Allora, Anders deve trovare il luogo del Santuario di Santa Brigida entro la sera. Al momento si trova nell'accampamento di Edward. Quello che fa è semplice, si infila la pergamena nello stivale, prende il suo bastone ed esce nuovamente. Si reca alla cappelletta (o all'edicola o quella che è) a pregare. Prega Eos e Santa Brigida, affinché lo aiutino a trovare il luogo. Passa così un'ora e mezza. Il suo grosso problema è che non può permettersi di chiedere a nessuno, se qualcuno facesse la spia potrebbe condannare i monaci. Se il cielo non gli manda l'illuminazione e non incontra i suoi compagni nel frattempo. Si recherà fuori dall'accampamento, verso le poche fattorie abitate dai locali e cercherà di sapere dove si trova questo santuario. Una volta saputo il luogo vi si recherà, stando bene attento a non essere seguito. Mentre era in preghiera Anders è visitato continuamente da immagini che non sa interpretare, un recinto di ferro scuro e vecchio, tombe coperte dai rovi, qualche pietra in parte coperta di neve. Quando Anders esce dalla cappelletta, incontra Sir Edward, che si sta scrocchiando le nocche delle dita della mano e che, sorridente, gli si fa incontro. L'uomo è vestito molto bene, meglio del solito, ti saluta e sta andando da qualche parte. Ma si ferma un momento con te, guardandoti. "allora? come vanno i tuoi tentativi? ti do un consiglio, amico mio, sbrigati: mi sa che ci siamo quasi!" Anders guarda a lungo negli occhi Edward, pregando fra sé e sé Eos che la fiducia che ripone in quell'uomo non sia mal riposta. "In questi luoghi c'è un posto in cui viene venerata Santa Brigida?" Sir Edward alza le spalle: "Santa Brigida? Non ne ho idea! Mica sono del posto... chiedi a qualcuno dei locali! Ora scusami, amico, che è arrivato il nipote del Cardinale e devo andare a parlarci..." Anders allarga gli occhi fissando Edward. "Amico, attento. Quello non è più un uomo." Poi gli posa una mano sulla spalla, improvvisamente sembra vecchio e stanco "I visitatori notturni sono ormai giunti... Questa notte... o la prossima.... comincerà il massacro. Edward..." Anders alza lo sguardo verso l'amico fissandolo negli occhi "Devi fidarti di me. Qualunque cosa tu stia fecendo, quando vedrai l'arcobaleno di notte, fuggi. Fuggi e non voltarti indietro". Sir Edward socchiude gli occhi e osserva Anders, pensieroso. Sembra che per un attimo qualcosa gli attraversi la mente, forse un lampo di preoccupazione, di consapevolezza. "ma di cosa parli? non capisco, Anders. Il nipote del Cardinale è venuto qui, sta nella tenda di Hordak adesso... e l'ho intravisto prima, mentre arrivava, insieme a un gruppetto di una ventina di persone... è un uomo, non mi sembra sia..." Poi ci pensa un po', tentenna. "d'altra parte non capisco come una ventina di persone possano fare la differenza in un assedio di queste proporzioni... ma Hordak è sicuro!" "Ebbi la possibilità di uccidere quel demonio, ma non lo feci per ignoranza e per pietà" Anders sospira "Edward ti chiederò un ultimo favore" Sir Edward ascolta ed annuisce. "dimmi" "Cerca di restare vivo. Quando i demoni canteranno e tutti coloro che sono attorno a te perderanno la ragione, forse capirai le mie parole. Ricorda, solo fuggire, veloce e lontano, ti permetterà di sopravvivere" Sir Edward sembra turbato. Tace qualche momento, lasciando che lo sguardo spazi sulla vallata piena di tende brulicanti di soldati. "Vado... voglio proprio capire cosa abbiano in mente... e terrò gli occhi aperti, Anders" Si allontana di qualche passo, si volta indietro. "ci rivedremo, prima del massacro?" "Quelle mura ci divideranno" risponde Anders indicando il monastero "addio amico mio, se non dovremmo più rivederci spero sarà per colpa mia" Sir Edward sorride e torna indietro sui suoi passi, per stringere con vigore la mano del vecchio compagno. "buona fortuna, amico" "Anders stringe con molta intensità la mano di Sir Edward. Ricorda le mie