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10 settembre 626
Mercoledì 22 Giugno 2005
una cena interessante
Padre Berthold e i suoi compagni Mastro Abbot e Gert dal Pozzo sono venuti a cena da me, ed è stata una serata interessante.
Abbiamo parlato dell'attuale inquisitore di Melsa, che secondo i miei ospiti sembrerebbe in qualche modo collegato ai fatti recenti.
Anche Loras ha raccontato di averlo visto impegnato in commerci carnali con la moglie di Padre Elias, il nostro prete, il che è a dir poco disdicevole.
Nel corso della cena s'è anche parlato di quel che accadde a Varen tempo addietro, dell'insurrezione lealista guidata dal padre di Vivien, l'antica accusatrice di Martha. E sono venuta a sapere che fu la madre di Domitilla, la strega catturata da Padre Berthold in un paesello qui vicino, a maledire il mio defunto marito.
Dopo che ho mostrato a Padre Berthold le carte di mio marito, i miei ospiti si sono congedati, recandosi nuovamente alle prigioni per interrogare le streghe che si trovano sotto l'accusa. Finalmente in città c'è qualcuno che fa seriamente il suo dovere.
Abbiamo parlato dell'attuale inquisitore di Melsa, che secondo i miei ospiti sembrerebbe in qualche modo collegato ai fatti recenti.
Anche Loras ha raccontato di averlo visto impegnato in commerci carnali con la moglie di Padre Elias, il nostro prete, il che è a dir poco disdicevole.
Nel corso della cena s'è anche parlato di quel che accadde a Varen tempo addietro, dell'insurrezione lealista guidata dal padre di Vivien, l'antica accusatrice di Martha. E sono venuta a sapere che fu la madre di Domitilla, la strega catturata da Padre Berthold in un paesello qui vicino, a maledire il mio defunto marito.
Dopo che ho mostrato a Padre Berthold le carte di mio marito, i miei ospiti si sono congedati, recandosi nuovamente alle prigioni per interrogare le streghe che si trovano sotto l'accusa. Finalmente in città c'è qualcuno che fa seriamente il suo dovere.
10 Settembre 626
Venerdì 17 Giugno 2005
Una lunga notte
Sistemate le imputate nella sala mi viene incontro l'inquisitore Padre De la Roche. Sembra andare di fretta, si raccomanda di estorcere il più possibile dalle ragazze. E' evidente che la situazione gli sta sfuggendo di mano. E' il tipico filo-lealista che pensa di poter scendere a patti con le streghe e ci rimane scottato. Basta un piccolo accenno agli ammorbiditori scomparsi per farlo vacillare vistosamente. Dice di non sapere nulla in più sulle ragazze (la cosa non mi stupisce). Credo di averlo convinto a purificare le ragazze domattina.
Subito dopo scende Padre Berthold, che sembra determinato a prendere la situazione in pugno. Mi presenta l'invito della signora Lena Vonnegut per cena; accetto di buon grado. Il marito, ormai defunto, aveva la fama di essere un inquisitore molto preparato. Sistemo le imputate a testa in giù con pesi alle braccia, bendate e con un paio di guardie della chiesa.
La cena è stata decisamente di alto livello, anche i discorsi mediamente interessanti. Una sorella della principale imputata Kordelia (tale Mildred) serviva nella casa della signora. Un'ex conoscente del marito (tale Marta) inoltre si è oggi fatta viva presso Lena Vonnegut parlando di strani sogni e di congiure di lealisti. La signora mi conferma che l'inquisitore De la Roche è stato simpatizzante lealista.
Torniamo al lavoro con Padre Berthold; buon inquisitore a dire il giusto, ma poco avvezzo alle torture di lunga durata. In alcune occasioni sembrava subire più lui la pressione del tempo che le imputate stesse. L'imputata Klarissa che fu posseduta nel processo la lego nella stanzetta sotterranea; le applico gli uncini per scorticare e la lascio a riflettere nel buio guardata da un soldato della chiesa.
