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Gad Gronegin - Discussioni

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DarkAngel
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Gad Gronegin [personaggio]

Messaggioda DarkAngel » 13/02/2011, 2:12

Una domanda in merito al verdetto, per meglio comprendere - da Giocatori, s'intende - cosa è realmente successo: in sintesi, vorrei capire se è stato oggetto di una sentenza "favorevole" o meno. I 25 anni di prigionia sono una pena coerente per uno straniero - come dovrebbe essere considerato Gad Gronegin, almeno per quanto ne sappiamo noi - che uccide innocenti in modo sacrilego? Non ci sarebbero tutti i presupposti per la condanna a morte, o quantomeno alla prigione/lavori forzati a vita?

(la domanda non è polemica, ovviamente: mi interessa la legislazione Deliota in materia anche nell'ottica di un confronto con Greyhaven)
DarkAngel
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Elmer's pupil
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Re: Gad Gronegin [personaggio]

Messaggioda Elmer's pupil » 13/02/2011, 19:04

Domanda estremamente interessante.

I pg possono sapere che a Delos si tende ad evitare il più possibile la condanna a morte (c'è una sorta di tabu al riguardo, visto che non consente la redenzione). Il che si traduce talvolta nella condanna a mutilazioni di vario genere.
Questo può spiegare, in parte, la condanna a Gronegin. D'altro canto i pg potevano aspettarsi un verdetto decisamente più duro: se non la mutilazione (più idonea nel diritto deliota ai puri reati contro l'autorità), i lavori forzati per lo stesso numero di anni o il carcere a vita.
Penso che dal loro punto di vista (e soprattutto considerati i sospetti che hanno sull'Heresioptis, il vero dominus della corte) possa trattarsi di una sentenza sostanzialmente lieve.
A giustificazione dell'Heresioptis un giurista deliota (ma non certo i pg) potrebbe sostenere che si tratta di una pena "interlocutoria": non si posseggono moltissimi elementi di prova per tutti i delitti (ci sono le testimonianze dei pg, ma forse l'Heresioptis non le ha sfruttate al meglio, per "coprire" il più possibile la rilevanza della loro presenza in loco; i complici di Gad sono morti o in fuga; la tortura e l'interrogatorio non hanno dato i risultati attesi), si spera che altri possano venire fuori, la questione generale soprattutto è considerata oscura dalla corte (altre responsabilità, connivenze). Per cui si preferisce tenere in vita e sotto controllo il condannato (non lo si manda cioè ai lavori forzati, dove potrebbe morire naturalmente, essere più facilmente assassinato o essere condotto sotto altra giurisdizione). In più non lo si condanna ad una pena definitiva come il carcere a vita, per garantirsi la possibilità di ulteriori "ricatti" giudiziari nell'eventualità di nuove prove: se non confessi, ti condanno, in base alle nuove prove, all'ergastolo, ai lavori forzati o alla mutilazione (morte). Pare improbabile a questo punto, data la relativa mitezza della sentenza, una proposta di sconto di pena. Ci si è attestati su un minimo (25 anni) che può solo aumentare. In caso di sconti di pena, la Chiesa potrebbe legittimamente protestare e mettere in discussione l'operato dell'autorità civile.
Agli occhi di un giurista appare insomma che Gad sia stato sì privilegiato ma messo sotto osservazione, quasi come se il processo non si sia formalmente concluso.

I pg possono invece sempre sospettare che la pena lieve sia stata data per tenere zitto Gad: "io ti dovrei ammazzare, ma, visto che tu sai troppe cose, ti regalo la possibilità di tornare libero nella tua maturità e vecchiaia. Se parli, farai pure casino, ma ti ammazzo comunque. Vedi tu..."

Per quanto riguarda l'ambientazione, sarò ancora più chiaro: è una pena lieve. E' il minimo che si poteva dare per un'imputazione del genere. Siamo ai margini estremi. Si può spiegare in punta di diritto, ma lascerà certo la bocca amara al Metropolita, il quale non mancherà di vigilare finché potrà sul destino di Gad Gronegin. Solice può pensare che anche il Vicario, membro uditore della corte, abbia mal digerito la sentenza.