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13 giugno 517
Martedì 13 Ottobre 2015
Kreepar dorati e fritti
La mia vecchia nonna, che Kayah l'abbia in gloria, diceva che fritta è buona anche una ciabatta.
Ovviamente aveva ragione.
Vi propongo oggi, cari amici, una ricetta deliziosa per sfruttare questi grossi Kreepar scrocchiarelli, così simili alle cavallette di una volta. L'unica differenza è che sono più grossi, più aggressivi... ma il sapore è lo stesso, appena appena più marcato.
Prima di tutto, come procurarsi questi bei Kreepar nutrienti: il mio consiglio è di uscire poco prima dell'alba a cercarli, muniti di grossi e robusti retini, e di qualche mazza. Non andate da soli, mai e per nessuna ragione: ricordate sempre che non si tratta di creature piccole o stupide, ma di bestie in grado di ammazzare una persona, se ci si mettono in 4 o 5.
Una volta recuperati i vostri Kreepar, bisogna privarli delle ali e delle zampette, che non sono commestibili. Dovete togliere anche la testa e le viscere, dove si possono annidare chissà che parassiti. Magari il vostro Kreepar ha appena finito di pasteggiare con un mezzo Risvegliato putrescente... non vorrete mica beccarvi un'intossicazione!
Neanche ve lo sto a dire, ovviamente i Kreepar non si mangiano mai crudi, per nessuna ragione.
Una volta che avrete ripulito ben bene il vostro Kreepar, è il momento di decidere come prepararlo. Oggi voglio proporvi la ricetta del Kreepar fritto, un grande classico di sicuro successo.
Preparate una pastella con farina e un pochino di sale (se ne avete). Aggiungete un po' di latte e montate bene l'impasto per renderlo liscio e senza grumi. Aggiungete infine un uovo sbattuto.
Tagliate il Kreepar a strisce larghe circa un paio di centimetri, ed immergetele nella pastella. Friggete le strisce di Kreepar in abbondante grasso sciolto in padella, finchè non saranno dorate e croccante. Se vi piace, friggete insieme al Kreepar qualche fogliolina di salvia.
E buon appetito!
Ovviamente aveva ragione.
Vi propongo oggi, cari amici, una ricetta deliziosa per sfruttare questi grossi Kreepar scrocchiarelli, così simili alle cavallette di una volta. L'unica differenza è che sono più grossi, più aggressivi... ma il sapore è lo stesso, appena appena più marcato.
Prima di tutto, come procurarsi questi bei Kreepar nutrienti: il mio consiglio è di uscire poco prima dell'alba a cercarli, muniti di grossi e robusti retini, e di qualche mazza. Non andate da soli, mai e per nessuna ragione: ricordate sempre che non si tratta di creature piccole o stupide, ma di bestie in grado di ammazzare una persona, se ci si mettono in 4 o 5.
Una volta recuperati i vostri Kreepar, bisogna privarli delle ali e delle zampette, che non sono commestibili. Dovete togliere anche la testa e le viscere, dove si possono annidare chissà che parassiti. Magari il vostro Kreepar ha appena finito di pasteggiare con un mezzo Risvegliato putrescente... non vorrete mica beccarvi un'intossicazione!
Neanche ve lo sto a dire, ovviamente i Kreepar non si mangiano mai crudi, per nessuna ragione.
Una volta che avrete ripulito ben bene il vostro Kreepar, è il momento di decidere come prepararlo. Oggi voglio proporvi la ricetta del Kreepar fritto, un grande classico di sicuro successo.
Preparate una pastella con farina e un pochino di sale (se ne avete). Aggiungete un po' di latte e montate bene l'impasto per renderlo liscio e senza grumi. Aggiungete infine un uovo sbattuto.
Tagliate il Kreepar a strisce larghe circa un paio di centimetri, ed immergetele nella pastella. Friggete le strisce di Kreepar in abbondante grasso sciolto in padella, finchè non saranno dorate e croccante. Se vi piace, friggete insieme al Kreepar qualche fogliolina di salvia.
E buon appetito!
2 ottobre 516
Giovedì 9 Gennaio 2014
Cucina di emergenza
Chi l'ha detto che i Kreepar non sono buoni da mangiare!
Sono tempi difficili, l'inverno sta arrivando e gli stomaci brontolano. In mezzo a tanta moria, i Kreepar sono sempre di più, e sarebbe un peccato sprecare tanto ben degli Dei solo perchè all'apparenza sembrano bestie un po' sgraziate.
I Kreepar non sono tutti uguali, ciascuno può essere valorizzato in modi particolari, per esaltarne il sapore e la consistenza.
