[DYTROS/REYKS] Sistemazione

Introduzione al sistema Myst e discussioni sui vari capitoli che compongono il manuale di gioco: consigli, idee, aggiunte e modifiche.

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DarkAngel
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[DYTROS/REYKS] Sistemazione

Messaggioda DarkAngel » 12/04/2007, 1:55

Non ho voglia di fare il sondaggio perché preferisco che si argomentino le due ipotesi. Le possibilità sono in ogni caso le seguenti:

1) Lasciare tutto come è ora ovvero
PRETI DI PYROS
PRETI DI KAYAH
PRETI DI DYTROS
PRETI DI REYKS

PALADINI DI PYROS
PALADINI DI KAYAH
PALADINI DI DYTROS


2) Abolire i sacerdoti di Dytros (scarsamente visti nel corso di 2 ambientazioni e mai realmente approfonditi) e rendere il culto di soli paladini, "associandoli" naturalmente ai sacerdoti di Reyks per affinità/complementarità di pratiche.
PRETI DI PYROS
PRETI DI KAYAH
PRETI DI REYKS

PALADINI DI PYROS
PALADINI DI KAYAH
PALADINI DI DYTROS


La "terza ipotesi" discussa a voce (unificare Dytros e Reyks facendo un uso forse "migliore" dell'attuale dualismo di Reyks) ho deciso di non proporla visto che la seconda mi è sembrata decisamente più convincente. Quanto alla retro-compatibilità, tutti i sacerdoti di Dytros incontrati (ovvero 2 o 3 massimo, in due campagne) potrebbero tranquillamente passare alla storia come "anziani paladini".

A me la seconda ipotesi piace molto, credo che sarebbe una sistemazione decisamente piu' elegante di quella attuale: ho sempre trovato troppo "labile" la differenza tra il sacerdote di Dytros e il relativo paladino e non sono mai stato molto soddisfatto del "ruolo" istituzionale del sacerdote di Dytros. Ritengo che la "dimensione" filosofico/teologica del Dio e gli ideali su cui è basata potrebbero essere rappresentati molto meglio dai soli paladini che non dall'accoppiata paladini+sacerdoti (esattamente al contrario di quanto vale per Reyks, per il quale viceversa non immagino paladini - che difatti non ci stanno anche per non rubare "spazio" ai relativi sacerdoti).

A livello di ambientazione non cambierebbe praticamente nulla, i paladini di Dytros avrebbero piu' spazio e piu' "autonomia" a discapito di sacerdoti che comunque non si sono visti quasi mai; tutte le chiese di Dytros esistenti verrebbero in ogni caso mantenute (magari leggermente ripensate e messe in tutt'uno con la relativa caserma).
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Messaggioda Annika » 12/04/2007, 6:57

Secondo me la proposta è interessante e si presta a molti sviluppi di ambientazione.

Immagino ad esempio una caratterizzazione del corpo dei Paladini di Dytros come di un ordine militare molto specifico, legato alla chiesa, dipendente dalla chiesa, ma con un approccio più "laico", se si può dire, una sorta di cavalierato di alto livello in nome della divinità. Devo pensarci un po', ma mi ispirerei a modelli esistenti, storici.

Questa potrebbe essere anche l'occasione di distinguere in modo più marcato i paladini delle varie divinità, in particolare quelli di dytros da quelli di pyros che altrimenti potrebbero essere un po' simili.

Per quanto riguarda Reyks, mi sembra logico che non abbia paladini, e d'altra parte sviluppare maggiormente un legame coi paladini di dytros può servire per approfondire entrambi i culti.
Si accentuerebbe l'aspetto militare di Reyks (in senso buono ovviamente) evitando di ridurre il sacerdote di Reyks al giorgio cluni di turno. Si potrebbe immaginare gruppi di sacerdoti di Reyks che hanno lasciato a casa pantofole e stetoscopio e sono stati spediti al fronte, a Benson, per dare assistenza alle truppe e così via.

