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517/10/07: Solice e Julie parlano a tarda notte

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517/10/07: Solice e Julie parlano a tarda notte
Tipo:
log
Disponibile dal:
01/07/2008
Modificato il:
01/07/2008
Dimensioni:
N/A
Content-type:
application/octet-stream
Associato a:
3 voci
Achenar, notte tra il 7 e l'8 ottobre 517: Julie e Solice parlano tra loro a casa di Sir Karl Anderson, confidandosi le ultime esperienze, paure e speranze.Achenar, notte tra il 7 e l'8 ottobre 517: Julie e Solice parlano tra loro a casa di Sir Karl Anderson, confidandosi le ultime esperienze, paure e speranze.

Testo della conversazione

-Armando- Benvenuto nella Chat ufficiale di Myst. Digita HELP! per maggiori informazioni: buona permanenza :)
Armando: I miei omaggi, Solice !
Armando: Il mio nome e' Armando e sono qui per servirla.
Julie: L'ideale sarebbe che questa conversazione avvenisse una sera qualsiasi di quelle prima dell'ultima (con festa + combattimento corpo a corpo notturno)
Solice: oki
Solice: perché?
Julie: bo?
Julie: perchè dopo ricominciamo a giocare di persona, e in mezzo non c'è molto spazio
Julie: ovvero dopo la festa e prima delle botte con Karl
Julie: se preferisci, al ritorno in stanza dopo l'allenamento Julie si puo' svegliare :)
Julie: dimmi tu
Julie: in fondo di notte al buio e sottovoce pure è bello
Solice: certo che preferisco
Julie: yeah
Julie: Allora è la notte fonda dell'8 ottobre 517
Julie: Solice torni nella stanza, indolenzita e stanca dopo l'allenamento inaspettato con Sir Karl Anderson
Julie: Non hai idea di che ora sia, ma deve essere *veramente* tardi
  • Solice torna in camera trascinando lentamente la spada non utilizzata cercando di fare meno rumore possibile
  • Julie quando entri nella stanza ti accorgi che è seduta sul letto
  • Solice ha un solo progetto in mente: posare la spada ai piedi del letto e mettersi a faccia in giu sopra
  • Solice ti guarda
Julie: (è molto buio)
  • Julie parla a voce BASSISSIMA, quasi impercettibile
Julie: tutto bene?
Solice: ciao...
Julie: ...
Solice: si... credo. tu?
  • Solice anche parla a voce bassa
Julie: io bene, si...
Julie: poco fa mi sono svegliata e non eri nel tuo letto....
  • Julie sorride
  • Solice si avvicina e posa la spada ai piedi del letto
  • Julie osserva la spada
Solice: sono scesa e ho incontrato sir Karl che si stava allenando
Solice: e...
Julie: e...
Solice: ... e io avevo la spada... lui pure... e ha finito per allenare me
  • Solice sorride
  • Julie sorride
Julie: come è andata?
Solice: gli volevo chiedere una cosa ma poi non mi è passato di mente, poi alla fine ero cosi' stanca che mi sono dimenticata
Julie: ...
  • Solice si siede sul letto
Solice: ah...
  • Solice sembra molto indolenzita: già l'allenamento con la spada le aveva risvegliato muscoli che non sapeva di avere, dopo stasera ancora di piu
Julie: ti ha fatta molto stancare?
Solice: in questa città non conoscono la fatica
Solice: ma non mi hanno ancora insegnato come si fa
Solice: pant... pant
Julie: ...
Julie: se ti vuoi riposare non ti ... non ti trattengo sveglia!
Solice: non credo che riuscirò a dormire molto... stanotte.
Julie: ...
Julie: che cosa c'è che ti...
  • Solice tira le gambe all'indietro, salendo sul letto, e poi si distende
  • Julie ti imita e si distende a sua volta. I vostri letti fanno angolo, quindi avete i cuscini vicini l'uno all'altro
Solice: prometti di non ridere se te lo dico?
Julie: prometto
Solice: ho nostalgia di casa
Julie: ...
Julie: nostalgia... mi dispiace... e com'è la... nostalgia di casa...
