alle cure di un convento, il gruppo fa provviste e riparte l'indomani verso la Selva Nera. Anche il giovane Stefen, il guidatore del carro, abbandona la compagnia e torna al suo villaggio, dopo aver compiuto il suo dovere e la volont� di Eos.
Il viaggio pu� proseguire ma il freddo e la scomodit� di avere solo 5 cavalli in tutto da dividere in 8 persone rende pi� faticoso il proseguimento. Si costeggia il fiume Odra e il suo colore grigio piombo d� un senso di nausea a pi� persone. La campagna sembra tranquilla: forse i briganti non sono passati di qui.
Verso sera si cerca un posto per la notte lontano dalle abitazioni e da qualsiasi forma di vita, quindi vicino all'orrido ed umido fiume. Ben stupisce tutti pescando ben 4 carpe che serviranno per una lauta cena. Gisela e Anders rammendano la tenda bucata.
Un giorno dopo l'altro, il viaggio continua. E la nebbia, ormai compagna inseparabile della compagnia, porta un' atmosfera lugubre: fattorie dall'aspetto spettrale, campi distrutti o abbandonati affiancano la strada percorsa dai ragazzi. Alcuni corvi sorvolano, gracidando, la zona, infastidendo e spaventando le ragazze.
Uomini pieni di fede sentono in questo luogo fortemente la presenza sofferta di Eos.
La nebbia finalmente sale permettendo di osservare la campagna circostante. Le fanciulle inorridiscono di fronte ai casolari bruciati e alla devastazione completa dei campi. Verso l'imbrunire, mentre Gisela � assorta nei suoi pensieri, il resto del gruppo sente delle flebili grida femminili provenire dall'altra parte del fiume Odra.
La compagnia non esita nemmeno un istante e sprona i cavalli in direzione delle grida. Sieghard e Wolfried sono i primi a partire e ad accorgersi che dietro un cespuglio di more delle sagome sono impegnate in orrenda azione. Accortisi della presenza dei due cavalieri li affrontano. Sieghard scende da cavallo e nota stesa a terra una ragazza, sicuramente ha subito delle violenze, la sua collera sale sempre pi�, in lontananza scorge anche un fuoco forse di un accampamento?... Due uomini lo attaccano e uno riesce a ferirlo allo stomaco, ma la destrezza del cavaliere � impareggiabile e in breve riesce ad amputare la gamba del suo avversario. Wolfierd attacca a cavallo, sopraggiunge anche Scarlett a cavallo con Anders il quale per� decide di raggiungere il luogo del massacro a piedi.
Wolfried da un lato e Scarlett dall'altro attaccano uno dei briganti che tenta di scappare. La scena che prosegue � mostruosa il povero malcapitato � colpito da entrambi nello stesso momento e nello stesso punto, le lame delle spade formano una x sul collo e l'uomo viene decapitato. Anders assiste alla scena da lontano disgustato. Il resto del gruppo intuisce la situazione.
Sieghard e Anders si avvicinano alla donna ancora distesa a terra, intanto Gisela e Vincent arrivano mentre Ben e l'abate sono ancora lontani. La ragazza � una gitana appartenente ad una trib� forse di maghi o artisti girovaghi, comunque zingari, nomadi. Questa gente, lontana dall'occhio protettivo di Eos, viene disprezzata e considerata come eretica, in passato sono stati anche perseguitati e alcune donne sono finite al rogo con l'accusa di essere delle streghe, Gisela, forse anche per questo, non approva i metodi usati contro di loro e prova subito un'inspiegabile simpatia per la giovane donna.
Come tutte le gitane possiede una rara bellezza e Sieghard ne rimane subito affascinato: la sua corazza costruita con tanta cura e pazienza verr� forse sgretolata dallo sguardo melanconico ma splendido e profondo della giovane donna. Offre lei, il suo aiuto e il suo mantello per coprire quelle nudit� oggetto di vergogna, mentre Esmereld, questo � il suo nome, racconta la sua triste storia: rapita assieme alla sorella � stata poi violentata�. stuprata e la sorella�. Forse uccisa? Purtroppo i suoi timori sono veri la giovanissima fanciulla � distesa a terra ed � morta! soffocata da grosse e possenti mani. Il suo corpo ha subito ogni tipo di abuso, Gisela lo guarda e inorridisce� la poveretta non aveva che quattordici anni.
Wolfried interroga il prigioniero ancora vivo mentre Anders cura loro le ferite, si scopre cos� che sono anche loro dei cavalieri ma rifiutati dall'ordine, in tutto sono 15. Wulfried e Vincent vorrebbero attaccarli ma Sieghard � ferito e non pu� fare sforzi, Gisela curer� le sue ferite e solo dopo essersi ripreso potr� raggiungere i suoi compagni che insieme ad Anders andranno a fare giustizia in nome di Eos.
La scena � mostruosa: carri che bruciano e tanti poveri corpi a terra forse morti forse feriti. Anders come al solito alla vista di donne e bambini uccisi, preso dalla collera, urla e acclama Eos. Lo scontro � duro molti perdono la vita, Anders senza armi si distingue con il suo fedele bastone e la sua forza forse guidata da Eos spaventa i rimanenti feriti che alla vista del massacro fuggono per le campagne.
Anders cerca fra le macerie dei carri se qualcuno ancora pu� essere salvato.
Lo sconforto non riesce ad impossessarsi dell'eremita, nonostante le sue ricerche siano quasi del tutto vane, e tenacemente continua�. Continua, fino a quando, fra le macerie di un carro, ormai quasi del tutto bruciato, trova un bimbo. Le sue spaventose ustioni non sono la preoccupazione principale di Anders: ma come estrarlo dal carro dato che un enorme asse di legno lo imprigiona. L'incredibile forza dell'eremita, forse guidata da Eos, riesce a trascinare via, fra le macerie che divampano, il povero ragazzo.
I due cavalieri invece sono impegnati ad inseguire due fuggiaschi; ma nella corsa Vincent cade da cavallo, distorcendosi una caviglia, Wolfried non se n' accorge subito, la sua attenzione � tutta rivolta alla decapitazione della sua preda. L'altro fuggiasco comprendendo di essere inferiore per destrezza e abilit� chiede di essere risparmiato. Solo a questo punto Wolfried si rende conto dell'infortunio di Vincent e, sentendo le voci di Ben e Scarlet, chiede loro aiuto per il suo compagno, mentre la sua sete di giustizia ancora non placata si scaraventa su di un terzo fuggiasco. La lama del prode cavaliere si posa anche sul suo corpo. Wulfried non perdona.
Gisela intanto intravede Anders con una sagoma sulle spalle, gli si avvicina, pi� esperta nelle cure capisce che il poveretto non ha molte speranze, ma le lacrime calde di Esmerelde la gitana, la impietosiscono e implora Anders di aiutarla a fare il possibile. Il ragazzo che � un cugino di Esmereld ha bisogno di bende pulite, forse anche di erbe curative che per� non sono facili da trovare ma soprattutto di riposo, quindi di una casa accogliente. Cos�, dopo il ritorno dei cavalieri, Ben e Scarlett, il viaggio pu� continuare ora per� alla ricerca di una casa.