Non lo so, ora sono troppo assonnata per dire cose sensate, e poi dovrei vedere i poteri dei vari preti e paladini per farmi un'idea più precisa della loro attuale caratterizzazione... però intanto sì, sono d'accordo con la proposta.

Ciao ciao!

anna
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Messaggioda Bato » 12/04/2007, 9:12

Come detto dal vivo, lascio volentieri decidere chi è più interessato alla faccenda teologica.

Se proprio devo esprimere una opinione, cmq, sceglierei tra la seconda e la terza (che cmq a quanto pare è ritirata).

Concordo infatti che da una parte i preti di Dytros, e dall'atra i paladini di Reys, siano entrambi poco rappresentabili e significativi.

bye
Eh già...
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Messaggioda DarkAngel » 12/04/2007, 12:40

Annika ha scritto:Secondo me la proposta è interessante e si presta a molti sviluppi di ambientazione.
Immagino ad esempio una caratterizzazione del corpo dei Paladini di Dytros come di un ordine militare molto specifico, legato alla chiesa, dipendente dalla chiesa, ma con un approccio più "laico", se si può dire, una sorta di cavalierato di alto livello in nome della divinità. Devo pensarci un po', ma mi ispirerei a modelli esistenti, storici.


La mia idea è di "sostituire" l'attuale chiesa di Dytros (intendo l'edificio, che suppongo tutti noi immaginiamo come una normalissima chiesa identica a tutte le altre) con un edificio piu' simile a una chiesa/caserma, che integri entrambe le funzioni.

Recupererei poi (non soltanto per Dytros ma per tutti i paladini) l'aspetto "precettoria/mansione" templare di molti monasteri, in cui i paladini possono trovare vitto, alloggio, eventuale cambio cavallo, etc).
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Messaggioda Elmer's pupil » 14/04/2007, 12:21

Io sono d'accordo per la seconda proposta.
Forse è meno estrema della terza. Sicuramente richiede meno "lavoro teologico" da aggiungere e si presta meno al rischio di qualche contraddizione ora invisibile con il passato.

Non vedrei però, come propone Anna, una caratterizzazione più laica dell'Ordine di Dytros. Mi piacerebbe più pensarli come una sorta di Cavalieri Teutonici o di Templari. Se avessimo preferito la terza proposta, avrei pensato agli Ospitalieri di S. Giovanni (i Cavalieri di Malta): guerrieri che gestiscono e proteggono ospedali (insieme ai sacerdoti di Reyks per noi).
Insomma, approfitterei della loro maggiore indipendenza e della loro connaturata iper-militarizzazione (Dytros=guerra) per immaginarli come una sorta di Ordine Cavalleresco della Chiesa, in accordo con il potere politico, ma pur sempre della Chiesa. Del resto quei cavalieri lì erano (e in parte sono ancora!) quasi dei sacerdoti-guerrieri.

Che ne pensate?
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Messaggioda Annika » 14/04/2007, 13:25

Sono d'accordo, infatti questo intendevo quando parlavo di rifarci ad esempi storici. Un ordine cavalleresco della chiesa, simile ai Templari. Quando dico che li immagino più "laici" non intendo dire che non dipendano dalla chiesa, ma che il tipo di legame con essa sia più militaresco che spirituale, anche se quest'ultima connotazione naturalmente non manca. Maggiore indipendenza quindi, maggiore autonomia. Uomini d'arme al servizio della chiesa, prima ancora che uomini di chiesa.

Ma mi vanno bene anche ipotesi diverse! :)

Anna
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Messaggioda Elmer's pupil » 16/04/2007, 23:26

Qui non manco. Mancano gli altri, mi pare :?
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Messaggioda DarkAngel » 17/04/2007, 0:04

Elmer's pupil ha scritto:Qui non manco. Mancano gli altri, mi pare :?


Il discorso "ordine piu' laico, piu' indipendente" ammetto che mi piace fino a un certo punto: l'indipendenza non è sempre una cosa positiva, specie se i sacerdoti sono "buoni", e anzi in questo secondo caso (sacerdoti buoni ma rigorosi, ortodossi) l'indipendenza rischia di diventare "atteggiamento illuminato".

