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3 agosto 517
Giovedì 19 Luglio 2007
Un secondo guanciale per Rochefort
Com'è che si dice? Dormire tra due guanciali.
Vediamo se avrò l'occasione per portargli il secondo, a Rochefort...
3 agosto 517
Giovedì 19 Luglio 2007
Una notte a palazzo Larsac
Tante preoccupazioni, ma anche tante soddisfazioni questa notte.
Vedere queste tre tizi in camicia da notte è stato abbastanza impagabile.
3 agosto 517
Giovedì 12 Luglio 2007
Fammi gli auguri, Bellicapelli
Come speravo, all'improvviso sento il fischio.
Individuo la zona, a circa 20 passi, ma vedo solo la sagoma di un grosso masso.
Oriento leggermente la balestra in quella direzione, e dopo un paio di minuti sento di nuovo il fischio.
E poco dopo, finalmente, intravedo appena una sagoma che, abbandonata la protezione del masso, si allontana.
E' buio, sarebbe troppo sperare di colpirlo da dove mi trovo.
Lascio il mio riparo e gli vado dietro: dopo pochi passi si gira.
"Eccoci, eccoci", biascico fingendo di essere trafelato e camuffando la mia voce.
Esita, meno di 10 passi ci separano quando, troppo tardi, capisce che non sono uno degli sgherri che ha assoldato per farci fuori e fa per girarsi e scappare.
Immagino la sua espressione stravolta, tra la sorpresa e la paura, quando lascio partire il dardo. Miro al bersaglio grosso, e lo becco alla gamba.
E' veloce ed agile, nonostante la ferita che lo fa zoppicare vistosamente, forse conosce bene la zona.
Provo a lanciargli dietro la balestra ormai scarica, tra le gambe, per farlo inciampare, ma riesce ad evitare di cadere, e i metri che ci separano diminuiscono solo di poco.
Per poi aumentare, lentamente ma inesorabilmente, mentre l'inseguimento, al buio e tra i detriti, prosegue.
Comincio a disperare di raggiungerlo, quando gli Dei mi vengono in soccorso. Inciampa e cade rovinosamente sulla gamba ferita.
Bellicapelli, al secolo Ethan, è mio!
Sono stato troppo impulsivo.
Ormai ho già usato il suo fischietto per richiamare l'attenzione di Solice e degli altri. Saranno qui tra poco.
So per certo che ha agito in combutta con Alain Roquefort, una vecchia conoscenza, a sua volta legato a filo doppio coi Larsac.
Se lo consegniamo alle guardie, non mi stupirei la facesse franca.
Per non correre rischi, dovrei farlo fuori qui, e subito, prima che arrivi Solice, e questa è una cosa che si può risolvere in un istante.
Ma ha delle informazioni, informazioni che si servono.
Ormai non ho più tempo per farlo cantare, prima di ammazzarlo.
Già li vedo, eccoli li che stanno arrivando.
Guardo il bastardo e penso che sarà da poco passata la mezzanotte.
E' il mio compleanno.
Individuo la zona, a circa 20 passi, ma vedo solo la sagoma di un grosso masso.
Oriento leggermente la balestra in quella direzione, e dopo un paio di minuti sento di nuovo il fischio.
E poco dopo, finalmente, intravedo appena una sagoma che, abbandonata la protezione del masso, si allontana.
E' buio, sarebbe troppo sperare di colpirlo da dove mi trovo.
Lascio il mio riparo e gli vado dietro: dopo pochi passi si gira.
"Eccoci, eccoci", biascico fingendo di essere trafelato e camuffando la mia voce.
Esita, meno di 10 passi ci separano quando, troppo tardi, capisce che non sono uno degli sgherri che ha assoldato per farci fuori e fa per girarsi e scappare.
Immagino la sua espressione stravolta, tra la sorpresa e la paura, quando lascio partire il dardo. Miro al bersaglio grosso, e lo becco alla gamba.
E' veloce ed agile, nonostante la ferita che lo fa zoppicare vistosamente, forse conosce bene la zona.
Provo a lanciargli dietro la balestra ormai scarica, tra le gambe, per farlo inciampare, ma riesce ad evitare di cadere, e i metri che ci separano diminuiscono solo di poco.
Per poi aumentare, lentamente ma inesorabilmente, mentre l'inseguimento, al buio e tra i detriti, prosegue.