La compagnia ora ha ben quattro persone in pi�: Oltre all'abate che ha deciso di seguirli, ci sono due gitani, Esmereld e il cuginetto, e due prigionieri. Wolfried durante il percorso li interroga e scopre cos� che questi non sono dei veri cavalieri di Eos, ma solo uomini reclutati da Hordak, della compagnia degli Orsi, la stessa comandata da sir Edward. Non tutti coloro che si sono presentati all'adunanza sono stati reclutati, molti dopo aver sentito la missione da compiere hanno rifiutato, come questi due sciagurati. Gisela a queste parole si adira: la paura della collera di Eos ha fermato questi scellerati dal commettere barbarie contro monaci ma non li ha fermati dal commettere violenze solo per saziare i propri bassi istinti animali. Wolfried, esortato da Gisela, continua nel suo interrogatorio ma questa volta le sue domande sono molto pi� precise e cos� si scopre che l'adunata si � svolta la settimana precedente in un luogo non molto distante e che sono stati arruolati circa trecento uomini.
Fra discussioni, interrogatori, nuove scoperte, preoccupazioni, preghiere per i monaci che verranno assaliti, finalmente si giunge ad un mulino: il mulino bianco� Anders che si fa portavoce del gruppo chiede ospitalit�. I suoi modi non proprio garbati forse spaventano la donna che comunque non esita ad offrire il suo aiuto la sua umile dimora come riparo e un giaciglio per gli ammalati. La famiglia composta da lei, il marito e due figli piccoli accoglie la compagnia con amore.
Mentre Gisela ed Anders curano i feriti e i cavalieri prendono decisioni sulla triste sorte dei prigionieri, Ben fa subito amicizia con i bimbi e insieme a loro gioca, Scarlet decide di sorvegliarli e quando l'allegra combriccola, giocosa e festante si allontana un po'dal sicuro mulino per pescare, Scarlett li segue ed � proprio lei che, dopo un po', avverte il rumore di zoccoli di cavallo avvicinarsi sempre pi�.
La curiosit� di Ben si sprigiona subito e utilizzando il suo enorme carisma convince Scarlett e i bimbi in una nuova e questa volta pericolosa avventura. Nascostisi bene tra i cespugli spiano i movimenti dei viaggiatori: sono sei cavalieri ma non hanno il simbolo di Eos. Anche loro della compagnia dell'orso? Ben � attentissimo ad ogni loro movimento mentre Scarlett cerca di calmare i due bimbi che sembrano molto spaventati, ma non ci riesce. I piccoli cominciano a piagnucolare destando l'attenzione dei cavalieri.
Scarlett cerca invano di salvare la situazione scappando con i bambini ma viene subito avvistata e seguita da tre dei sei cavalieri. Ben, coraggioso, affronta gli altri tre. Le sue parole non scalfiscono minimamente i cavalieri che lo deridono, quindi non gli resta che scappare nel bosco, per farsi inseguire almeno da questi tre, che difficilmente, comunque potranno raggiungerlo. Scarlett continua la sua inutile fuga ma viene raggiunta facilmente e circondata, per quanto la sua voce sia molto forte, le sue urla assieme a quelle di fanciulli non subito vengono udite. I tre cavalieri scendono da cavallo, le loro intenzioni non sono delle migliori. Scarlett si difende ma un pugno troppo forte le fa perdere i sensi. Fa in tempo per� a far udire la sua richiesta di aiuto ad Anders , Wolfried e l'abate che subito si precipitano a soccorrerla. Anche Gisela, udendo degli strani rumori, si affaccia alla finestra della camera dove pazientemente sta curando gli ammalati, vede Scarlet distesa a terra, svenuta forse, e tre cavalieri su di lei. Non riesce a vedere bene cosa fanno ma lo intuisce. Un urlo le sgorga in gola e le sue gambe si muovono da sole, cerca aiuto in casa e il mugnaio e la moglie la seguono preceduti da anders e Wolfried.
I bambini intanto si sono divisi uno corre verso casa rincorso da un cavaliere che per� deve vedersela con Anders, l'altro verso la campagna. Wolfried si accorge di Ben e lo aiuta, i tre non hanno nessuna speranza contro di lui e in poco due sono gi� al tappeto il terzo a cavallo dopo i primi attacchi rendendosi conto dell'inferiorit�, fugge via, permettendo a Wolfried di aiutare gli altri.
Nel frattempo Ben � gi� sul posto in soccorso di Scarlett, la poveretta inerme e priva di sensi sta per essere spogliata da due cavalieri che per� accortisi di Ben lo attaccano. Ben da solo contro due cavalieri muniti di daga uno e spadone l'altro, da prova di tutto il suo coraggio ed Eos lo premia, aiutandolo. La lama della spada del cavaliere si rompe urtando una pietra. L'altro tenta pi� volte di colpirlo ma inutilmente, Ben si destreggia in modo eccellente evitando ad uno ad uno i colpi del cavaliere. Gisela da lontano lo guarda preoccupatissima ma nonostante stia utilizzando tutte le sue forze per correre pi� veloce � ancora lontana, cos� decide di aiutare Anders ferendo con una freccia la gamba del suo avversario, in questo modo anche l'eremita potr� soccorrere Ben pi� in fretta. Anche il mugnaio riesce a ferirlo all'altra gamba, ormai l'uomo allo stremo cerca di lottare ancora ma Wolfried arresta ogni sua mossa.
Intanto Scarlet si sveglia, il suo corpetto � stato slacciato, ma la furbizia, degna compagna delle donne, l'aiuta, e invece di urlare come una femminuccia, approfitta della confusione per scappare verso casa fra le braccia della mugnaia, che accoglie sia lei che il suo piccolo, scampato miracolosamente al bruto cavaliere. Scarlett � riuscita anche a vedere dove si nasconde l'altro piccolo e lieta da la notizia alla madre, un piccolo movimento impercettibile delle labbra fa capire alla ragazza che ora la donna � tranquilla.
Ben intanto continua ad essere attaccato ma non dal cavaliere con la daga, di lui si occupa Anders: da quello con la spada rotta, sono entrambi senza armi e lottano uno contro l'altro, Ben si ferisce lievemente, e questo agita ancora di pi� Gisela che cerca di mirare con il suo arco ma teme che nella confusione possa ferire Ben, Eos affida le sorti del piccolo nelle mani di Anders che senza troppo sforzo riesce a far arrendere il cavaliere. Anche Wolfried riesce a disarmare l'altro cavaliere. Ora Gisela pu� curare Ben, � ancora molto agitata e tenta di nascondere il suo stato d'animo, ma l'affetto che prova per il piccolo � cos� grande che lo abbraccia forte, � fiera di lui e pensa che anche Ermitilla lo sarebbe.