Un esempio su tutti: paladino di Pyros alla sir Marcus che (seguendo le direttive e le delibere dei sacerdoti) non rilascia Bart NEPPURE quando si convince della sua "innocenza" o comunque dell'onestà della sua causa, contrapposto a ipotetico paladino di Dytros che dice "so' indipendente, Bart c'ha raggione, liberiamolo!".

(ho fatto un esempio estremo per capirci, magari immaginiamoci un caso un po' meno incasinato di quello di Bart... il concetto è quello).

Insomma a me l'idea del templare indipendente mi fa pensare un pò troppo a una necessità provocata da un conflitto tra chiesa e templari:

1) chiesa bacchettona/rompipalle vs templare illuminato (uno dei rischi che corriamo)

2) chiesa di sani e robusti principi vs templare laico, braccio armato che "fa il lavoro sporco" (altro rischio IMHO piuttosto orrendo)

3) chiesa corrotta e schifosa vs templare che diventa sempre piu' politicamente indipendente ed "affamato" (esempio storico, molto negativo per entrambi)


A me piacerebbe questo:

4) chiesa di sani e robusti principi vs templare che li applica, se necessario con la forza (salvo eccezioni modello "padri di ferro" - parlo senza sapere, è per farmi capire)



Ditemi voi
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Messaggioda DarkAngel » 17/04/2007, 0:05

Elmer's pupil ha scritto:Qui non manco. Mancano gli altri, mi pare :?


Il discorso "ordine piu' laico, piu' indipendente" ammetto che mi piace fino a un certo punto: l'indipendenza non è sempre una cosa positiva, specie se i sacerdoti sono "buoni", e anzi in questo secondo caso (sacerdoti buoni ma rigorosi, ortodossi) l'indipendenza rischia di diventare "atteggiamento illuminato".

Un esempio su tutti: paladino di Pyros alla sir Marcus che (seguendo le direttive e le delibere dei sacerdoti) non rilascia Bart NEPPURE quando si convince della sua "innocenza" o comunque dell'onestà della sua causa, contrapposto a ipotetico paladino di Dytros che dice "so' indipendente, Bart c'ha raggione, liberiamolo!".

(ho fatto un esempio estremo per capirci, magari immaginiamoci un caso un po' meno incasinato di quello di Bart... il concetto è quello).

Insomma a me l'idea del templare indipendente mi fa pensare un pò troppo a una necessità provocata da un conflitto tra chiesa e templari:

1) chiesa bacchettona/rompipalle vs templare illuminato (uno dei rischi che corriamo)

2) chiesa di sani e robusti principi vs templare laico, braccio armato che "fa il lavoro sporco"

3) chiesa corrotta e schifosa vs templare che diventa sempre piu' politicamente indipendente ed "affamato" (esempio storico, molto negativo per entrambi)


A me piacerebbe invece questo:

4) chiesa di sani e robusti principi vs templare che li applica, se necessario con la forza (salvo eccezioni modello "padri di ferro" - parlo senza sapere, è per farmi capire)

Con il 4 valido non soltanto per Dytros, ma per tutti i paladini (e con pregevoli quanto rare eccezioni di tipo 2). Ovviamente ci saranno molte differenze come autonomia etc., ma a livello di "laicità" e "indipendenza" ci andrei un po' piu' piano.
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Messaggioda Annika » 17/04/2007, 8:44

A me sta bene la chiesa di sani e robusti principi e un ordine "templareggiante" di altrettanto sani e robusti principi.
Ma non mi piace per ragioni storiche o di ambientazione, riguardo le quali ho parecchie perplessità. Mi piace solo perchè se la chiesa fosse minimamente "luci e ombre" come quella storica, i nostri personaggi finirebbero per diventare tempo 3 sessioni una manica di laici illuministi del 2000. Cosa proprio orribile.

