Cerca nel Sito

NomeKeywordsDescrizioneSezioniVoci correlate

Forum di Myst

 
« Non è che ci ascolta nessuno, ma non lo nominiamo, non voglio perdere l'abitudine sennò rischia che mi sbaglio al tavolo sbagliato e faccio un casino. »
- Capitano Barun -
 
Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 85   commenti totali: 91
291094 visite dal 13/01/2012 (ultima visita il 22/07/2024, 14:18)
ultimi 3 articoli (cambia) · Pagina 3 di 29
1 · 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19 · 20
9 marzo 518
Martedì 3 Agosto 2021

Ai miei amici

Cari amici,
già sapete quello che penso, e sono troppo stanca per insistere nel cercare di convincervi.

Dobbiamo salvare Malandrino, su questo siamo tutti d'accordo. Probabilmente, se il mostro che passeggia nella stanza accanto non cambia idea costringendoci ad affrettare le cose, il nostro compagno ha abbastanza acqua per tenere duro un paio di giorni. E io direi di sfruttarli per consentire a Dust di recuperare le energie, in modo da poter contare sul suo aiuto.
Non è mancanza di fiducia nelle vostre forze, credetemi. Però la creatura che bisognerà affrontare - sia che si tratti di uno strano tipo di Risvegliato, sia che invece appartenga alla sfortunata categoria dei maghi innalzati e impazziti - richiede la massima capacità offensiva di cui potremo disporre. Non solo nessuno di noi deve morire, ma nemmeno possiamo permetterci di subire ferite importanti, vista la missione in cui ci siamo imbarcati.

Su di me non potete contare. Conosco me stessa e riconosco i sintomi dello sfinimento magico. Quando abuso delle mie capacità magiche, come ho fatto poche ore fa per deviare quello strano martello volante, ho bisogno di diversi giorni per riprendermi. Fino ad allora non sarei in grado nemmeno di spegnare magicamente una pipa (e poi perchè mai spegnere una pipa? Hanno un buon profumo, soprattutto le bacche di ginepro... ma non divaghiamo). Quanto alle frecce, sapete benissimo quanto inefficaci siano contro creature mostruose.

Non sappiamo cosa sia il mostro che abbiamo davanti, ma conosciamo Dust abbastanza da sapere che ha mille risorse e che il suo aiuto può rivelarsi molto prezioso davanti a ogni tipo di minaccia. Su questo credo che siamo tutti d'accordo.
Però c'è la questione degli oggetti che si trovano nella stanza accanto, sorvegliati dal mostro. Mi pare di capire che siano questi oggetti il problema, riguardo il fatto di aspettare o meno Dust. Maledetti oggetti, che seminano diffidenza tra le persone.
Mi volete forse dire che un po' di cartuccelle e qualche oggetto strano, per quanto interessanti, siano così importanti da valere il rischio di mandare a monte la nostra missione? Perchè di questo stiamo parlando, ragazzi. Abbiamo in ballo la vita di Malandrino, e il rischio di non riuscire a sconfiggere il mostro e poter proseguire... e il problema adesso è che Dust vorrebbe prendersi un paio di oggetti preziosi.

Se veramente vi fidate di Dust così maledettamente poco da temere che trovi l'oggetto-magico-da-fine-del-mondo, e che se ne impossessi per farne chissà cosa di terribile, beh, ammazzatelo subito. A Dust, intendo. Fatelo fuori adesso che è scarico.
Ma vi ricordo che abbiamo appena consegnato alla figlia di Acab una delle cose più pericolose che si possano immaginare, cioè le fialette col sangue degli antecessori trovate nella "bara di Ramsey", fidandoci che ci pensi lei a metterle in sicurezza.

Non aggiungo altro, ci siamo capiti.
Mentre decidete, ho trovato un po' di legnetti malmessi, ma sufficienti a realizzare il mio prossimo progetto: una bellla gabbietta per il nostro piccolo amico gattino. Così sarà più semplice portarlo con noi senza rischiare che si sperda e faccia una brutta fine. Credo che il posto migliore per lui sarà il Castello di Seta, non pensate anche voi? Le ragazze lì sapranno prendersene cura come si deve.
Gatto Nero
scritto da Kailah , 06:44 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
2 marzo 518
Martedì 20 Aprile 2021

Il dono oscuro



"Sogni agitati... non vuol dire brutti, no? Sto facendo dei sogni interessanti, questo sì".

Sogni interessanti... i sogni di Mirai.

Sembra passato un secolo da quando ero seduta al tavolino di cucina di casa sua, ad Holov, e lei mi offriva una tisana. E raccontava.
Reticente, sulle difensive, parlava dei suoi sogni - gli stessi miei sogni - e le visioni dei due spiriti, Vihamel e Yshtav.