La sdolcinata scenetta viene interrotta dalle sarcastiche parole di Sieghard che, dopo una lunga riflessione insieme a Wolfried, sentenzia: "Sar� Eos a giudicare i prigionieri!"
Per� Ben chiede un� ultima notte di riflessione e pentimento per loro. E quella che li attende � una notte tempestosa, una fitta pioggia scende dal cielo: sono le lacrime versate da Eos per i poveri innocenti. Le condizioni di Vladi, il cuginetto di Esmereld, sono peggiorate: la morte lo aspetta sulla soglia della porta. Ben parla delle sue eroiche imprese ai bambini, le sue parole riescono ad esaltare gli animi dei piccoli che sono sempre pi� affascinati da questo carismatico ragazzo; poi assieme a Sieghard e Anders digiuna e prega per la triste sorte di Vladi e affinch� i prigionieri si possano redimere. Il sonno per lui non ci sar�, fedele alla sua promessa fa la sua prima notte di veglia.

20 Novembre

L�alba sorge in un cielo minaccioso, l�inverno questo anno sembra ancora pi� freddo. La pioggia non cessa di cadere e pi� insistente prepara la sua bufera. E� un triste risveglio per la compagnia: Vladi � morto, Eos ha messo fine alle sue sofferenze. SiEghard consola Esmerelde.
Ma il viaggio non pu� continuare per le ferite anche se poco rilevanti di Anders, Vincent, Ben e Sieghard, senza contare che Scarlet � ancora scossa.
Sieghard si avvicina ad Esmerelde, la vita da soldato e cavaliere non gli fa comprendere l�inquietudine della ragazza per le domande sconvenienti sui suoi violentatori. Esmereld non ha piet� per loro, solo la vendetta potr� placare quel senso di vuoto, di smarrimento e angoscia che si � annidato nel profondo del suo cuore. La sua voce per� tradisce la paura e la commozione. E� giunta l�ora dei condannati. Ad uno ad uno i prigionieri vengono decapitati mentre Sieghard chiede loro di invocare Eos nell�ultimo istante di vita, i primi 3 si disperano e implorano piet� ma Sieghard non pu� averne e Wolfried accanto lo sostiene.
L�ultimo condannato non parla, i suoi occhi terrificanti incutono paura e impressionano anche l�impavido Sieghard che prova quasi piacere ad ucciderlo, dopo aver visto l�uomo sputare a terra per disonorare il nome di Eos.
I mugnai sono terrorizzati, gli avvenimenti delle giornate trascorse li hanno sconvolti e temono Esmerelde. La poveretta non sa dove andare, e si decide per lei di portarla al monastero, forse potrebbe convertirsi.
Ben allora parla con lei di Eos. Esmerelde, invece, racconta, con la sua voce melodiosa, di come riesce a comunicare con gli alberi e la natura, affascinando il piccolo con le sue storie; Gisela e Sieghard assistono sbalorditi alla discussione, temono forse per Ben, Gisela soprattutto non vuole che il piccolo possa essere influenzato dalle parole della suadente e �pericolosa� infedele.
Ma � tempo di seppellire Vladi, si riesce a convincere la gitana dell�impossibilit� di bruciare la salma; lei comunque durante la sepoltura sparge sul viso del cugino una polverina e prega in un antica lingua, invocando madre natura, mentre i suoi sono occhi velati di lacrime. Sieghard prega e Anders che assiste anche lui alla sepoltura prova un senso di sfiducia e teme l�infedele.
Scende la notte e nel sonno profondo, che avvolge tutti tranne Ben, che � al suo secondo giorno di veglia, Sieghard fa un sogno inquietante. Al risveglio � scosso e anche preoccupato.