Se non ci fosse questo - grave - problema, mi piacerebbe molto di più una chiesa vicina a quella storica, quindi con molte luci e molte, moltissime ombre.
Una chiesa in cui ci sono preti e paladini illuminati, ordini nobilissimi, ottime persone che meritano al 100% la fiducia che la gente ripone in loro... ma anche contesti corrotti, decadenti, motivati da interessi economici o politici più che da finalità spirituali.

Purtroppo non si può fare, se non per ambiti ristretti al massimo. La chiesa deve essere assolutamente buona e nobile, altrimenti i pg nostri non vedono l'ora di diventare atei, laici, illuministici, etc etc etc... ma se c'è qualche piccola zona d'ombra, contestualizzata e marginale, penso si possa gestire senza l'effetto che tutti temiamo.

In questo senso "legare" troppo ogni ambito ecclesiastico agli altri mi pare un po' pericoloso.
Più esiste autonomia tra un ordine e l'altro, tra una chiesa e l'altra, tra una città e l'altra, più i monasteri sono indipendenti, più c'è spazio per infilare qualche piccolo scheletro nell'armadio senza "sporcare" tutto, e senza che si possa fare il discorso "a risalire" del tipo: eh, tizio è un bastardello, ma chi ce l'ha messo? l'abate. Allora è un bastardello pure lui... e chi ce l'ha messo al suo posto? Il vescovo! Ah, allora pure il vescovo è un delinquente... e chi ce l'ha messo lì? Il Sacro Collegio! Ah, ma allora pure il Sacro Collegio....
E all'indietro: eh, ma perchè il suo superiore abate non interviene? E allora perchè non il Vescovo, perchè non il Sacro Collegio? Perchè non il Santo Imperatore di Delos manifestazione di Pyros sulla terra?

Per questo se ci fosse la possibilità di rendere più autonomi i Paladini di Dytros non mi dispiacerebbe, come in generale apprezzo sempre la frammentazione e le differenze tra culti, chiese e caserme.

Altrimenti va bene lostesso, si trova comunque soluzioni divertenti! :)

(I Padri di Ferro non c'entrano niente, cmq!!!)

Anna
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Messaggioda DarkAngel » 17/04/2007, 10:55

Annika ha scritto:In questo senso "legare" troppo ogni ambito ecclesiastico agli altri mi pare un po' pericoloso.
Più esiste autonomia tra un ordine e l'altro, tra una chiesa e l'altra, tra una città e l'altra, più i monasteri sono indipendenti, più c'è spazio per infilare qualche piccolo scheletro nell'armadio senza "sporcare" tutto, e senza che si possa fare il discorso "a risalire" del tipo: eh, tizio è un bastardello, ma chi ce l'ha messo? l'abate. Allora è un bastardello pure lui... e chi ce l'ha messo al suo posto? Il vescovo! Ah, allora pure il vescovo è un delinquente... e chi ce l'ha messo lì? Il Sacro Collegio! Ah, ma allora pure il Sacro Collegio....
E all'indietro: eh, ma perchè il suo superiore abate non interviene? E allora perchè non il Vescovo, perchè non il Sacro Collegio? Perchè non il Santo Imperatore di Delos manifestazione di Pyros sulla terra?


- Tra un ordine e l'altro
- Tra una chiesa e l'altra
- Tra una città e l'altra
- Monasteri indipendenti

Di queste 4 cose, 3 sono già vere e la 1a è secondo me inutile in quanto la 2,3,4 mi sembrano sufficienti per ambientare qualsiasi possibile scheletro senza compromettere tutta la struttura. In che modo? Vengo e mi spiego:

Inizio con il ricordare che:
- L'abate non è eletto dal Vescovo ma dal basso
- Il priore/preposto dell'abbazia lo nomina l'abate
- Nessun sacerdote dice "il da farsi" ai paladini o si trova a capo di un ordine di paladini.

Cosi' e' come la vedo io (con l'ambientazione religiosa che ho scritto):

C'e' un vescovo porcone!
La nomina è a vita ed è stato assegnato a vita a quella contea/marca: se lo vuoi rimuovere servono delle prove inconfutabili e incontrovertibili, inoltre il feudatario potrebbe non essere affatto d'accordo: la nomina è magari frutto di una lunga e accurata mediazione che non può essere certo contestata sulla base di "dicerie"!