parole. Fuggi... perché avrai l'inferno alle calcagna... non vorrai lasciare a me tutto il gusto di veder rotolare via la testa del Cardinale?" Anders accenna un sorriso "Ora vai, lascia questo pazzo alle sue visioni". Sir Edward annuisce e si allontana. Un paio di soldati lo attendono ai piedi della collina, e insieme si dirigono di buon passo verso l'accampamento di Hordak. nella testa di Anders cominciano ad accavallarsi diversi pensieri. Le visioni che ha avuto, la speranza che Edward si salvi, il monastero di vallombrosa in fiamme, il monastero di Toremburg, il villaggio dei pescatori, l'arcobaleno oscuro ed i visitatori notturni. La follia. immaini del prossimo futuro, i monaci impazziti che si fanno a pezzi da soli e i soldati che fanno altrettanto. I feriti nell'infermeria che uccisono i loro infermieri e poi si ammazzano tra loro. Con questi bei pensieri in testa, Anders si avvia verso l'esterno dell'accampamento, verso quelle case e fattorie ancora abitate dai locali. Arrivi nel villaggio, popolato principalmente da soldatacci, ma in mezzo a cui ancora vive qualche locale. La gente ormai non fa caso a te, vedi l'infermeria, un via vai, intravedi la figura di Gisela per un momento attraverso il muro di cinta, che poi scompare all'interno. Oltre quell'edificio la strada si avventura per alcuni vicoli meno frequentati, case piuttosto malconce ormai. Anders i avventura nei vicoli, fino ad incontrare un vecchio o una vecchia. Se necessario imbocca addirittura in qualche casa I vecchi sono pochi e sospettosi. Vedi che una delle case è abitata e che dalla finestra si sente la voce di una persona anziana che parla con qualcuno: è una donna. La porta è stata già sfondata da tempo, adesso c'è solo una tenda logora al suo posto. Anders entra "Che Eos sia con voi" La vecchietta stava facendo bollire dell'acqua sul fuoco, c'è un triste odore di brodo povero, intorno vedi ben poche cose da mangiare, ma ben preparate. Inizialmente ti sembra che la vecchietta fosse sola nella casa, e ti sembra strano che stesse parlando. Poi noti, a terra, una bimbetta di tre o quattro anni, che sta giocando con una bambola di pezza. La vecchina ti guarda e sussulta, spaventata. Poi, sentendo le tue parole rassicuranti, annuisce cupamente. "Donna, dove aiutarmi" Anders si avvicina alla vecchia con passo cauto. Quando è vicino carezza la testa della bambina. La bambina alza gli occhi su di te, scoppia a piangere e corre a rintanarsi dietro le sottane della nonna, tremando. La vecchietta alza gli occhi su di te, scuote il capo, come a scusarsi. E' spaventata, ma cerca di controllarsi. "abbiate pietà di noi, signor cavaliere... la piccina vi teme... teme tutti gli uomini che portano l'armatura..." La voce della vecchietta è molto triste. Anders si diede davanti alla vecchina. "Cerco un luogo dove viene venerata Santa Brigida" La vecchina ti guarda, incredula. "Santa Brigida?" La piccina intanto piagnucola lì nascosta, la nonna allunga una mano e le tocca il capo, per calmarla. "Ormai non la venera piu' nessuno... da queste parti... ormai..." "Ma vi fu un tempo... e un luogo... vi prego... " La vecchina sorride con il suo malinconico sorriso sdentato. "c'era un tempo, forse, tanto tempo fa... e c'era un luogo... e forse il luogo c'è ancora... anche il suo scopo è stato sicuramente dimenticato da tanti tanti anni... una cappella abbandonata, un piccolo... un piccolo cimitero..." "dov'era questo luogo... ditemi... ve ne prego" "nel bosco... nel profondo del bosco. Una volta, quando ero ragazza, si intravedeva ancora quella che era stata la traccia del sentiero che ci portava... ma ormai dev'essere completamente cancellata" Anders cerca di farsi descrivere la strada e la direzione da seguire La vecchina esita un po', fatica a ricordare. "il sentiero iniziava fuori dalla cascina del vecchio Agostino (ti indica dove), da quelle parti... ma poi andave più verso il fiume... e si camminava