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August Bertrand

[personaggio]
personaggio
Razza:
Umano
Sesso:
maschio
Nato/a il:
453
Morto/a il:
516
Altezza:
sconosciuta
Peso:
sconosciuto
Ruolo:
ambiguo
Status:
morto
Tipo:
PNG
Giocatore:
Elmer's pupil
August Bertrand - Immagine 1Ambiguo personaggio greyhavenese. Nato ad Annecy in una buona famiglia borghese dedita al commercio, ottiene il privilegio di poter studiare e completare la propria formazione presso il Monastero dei Padri di Ferro. Congiurano per il conseguimento di questo risultato le ottime entrature del padre tra i maggiorenti della città e la straordinaria intelligenza del ragazzo, manifestatasi già dalla più tenera età. Qui August fa la conoscenza di altri ragazzi particolari, più giovani di lui, con i quali dà vita alla "Società dei Sapienti Morti", un gruppo giovanile molto interessato all'occultismo. Gli interessi, le pratiche e gli studi extracurricolari conducono infine questi adolescenti alla scoperta di una copia del Logaeth. Lo straordinario entusiasmo suscitato dall'oscuro libro negli altri componenti del gruppo spaventa August, il quale decide di denunciare l'accaduto e di scatenare lo scandalo. Avendo messo comunque in grave difficoltà la sua famiglia e frastornato dai dubbi, il ragazzo decide, con il consenso del padre, di abbandonare il Ducato per farsi monaco a nord.
All'età di circa venti anni si ritira dunque in clausura in un lontano e sperduto monastero del Ducato di Surok, ove passa la sua esistenza nello studio intensissimo della teologia, della storia della Chiesa, delle deliberazioni dei Sinodi, delle eresie, dei culti proibiti. A Surok pubblica molti testi importanti e acquisisce stima e prestigio presso i confratelli e i superiori; sicché, quando, nel 491 p.F., chiede di ritornare nel Ducato di Amer, il permesso gli viene assai facilmente accordato.
Insediatosi nuovamente nel Monastero dei Padri di Ferro, amplia il raggio dei suoi interessi alle varie tipologie di occultismo e agli ambiti specifici dei diversi rami della stregoneria, coltivando il sogno di poter un giorno fondere queste sue due importanti ed approfondite competenze (teologia e occultismo).
E' qui che Bertrand si dedica nuovamente allo studio del Logaeth, recuperando almeno in parte le passioni adolescenziali, e riesce a farsi iniziare ai suoi segreti. Verosimilmente ciò accade in concomitanza con la sua frequentazione di alcuni membri dell'Ordine Nero, forse i suoi antichi compagni di studi.

"I luoghi impuri"