Comincio a disperare di raggiungerlo, quando gli Dei mi vengono in soccorso. Inciampa e cade rovinosamente sulla gamba ferita.
Bellicapelli, al secolo Ethan, è mio!
Sono stato troppo impulsivo.
Ormai ho già usato il suo fischietto per richiamare l'attenzione di Solice e degli altri. Saranno qui tra poco.
So per certo che ha agito in combutta con Alain Roquefort, una vecchia conoscenza, a sua volta legato a filo doppio coi Larsac.
Se lo consegniamo alle guardie, non mi stupirei la facesse franca.
Per non correre rischi, dovrei farlo fuori qui, e subito, prima che arrivi Solice, e questa è una cosa che si può risolvere in un istante.
Ma ha delle informazioni, informazioni che si servono.
Ormai non ho più tempo per farlo cantare, prima di ammazzarlo.
Già li vedo, eccoli li che stanno arrivando.
Guardo il bastardo e penso che sarà da poco passata la mezzanotte.
E' il mio compleanno.
3 agosto 517
Sabato 7 Luglio 2007
E meno male...
E meno male che avevamo toccato ferro!
Qualche volta prendiamo un po' in giro Loic, per la sua eccessiva "prudenza", ma stavolta tocca riconoscere che ha avuto fegato: pur già ferito gravemente ha rischiato la pelle per venirmi ad aiutare, e senza il suo tentativo disperato non so come si sarebbe messa.
Un po' di questi cornetti glieli metto da parte, stamattina dubito che abbia appetito.
Ce lo ricorderemo a lungo, 'sto compleanno.
Qualche volta prendiamo un po' in giro Loic, per la sua eccessiva "prudenza", ma stavolta tocca riconoscere che ha avuto fegato: pur già ferito gravemente ha rischiato la pelle per venirmi ad aiutare, e senza il suo tentativo disperato non so come si sarebbe messa.
Un po' di questi cornetti glieli metto da parte, stamattina dubito che abbia appetito.
Ce lo ricorderemo a lungo, 'sto compleanno.
2 agosto 517
Giovedì 5 Luglio 2007
Non si può dire per scaramanzia, ma...
Domani, se tutto andrà bene stasera e riporteremo a casa la pelle, incorciando le dita e toccando ferro, festeggeremo il nostro compleanno.
Già mi immagino (questo si può fare senza rischio, basta limitarsi a quello) la colazione con cui mi piacerebbe iniziare la giornata.
Qui a Laon sono rinomati per i cornetti!
Martedì 29 Maggio 2007
La Vittoria sul Guardiano
Devo ammettere che non mi è ben chiaro che cosa sia successo negli ultimi tempi. Ho capito che ci siamo trovati nostro malgrado coinvolti in un affare molto molto importante. Qualcosa che ha a che vedere con i destini di Sarakon o poco meno. Gli Dèi venerati dagli Antichi, una magia perduta, la volontà di ricrearla. Non sono sicuro di quale sia la nostra parte in commedia. Me l'hanno spiegata più volte, ma secondo me sono stati reticenti: i preti per paura che perdessimo la Fede, i miei compagni perché alcuni (Guelfo in particolare) hanno molto sconvenienti sogni di gloria. Mi sono fidato di Quixote però che non mi sembra egoisticamente interessato. Lui c'ha una fede profonda e sincera e ha capito che seguire questa strada era la cosa giusta. Con lui Harkel la Bella ha parlato direttamente seppure sotto forme selvatiche e spaventose.
Noi tutti eravamo come dei predestinati. Io e mio fratello destinati a confrontarci con questo Guardiano....che era poi una presenza di sogno, un incubo. Chissà però che orribili conseguenze, se avessimo perso. Ha combattuto con ferocia, ma non ci ha saputo valutare. Soprattutto non ha valutato la mia forza e la strategia di Eric. Ad un certo punto, quando Julie stava affogando, ho avuto l'istinto di giocarmi il tutto per tutto, di abbandonare la tattica di difesa che mi stava distruggendo. Mio fratello aveva l'arma piccola, non riusciva a scalfirlo. Avevo già sollevato la santa ascia di Ilmarinen, la belva di ferro che tante volte mi aveva aiutato, quando mi ha gelato lo sguardo di Eric. Il suo semplice sguardo, a me ben noto. "Faresti proprio una grande caxxxxata..." Ho recuperato la guardia. "La guardia, la guardia", mi aveva gridato il grande Nano maestro di Quixote, quando mi vide combattere. "Non hai lo scudo. Tieni alta la guardia!". Ho continuato a difendermi, fidando negli Dèi. Sono stato colpito duramente. Questo Ilmarinen ha voluto, meditando vendetta. Ho visto l'elmo oscuro del Guardiano rivoltarsi verso mio fratello e....scoprirmi il fianco. L'ultimo grido, i colpi uno dopo l'altro, Ilmarinen che tuona di liberare la mia furia. Brandelli della corazza del Guardiano, la sua fine.