Suo padre considerava il Potere Magico al pari di una maledizione e più volte aveva provato a liberarla, naturalmente senza riuscirci. Lo Yoki si aggrappa al sangue di alcune famiglie, tramandandosi di generazione in generazione, da padre a figlio, da nonno a nipote. Non c'è modo di liberarsene, se non smettendo di generare eredi.
Dicono che con il trascorrere dei secoli la virulenza dello Yoki sia diminuita e che ormai non sia che l'eco di ciò che era un tempo. Lo dicono con rimpianto, di solito. Ma forse bisognerebbe dirlo con sollievo.

Stasera ho volato.


Non volevo sprigionare lo Yoki qui, nel bosco dell'antico cimitero di Cantor. Avevo paura che qualcosa, magari ciò che infesta la Cripta del Lupo, lo percepisse e mi riconoscesse.
Mi sono rifiutata persino di aiutare Sven ad accendere il fuoco, lasciandolo faticare con pietra focaia e acciarino a combattere con la legna umida, per evitare che anche la minima scintilla recasse la mia firma silenziosa.

Poi Bohemond è sparito.

Lo strozzerei con le mie mani, se solo non avessi voglia di piangere di sollievo. Quello stupido paladino. Stupido stupido paladino.

Non ci ho pensato due volte. Non ci ho pensato nemmeno una volta, in effetti. Ho pronunciato le rune e ho lasciato che lo Yoki fluisse intorno a me: forte, vibrante di un'energia ulteriore, in risonanza con l'oscura potenza di questo luogo maledetto.

Se dicessi che non mi è piaciuto direi una bugia. E' esaltante: il corpo, fremente di Magia, si fa leggerissimo, più leggero dell'aria. Per un attimo è come trovarsi in punta di piedi, ma senza avvertirne il peso, in equilibrio perfetto. Subito anche la punta degli stivali lascia il suolo, con grazia, ed ogni movimento è guidato soltanto dal pensiero. Non c'è peso, ma la treccia che esce dal mio elmo si muove nel vento: i miei capelli sembrano più pesanti di me.

Altre volte avevo levitato, sollevandomi in aria di qualche metro, sempre con l'ansia di cascare per terra da un momento all'altro. Erano prove, goffi tentativi che servivano ad imparare.

Stavolta, nel momento del bisogno, strangolata dalla paura che il mio amico fosse finito in qualche pericolo gravissimo, ho lanciato l'incantesimo senza pensare alle conseguenze. Mi sono sollevata in alto, oltre le chiome spoglie degli alberi, e da lì ho volato, planando lentamente e con una sicurezza che non mi appartiene, fino a ritrovarlo.

Questo luogo maledetto mi ha aiutata.

Lo Yoki che brucia dentro di me risuona alle stesse vibrazioni che alimentano il potere nefasto di Mirai: accanto ad Annie ogni incantesimo mi donava un fremito di piacere... e qui, così prossimi alla Cripta del Lupo, dove qualcosa di orribile stende i suoi tentacoli neri su questo cimitero sfortunato, la sensazione è ancora più forte, più elettrizzante.

Li capisco, quei maghi che perdono il senno. Per questo mi fa tanta paura la Magia. Perchè è bellissima, bellissima e pericolosa.

Quando ero bambina credevo che fosse tutto molto semplice. I maghi governano il fuoco? Sono certamente utili in ogni villaggio per spegnere gli incendi. Sanno volare? Il loro compito sarà salvare i gattini saliti troppo in alto sul ramo di un albero.

E' così che mi piace la magia. Pulita, razionale, controllata. Ed è così che mi sforzo di utilizzarla, grazie anche al costante conforto spirituale di Padre Engelhaft, che davvero è una fortuna avere sempre vicino, con le sue parole di saggezza.

Il problema è che la magia non è pulita, non è razionale... e non è nemmeno lontanamente controllata come vorrei. Lo Yoki è un istinto ancestrale aggrappato alla nostra anima, parte integrante di quello che siamo. E' per questo che i tentativi di innalzare persone dotate di Yoki son sempre finiti in modo disastroso: perchè già il nostro controllo è sufficientemente impegnato a tenere a bada ciò che siamo, l'equilibrio è già abbastanza precario senza bisogno di aggiungere schifezze come il sangue degli Antecessori.

Mi fanno rabbia i maghi che, invece di rispettare e temere l'oscuro dono che hanno ricevuto, ci sguazzano, e combinano un disastro dopo l'altro, nella sciocca e - davvero - ingenua convinzione di poterlo dominare e diventare... chissà cosa. Forti? Vigorosi? Importanti? Ricchi? Immortali? Quanto sono disposti a rischiare, in onore di tanta vanità?
Non è un caso. Quando dissi a Ramsey che ero una maga lui non disse nulla, ma storse il naso. Non è un caso che i maghi non piacciano a nessuno.