  • Julie parla seriamente, è come se veramente lei non sapesse cosa sia, almeno non in un modo "normale"
Solice: non lo so spiegare bene. Credo... credo che sia una cosa legata al fatto che ho scritto delle lettere,
Solice: e mentre le scrivevo pensavo a cosa avrebbe pensato mio padre nel leggerle, a come avrebbe reagito...
Solice: poi ho ritirato fuori il vestito rosso, e ci sono state le feste, e mi sono sentita percorrere da una sensazione strana, come se avessi già vissuto tutto quanto questo
  • Julie ti ascolta molto attentamente, sta a pancia sotto con le braccia poggiate sul cuscino che reggono la testa, e ti guarda nel buio
  • Solice guarda verso l'alto, fissando il soffitto: ha gli occhi molto aperti
Julie: ... conosco quella sensazione... almeno credo...
Julie: di vivere due volte la stessa cosa...
Julie: con piccole differenze
Solice: io vorrei viverne due diverse
Solice: di cose
Julie: due vite diverse?
Solice: vorrei tornare da mio padre, gettare le braccia attorno al suo collo e gridargli che aveva ragione lui,
Solice: e al tempo stesso vorrei restare qui, a fare quello che ho scelto di fare
Julie: due cose così diverse... e lontane... e tutte e due giuste
  • Julie sospira, assorta per un momento
Julie: tu credi che non sia possibile... "conciliare" due vite così diverse? In qualche modo, non lo so...
Solice: a Beid c'è un vecchio stalliere che cura i cavalli... avrà 60 anni almeno, forse di piu'
Solice: non è mai stato un cavaliere né un soldato, e non ha mai preso parte alle giostre o alle gare... ma ha un rapporto speciale con quegli animali, è come se parlasse la loro lingua
Solice: talvolta quando eravamo piccoli ci faceva vedere come si cavalcavano due cavalli insieme
Julie: ...
Julie: non penso che sia dato a tutti di saper vivere con una simile .. coerenza
Solice: e noi lo guardavamo mentre li conduceva, mettendosi tra di loro
Solice: con un piede su ciascuno dei due speroni a lui vicini
  • Solice sorride
Solice: era bravo...
Solice: è bravo.
  • Julie annuisce
Solice: una volta mio fratello patrick gli chiese come faceva a farsi dare retta dai cavalli
Solice: e lui diceva che si fidava di loro: gli spiegò che se ciascuno dei due cavalli avesse voluto,
Solice: indipendentemente dall'altro, avrebbe potuto farlo cadere e fargli molto, molto male
Solice: ma lui li conosceva da una vita, a memoria quasi
Solice: "li conosco a memoria": cosi' diceva
Solice: e loro conoscevano lui, e sapevano ricompensare la fiducia che lui riponeva in loro
Solice: detta così sembra quasi facile...
Solice: ma la realtà è che io non conosco nessuno dei cavalli che mi sono capitati, e malgrado tutti i miei sforzi è davvero difficile non avere paura di loro, non essere tesa
Solice: ...
Julie: ...
Julie: io credo che alcune persone riconoscano molto chiaramente la loro "strada", che è una, chiara e semplice...
Julie: e altre persone che di strade ne hanno più di una.
  • Julie crede molto in quello che dice
Julie: io credo che però ci siano dei fili che legano le due strade, le tre strade
Julie: credo che le strade vadano dalla stessa parte
Julie: anche se forse sono più difficili da seguire
Julie: ...
Solice: ... è quello che ho sempre pensato e sperato.
Solice: di poter continuare senza ferire o deludere le aspettative di nessuno.
Julie: è difficilissimo certe volte...
Julie: ma io credo pure che le persone che contano su di noi sappiano capire la difficoltà
Julie: e siano disposti a sopportare i momenti in cui le strade si allontanano
Julie: perchè si fidano del fatto che torneranno ad avvicinarsi
Julie: e che comunque si prosegue insieme, anche se distanti... verso qualcosa che è giusto
Solice: sai, sir Karl mi ha detto che quando ci si stanca veramente tantissimo non si riesce piu' a pensare, e la mente si svuota
Solice: ... tremo al pensiero che sia possibile stancarmi piu' di stanotte: ma se lui ha ragione dev'essere così, perché non mi è successo
  • Julie allunga un braccio e ti prende la mano
  • Solice la stringe molto leggermente
Julie: ci addormenteremo insieme
Julie: perchè sono sicura che c'è un bandolo in questa matassa di pensieri
Julie: e quando lo troveremo non ci sarà più bisogno di logorarsi
Julie: ... almeno fino a domani
  • Julie aggiunge sorridendo
  • Solice continua a osservare il soffitto, seguendo con gli occhi le ombre e tutte le differenze tra l'oscurità totale che riesce a scorgere
Julie: sai...