C'e' un abate porcone!
Si, è un porcone: ma ce l'ha messo il popolo (magari costretto), non il vescovo.

Ma è in ogni caso un porcone! Perché il vescovo non interviene?
Perché l'abate è sovrano del suo territorio, un vassallo del Conte/Barone prima ancora che un uomo di chiesa: spodestarlo è rischioso perché gli dai credibilità, il popolo (e magari qualche nobile) è con lui e non è in grado di accettare un'accusa spirituale: servono prove, prove evidenti, altrimenti lo togli di mezzo e dopo 2 mesi te ne ritrovi un altro concettualmente identico (e piu' rancoroso).

L'unica cosa che un approccio del genere non prevede è che il marcio evidente stia dentro le città, nelle chiese e nelle cattedrali storiche: o se non altro, quando c'è, non è cosi' drammaticamente conclamato. Ma d'altronde l'idea che nella cattedrale cittadina, a 2 metri da altre chiese e senza alcuna giustificazione di controllo territoriale, ci sia il porcone e che "lo si sappia" a me non piace. Se è un porcone dev'essere un porcone amato dal popolo e quasi impossibile da cacciare/accusare, non certo un pazzo che fa casini con "tutti che sanno" e "nessuno che interviene": perché il non intervenire di fronte al religioso pazzo o criminale suonerà sempre e comunque come un NON VOLER intervenire, tanto ai PG quanto ai giocatori, a prescindere dal fatto che "Pyros non decide su Dytros" e via dicendo. L'approccio "politico" e "diplomatico", le "mani legate", il discorso "ufficialmente si sa tutto ma non si puo' fare nulla nonostante ci siano prove certe" andrebbe secondo me imperniato sul fatto che questi sacerdoti/abati corrotti sono protetti dalle alte sfere nobiliari, non tanto dal discorso "eh ma io so' di Pyros, non ho alcun potere su Dytros... non gli posso proprio dire niente a quello li".

Tra l'altro, il problema "Dytros spara, Pyros ha le mani legate" ti risolve magari quando ci sono Abel e Solice, ma quando ti spunta Sir SpaccoTuttoh, paladino di Dytros, ti costringe comunque a risolverla in modo "territoriale": immaginiamo infatti questo pg nell'atto di scoprire lo schifo, cosa farà? Andrà dal suo boss (o magari dal boss del suo boss, insomma un paladino di Dytros importante e influente) e quest'ultimo comunque sarà costretto a dirgli una cosa tipo:

- io in quel monastero non conto un cacchio (riassumendo il concetto), ho le mani legate.

Quindi alla fin fine una grande differenziazione tra chiese non assolverebbe granché a questo scopo. Non dico che non ci sarà, ogni ordine sarà molto caratterizzato e "unico": le caserme dei paladini saranno divise e molto diverse, l'organizzazione e la presenza sul territorio saranno in ogni caso complementari e non "mischiate"... ma a me piacerebbe che a conti fatti il popolo non percepisse la totalità di tutte queste differenze. A me il popolano che va solo da maers perché fa il barcarolo, o solo da ilmarinen perché fa il fabbro mi fa veramente schifo lo trovo davvero primitivo e opportunistico: mi piacerebbe che fosse un atteggiamento non da credente ottimale ma da credente che ha capito meno del 5% del messaggio della chiesa: magari la maggioranza, ma che comunque deve passare alla "storia" come una maggioranza di gente che del messaggio degli Dei c'ha capito poco, come d'altronde ben poco la gente capiva di cristo e del suo messaggio nel medioevo.

Che ne pensate?
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Messaggioda Annika » 17/04/2007, 11:10

E' vero.
Infatti la situazione attuale, pur essendo molto (e inevitabilmente) a favore di una chiesa della luce BUONA, lascia degli ambiti in cui inserire porcherie o zone d'ombra, con l'unica accortezza che nelle campagne e nei contesti di maggiore autonomia possono essere anche relativamente vistose, mentre nelle città principali devono essere molto più nascoste.