Ciò detto, nervi saldi.

Valichiamo questo fiume, presto. Abbiamo una missione che ci aspetta. Recuperare Ramsey. Oh dei. Morto, freddo, grigio dentro ad una cassa.
Non riesco a immaginare che un uomo simile possa aver smesso di respirare. Che i suoi muscoli di acciaio siano adesso rigidi, che il suo cuore coraggioso abbia smesso di battere.
Peserà tantissimo quella cassa. Un peso che davvero non avrei mai voluto portare.


scritto da Kailah , 22:34 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
23 gennaio 518
Venerdì 9 Ottobre 2020

... pensieri dal fango




La botta è stata terribile, l'elmo si è disintegrato e pure la mia testa c'è andata vicina. Non ha fatto nemmeno troppo male lì per lì, ho sentito più forte la schienata nel fango, il contraccolpo, i polmoni che sbattono per terra e si svuotano d'improvviso. Credevo che sarei svenuta, invece per qualche istante è stato tutto annebbiato, poi ho sentito voci, grida, le armi che si scontrano.

"Sei il mio tipo?" "Non sei il mio tipo..."
Devo essere ancora stordita, però: non capisco di che stanno parlando. Poi il tizio con l'ascia, invece di fare qualcosa di utile per sè e per i suoi compagni, come ad esempio finire di ammazzarmi, mi afferra per un piede e inizia a trascinarmi in giro per il campo di battaglia.

E dire che mi ero fatta la treccia, stamattina, ma sento che adesso i capelli sono sciolti e si stanno impiastrando tutti di fango e di sangue, sento le pietruzze, gli aghi di pino mi si infilano nei vestiti e dentro l'armatura... che fastidio. E tutto questo caldo che sento sulla faccia è sangue? Non ho il coraggio di toccarmi il viso, e comunque è meglio se questo mascalzone crede che io sia priva di sensi.

... Certo, vorrei proprio capire che sta succedendo.

Chi diamine sono questi? Cosa vogliono da noi? Sarò io stupida, forse per la botta in testa che ho preso, ma davvero non mi capacito.
Banditi? Suvvia, nessun bandito sano di mente passa le sue giornate abbarbicato in cima a degli scomodissimi abeti innevati a scambiarsi richiami per uccelli su un sentiero su cui non passa mai nessuno.

E poi i banditi anche ieri ci hanno fermati, hanno detto una cosa tipo "o la borsa o la vita", abbiamo risposto subito "la borsa! la borsa!" e ci hanno lasciato passare. Oggi questi altri... che se ne fanno della vita?

No, ci dev'essere qualcos'altro.

Intanto che ci penso, provo ad attivare il Potere Igneo. Tutti questi pelliccioni in cui stanno intabarrati secondo me sono infiammabili, magari gli do un po' fastidio mentre i miei amici li combattono.

E se fossero solo degli onesti briganti che il Topo malefico ha posseduto e adesso ci manda contro? Quell'odioso roditore è capace di tutto. L'energumeno che sta attaccando Engelhaft è strano, ha la faccia tutta dipinta di blu, deforme come se un occhio gli mancasse e l'altro... pure, spiaccicato.
Magari nell'orbita mancante dell'occhio del brigante ci sta la pietruzza che contiene il Topo...

... che al mercato mio padre comprò.

Devo smetterla con queste idiozie, concentrarmi, concentrarmi... Kailah, sveglia, tieni duro!
Non è una voce nella mia testa, è il buon Colin, sta qui chino accanto a me che armeggia con le bende e i suoi medicamenti... meno male che ci sta lui.

Oddio. Ho visto bene? Il tizio pelato con la faccia blu e senza gli occhi ha appena gambizzato Engelhaft. Il mio amico cade a terra con un gemito e affonda nel fango vicino a me.

Non posso aspettare, è il tizio blu quello che deve andare a fuoco: mi concentro sul suo collo di pelliccia e sulla sua persona... "VAS"

Speriamo bene. Ho troppo bisogno di lavarmi. Troppo. La testa accidenti se fa male... e il povero Engelhaft mi sembra messo anche peggio di me.

Meno male che Vodan e Sven stanno iniziando a sconfiggere uno dopo l'altro questi strani aggressori. Speriamo che ne lascino uno vivo abbastanza per potergli chiedere "scusa, ma esattamente perchè ce l'avevate con noi?"

Mi sta iniziando a venire un po' di curiosità.
scritto da Kailah , 14:38 | permalink | markup wiki | commenti (0)
ultimi 3 articoli (cambia) · Pagina 3 di 29
1 · 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19 · 20