Julie: in questi ultimi giorni, da quando siamo partite da Amer, ho avuto paura che tu...
  • Julie ci pensa un momento
  • Solice ascolta
Julie: io ci tengo veramente tantissimo a te, alla nostra amicizia
  • Solice gira la testa nella tua direzione
  • Julie sembra che non sappia cosa dire, ti guarda
Solice: ... di cosa avevi paura?
  • Solice ti guarda, cercando i tuoi occhi nel buio
Julie: ... non lo so... ti ho detto delle cose... ho avuto paura di avere esagerato, e di averti delusa
Solice: ...
Solice: ... se lui è la tua luce e le tue stelle non hai deluso me, e non hai deluso gli Dei. Sei riuscita a trovare il loro dono piu' grande nonostante tutto quello che ci sta capitando
  • Julie ti guarda negli occhi seriamente
Solice: adesso hai due compiti importanti: quello di dare a lui tutta la forza che gli serve per superare le sue difficoltà, e quello di riuscire a superare ogni difficoltà con la sua forza.
Julie: Lo so, e so che hai ragione.
Julie: Ma ho temuto...
  • Julie cerca le parole per qualche momento
Julie: ho temuto di non riuscire a comunicarti niente di tutto questo
Julie: e che tutto fosse eclissato dalla... gravità di quello che abbiamo fatto.
Julie: Gravità non... in senso brutto... non so come spiegarti...
Julie: ... ma forse tu capisci davvero molto di più di quello che ti riesco a dire.
  • Solice fa un profondo respiro.
  • Solice fa come per parlare, poi non dice nulla.
  • Julie ti guarda, sembra che sia molto ansiosa di sentire quel che hai da dire
Solice: ... quella cosa... ti ha aiutata, no? è stata una scelta, ma anche un impegno
  • Julie cerca di capire se per "quella cosa" Solice intenda proprio "quella cosa" o la "cosa" in generale
  • Solice intende un vasto insieme di "cose", che comunque includono quella cosa.
Julie: ...
Julie: è stata una scelta, un impegno, un bisogno... un sacco di cose insieme...
  • Julie fa una pausa e poi continua
Julie: non... saprei se mi abbia "aiutata", in realtà
Julie: è difficile dirlo
Julie: forse in certe cose sì, ma in certe altre sicuramene no.
Solice: .. no?
  • Julie sorride
Julie: no perchè lo struggimento di stare lontani è ancora più forte
Julie: ma sì... sì per tutto il resto
Solice: è molto romantico, quello che dici...
Julie: ...
Julie: campane, scintille... è proprio come dicevi tu
Solice: ...
Solice: ... davvero?
Julie: è un finimondo, sì...
Solice: ... b.. bene.
Julie: ...
  • Julie esita un momento (ha detto qualcosa di "eccessivo"?)
  • Solice ti sembra un pò imbarazzata all'idea del finimondo: comunque è "contenta" che la cosa delle campane sia vera.
  • Julie pensa tra sè che se Solice si imbarazza un po' all'idea del "finimondo" sia meglio fermarsi qui con questi discorsi: sa che se continua rischia troppo di esagerare e di dire cose VERAMENTE imbarazzanti
Julie: ... io spero che tu... senta presto il suono delle campane.
Julie: (tu HAI SENTITO un suono di campane, ora ti viene in mente con sgomento, ed è stato quando hai chiuso il carillon dell'Hlogast)
  • Solice ti dà proprio l'idea di non avere avuto molte amiche con cui parlare di argomenti similari in passato
  • Julie è cresciuta in un contesto al contrario molto aperto su queste cose, pure troppo probabilmente
Julie: (tanto che è tutto sommato un "miracolo" che sia arrivata a fare certe esperienze soltanto adesso)
Solice: (e anche dalle vecchissime conversazioni con Valerie ti ricordi che Solice era spesso esclusa da questi discorsi, in parte con reciproca soddisfazione)
Julie: (si si si )
  • Solice ripensa alle "sue" campane
Solice: le ho sentite...