Oltretutto la faccenda è complicata perchè si innesta nel rapporto Stato-Chiesa, che semplice non è.
Anzi, questa può essere una buona occasione per chiarire un po' di elementi fissi che ci aiutino tutti a immaginare come funziona.

Fino ad ora, con stati relativamente illuminati e chiesa pure illuminata, siamo andati avanti con rapporti di buon vicinato, più o meno codificati. Ma già più volte abbiamo visto situazioni in cui i diversi ordini di potere (temporale e religioso) si pestano i piedi a vicenda.
Penso a faccende di carattere economico politico (es. tributi da pagare ai feudatari, decime etc), faccende di carattere giudiziario (quali crimini sono sottoposti alla giustizia divina e quali a quella terrena), faccende di carattere militare (rapporto tra eserciti nobiliari e corpi di Paladini) e così via.

Possono poi esserci stati o feudi tutt'altro che illuminati, nobili che commettono apertamente azioni empie, e allora la chiesa locale che fa? A chi può rivolgersi? Quali equilibri può toccare?

Sono argomenti che mi interessano moltissimo, e per i quali so bene che non esiste una risposta univoca, viste quante sono le variabili. Tuttavia mi piacerebbe sapere il vostro parere.

Ciaooo!!

Anna
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Messaggioda DarkAngel » 17/04/2007, 11:38

Annika ha scritto:Possono poi esserci stati o feudi tutt'altro che illuminati, nobili che commettono apertamente azioni empie, e allora la chiesa locale che fa? A chi può rivolgersi? Quali equilibri può toccare?


Il concetto fondamentale è che nè la Chiesa, nè il Duca e neppure il Granduca hanno il potere assoluto di negare i privilegi dinastici nella loro totalità. Il diritto di sangue e la dinastia sono concetti che valgono al di sopra di qualsiasi possibile scelta umana: nel nostro medioevo era cosi', e lo stesso Papa si doveva attenere (e spesso "limitare") ad alleanze strategiche o a riconoscere sovrani sanguinari perché comunque quei sovrani sanguinari potevano vantare su quelle terre un diritto di sangue, un diritto dinastico che nessuna religione al mondo avrebbe mai potuto togliere o negare. Le poche volte che cosi' non è stato, quando ha deciso di contrastare uno strapotere o una situazione oggettivamente sbilanciata (per suoi fini oltretutto, non per il bene dell'universo) lo ha sempre pagato in modo clamorosamente salato, e molte volte la cura è stata di molto peggiore del male (antipapa, sacco di roma, etc.).

Insomma, la decisione di "rimuovere" un nobile è una scelta tutt'altro che ovvia o scontata o banale: puoi accusarlo, ma saranno accuse pubbliche. Se non riesci a provarlo, oltre a perdere la testa, lo trasformi in un martire del popolo (e ovviamente il nobile sa come cautelarsi dal prete troppo impiccione)... Le prove possono sempre sparire, cosi' come i testimoni oculari. Inoltre, persino nella migliore delle ipotesi (nobile accusato e detronizzato), cosa succede?

... Che arriva il fratello (o il figlio), fa un bel mea culpa davanti a tutti in cui dice che risanerà la faccenda e rinnega gli orrori del padre... Ma non è detto che la pensi cosi', non è assolutamente detto: è possibile, certo, e magari potrebbe essere proprio lui l'uomo giusto, oppure potrebbe volersi vendicare. Oppure poteva essere un ottimo successore che però viene rovinato dal rancore dovuto all'orrenda fine del fratello/padre da parte della chiesa o di altre istituzioni.

Ricordiamoci infatti che raramente un tiranno fa solo cose sbagliate: magari prima di diventare un pazzo sanguinario ha migliorato le condizioni delle campagne, ha impedito le carestie, ha fatto roba (magari populista) ma che comunque avrà impressionato parte del popolo e/o i suoi familiari: a questo aggiungi un eventuale amore filiale/fraterno, ed ecco che un erede innocente ti diventa un angelo vendicatore pronto a seguire le orme del padre.