Dal 491 fino al 500 p.F. August Bertrand si dedica con passione alla stesura di quella che considerava la sua opera capitale: "I luoghi impuri". Lo scritto, dal titolo inquietante, si proponeva, all'apparenza molto umilmente, come corollario al Logaeth, anche se ciò non viene mai esplicitato nel corso del libro. Eppure i conoscitori dell'altro testo occulto non ebbero (e non hanno) tuttora nessuna difficoltà a riconoscere nei complicati ragionamenti e nei consigli arzigogolati de "I luoghi impuri" un sussidio, un sostegno al Logaeth.
Sembra che attraverso la lettura de "I luoghi impuri", si possa percorrere come una "scorciatoia" per giungere all'incantesimo finale del Logaeth, per potenziarne l'efficacia, per renderne più sicura la pratica. Questo risultato viene raggiunto però al prezzo di incredibili e inaudite compromissioni non solo con le più oscure pratiche dell'Evocazione, ma anche con i culti proibiti delle Tenebre.
L'aspetto più particolare dello scritto di Bertrand è tuttavia l'assoluta oggettività, la freddezza si potrebbe anche dire, con cui queste tematiche vengono trattate. C'è come un'attitudine scientifica, aliena da ogni forma di fanatismo, sia di tipo filosofico che di carattere religioso. E' questo che riscatta tra l'altro "I luoghi impuri" dalla condizione di puro corollario al Logaeth. "I luoghi impuri" sono semplicemente un testo difficile, complesso, non delirante. Tanto più difficile quanto più pretende di maneggiare contenuti occulti e mistico-sacrali con la lente dell'obiettività.
Inutile dire che la circolazione del libro fu segreta, tra circoli di iniziati. Eppure non riuscì a sfuggire all'occhio vigile dell'Inquisizione di Amer, forse aiutata in parte dalla Rosa Bianca. Tra il 504 e il 505 venne istruito un lungo e faticoso processo contro l'autore de "I luoghi impuri" che portò all'inevitabile condanna del libro. La lunghezza del processo fu determinata non tanto dalla natura ambigua del volume (era ben chiaro che si trattava di idee e pratiche del tutto eterodosse) ma dalla straordinaria e originale personalità del suo autore, che si discostava da tutti gli stereotipi noti agli Inquisitori. Fu chiaro soprattutto che il legame tra Bertrand e il Logaeth era molto più superficiale di come potesse apparire all'inizio e così il suo rapporto con l'Ordine Nero. Emerse soprattutto il disprezzo che Bertrand nutriva per il fanatismo degli iniziati dell'Ordine, per quella che egli giudicava la loro scarsa preparazione intellettuale, il loro approccio misticheggiante o superficiale a tematiche tanto importanti e....tanto stimolanti. "I luoghi impuri" apparvero con stupore agli Inquisitori come l'opera di un intellettuale fuori dal comune che, con la sua straordinaria intelligenza, si faceva beffe della santa religione come del culto della Tenebra, dell'incapacità dei pur dotati membri dell'Ordine Nero, del carattere delirante della scrittura di Glauer. D'altro canto la compromissione che lo scritto proponeva con i culti della Tenebra e con i loro più efferati rituali doveva spiacere ai membri più "moderati" dell'Ordine stesso. In ogni caso la pericolosità del libro era somma, sia per quello che consigliava sia per quello che prometteva. Fu ordinato di bruciare tutte le copie conservate in biblioteche pubbliche e private, non escluse quelle dei Monasteri.
Ciò nonostante il Monastero di Chalard, una delle sedi della Rosa Bianca, ne conservò una copia per poter meglio reagire ad un'eventuale recrudescenza del pericolo.

La fine di August Bertrand

La Rosa si preoccupò pure di garantire la prigionia dell'erudito in un isolato monastero dell'Impero di Delos, dove potesse riconvertirsi alla vera fede e non fosse spinto alla tentazione dello studio svincolato dalla religione. La spiritualità deliota sembrava la cura adatta ai mali dell'anima di Bertrand.
Nel 516 di fronte ai sospetti, fondati, di un nuovo interessamento a "I luoghi impuri" da parte dei membri dell'Ordine Nero presenti intorno ad Annecy e di fronte al sospetto che stessero "sperimentando" una copia (o parte di una copia) sopravvissuta del volume, i vertici della Rosa Bianca di Amer inviarono la compagnia di Caen presso August Bertrand al fine di preverirne il rapimento o il coinvolgimento e di farsi indicare le possibili prossime mosse degli avversari (vedi la cronaca I luoghi impuri). La missione solo in parte si rivelò un successo, perché l'ambiguo studioso, rapito da una infiltrata dell'Ordine, tale Estel, fu trovato sgozzato al termine di un lungo inseguimento ad opera dei membri della Compagnia. Per altri versi comunque la Rosa Bianca riuscì a prevenire le mosse dell'Ordine Nero e a bloccarne le attività in quel campo.
A tutt'oggi dunque è scomparsa l'unica persona che rappresentasse la vera autorità indiscussa nell'esegesi del complesso volume de "I luoghi impuri", una perdita sia per gli spregiudicati membri dell'Ordine Nero che vogliono ad ogni costo giungere al compimento del Logaeth, sia per coloro che vorranno fermarli.
Creata il 11/05/2008 da Elmer's pupil (248 voci inserite). Ultima modifica il 07/02/2010.
2435 visite dal 11/05/2008, 00:25 (ultima visita il 30/10/2024, 08:54) - ID univoco: 1569 [copia negli appunti]
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