Oggi vi parlerò di quelli che ricordano un po' delle grosse e polpose locuste.
Per prima cosa privateli delle alette e del carapace, staccate le zampe e tenete tutto da parte per farci un buon brodo.
Dopodichè create un fondo con acqua, qualche avanzo di verdura che avete disponibile, aromi come aglio e alloro.
Fate stufare i Kreepar finchè il fondo si sarà ridotto opportunamente, quindi bagnateli con del vino rosso (ammesso che ne abbiate, altrimenti va bene anche birra o qualsiasi altra roba alcolica).
Fate caramellare il vino o la porcheria alternativa che ci avrete messo, in modo che l'esterno del Kreepar risulti abbastanza croccante e dal sapore agro.
Il risultato, ve lo garantisco, tanto più sarete affamati, più vi sembrerà delizioso.
Sono tempi difficili, l'inverno sta arrivando e gli stomaci brontolano. In mezzo a tanta moria, i Kreepar sono sempre di più, e sarebbe un peccato sprecare tanto ben degli Dei solo perchè all'apparenza sembrano bestie un po' sgraziate.
I Kreepar non sono tutti uguali, ciascuno può essere valorizzato in modi particolari, per esaltarne il sapore e la consistenza.
Oggi vi parlerò di quelli che ricordano un po' delle grosse e polpose locuste.
Per prima cosa privateli delle alette e del carapace, staccate le zampe e tenete tutto da parte per farci un buon brodo.
Dopodichè create un fondo con acqua, qualche avanzo di verdura che avete disponibile, aromi come aglio e alloro.
Fate stufare i Kreepar finchè il fondo si sarà ridotto opportunamente, quindi bagnateli con del vino rosso (ammesso che ne abbiate, altrimenti va bene anche birra o qualsiasi altra roba alcolica).
Fate caramellare il vino o la porcheria alternativa che ci avrete messo, in modo che l'esterno del Kreepar risulti abbastanza croccante e dal sapore agro.
Il risultato, ve lo garantisco, tanto più sarete affamati, più vi sembrerà delizioso.
19 maggio 630
Giovedì 19 Maggio 2011
Fagottini alle mele
Care amiche,
oggi vi propongo una ricetta semplicissima e molto golosa, i fagottini di pasta sfoglia alle mele.
Per 4 o 5 fagottini, piuttosto grossi, vi occorre:
- un rotolo di pasta sfoglia già pronta (inutile provare a farla in casa, è complicatissima: e quelle già pronte sono ottime)
- una mela
- 80 grammi di zucchero
- un cucchiaino di succo di limone
- una spolverata di cannella
- un po' di marmellata di albicocche.
Per prima cosa sbucciate la mela e tagliatela a cubettini di un centimetro circa di lato.
Mettete lo zucchero, la mela, il succo di limone e la cannella in una padellina, e sempre girando cuocete per qualche minuto, in modo che lo zucchero si sciolga e la mela si ammorbidisca un po', ma senza spappolarsi.
In ultimo aggiungete un bel cucchiaio di marmellata di albicocche.
Intanto prendete la pasta sfoglia e tagliatene dei pezzi, dei quadrati abbastanza grandi sui 15 centimetri di lato.
Imbottite ciascun quadrato con un paio di cucchiaiate di mela, stando attente a non lasciarci andare troppo liquido, che altrimenti tenderà a uscir fuori.
Chiudete i fagottini e segnateci qualche linea sopra col coltello, delicatamente.
A questo punto con un pennello spennellate il sopra dei fagottini con il liquido di cottura, e spolverizzatelo con zucchero semolato.
Infine infornate per 10-15 minuti in forno già caldo a 220 gradi. Servite tiepido.
E buon appetito!
oggi vi propongo una ricetta semplicissima e molto golosa, i fagottini di pasta sfoglia alle mele.
Per 4 o 5 fagottini, piuttosto grossi, vi occorre:
- un rotolo di pasta sfoglia già pronta (inutile provare a farla in casa, è complicatissima: e quelle già pronte sono ottime)
- una mela
- 80 grammi di zucchero
- un cucchiaino di succo di limone
- una spolverata di cannella
- un po' di marmellata di albicocche.
Per prima cosa sbucciate la mela e tagliatela a cubettini di un centimetro circa di lato.
Mettete lo zucchero, la mela, il succo di limone e la cannella in una padellina, e sempre girando cuocete per qualche minuto, in modo che lo zucchero si sciolga e la mela si ammorbidisca un po', ma senza spappolarsi.