Noi tutti eravamo come dei predestinati. Io e mio fratello destinati a confrontarci con questo Guardiano....che era poi una presenza di sogno, un incubo. Chissà però che orribili conseguenze, se avessimo perso. Ha combattuto con ferocia, ma non ci ha saputo valutare. Soprattutto non ha valutato la mia forza e la strategia di Eric. Ad un certo punto, quando Julie stava affogando, ho avuto l'istinto di giocarmi il tutto per tutto, di abbandonare la tattica di difesa che mi stava distruggendo. Mio fratello aveva l'arma piccola, non riusciva a scalfirlo. Avevo già sollevato la santa ascia di Ilmarinen, la belva di ferro che tante volte mi aveva aiutato, quando mi ha gelato lo sguardo di Eric. Il suo semplice sguardo, a me ben noto. "Faresti proprio una grande caxxxxata..." Ho recuperato la guardia. "La guardia, la guardia", mi aveva gridato il grande Nano maestro di Quixote, quando mi vide combattere. "Non hai lo scudo. Tieni alta la guardia!". Ho continuato a difendermi, fidando negli Dèi. Sono stato colpito duramente. Questo Ilmarinen ha voluto, meditando vendetta. Ho visto l'elmo oscuro del Guardiano rivoltarsi verso mio fratello e....scoprirmi il fianco. L'ultimo grido, i colpi uno dopo l'altro, Ilmarinen che tuona di liberare la mia furia. Brandelli della corazza del Guardiano, la sua fine.
Domenica 18 Marzo 2007
lupi a pezzi
Sono successe molte cose stamattina. Lo sgherro di Chris, il devoto del Male, ha spifferato tutto e si è redento. Ne è venuto fuori che è un padre di famiglia un po' del piffero che ha fatto una vita del cavolo come mercenario e che c'avrebbe pure una figlia a carico (ma carico non se ne faceva). La morale è che, in cambio di un po' di umanità da parte nostra, ha tradito il malnato compare. La sua ferita era grave. L'ho curata al meglio, ma non resisteva. Mi ha chiesto di fare il boia. L'ho fatto. Devo dire: ottimamente. Siamo quindi andati al nascondiglio del malnato, dove tiene le sue porcherie. Qui si è forse avverata la maledizione che c'aveva tirato. Un branco di lupi ci ha aggredito da dentro e da fuori (2 dentro e 5/6 fuori). Fuori però incredibilmente c'era Rosa, il lupo gigante benevolo di Etemenanki, che s'è magnata un lupaccio. Dentro il nascondiglio roccioso c'era Quixote. Ha avuto difficoltà: niente scudo, poca libertà di movimento, uno contro due. Forse poi non si sentiva tanto in sé. Però da quel soldato che è se l'è cavata. Io e mio fratello fuori con gli altri lupi. Sono ancora debilitato, ma li ho trovati avversari modesti. Eric era senza armatura, combatteva giustamente circospetto. Ho risolto tutto io. Lupi maledetti da Chris, non avete potuto nulla contro l'ascia benedetta da Ilmarinen!
17 maggio 517
Sabato 24 Febbraio 2007
Non scoppierò
Ho fatto di tutto per risparmiarvi questa preoccupazione.
Non volevo che sapeste che nel sogno che ho fatto mentre ero rapita succedeva qualcosa di spiacevole, e che ho un po' paura di aver visto qualcosa di potenzialmente molto pericoloso.
Ma l'ho raccontato a Guelfo...
Non abbiate paura.
Io non ne ho, l'ho superata. E sono sicura che andrà tutto bene!
Cugini miei, vi voglio bene!
Non volevo che sapeste che nel sogno che ho fatto mentre ero rapita succedeva qualcosa di spiacevole, e che ho un po' paura di aver visto qualcosa di potenzialmente molto pericoloso.
Ma l'ho raccontato a Guelfo...
Non abbiate paura.