Solice: ... in sogno.
  • Julie si incuriosisce subito moltissimo
Julie: sul serio?
  • Solice annuisce
Julie: dai, racconta!
Solice: è stato l'ultimo sogno... della mia esperienza in quello strano luogo.
Julie: ...
Julie: quello di Benton?
Solice: Te l'ho raccontato... in parte.
  • Solice scuote la testa
Solice: Benton era già "libero"...
Solice: fu il sogno con Bellamy Collorotto
  • Julie ti ascolta molto interessata, e a queste parole fa un "ohh" di stupore
Julie: e queste "campane"....
Julie: com'erano
  • Solice comunque ha sicuramente raccontato a tutti (e a Julie) per sommi capi quel sogn
Julie: (si si ma non delle campane, suppongo)
Solice: (no)
Solice: (solice ricorda tanto del sogno? 100%?)
Julie: (100%)
Solice: è stato verso la fine: dopo lo scontro con Bellamy, lui è caduto in un vortice d'acqua
Solice: e io pure, sono stata come risucchiata da quello stesso vortice
  • Julie è attentissima e molto coinvolta dal racconto
Solice: c'era questa fiamma
Solice: che conteneva ... persone che erano già morte
Solice: Padre Gremaud... alcuni confratelli di Noyes
  • Julie rabbrividisce
Solice: io sentivo
Solice: che era "il nemico", questa fiamma
Solice: e gli ho ordinato di lasciare in pace marielle e gli abitanti del villaggio
Solice: lui
Solice: mi si è scagliato contro
Solice: e mi ha trascinata giu
Julie: ...
Solice: sott'acqua c'era ancora lui, questa fiamma enorme
Solice: con dei tentacoli
Solice: che fuoriuscivano da essa
Solice: ai suoi piedi c'era... un carillon
Solice: sai dentro quella fiamma
Solice: c'era... tutto
  • Julie sembra che immagini quel che descrivi con molta partecipazione, ti fissa intensamente e annuisce
Solice: qualsiasi cosa avessi potuto desiderare: mia madre... Valerie... forse persino Abel
Solice: la guardavi e pensavi che forse
Solice: forse poteva essere tutto molto piu' semplice
Solice: bastava accettare la sua autorità, di appartenere a quel luogo
Solice: ... a questo ti faceva pensare
Solice: quella fiamma
Julie: ...
Solice: ma al tempo stess
Solice: sapevo che non era la cosa giusta
Solice: sono andata giu, ai piedi della fiamma
Solice: e ho visto questa scatola... questo strano manufatto, che non avevo mai visto prima... e tuttavia sapevo che
Solice: era in grado di produrre della musica
Solice: la "sentivo", quasi, quella musica
Julie: ...
Solice: e quando l'ho raccolto...
Solice: per chiuderlo
Solice: ...
Solice: ho sentito la sua musica
Solice: ho sentito... le sue campane.
Julie: la "sua" musica...
  • Julie lo ripete molto lentamene
  • Solice si indica con un dito la testa
  • Julie ti guarda (i vostri occhi si sono ormai abituati tallmente all'oscurità che riuscite a vedervi quasi bene)
Solice: quelle note sono rimaste qui
Julie: ... e come sono?
Solice: la mattina, il pomeriggio, la sera e la notte il loro ricordo risuona nella mia testa: ho provato a inserirle in una canzone per
Solice: fissarle in un punto diverso
Solice: ma non ha funzionato: sono ancora qui
Julie: ...
  • Solice come le considera queste note? positive, negative? beneauguranti, malauguranti? innocue o pericolose? (anche considerando cosa le hanno detto a sanpeccato)
Julie: (malinconiche, nostalgiche, sotto questo punto di vista forse anche "pericolose", ma non per un loro potere intrinseco, quanto più che altro per la loro capacità di ispirarti una vaga "nostalgia" di quel luogo. Niente di più che un ricordo molto intenso e "fisico")
  • Solice tirasomma
Armando: Complimenti, Solice ! Hai totalizzato 1 6 6 , per un totale di 13 !