tanto per il bosco, verso il cuore della foresta. C'era una torre, mi ricordo, anche se non tanto alta... e una cappella. E un piccolo cimitero lì vicino. Ci andavamo da bambini a raccogliere le more nel bosco, e i funghi quando era stagione..." "Avete qualche altra indicazione da potermi dare? Qualche punto di riferimento...." La vecchina alza le spalle e ci pensa un po' su, mentre la piccina, che nel frattempo ha smesso di piangere, ti guarda con occhi curiosi e ancora gonfi di pianto. "E' una radura", dice la vecchina, "è una radura non tanto grande, se non esiste piu' il sentiero potete seguire il corso del fiume, da lì dovrebbe vedersi la cima della torre campanaria... anche se non è tanto alta... ammesso che non sia caduta, nel frattempo..." Anders si alza "Signora vi ringrazio e vi benedico per l'aiuto che mi avete dato. State attenta signora... tra breve l'ira di Eos si abbatterà su questi luoghi. Pregate, pregate molto, voi e la bambina. La notte chiudetevi in una stanza, in modo da non sentire i rumori dell'esterno. Fate in modo che Eos senta la fede votra e della bambina e vi protegga come meritate" Anders va via. La vecchina ti ascolta, un po' intimorita da questi tuoi discorsi, mentre la piccina le prende la mano e tira su col naso. "pregheremo, statene certo, signor cavaliere, pregheremo molto... per la salvezza nostra, la vostra... e di quei poveri monaci rinchiusi lì dentro..." Anders si ferma sulla porta "I nemici di Eos sono giunti. Pregate che vi protegga" Anders scompare. La vecchina annuice, intimorita, prende in collo la piccina e ti saluta. Anders si trova nuovamente nel vicoletto, è tarda mattinata. Anders si cerca un luogo appartato, qui prende un pezzo di stoffa dai suoi vecchi abiti da eremita si va un taglio su una spalla con il coltello e, aiutandosi con un bastone, scrive un messaggio in soter: "Questa notte i monaci ci aspettano al santurio di Santa Brigida. Tra poco il monastero cadrà." a questo aggiunge una spiegaione su come arrivare al santuario. Ok, l'hai fatto. Nessuno sembra averti visto. Anders si dirige verso l'infermeria Entra. Anders viene investito da un intenso odore di medicamenti e di umori malati, mentre intorno si sentono i lamenti dei feriti e l'affaccendio instancabile delle infermiere. Anders va verso Dan Dan sta in un cantuccio, tutto fasciato e dolorante. Ti vede, ti fa un vago cenno di saluto con lo sguardo. "ragazzo, puoi camminare?" Mentre gli dici questo, vi si avvicina una infermiera piuttosto anzianotta con fare inquisitorio. Il giovane non riesce a parlare se non a fatica, avendo parte del viso bendato per le ustioni. Ti fa un cenno difficile da interpretare, sembra incerto lui stesso. "Cosa cercate, cavaliere! Questo ragazzo è ferito!" ti dice l'infermiera. "Questo lo vedo da me" Risponde Anders bruscamente. "Può camminare?" L'infermiera ti guarda in malo modo. "no, non può camminare" Anders prova un'infinita pietà per il ragazzo, visto il destino che probabilmente gli toccherà. Poi cerca con lo sguardo Gisela o Scarlet. "Ragazzo, se puoi camminare seguimi. Altrimenti prega che Eos ti risparmi dalla pazzia che scendera in questo luogo" Il ragazzo ti guarda, spaventato, e prova con l'unico braccio buono a tirarsi su, ma scivola e ricade sul suo pagliericcio, con un lamento di dolore appena trattenuto. Intorno in questo momento non vedi Gisela o Scarlet, ma probabilmente stanno lavorando nei paraggi, prima ti era parso di sentire la voce di Scarlet, da un'altra stanza. Anders accarezza la fronte del ragazzo. "nell'ora terribile pregherò per te, ragazzo. Ricorda quanto ti dico. Ti sei sacrificato per Eos ma questo non allevia le mie colpe. Prega. Mi raccomando, prega" Detto questo Anders si dirige velocemente nella direzione in cui aveva sentito la voce di una delle ragazze E a questo punto direi che possiamo interromperci, perchè non so se e chi troverai, e soprattutto cosa potranno dirti.