Nella sala superiore chiedo a rotazione alle imputate di sentire cose nuove. Dopo un inizio in sordina le ragazze cominciano a parlare e a pregare per la morte. Sono spesso costretto a far svenire Kordelia che cerca di ricorrere ai suoi poteri, con l'unico risultato di sfiancarsi ulteriormente.
Pare che il 12 vi sarà un'invasione dal cielo e da terra, di topi (portatori di malattie) e di lealisti. Questi pare siano nascosti nel bosco e fiancheggiati dall'inquisitore De la Roche. Confermano sia sua la colpa per la sparizione degli ammorbiditori e ci permettorno di ritrovare gli utensili trafugati dalla sala in una botola sotto la saletta inferiore.
Per l'invasione dei topi Kordelia dovrà realizzare una pozione con degli ingredienti che possiede a casa. Nel caso in cui lei non riuscisse lo farà la sorella Tesi (diversa da quella che serviva a casa Vonnegut). Padre Berthold esce alla ricerca della pozione e della ragazza e mi chiede di privare Kordelia delle mani. Personalmente non credo sarà per lei un problema aggire senza. Sostine di avere i 4 poteri e le sue capacità di guarigione sono effettivamente discrete. Eseguo l'asportazione continuando le domande ... la notte è ancora lunga, il lavoro a buon punto.
Subito dopo scende Padre Berthold, che sembra determinato a prendere la situazione in pugno. Mi presenta l'invito della signora Lena Vonnegut per cena; accetto di buon grado. Il marito, ormai defunto, aveva la fama di essere un inquisitore molto preparato. Sistemo le imputate a testa in giù con pesi alle braccia, bendate e con un paio di guardie della chiesa.
La cena è stata decisamente di alto livello, anche i discorsi mediamente interessanti. Una sorella della principale imputata Kordelia (tale Mildred) serviva nella casa della signora. Un'ex conoscente del marito (tale Marta) inoltre si è oggi fatta viva presso Lena Vonnegut parlando di strani sogni e di congiure di lealisti. La signora mi conferma che l'inquisitore De la Roche è stato simpatizzante lealista.
Torniamo al lavoro con Padre Berthold; buon inquisitore a dire il giusto, ma poco avvezzo alle torture di lunga durata. In alcune occasioni sembrava subire più lui la pressione del tempo che le imputate stesse. L'imputata Klarissa che fu posseduta nel processo la lego nella stanzetta sotterranea; le applico gli uncini per scorticare e la lascio a riflettere nel buio guardata da un soldato della chiesa.
Nella sala superiore chiedo a rotazione alle imputate di sentire cose nuove. Dopo un inizio in sordina le ragazze cominciano a parlare e a pregare per la morte. Sono spesso costretto a far svenire Kordelia che cerca di ricorrere ai suoi poteri, con l'unico risultato di sfiancarsi ulteriormente.
Pare che il 12 vi sarà un'invasione dal cielo e da terra, di topi (portatori di malattie) e di lealisti. Questi pare siano nascosti nel bosco e fiancheggiati dall'inquisitore De la Roche. Confermano sia sua la colpa per la sparizione degli ammorbiditori e ci permettorno di ritrovare gli utensili trafugati dalla sala in una botola sotto la saletta inferiore.
Per l'invasione dei topi Kordelia dovrà realizzare una pozione con degli ingredienti che possiede a casa. Nel caso in cui lei non riuscisse lo farà la sorella Tesi (diversa da quella che serviva a casa Vonnegut). Padre Berthold esce alla ricerca della pozione e della ragazza e mi chiede di privare Kordelia delle mani. Personalmente non credo sarà per lei un problema aggire senza. Sostine di avere i 4 poteri e le sue capacità di guarigione sono effettivamente discrete. Eseguo l'asportazione continuando le domande ... la notte è ancora lunga, il lavoro a buon punto.
10 settembre 626
Venerdì 10 Giugno 2005
il processo
Stavo ancora a tavola insieme a Sir Loras, conversando degli ultimi avvenimenti in città, quando bussa un tale alla porta, con una missiva da parte di Padre Mathias, vecchio amico e superiore del mio defunto marito.