21 Novembre

Una nebbia fittissima si sostituisce alla pioggia rendendo il paesaggio pi� cupo e malinconico. Sieghard, assieme a Wolfried, decide di seppellire i cadaveri e prega Eos affinch� la sua inflessibilit� possa giudicarli com�� giusto. Il viaggio pu� proseguire, ma prima Anders avvisa Ben di non lasciarsi sedurre dalla gitana, l�eremita la teme e forse la predica, fatta al piccolo, � rivolta pi� a se stesso.
Esmerelde cavalca come un uomo ma smette appena Ben la rimprovera. Sieghard, che non approva l�educazione bacchettona, suggerisce a Ben di imitarla, invece di criticarla.
Si procede lentamente, quasi senza voglia. La campagna brulla e triste con le sue povere fattorie, alcune delle quali anche bruciate, circonda i viaggiatori stanchi. Nel pomeriggio i ragazzi sono attratti da una scena macabra e raccapricciante: in una piazza di un piccolo villaggio ci sono 6 impiccati, soldati forse sono esposti come trofei mentre delle cornacchie li sorvolano; l�atmosfera � lugubre.
Uno sguardo cupo e minaccioso osserva la giovane congrega: � un�anziana signora che indica alla compagnia un uomo con cui parlare. Tutto ci� � molto misterioso.
La donna sembra una megera, i suoi occhi sono vuoti e vacui, ma nello stesso tempo cupi. L�uomo, con cui la compagnia parla, � un vecchietto, tutto pelle e ossa, sembra quasi inesistente, anche lui ha quello strano sguardo. Sieghard, rendendosi conto dell�et� troppo avanzata del vecchio, chiede chi fra i giovani abbia ucciso i soldati. Il vecchio emana inquietudine e risponde che solo con preghiere sono riusciti a scacciare il male. L�unico guerriero � il falegname, i giovani non ci sono pi�. Esmerelde � molto agitata. Sieghard assieme a Ben, Gisela e Wolfried decide di cercarlo; il fatto, poi, che non scorga la chiesa lo insospettisce. Camminando nota anche per le vie un forcone con delle vecchie macchie di sangue.
La faccenda si fa sempre pi� misteriosa. Il falegname ha anche lui, anche se meno, lo sguardo vacuo, sembra molto interessato a Gisela, la guarda con stupore ma le sue intenzioni non sono buone. Sieghard gli fa una specie di interrogatorio e scopre che una settimana prima il villaggio � stato attaccato e la chiesa distrutta, bruciata e razziata e il prete ucciso. I ragazzi sono un po� perplessi, non credono molto alle parole dell�uomo. Ma le stranezze continuano, per cercare la chiesa si attraversano delle strade dove si nota del bucato steso, i colori vivaci non sono adatti ad un villaggio di soli anziani.
La chiesa � distrutta, bruciata forse ma non cos� di recente come si era detto. L�erba intorno alle macerie � troppo alta perch� sia trascorso solo poco tempo; mancano segni recenti di bruciature Sieghard vuole vederci chiaro ma per questo ha bisogno dell�aiuto dell�abate. Al ritorno il cavaliere si accorge che Esmereld � terrorizzata, lei allora confessa di essere stata gi� nel villaggio sembra temere molto la gente del posto e lo implora di andare via. Siegard per� vuole prima tornare alla chiesa. Cos� la stessa ciurma precedente assieme all�abate torna ai resti della chiesa. Il tetto manca, e il campanile sembra essere stato colpito da un fulmine.
All�interno visibile c�� solo l�altare di pietra , molto lavorato, le decorazioni a mosaico sembrano intatte. Mentre Ben curiosa in giro seguito da Gisela, Sieghard si ferma a pregare e si sente come nauseato, dopo un po� si accorge dello sguardo vacuo di Wolfried. Sembra abbia avuto delle visioni, il suo viso � sconvolto. Wolfried allora rivela che in queste sue visioni il villaggio era maledetto. Ben nota fuori della chiesa un cimitero anche questo abbandonato. Alcune fosse sono state scavate di recente ma manca su queste il simbolo di Eos. Si accorge anche delle campagne intorno, cos� incolte e brulle sembra quasi che la vita non voglia pi� nascere. I cavalieri e l�abate escono, sembrano turbati e Sieghard spiega a Ben e Gisela delle visioni di Wolfried e al ritorno ne parla anche con Anders; � molto preoccupato per l�amico, bisogner� tenerlo d�occhio. Poi si avvicina ad Esmerelde e chiede spiegazioni pi� precise sul villaggio e sul terrore dipinto nei suoi occhi. Esmerelde racconta il suo precedente passaggio in questo piccolo paese, di come la gente fosse strana, delle forche �. Racconta che questa gente predisse loro la morte! Esmerelde sembra molto agitata e Sieghard termina qui le sue domande.
Scende la sera. Procedendo il cammino verso la selva nera, la compagnia si allontana dalla strada, proseguendo vicino al letto del fiume Odra. Presso un ponte in una stazione di posta si prepara il campo per la notte, sicuramente si sono accampati di recente dei soldati, date le incisioni scurrili sui muri. Tutti pregano Eos tranne la gitana. Wolfried sembra non avere pi� gli occhi vacui, ma ha ancora strane visioni: si gira di scatto e ha molta paura,decide di raccontare a Sieghard quello che ha visto: le immagini sono del passato, vede gente mentre viene uccisa. Alle sue parole Siegard ha un rimorso nel fondo del suo cuore: non essere rimasto ad estirpare il male del villaggio, a non uccidere quelli che secondo lui erano dei mormoranti, ma si ripromette , a missione compiuta, di tornare a glorificare la volont� di Eos.
Parla con Ben del male, mentre lui sta quasi crollando dal sonno durante la sua ultima notte di veglia. Sembra deluso dal ragazzo e non nasconde il suo rammarico ad averlo giudicato pi� maturo. Ben rimane male sentendo queste parole. Sieghard poi comprende di essere stato troppo duro con il ragazzo. Anders continua a non fidarsi della gitana. La notte passa tranquilla.