Io non ne ho, l'ho superata. E sono sicura che andrà tutto bene!
Cugini miei, vi voglio bene!
Domenica 4 Febbraio 2007
Uno strano attentato
Andando a prendere Guelfo alla biblioteca di Rigel per scortarlo in locanda, sono stato aggredito da due ubriaconi. Detta così, sembra una storia banale. Sai quante volte sono stato aggredito da ubriaconi (ce le prendono, ma non imparano: il vino li annebbia). Però stavolta sono più paranoico. Dovevano essere veramente molto molto ubriachi per andare a capare me, con panzerotto di maglia, elmo e ascia da battaglia alla cintola, essendo l'uno totalmente disarmato e l'altro armato alla leggera e incapace di combattere. Devo ammettere infatti che, combattendo, ho capito quanto sono ancora debilitato e forse due guerrieri esperti anche in quelle condizioni mi avrebbero impegnato molto di più. Insomma, non sapendo tra l'altro che io ero ancora debilitato, era proprio da pazzi aggredirmi!
Allora, riflettendo, ora erano veramente moooolto ubriachi o......sono stati mandati al macello per ritardarmi e far partire Guelfo da solo. Chi avrebbe allora incontrato Guelfo sulla via del ritorno? E' proprio così sicura questa città per noi, come facciamo finta di credere? Non sottovalutiamo il 10 di picche.....
Allora, riflettendo, ora erano veramente moooolto ubriachi o......sono stati mandati al macello per ritardarmi e far partire Guelfo da solo. Chi avrebbe allora incontrato Guelfo sulla via del ritorno? E' proprio così sicura questa città per noi, come facciamo finta di credere? Non sottovalutiamo il 10 di picche.....
Domenica 28 Gennaio 2007
Contro ogni aspettativa, il prigioniero ha parlato. Era un duro, ma non un ottuso. Mi è sembrato un tipo molto complesso. Con uno strano rapporto con la religione. Quasi, come dire, un "filosofo". Guelfo dice perché aveva 40 anni, noi lo possiamo capire poco. Forse ha ragione. Fatto sta che questa bestia blasfema che ha osato violentare una paladina perché, diceva, "avevo capito fin da quando mi era stato dato quell'incarico che per me tutto era perduto", questa bestia blasfema ha tentato, io credo, a suo modo di mettersi in pace con se stesso, rivelando qualcosa. Ora che ci penso forse faceva parte del suo carattere, forte e sfiduciato al tempo stesso: aveva l'ossessione del "tutto è perduto" e del distruggere fino alle fondamenta la causa persa. Come se pure con le parole e con i gesti combattesse sempre fino alla morte. Gli Dèi lo hanno rapito, impedendogli di contrattare il suo destino e la loro giustizia. Credo che abbia fatto piacere anche a lui. E' un uomo che mi ha turbato. Forse piano piano comincio a capire le persone...
Comunque quello che ha rivelato per noi è stato fondamentale. Si è affacciata, oscura nelle trame dell'Ogham e della Confraternita delle Carte, l'ombra dell'Ordine Nero. Lo sospettavamo, cavolo se lo sospettavamo. Sentivamo l'odore delle cose che piacciono ai nostri nemici, delle blasfemie di Turgot, di August Bertrand. Questo significa che la posizione di Quixote, istintiva, si è rivelata giusta. Non si può rivelare tutto e affidare tutto ai paladini. Non è "solo" questione di Dei e di Chiesa, degli dei dei boschi e dei venti offesi e infangati. E' anche la questione "nostra", quella che abbiamo giurato di indagare con riservatezza. Dobbiamo rivedere tutte le nostre discussioni....
Comunque quello che ha rivelato per noi è stato fondamentale. Si è affacciata, oscura nelle trame dell'Ogham e della Confraternita delle Carte, l'ombra dell'Ordine Nero. Lo sospettavamo, cavolo se lo sospettavamo. Sentivamo l'odore delle cose che piacciono ai nostri nemici, delle blasfemie di Turgot, di August Bertrand. Questo significa che la posizione di Quixote, istintiva, si è rivelata giusta. Non si può rivelare tutto e affidare tutto ai paladini. Non è "solo" questione di Dei e di Chiesa, degli dei dei boschi e dei venti offesi e infangati. E' anche la questione "nostra", quella che abbiamo giurato di indagare con riservatezza. Dobbiamo rivedere tutte le nostre discussioni....