Ciò detto, i passi da compiere per il sacerdote che sentisse questi disagi dovrebbero essere:

- Raccogliere prove (e assicurarsi che non possano essere eliminate o smentite): documenti, testimonianze che contano e che abbiano il coraggio di non ritrattare; lettere, resoconti.

- Mettere queste prove in mano a chi è in grado di fare qualcosa (es. il fantomatico erede, oppure un vescovo particolarmente influente o che possieda un ascendente su nobili in grado di poter porre fine allo scempio)

- Rischiare COMUNQUE il collo e la faccia in un'operazione che si sa com incomincia ma non si sa come finisce, e che se ha un 60-70% di essere migliore del male ha anche un 20-30% di provocare solo tante morti innocenti (quelle dei soldati che eventualmente combatteranno e del popolo che vivrà l'eventuale guerra).
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Messaggioda Elmer's pupil » 17/04/2007, 21:14

Secondo me non ci sono grossi problemi - l'unico problema è che la discussione interessi soltanto noi tre :) - i rapporti Chiesa-Stato sono abbastanza equilibrati, rispettano, per quanto possibile, la realtà storica e consentono di divertirci.

1) Non c'è bisogno di troppa separazione tra Ordini. La base paganeggiante e politeistica data dal fantasy dobbiamo cercare di ridurla in termini di ambientazione, se vogliamo giocare almeno un approssimativo Medio Evo.

2) E' difficile per lo Stato interagire sulla Chiesa e viceversa: finora è stato così su Sarakon e così va bene.

3) Il "Templare" è in linea di massima il braccio attivo (e armato) degli ideali religiosi. L'indipendenza sua e della sua "caserma" (brutto caserma per i paladini: potremmo inventarci qualcos'altro?) è un fatto singolare e privato, come per tutti gli altri uomini di Chiesa. Cioé: se vuole fare il porcone, se vuole fare la giustizia divina da solo, ecc. ecc., sono tutti fatti suoi, cose possibilissime, ma che non influenzano l'ambientazione. Lo influenzerebbe un'affermazione come: i paladini di Dytros si sentono cmq tendenzialmente autonomi e possono agire indipendentemente dagli ordini del Sacro Collegio (ma non credo che Anna intendesse questo....).
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Messaggioda DarkAngel » 18/04/2007, 3:46

Elmer's pupil ha scritto:Secondo me non ci sono grossi problemi - l'unico problema è che la discussione interessi soltanto noi tre :) - i rapporti Chiesa-Stato sono abbastanza equilibrati, rispettano, per quanto possibile, la realtà storica e consentono di divertirci.

1) Non c'è bisogno di troppa separazione tra Ordini. La base paganeggiante e politeistica data dal fantasy dobbiamo cercare di ridurla in termini di ambientazione, se vogliamo giocare almeno un approssimativo Medio Evo.

2) E' difficile per lo Stato interagire sulla Chiesa e viceversa: finora è stato così su Sarakon e così va bene.

3) Il "Templare" è in linea di massima il braccio attivo (e armato) degli ideali religiosi. L'indipendenza sua e della sua "caserma" (brutto caserma per i paladini: potremmo inventarci qualcos'altro?) è un fatto singolare e privato, come per tutti gli altri uomini di Chiesa. Cioé: se vuole fare il porcone, se vuole fare la giustizia divina da solo, ecc. ecc., sono tutti fatti suoi, cose possibilissime, ma che non influenzano l'ambientazione. Lo influenzerebbe un'affermazione come: i paladini di Dytros si sentono cmq tendenzialmente autonomi e possono agire indipendentemente dagli ordini del Sacro Collegio (ma non credo che Anna intendesse questo....).



D'accordo su tutto ovviamente. In sostituzione della caserma accetto di buon grado suggerimenti purché fossero realmente esistenti. Quindi mi va bene:

- Casa Fortezza <- secondo me in assoluto il "piu' figo", oltre che l'unico che rappresentava veramente qualcosa di simile a una caserma
- Mansione
- Ricetto
etc.
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