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« Mi pestano, poi torno, guarisco.. »
- Colin Tarr -
 
Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 85   commenti totali: 91
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3 aprile 517
Giovedì 9 Aprile 2015

Vento gelido



Percorro ancora le buie scale del Cairn.

Per ogni gradino che scendo, un briciolo della mia spavalderia si dissolve.
Il coraggio brilla alla luce del giorno, ma le fantasie e le provocazioni, la voglia di scherzare e di sdrammatizzare impallidiscono man mano che procediamo nel ventre marcio della collina. Si fanno rarefatti, distanti.
Qui sotto ci siamo soltanto noi, piccole, fragili creature viventi, schiacciate dal peso della terra. Percorriamo le vie dei morti, respiriamo i loro ultimi rantoli. Scendiamo nella tana di un orrore che faticosamente abbiamo sconfitto, e che ancora palpita di minacce insondabili.

Il vento fresco cede il passo alla stagnazione e al silenzio.
Qualcosa è accaduto qui sotto, mentre eravamo in superficie a leccarci le ferite e a inalare a pieni polmoni l'ossigeno del bosco. L'Interfector è scomparso, trascinato via da qualcosa, forse da quegli insetti.
Tutto tace, anche il secondo Interfector non è più dove l'avevamo lasciato.

Scrivere qualcosa di provocatorio, di offensivo sulle pareti, istigare la furia dell'entità malvagia che stiamo combattendo, adesso mi sembra un'idea davvero molto stupida. E' come di notte, quando l'angoscia assume una corposità diversa, ogni ansia si ingigantisce e schiaccia il petto. I pensieri lucidi e spavaldi del mattino sono soltanto un ricordo lontano.

Eppure adesso è mattino.
Da qualche parte, sopra di noi, è mattino.
Qui no, qui è sempre notte. La notte buia delle profondità di una tomba ansiosa di fagocitarci.

Arriviamo all'ultima rampa di scale. La luce della torcia illumina i gradini sporchi e una strana sostanza brunastra, traslucida, che chiude come una tenda la soglia della stanza a cui siamo diretti.

Baaz si fa avanti con la sua ascia ed impartisce qualche colpo per aprire un varco. Gli insetti brulicano, ma Mary e Kurt li spingono via con le loro grosse ramazze di rami di pino.
Vedendo i loro gesti sicuri e decisi sento tornare in me un po' di coraggio. Ciascuno di noi è qui per uno scopo, ciascuno ha un incarico. E' tutto deciso, strutturato, basta che facciamo il nostro dovere e andrà tutto bene.

La spaccatura è sufficiente per guardare all'interno la stanza, scorgere il cumulo spropositato di liquame nerastro, sovrastato dall'anfora rotta coi due occhi dipinti.

Engelhaft invita tutti a pregare, mentre si accinge ad entrare nella stanza per benedirla, per liberarla dagli influssi maligni. E accidenti, se prego: prego con tutto il cuore, con il fervore che solo una gran paura riesce a suscitare.
Prego Pyros, che ci conceda il suo fuoco purificatore, e prego Kayah, Dea della Magia, che guidi il nostro Potere, che lo alimenti e lo benedica.

Colin freme, alle mie spalle, è scontento perchè vorrebbe avere il tempo per studiare quel che c'è in questa stanza, mentre la decisione di Magnus e Baaz è di distruggere tutto il prima possibile. "Siamo venuti per distruggere, non per capire", dice Magnus con aria severa.

Engelhaft entra nella stanza, sfidando lo sguardo cieco della giara. Leva al cielo lontano un canto benedicente, quando improvisamente un sussurro sconosciuto si unisce alla sua preghiera, sinistro e gelido. Parole distorte corrompono il suo canto, come fu corrotta la Melodia della Creazione. La nota distorta dura pochi istanti, poi il Sacerdote ci dà il via libera. "Scatenate la furia di Pyros su questo abominio".

Mi concentro, sento Magnus accanto a me che inizia a pronunciare le Rune. Lo seguo immediatamente, evocando il Potere Igneo, con tutta la poca forza che mi rimane.

"Magnus... noooo...." Colin esclama alle nostre spalle. Ma è troppo tardi.

Troppo tardi.

Dalla stanza ci investe una violentissima folata di vento gelido... una forza vorace si aggrappa alle mie energie, alla mia mente e al mio corpo, e strappa, strappa via... fortissimo, ogni barlume di lucidità...

... freddo, non devo....

cadere....

le fiamme avvampano e si spengono, le ombre.... tutto intorno....

... danzano...

devo restare...

...

... luci...

da
.

Incubo ricorrente




scritto da Kailah , 13:17 | permalink | markup wiki | commenti (2)