Solice: lol
Julie: (beh brava)
Solice: ahahhahaha
  • Solice le "vocalizza" (44 di cantare
Solice: (piano)
  • Julie le ascolta e le memorizza
Solice: (ma meglio che può)
Julie: ... come sono tristi
Julie: e belle
Solice: già
Solice: tristi e belle
Julie: sembrano le campane di un addio
Solice: ... per fortuna, le tue sono state soltanto belle.
  • Solice sorride
Julie: ... sì ma...
  • Julie sembra molto colpita da quel che le hai detto
Julie: ... io credo che in una grande bellezza ci sia anche... qualcosa di triste
Julie: magari nascosto
Julie: o che emerge poco a poco nel ricordo
Solice: c'è qualcosa di triste nei tuoi ricordi?
Julie: no, se non il fatto che sono... ricordi
  • Julie sospira e adesso sorride
Julie: non è tristezza, hai ragione, è solo ... nostalgia
Solice: nostalgia
Solice: ... siamo uguali allora
Julie: ...
Julie: hai ragione, e in fondo la casa... non è necessariamente un luogo.
Solice: se è nostalgia, posso capirti.
Solice: stanotte spero di riuscire a sognare mio padre
Solice: di tornare da lui e gettargli le braccia al collo
Julie: ...
Solice: non sarà cosi', per molto tempo ancora
Julie: già
Solice: ma magari, per una notte, potrò essere "quella" Solice.
Julie: ... ma in sogno tutto è possibile
Julie: tu sei "anche" quella Solice, lo sei sempre
  • Solice annuisce
Julie: ... lo siamo sempre
Julie: e siamo anche altro
Solice: hai ragione: lo siamo sempre
Julie: io... non te lo dico che cosa vorrei sognare questa notte
  • Solice ti stringe la mano
Solice: ... io te l'ho detto, però
  • Solice ride
  • Julie ride
Solice: ... vai.
Julie: dici sul serio?
Solice: certo
  • Julie raduna le idee, poi annuisce
Julie: io vorrei sognare Lucius. O meglio, vorrei entrare nei suoi sogni.
Julie: Vorrei sognare quello che sogna lui, esserci
  • Solice ascolta
Julie: Vorrei che il sogno diventasse un "luogo" nostro, dove stare insieme mentre siamo distanti.
Julie: ... lo so, sono sciocca!
Solice: no... tutt'altro
Solice: sarebbe un sogno fantastico...
Solice: e sono certa che anche lui vorrebbe sognarti
Solice: in questo momento
Julie: ... già
Julie: ne sono certa anche io
  • Solice sorride e chiude gli occhi, molto colpita dall'"idea" di Julie
Julie: ... forse è questo il sistema che ci hanno regalato gli dei per permetterci di vivere più vite insieme
Solice: è possibile. Ultimamente ho sognato talmente tanto
Solice: che è stato proprio cos
Solice: ì'
Julie: ... io spero che pero' adesso i tuoi sogni diventino quelle stanze che ti mancano qui e adesso
Julie: e non posti dove aver paura, combattere mostri e affrontare minacce terribili.
Julie: Spero che siano il giardino di Beid, così meraviglioso
  • Solice annuisce e si concentra, tenendo gli occhi chiusi
Solice: già...
  • Julie chiude a sua volta gli occhi
Julie: anche io ho bei ricordi di quel giardino...
Julie: dai, sognamolo tutti, stanotte
Solice: va bene.
Julie: io, te, tuo padre, Lucius... tutti quanti
Solice: tutti quanti
Julie: si, tutti quanti
Julie: ... tutti a Beid, in quel giardino.
  • Julie sorride, sognante
  • Solice ti stringe ancora la mano e poi chiude gli occhi, sperando di addormentarsi in fretta, con il pensiero ancora "vivo" in testa.
  • Julie capisce al volo, ricambia la stretta e si concentra, cercando di tuffarsii nei pensieri tuoi, di Lucius, di tutti quanti, i ricordi più belli, il luogo così caro.
  • Julie has quit IRC (Quit: Azzurra IRC Network http://www.azzurra.org)
  • Solice has quit IRC (Quit: )
Creata il 01/07/2008 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 01/07/2008.
1460 visite dal 01/07/2008, 12:16 (ultima visita il 01/11/2024, 15:33) - ID univoco: 1682 [copia negli appunti]