Padre Mathias mi raccomanda un suo fedele servitore, Padre Berthold, che si trova oggi in città e che è opportuno che io contatti e aiuti, per quanto mi è possibile.
Decido di invitarlo a cena, dopo il processo di questo pomeriggio.
Quando è l'ora, Loras ed io ci rechiamo al tribunale. Salutiamo i suoi familiari, dopodichè individuo Padre Berthold e ci salutiamo. Accetta il mio invito per la sera, insieme, a quanto capisco, ad un suo collaboratore.
Al processo scorgo tra la folla anche la mia ex domestica Mildred con sua sorella Tesi, la quale sembra molto stupida nel riconoscere una delle imputate, una ragazza di fuori.
Ad ogni modo la prima interrogata è Klarissa, che confessa tutto senza problemi, anzi in modo fin troppo automatico. Dice che è Kordelia, la sorella di Mildred, ad aver causato la pioggia acida di stanotte.
Ad un tratto Klarissa si stanca, ed è il nuovo torturatore, un ometto piccino e dall'aria sfuggente, a costringerla a parlare ancora. Subito dopo si muove in fretta alla gabbia delle imputate e benda Kordelia.
Succede tutto molto rapidamente. Padre Berthold si lancia in avanti gridando "Attenti a Klarissa!".
C'è la donna che sta delirando a occhi chiusi, pallidissima, e con una voce non sua. Capisco solo una cosa: CI SARA' UN'INVASIONE IL DODICI.
L'inquisitore non sa cosa fare, è talmente agitato e frastornato che ordina di sospendere il processo. Portano via le streghe, che saranno tutte torturate.
Spero che Padre Berthold riesca a gestire questa situazione, visto che La Ruac non è proprio all'altezza.
Nella folla scorgo anche Martha, l'avvicino. Chissà se sa dirmi qualcosa su questa "invasione"...
Padre Mathias mi raccomanda un suo fedele servitore, Padre Berthold, che si trova oggi in città e che è opportuno che io contatti e aiuti, per quanto mi è possibile.
Decido di invitarlo a cena, dopo il processo di questo pomeriggio.
Quando è l'ora, Loras ed io ci rechiamo al tribunale. Salutiamo i suoi familiari, dopodichè individuo Padre Berthold e ci salutiamo. Accetta il mio invito per la sera, insieme, a quanto capisco, ad un suo collaboratore.
Al processo scorgo tra la folla anche la mia ex domestica Mildred con sua sorella Tesi, la quale sembra molto stupida nel riconoscere una delle imputate, una ragazza di fuori.
Ad ogni modo la prima interrogata è Klarissa, che confessa tutto senza problemi, anzi in modo fin troppo automatico. Dice che è Kordelia, la sorella di Mildred, ad aver causato la pioggia acida di stanotte.
Ad un tratto Klarissa si stanca, ed è il nuovo torturatore, un ometto piccino e dall'aria sfuggente, a costringerla a parlare ancora. Subito dopo si muove in fretta alla gabbia delle imputate e benda Kordelia.
Succede tutto molto rapidamente. Padre Berthold si lancia in avanti gridando "Attenti a Klarissa!".
C'è la donna che sta delirando a occhi chiusi, pallidissima, e con una voce non sua. Capisco solo una cosa: CI SARA' UN'INVASIONE IL DODICI.
L'inquisitore non sa cosa fare, è talmente agitato e frastornato che ordina di sospendere il processo. Portano via le streghe, che saranno tutte torturate.
Spero che Padre Berthold riesca a gestire questa situazione, visto che La Ruac non è proprio all'altezza.
Nella folla scorgo anche Martha, l'avvicino. Chissà se sa dirmi qualcosa su questa "invasione"...
10 Settembre 626
Venerdì 10 Giugno 2005
Una giornata di lavoro
Mi accorgo che non è possibile separare fisicamente le imputare, dato che l'unica stanza separata è occupata dai carteggi del padre inquisitore.