In ultimo aggiungete un bel cucchiaio di marmellata di albicocche.
Intanto prendete la pasta sfoglia e tagliatene dei pezzi, dei quadrati abbastanza grandi sui 15 centimetri di lato.
Imbottite ciascun quadrato con un paio di cucchiaiate di mela, stando attente a non lasciarci andare troppo liquido, che altrimenti tenderà a uscir fuori.
Chiudete i fagottini e segnateci qualche linea sopra col coltello, delicatamente.
A questo punto con un pennello spennellate il sopra dei fagottini con il liquido di cottura, e spolverizzatelo con zucchero semolato.
Infine infornate per 10-15 minuti in forno già caldo a 220 gradi. Servite tiepido.
E buon appetito!
4 agosto 628
Martedì 4 Agosto 2009
Pollo marinato
Care amiche,
oggi voglio proporvi una facilissima ricetta per preparare il pollo marinato con soia, limone e miele.
Prendete dei petti di pollo e metteteli a marinare per una ventina di minuti in una ciotola con la buccia grattugiata e il succo di un limone, parecchia salsa di soia e un po' di miele.
Trascorso questo tempo, scaldate un filo d'olio in padella, adagiatevi i petti di pollo e fateli rosolare da un lato e poi dall'altro, aggiungendo un pizzico di sale e del pepe. Quindi versate nella padella anche tutto il liquido della marinatura e fate cuocere coperto per una decina di minuti, o finchè i petti di pollo sono cotti.
Se volete, potete far addensare meglio la salsa con un po' di farina.
Buon appetito!
oggi voglio proporvi una facilissima ricetta per preparare il pollo marinato con soia, limone e miele.
Prendete dei petti di pollo e metteteli a marinare per una ventina di minuti in una ciotola con la buccia grattugiata e il succo di un limone, parecchia salsa di soia e un po' di miele.
Trascorso questo tempo, scaldate un filo d'olio in padella, adagiatevi i petti di pollo e fateli rosolare da un lato e poi dall'altro, aggiungendo un pizzico di sale e del pepe. Quindi versate nella padella anche tutto il liquido della marinatura e fate cuocere coperto per una decina di minuti, o finchè i petti di pollo sono cotti.
Se volete, potete far addensare meglio la salsa con un po' di farina.
Buon appetito!
14 febbraio 628
Lunedì 16 Febbraio 2009
Polpettine al limone
Care amiche,
oggi voglio proporvi la ricetta delle polpettine al limone, ottime per san valentino.
Per 4-6 persone avete bisogno di:
- 500g di carne macinata di vitello
- 3 uova
- 2 cucchiai abbondanti di parmigiano grattugiato
- 3-4 fette di pane a cassetta ammollate nel latte
- sale e pepe
- buccia di 1 limone
- succo di 2 limoni
La preparazione è molto semplice.
Dovete mischiare la carne, le uova, il pane ammollato nel latte e ben strizzato, parmigiano, sale e pepe e la buccia di limone, e preparare tante polpettine della dimensione di una grossa noce, quindi piuttosto piccole.
Le polpettine vanno infarinate scuotendo poi la farina in eccesso.
Scaldate poi olio e burro insieme in padella, in parti uguali, e rosolate ben bene le polpettine, girandole con cautela per evitare che si rompano.
Quindi irrorate con alcuni cucchiai di latte e lasciate cuocere altri 10 minuti circa.
Infine irrorate col succo di un paio di limoni, lasciate insaporire quache minuto e servite.
oggi voglio proporvi la ricetta delle polpettine al limone, ottime per san valentino.
Per 4-6 persone avete bisogno di:
- 500g di carne macinata di vitello
- 3 uova
- 2 cucchiai abbondanti di parmigiano grattugiato
- 3-4 fette di pane a cassetta ammollate nel latte
- sale e pepe
- buccia di 1 limone
- succo di 2 limoni
La preparazione è molto semplice.
Dovete mischiare la carne, le uova, il pane ammollato nel latte e ben strizzato, parmigiano, sale e pepe e la buccia di limone, e preparare tante polpettine della dimensione di una grossa noce, quindi piuttosto piccole.
Le polpettine vanno infarinate scuotendo poi la farina in eccesso.
Scaldate poi olio e burro insieme in padella, in parti uguali, e rosolate ben bene le polpettine, girandole con cautela per evitare che si rompano.
Quindi irrorate con alcuni cucchiai di latte e lasciate cuocere altri 10 minuti circa.
Infine irrorate col succo di un paio di limoni, lasciate insaporire quache minuto e servite.