22 Novembre

La solita nebbia impedisce la visibilit�, in pi� il cielo � grigio, sembra che sia in arrivo una tempesta. Il freddo � quasi insopportabile ma bisogna proseguire. Anders per� decide di visitare il campo del raduno per valutare la situazione e si allontana dalla compagnia. Il resto del gruppo continua il cammino.
La loro marcia per� viene interrotta dalla caduta del cardinale che si lussa la spalla.
Anders intanto arriva all�accampamento, i suoi occhi sono colpiti da alcuni corpi di donne, stuprate e lasciate morire. Si guarda intorno e nota almeno 4 tende nella zona principale, una ha assi molto alte, forse apparteneva al capo� ci entra , il suo colore nero intenso lo stupisce , trova una fossa con delle piume e svariati capelli di colori diversi.
Indignato torna dai suoi compagni. E non riesce a credere di incontrarli dopo pochi passi. La compagnia ha dovuto sostare dopo il colpo dell�abate, Gisela � intenta ad aiutata da un incerto e poco Sieghard che forse peggiora la situazione inferendo al povero vecchio solo un dolore acuto tanto da farlo svenire ed � cos� che Anders li trova. Non racconta tutto quello che ha veduto, forse per non turbare �il candido pudore� delle fanciulle. La giornata passa in fretta Wolfried sembra stare meglio e la gitana trova delle erbe che user� per un infuso riscaldante.
La notte passa tranquilla.