Dispongo l'imputata Klarissa (che era ricorsa ai suoi poteri in mia presenza pochi attimi prima) su un tavolo separato il più possibile dalle altre. Dopo la visita mi accorgo che non presenta segni di tortura recente e che è paricolarmente affezzionata alle sue mani.
La sua resistenza alla tortura è trascurabile. Prima farfuglia che vi sarà un'"invasione" il 12 settembre e che devo parlare con Kordelia (la ragazza "ironica") per i dettagli. Poi le ricordo, agendo sulle mani, il mio quesito sul potere da me percepito. Sostiene di aver avuto una percezione subito interrotta dall'intervento violento del cacciatore. Sembra pronta per il processo.
Mentre sto per togliere l'imputata dal tavolo si presenta Padre Berthold da Munden. Discuto con lui nella stanzetta separata e mi conferma i sospetti sull'inquisitore De la Roche dimostratosi troppo indulgente. Mi chiede di effettuare un interrogatorio prima del processo. Lo lascio alla consultazione delle carte processuali del Padre De la Roche e vado a preparare l'imputata Kordelia sul tavolo. Sembra mediamente resistente e presenta ben visibile il segno delle streghe nell'interno coscia destra.
L'imputata cede dopo una stretta di stivale, uno spillo penetrato fino al femore e l'asportazione di uno strato di pelle dal ventre. Appare più sensibile ai tagli piuttosto che alle ustioni. Entra nei dettagli del basilisco e del demone che l'ha contattata. Si assume la colpa della pioggia acida e torna a sostenere che il 12 settembre vi sarà l'invasione. Per quanto riguarda la sparizione degli ammorbiditori accusa l'inquisitore locale Padre De la Roche e sostiene che siano nascosti in un bosco vicino alla città. Alla fine della discussione la ragazza sembra decisamente più educata.
Prima del processo l'inquisitore De la Roche mi permette l'utilizzo della stanza separata e mi chiede di portare le imputate in aula. Il processo inizia in modo abbastanza concertato. Sembra che l'imputata già conosca le domande e sappia come rispondere. Nel mezzo del discorso l'imputata Klarissa si sofferma a richiamare i suoi poteri, ma nessuno sembra curarsene: sono costretto ad intervenire forzando la mano già mutilata. La vittima sembra intimidita. Nel contempo l'imputata Kordelia la fissa intensamente, ma anche in questo caso nessuno sembra intervenire. Nell'assopimento generale intervengo sul ventre già sfregiato di Kordelia e la bendo per evitare il contatto visivo. Solo in quell'istatante Padre Berthold da Munden sembra avvedersi del problema, ma è troppo tardi e l'imputata Klarissa viene posseduta e rivela l'"invasione" del 12 settembre al pubblico.
Nel panico generale l'inquisitore non trova di meglio da fare che interrompere il processo. Spero in cuor mio che verrà sostituito al più presto.
Riporto le imputate nella sala.
Dispongo l'imputata Klarissa (che era ricorsa ai suoi poteri in mia presenza pochi attimi prima) su un tavolo separato il più possibile dalle altre. Dopo la visita mi accorgo che non presenta segni di tortura recente e che è paricolarmente affezzionata alle sue mani.
La sua resistenza alla tortura è trascurabile. Prima farfuglia che vi sarà un'"invasione" il 12 settembre e che devo parlare con Kordelia (la ragazza "ironica") per i dettagli. Poi le ricordo, agendo sulle mani, il mio quesito sul potere da me percepito. Sostiene di aver avuto una percezione subito interrotta dall'intervento violento del cacciatore. Sembra pronta per il processo.
Mentre sto per togliere l'imputata dal tavolo si presenta Padre Berthold da Munden. Discuto con lui nella stanzetta separata e mi conferma i sospetti sull'inquisitore De la Roche dimostratosi troppo indulgente. Mi chiede di effettuare un interrogatorio prima del processo. Lo lascio alla consultazione delle carte processuali del Padre De la Roche e vado a preparare l'imputata Kordelia sul tavolo. Sembra mediamente resistente e presenta ben visibile il segno delle streghe nell'interno coscia destra.
L'imputata cede dopo una stretta di stivale, uno spillo penetrato fino al femore e l'asportazione di uno strato di pelle dal ventre. Appare più sensibile ai tagli piuttosto che alle ustioni. Entra nei dettagli del basilisco e del demone che l'ha contattata. Si assume la colpa della pioggia acida e torna a sostenere che il 12 settembre vi sarà l'invasione. Per quanto riguarda la sparizione degli ammorbiditori accusa l'inquisitore locale Padre De la Roche e sostiene che siano nascosti in un bosco vicino alla città. Alla fine della discussione la ragazza sembra decisamente più educata.
Prima del processo l'inquisitore De la Roche mi permette l'utilizzo della stanza separata e mi chiede di portare le imputate in aula. Il processo inizia in modo abbastanza concertato. Sembra che l'imputata già conosca le domande e sappia come rispondere. Nel mezzo del discorso l'imputata Klarissa si sofferma a richiamare i suoi poteri, ma nessuno sembra curarsene: sono costretto ad intervenire forzando la mano già mutilata. La vittima sembra intimidita. Nel contempo l'imputata Kordelia la fissa intensamente, ma anche in questo caso nessuno sembra intervenire. Nell'assopimento generale intervengo sul ventre già sfregiato di Kordelia e la bendo per evitare il contatto visivo. Solo in quell'istatante Padre Berthold da Munden sembra avvedersi del problema, ma è troppo tardi e l'imputata Klarissa viene posseduta e rivela l'"invasione" del 12 settembre al pubblico.
Nel panico generale l'inquisitore non trova di meglio da fare che interrompere il processo. Spero in cuor mio che verrà sostituito al più presto.
Riporto le imputate nella sala.
10 settembre 626
Martedì 7 Giugno 2005
Il racconto di Marta Waltman
Marta fu accusata di stregoneria molti anni fa da una sua amica d'infanzia, Vivian. Mio marito, convintosi della sua innocenza, l'aiutò a fuggire.
Il motivo per cui Marta era stata accusata di stregoneria fu un sogno, nel quale lei vedeva alcune fanciulle fuggire nella notte, spalmandosi uno strano unguento sul ventre, che consentiva loro di volare, o forse di scomparire. C'era anche una noce intatta, nel suo sogno.
Anni dopo fu l'amica di Marta, Vivian, colei che l'aveva ai tempi accusata, a finire arsa sul rogo come strega.
Ella complottava per condurre un villaggio sulla strada del lealismo.
Perchè Marta ora è tornata, e ha chiesto di mio marito? Mi ha detto che teme che la nostra città sia oggi posseduta da un Demonio che la sta guidando sulla strada del lealismo, come accadde ai tempi di Vivian.
Il racconto di Marta Waltman è preoccupante e ci sono molte questioni che restano in sospeso. Quanto è fondata la minaccia di cui parla? Qual è la verità sul suo conto? Che legame c'è tra il sogno di Marta... e il mio?
Prego Loth che mi dia una chiave di interpretazione di tutto questo enigma.
Il motivo per cui Marta era stata accusata di stregoneria fu un sogno, nel quale lei vedeva alcune fanciulle fuggire nella notte, spalmandosi uno strano unguento sul ventre, che consentiva loro di volare, o forse di scomparire. C'era anche una noce intatta, nel suo sogno.
Anni dopo fu l'amica di Marta, Vivian, colei che l'aveva ai tempi accusata, a finire arsa sul rogo come strega.
Ella complottava per condurre un villaggio sulla strada del lealismo.
Perchè Marta ora è tornata, e ha chiesto di mio marito? Mi ha detto che teme che la nostra città sia oggi posseduta da un Demonio che la sta guidando sulla strada del lealismo, come accadde ai tempi di Vivian.
Il racconto di Marta Waltman è preoccupante e ci sono molte questioni che restano in sospeso. Quanto è fondata la minaccia di cui parla? Qual è la verità sul suo conto? Che legame c'è tra il sogno di Marta... e il mio?
Prego Loth che mi dia una chiave di interpretazione di tutto questo enigma.