23 Novembre

La triste giornata cupa da un malsano risveglio al gruppo. Non tutti si sentono bene e Gisela ne soffre ancora di pi�. Si decide di proseguire il viaggio ma considerando la situazione pi� lentamente.
La compagna brulla continua nella sua monotonia di paesaggio di case bruciate e misere. Sieghard parla per confortare gli animi ma si avverte una grande preoccupazione nella sua voce.
Nel pomeriggio un carro, poco distante, desta l�attenzione della compagnia. Sar� Ben come il solito a scoprire che accade nascondendosi fra i campi con la sua solita agilit�. Scopre che contrariamente a quanto si temesse non sono dei soldati ma dei marcanti. Uno dei 3 carri ha una ruota impantanata e molti stanno cercando di risolvere il problema. Nota che in tutto saranno una dozzina gli uomini fra chiamati e visibili. Sente anche delle stridule risa femminili provenire da uno dei 3 carri. Costatato il tutto torna a riferire ci� che ha scoperto.
L�idea di parlare con dei mercanti, gente infima, subdola, menzognera non rallegra i cuori di viaggiatori e, infatti, Sieghard alle domande di uno dei mercanti, Jan di Leida, s�irrita ma scopre anche cose interessanti sul monastero. Sembra che abbia risposto bene agli attacchi dei mercenari. E anzi proprio per questo l�assedio si � fatto pi� minaccioso; tra l�altro Yan mercanteggia donne di bassa reputazione anche con persone insospettabili; stupidamente fa capire ai cavalieri che porta con se una ambasciata del cardinale per ser Edward. Le parole ingiuriose, minacciose, tracotanti e indignate di Anders e Sieghard a ben poco servono. Ben e Gisela si guardano disapprovando quelle inutili discussioni, con i mercanti c�� poco da fare. Gisela lo guarda disgustata e Jan la guarda e osserva attentamente anche le altre 2 con occhi sfavillanti: ottime mercanzie ! dopo aver aiutato i mercanti con il carro, il loro viaggio prosegue.
Ma altri carri si incontrano e altre informazioni vengono prese. La sera giunge presto e si cerca di fare un campo. Anche i mercanti sostano. Sieghard non riesce a rassegnarsi; deve avere la missiva di Yan. Escogita quindi un piano con i suoi compagni: bisogna prendere Jan e costringerlo a parlare e dire tutta la verit� su quello che sa ma per fare ci� si dovrebbe rendere inoffensive le guardie. Ben ha un�idea che per� coster� a Gisela imbarazzanti spiegazioni usare la sua famosa tisana. Esmerelde � molto incuriosita, si chiede forse come mai una quasi suora ha erbe che fanno cadere in un sonno profondo. Ma per il momento il problema �: come mescolare la tisana con il vino dalle guardie: la gitana si propone di adescare le sentinelle , ha intuito la loro lingua, la conosce e potrebbe confonderli con le sue chiacchiere. Sieghard non � molto favorevole, � molto protettivo con lei, ma alla fine cede. Mentre Esmerelde distrarr� le sentinelle, Scarlet si occuper� dei cavalli, Ben delle armi, Anders e Gisela dovranno dare il segnale ai cavalieri per procedere. La nebbia che ha deciso di non separarsi da loro, non li aiuta, impedisce di avere una buona visibilit� ma i rumori cos� saranno attutiti. Tutti si dirigono dalle postazioni prestabiliti e attendono.
Anders, Ben e Gisela aspettano pazienti un segnale, ma la luce � talmente fioca che a stento si vede la gitana. Ben e Scarlet comprendono che il loro momento � arrivato e si dirigono verso i carri. Gisela e Anders rimangono a guardare.
L�umidit� � fastidiosissima! Dopo un po� Anders scompare, Gisela lo cerca tentoni inutilmente ed ad un certo punto sente delle urla di un uomo e poi di una donna. Le stesse urla sono udite da Sieghard e Ben, il quale prima di entrare nel carro ha visto Esmerelde con i 4 soldati. La situazione precipita, Sieghard, Scarlett, Vincent e Wolfried avanzano verso Gisela che intanto, avvicinatasi al campo, scorge la sagoma di Anders vicino al fuoco: dice cose sconnesse, senza alcun senso, sembra quasi fuori di sennonch� dalle sue labbra esca invocato il nome di Eos. Poi nota Esmereld a terra, Yan dato l�allarme � su di lei con delle guardie.
Sieghard capisce che Anders � in pericolo, sembra quasi attratto dal fuoco. Vorrebbe aiutarlo ma una folla di soldati lo assale e insieme a Vincent, Wolfried e Scarlet combatte. Sembra quasi che la sorte di questi soldati sia gi� stata decisa: inevitabilmente finiscono nel fuoco ma anche Anders rischia di morire perch� il fuoco � gi� su di lui. Gisela rompe la sua promessa e usa i suoi poteri per trascinare via l�amico ma non ci riesce, sembra che una forza molto pi� potente della sua magia, molto pi� potente della fede dell�eremita stia operando per castigarlo. Gisela riesce solo ad arrestare la sua inevitabile entrata nel fuoco, � terrorizzata! Sieghard continua nella sua inarrestabile carneficina, tutte le persone sul suo cammino finiscono nel fuoco, alcune colpendo Anders peggiorano la sua gi� critica posizione. Il corpo di uno degli uomini scontrarsi con Sieghard cade sull�eremita e questi � ormai con il viso sul fuoco, si avverte uno strano odore. Sieghard cerca di aiutare l�amico che per� � come se facesse resistenza, Gisela non riesce pi� a controllare i suoi poteri e molla la presa, la sua forza di volont� non ha resistito ma Sieghard risolve la situazione: con un ultimo incredibile sforzo trascina via Anders. Gisela si avvicina ai due e il cavaliere vedendola lascia l�amico nelle sue cure, ora si deve occupare di Esmereld che presa da Yan ha un coltello puntato alla gola e piange.
Sieghard promette lui salva la vita se lascia andare la giovane, il mercante � intimidito dalle parole del cavaliere che gli descrive le atroci torture che potrebbe subire in caso alla ragazza venga fatto del male. A questo punto Yan scaraventa tra le braccia di Sieghard la gitana e fugge per� il cavaliere lo raggiunge facilmente, lo placca e lo fa svenire. Poi prende fra le braccia Esmereld e si dirige verso Gisela e Anders che � ancora sotto choc.
Intanto Ben ha trovato nel carro un bauletto piccolo chiuso a chiave, ingegnosamente trova il modo per aprirlo e dentro oltre ad una penna, calamaio, carta bianca, trova un portalettere con dei sigilli e dopo essersi assicurato che tutto procede bene nel campo, scende dal carro e consegna ci� che ha trovato a Sieghard che assieme a Gisela ascolta il racconto di Esmerelde. Anders intanto � svenuto e la gitana parlando cerca, massaggiandogli la fronte e pronunciando formule strane di dargli sollievo, ma Anders apre gli occhi e vedendola su di se con uno strattone la scaraventa lontano da lui. Gisela � attonita: perch� l�eremita fa cos�? Anche Sieghard � spaventato. Vincent, Wolfried e Scarlett fanno fuggire il resto degli uomini che troppo timorosi non vogliono affrontarli. Gisela cerca di tranquillizzare Esmerelde, anche se lei stessa non sembra convinta delle sue parole. Anders prega verso il fuoco e con il viso tra le mani piange. Sente anche un odore di bruciato nauseante questo gli da sollievo.
Intanto Scarlet torna con la spada sporca di sangue. Anche Wolfried e Vincent tornano. Sieghard dopo aver tentato inutilmente di parlare con Anders, legge con un po� di fierezza e sgomento l�incredibile missiva trovata da Ben. La compagnia si indaga con gli occhi e non parla, solo l�eremita dopo un po�, calmatosi, racconta lasciando tutti stupiti e perplessi la sua visione terrificante. Esmerelde � ancora pi� spaventata da questo omone.
Jan intanto si sveglia, � un triste risveglio per lui, i cavalieri lo interrogano sul messaggio dato dal cardinale, lui cerca, nonostante la sua posizione poco favorevole, ancora di fare il furbo, ma alle minacce di Anders di gettarlo nel fuoco, terrorizzato racconta tutto e non solo descrive anche il campo dell�assedio, nei minimi particolari. Sieghard dopo molte rimostranze, decide di non ucciderlo, la parola di un cavaliere � sacra, e non pu� rimangiare la sua promessa, la vita di Jan, nonostante la disapprovazione di Anders, � salva , ma dovr� fuggire lontano , verso Memedir, e non farsi vedere mai pi�. In ogni caso visto che la notte avanza inesorabile, sar� legato e considerato prigioniero fino a mattina successiva. La compagnia � distrutta, ma prima di dormire Ben rovista nei carri e trova cose interessanti e curiose, come una clessidra nel carro delle donne, e ingenuamente si chiede a cosa possa servire. Le pietre preziose, il cibo, le essenze, i profumi, le erbe per rilassarsi, le stoffe pesanti soprattutto soldi, sono molto utili quindi vengono presi; un interessante libro sulle piante cattura la curiosit� di Ben. E poi, ecco apparire, fra le tante cianfrusaglie uno strano disegno, pi� uno schizzo, raffigurante una macchina da guerra, un progetto? Potrebbe essere utile averlo trovato.
Anders prima di dormire fa penitenza per i suoi strani sogni, frustatosi la schiena e facendo un bagno nel fiume ghiacciato. E� completamente distrutto ma non ancora in pace con Eos e con la sua coscienza...

Il viaggio prosegue tra molte traversie, fino ad arrivare nei pressi del Monastero della Selva Nera.
La possente fortificazione sorge su un'irta collina, alle cui spalle si stende l'immensa foresta di abeti neri. Intorno ci sono gli accampamenti di migliaia di soldati: sono la squadra degli Orsi, capitanata da Sir Edward.
Anders lascia i compagni e decide di andare a parlare da solo con il capitano, che ha conosciuto tanti anni prima a Memedir. Gli altri si intrufolano cercando un modo di non dare troppo nell'occhio.
Anders va da solo e scompare sul dosso ove sorgono i quartieri del capitano. Qui parla a lungo con Sir Edward e pranza anche con lui.
Gli altri vedono come sono disposte le truppe, in diverse squadre, ognuna delle quali ha un numero identificativo. Cinque squadre stanno da questo lato del fiume, la sesta dall'altra parte. E' quella comandata da un certo Hordak, il gigante feroce che tutti temono.
Gisela e Scarlet riescono a farsi prendere come infermiere in un ospedale da campo organizzato nel borgo, ormai popolato solo di soldati. Le due ragazze sono molto brave e si rendono utili. Ci sono infatti molti feriti perch� ogni tanto sono tentati degli attacchi contro le mura - uno di questi avviene davanti agli occhi stupefatti del gruppo - e da sopra viene utilizzato il fuoco. A capo delle difese c'� un certo "demonio bianco" che tutti temono.
Dopo qualche giorno di esplorazioni, mentre il gruppo alloggia in una casupola nascosta e abbandonata e cerca di non farsi scoprire, anche se non � facile.
Intanto le ragazze si danno da fare come infermiere.
Si decide di far recapitare da Gisela coi suoi poteri magici una lettera all'interno del Monastero, nella quale si chieda di poter entrare. Il testo � il seguente:

"Da consegnare sigillato a Padre Logan colla massima urgenza
Ai santi monaci della Selva Nera, vi prego di consegnare questo messaggio a Padre Logan, poich� rechiamo notizie cruciali.
Abbiamo recuperato l'occhio e il cuore di Kelost, nella speranza che i blasfemi propositi del cardinale non trovino successo. E' assolutamente necessario che ci facciate entrare, per conferire con Padre Logan e Leblanc, se il Demonio Bianco � costui. Ci conosce, e sapr� assicurarvi della nostra buona fede.
Abbiamo intercettato un dispaccio del Cardinale diretto Sir Edward che riguarda la nostra venuta, cosi' come dei piani per la costruzione di macchine da guerra.
Aspetteremo la vostra risposta presso il grande cedro a nord-nordest rispetto al Monastero.
Che Eos vi protegga"

Parlando con Anders, che ha stabilito strani ma tutto sommato buoni rapporti con Sir Edward, il gruppo decide di approfittare del prossimo attacco alla fortezza: quando Gisela si avviciner� alle mura per soccorrere i feriti, al sicuro dietro il suo camiciolino bianco, potr� utilizzare i suoi poteri magici per recapitare il messaggio al di l� delle mura.
Su suggerimento di Anders, Sir Edward manda a morire un po' di gente in un attacco al monastero, e Gisela riesce a approfittare della confusione e mandare in buca il messaggio.
Non resta che aspettare.
Durante una pattuglia nel bosco per� alcuni membri del gruppo vengono scoperti e si scatena un combattimento, un soldato viene ucciso e due fatti feriti, i quali forniscono un identikit di Ben e dei cavalieri che erano con lui. Tocca sbrigarsi.
Il messaggio di risposta, minaccioso ma molto chiaro, viene trovato all'interno di una cavit� nel grande cedro, dopo una inutile notte di attesa di Ben e Vincent, dal buon eremita Anders.


TESTO DEL MESSAGGIO

Nel messaggio si dice che ci sar� qualcuno ad aspettare il gruppo nei pressi della cappella di Santa Brigida.
Prima di andare dagli altri, Anders parla ancora con Sir Edward e viene a sapere che i supporti che stava aspettando per rompere l'assedio, in particolare le truppe di un certo Hordak, sono arrivate, insieme al nipote del Cardinale e ai suoi uomini. Secondo Sir Edward ormai la caduta del Monastero � roba di pochi giorni.
Gisela e Scarlet lasciano l'ospedale con una scusa. Quest'ultima � un po' turbata perch� ha avuto una strana visione: per qualche attimo ha creduto di vedere suo fratello tra i feriti, il fratello che � in guerra a Memedir tra i cavalieri. E' molto preoccupata per lui. Un po' alla chetichella, e col fiato sul collo a causa di misteriosi inseguitori, i nostri eroi nottetempo si inoltrano nel bosco fino ad una cappella che avevano visitato in una precedente esplorazione. E' il Monastero di Santa Brigida.
Ecco che arriva un tizio incappucciato dai modi molto bruschi che dice al gruppo di seguirlo al buio. Ben ci battibecca un po' ma alla fine tutti acconsentono e questo tizio scorbutico li conduce fino a perdere l'orientamento nel bosco, quindi ad una radura dalla quale c'� un passaggio segreto.
L'idea del tunnel sotterraneo non entusiasma il povero Anders, che fa un po' di fatica a scendere, ma alla fine tutti si calano. Sottoterra Ben, irritato dallo sconosciuto, gli cala il cappuccio. E' Leblanc.
Il gruppo attraversa il corridoio sotterraneo fino ad una scala, ad un passaggio, ed ecco che � all'interno del Monastero della Selva Nera.
Non c'� tempo di chiacchierare.
Una volta dentro, i personaggi sono introdotti alla presenza di Padre Logan, un massiccio prete militaresco e spartano. C'� uno scambio di informazioni e Padre Logan spiega che sono in corso lavori per tirare fuori la scatoletta e portarla in salvo il prima possibile, ma che la struttura in quel posto � delicata e rischia di franare, quindi si procede con lentezza. Il tunnel � lungo e parte da un pozzo molto profondo e fragile, non si pu� essere precipitosi altrimenti si rischia che venga gi� e diventi veramente impossibile recuperarla.
E' notte fonda e alcuni vanno a riposare, altri restano in piedi a studiare la biblioteca e cercare informazioni sui santi.
Sieghard veglia buona parte del tempo insieme ad Esmereld, � molto in pensiero per lei a causa di cupi presentimenti. All'alba lei si addormenta sulla sua spalla, lui ha un brevissimo sogno in cui la vede svanire.
La mattina inizia l'attacco al Monastero.
Il Monastero � sotto assedio, e non soltanto sono in azione le macchine da assedio di Hordak, ma Gisela si accorge che vengono utilizzati poteri magici a lei sconosciuti. Anche Esmereld sembra percepire la stranezza, ed � molto turbata.
�Qual � la cosa pi� importante? Sieghard, qual � la cosa pi� importante?� chiede lei, sempre pi� insistentemente.
Cominciano ad arrivare bordate spaventose alle mura, sembra che si stia scatenando un inferno l� fuori.
Gli scavi alla ricerca della scatola sono frenetici, ma ancora sembra difficile arrivare al centro del sotterraneo in cui � custodita. Rischia di venir gi� tutto, a causa delle incredibili botte che arrivano all�edificio. Sembra che la terra stessa si stia rivoltando.
I cavalieri si dividono sulle mura a respingere l'assedio, mentre Ben sta nei pressi del cortile dove stanno scavando la galleria per vedere se si pu� entrare. Ma con le botte che arrivano alle mura sembra un suicidio. Prova a farsi calare, invoca l'aiuto di sua sorella Ermitilla, ma quasi ci rimane secco e viene issato su, molto depresso. Anders sta nella biblioteca a cercare informazioni utili tra gli antichi volumi l� custoditi, Leblanc e Padre Logan combattono come leoni.
Anders tra le carte, insieme a Padre Logan, ha trovato uno spunto su dove possa trovarsi l'altra reliquia: in mezzo ai monti, nel posto che corrisponde al quinto nodo delle dita di Eos, l� dovrebbe trovarsi il rifugio dell'eremita Mor, il suo tempio.
Gisela � sempre pi� sicura che i nemici stanno utilizzando poteri magici per attaccare le fortificazioni, cerca di concentrarsi in modo da contrastare i maghi avversari, ma non � cosa facile.
"Qual � la cosa pi� importante?", Sieghard all'improvviso si trova Esmereld sulle mura vicino a lui, le risponde: "che il Monastero non cada!"
Lei annuisce, si appoggia al Cavaliere con tutto il corpo, spingendosi contro di lui con forza. Gli mormora una sola frase, nella sua incomprensibile lingua melodiosa: "Te veo en la sombra", poi si alza un vento fortissimo tutto intorno, un vento tale quasi da spingere a terra le persone, Sieghard stringe Esmereld, che improvvisamente smette di spingere contro di lui e cade inerte. Sieghard la sostiene tra le braccia, ma il suo corpo � ormai privo di vita.
Gisela, spaventata e svuotata di ogni capacit� magica dopo la misteriosa ventata, non pu� far altro che constatare il decesso della poverina.
L'attacco magico degli assedianti si interrompe.
Sieghard porta il corpo di Esmereld nella chiesa, la depone sull'altare e resta l� da solo a pregare. Dopo un po' lo raggiunge Leblanc e i due restano in silenzio a pregare per lei.
La sera Padre Logan durante la cerimonia fa una bella omelia in cui parla molto bene di Esmereld e questo disturba molto il giovane Ben, infastidito dall'idea di una "Santa Infedele".
Leblanc fa una sonora lavata di capo a Ben, in cui gli dice che non deve comportarsi come un ragazzino deficiente, e non deve disonorare le sue compagne attribuendo loro nomi ingiuriosi. Il giovane aveva infatti detto ad un prete di viaggiare in compagnia di tre donne di dubbia moralit�, alludendo a Gisela, Scarlet ed Esmereld. Ben tuttavia risponde a Leblanc che non accetta ramanzine dai cavalieri veri, figurarsi da un finto cavaliere spretato come lui.
Durante tutta la notte Sieghard veglia Esmereld e prega per lei, all'alba ci sono le esequie e la fanciulla viene sepolta nel chiostro ai piedi di una grossa quercia.
Nel momento di tregua guadagnato grazie al sacrificio della povera Esmereld, finalmente si riesce a puntellare il corridoio che porta alla stanza dove � conservata la reliquia diabolica.
Si lavora incessantemente durante tutta la notte e il giorno seguente, finch� non incomincia un nuovo assalto, di natura per� diversa.
Infatti compare un arcobaleno oscuro sul Monastero e riprende l'assalto militare, Gisela percepisce nuovi incantesimi e la gente comincia a irritarsi in modo innaturale.
Mentre Ben si fa calare nel pozzo e cerca la reliquia, ricomincia l'attacco. Sieghard sta nei pressi del pozzo a proteggerlo, si sente una litania strana, la gente comincia ad impazzire. Il gruppo � sparpagliato, le porte vengono sfondate dalle macchine da assedio, Hordak la Montagna Umana entra e comincia un grande spargimento di sangue.
Anders individua la provenienza della litania: � una stalla un po' fuori mano, accorre mentre la situazione sta precipitando e la gente si comincia a picchiare. Persino Scarlet e Gisela, sulle mura, rischiano di buttarsi di sotto a vicenda.
Wolfried e Vincent stanno combattendo nella mischia, Anders raggiunge la stalla e dentro trova i due fratelli Charn, Romuald e Oliver, i nipoti del Cardinale. Oliver, "l'uomo di tonno", � in perfetta salute, ha in mano un bastone con sopra uno strano pezzo di carne pulsante che emana malvagit�. Romuald � armato di spada.
Anders � da solo contro due, chiede a Eos consiglio, ma non esita e si lancia all'attacco. Combatte come un eroe, e come un eroe cade.
Poco dopo sopraggiunge Wolfried, che ha sentito i rumori, e trova l'eremita morto con la testa fracassata, Oliver Charn morto e la mano dell'eremita che ha schiacchiato e distrutto lo strano oggetto sul bastone. Afrronta in combattimento Romuald Charn e lo uccide.
Con la morte dei fratelli Charn l'arcobaleno svanisce e la gente riacquista il senno, ma l'attacco � ancora in corso e bisogna fuggire di corsa.
Ben esce dal pozzo con la scatoletta, Sieghard si carica il corpo senza vita dell'eremita e il gruppo fugge a gambe levate attraverso il passaggio segreto.
Il gruppo scappa via attraverso il sotterraneo e si trova senza equipaggiamento se non il minimo indispensabile, senza cavalcature, con ben poca attrezzatura, in mezzo alla neve. Alla distanza si vede l�assalto al monastero che continua inesorabilmente, ma c�� poco tempo per guardarsi alle spalle, bisogna scappare di gran carriera.

Prosegue nel capitolo quinto: alla ricerca del Tempio di Mor