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- Tenente Ramsey -
 
Quixote, soldato del Miestwode
Quixote, soldato del Miestwode
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creato il: 28/04/2006   messaggi totali: 84   commenti totali: 105
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13 Maggio 517
Martedì 16 Gennaio 2007

Il secondo sogno

Dopo un giornata di viaggio con Sir Orion e Sir Giles (i paladini che mi accompagnano) questo è il secondo sogno.




Mi trovo nella stessa sala in cui mi trovavo nel sogno della notte precedente insieme a me, a una decina di metri di distanza, ci sono ancora il vecchio e la donna, entrambi di spalle. La donna continua a singhiozzare. Una terza figura e' presente: è un uomo a torso nudo, le cui fattezze ricordano a tratti quelle di Eric, ma vedo anche caratteristiche fisiche di Loic, e forse addirittura persino le mie. Questa figura brandisce in mano lo scrigno dorato , quello delle pergamene e lo usa a mo' di arma, colpendo ripetutamente la catena che cinge la caviglia della donna. La catena, che si trova in terra, viene quindi colpita dall'alto: ogni colpo emette un suono sordo e metallico, molto forte. L'uomo sembra soffrire molto nel vibrare questi colpi, sembra anche piuttosto ferito: del sangue cola lungo il suo corpo, da molteplici ferite. La donna continua a piangere, disperata. La catena non sembra spezzarsi ne' allentarsi, ne' indebolirsi. Il vecchio assiste alla scena, senza guardarla direttamente. L'uomo, a differenza del vecchio e della giovane, mi da' il profilo.
Cerco di raggiungere la spalla del vecchio come per farlo girare, guardarlo e parlargli. Mi avvicino, sento il singhiozzo aumentare, ma soprattutto, man mano che mi avvicino, sento il rumore del contenitore d'oro sbattuto contro la catena sempre piu' forte, sempre piu' forte ... quando arrivo a un metro, mezzo metro dal vecchio, e' diventato un frastuono quasi insopportabile. Allungo la mano per toccare la spalla del vecchio, ma la mano non afferra nulla. il vecchio e' evanescente, incorporeo. Comincio a gridare: "Basta", portandomi le mani alle orecchie. Continuo, verso l'uomo: "Vedi che non serve a nulla!". La giovane a quel punto (o a un certo punto... non sono sicuro di aver causato qualcosa, forse doveva semplicemente accadere) si getta di lato, in direzione dell'uomo, la catena si contorce ai suoi piedi (suoi = della donna), le mani della donna sono protese verso l'uomo, che continua il suo lavoro e la donna implora, con un filo di voce... "Salvami... aiutami". "Perché non fai nulla?" chiedo al vecchio.
Guardandolo vedo che ai suoi piedi sono disposti dei fogli delle pergamene. Tutte quelle che vedo dalla mia posizione sembrano bianche (bianche nel senso di vuote, senza scritte), sparse come cadute. Cerco tra le carte in modo disperato, mi chino per raccogliere una carta, ma appena tocco la prima il mio cervello viene bombardato di parole incomprensibili, vedo apparire e scomparire a grande velocita' simboli, frasi, parole che non hai mai visto, lingue sconosciute, alfabeti sconosciuti e questa messe di informazioni mi fa malissimo. Sono costretto a chiudere gli occhi, ma queste parole e simboli continuano a replicarsi nella mia testa, moltiplicandosi e causandomi un dolore fortissimo; fino a quando si fissa tutto su un solo e unico simbolo.




Questo sogno credo sia una metafora della nostra situazione: la missione è liberare la giovane. Ci stiamo provando con la forza, ma il risultato è solo procurarci nuove ferite. Nel mentre la nostre mosse più ragionate sono bloccate delle carte che non riusciamo a decifrare. Da questo sogno deduco: bisogna dedicarsi meno ai combattimenti e più ai tentativi di interpretazione delle carte.
scritto da Quixote , 13:37 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
12 Maggio 517
Martedì 16 Gennaio 2007

Trasferimento

I paladini di Pyros indagano su di noi e soprattutto sull'operato di Bart. In particolare vorrebbero i documenti che abbiamo prelevato dalle grotte, ma non ho intenzione di dargli il cofanetto indicatomi da Etemenanki. Credo che la cosa migliore sia portarlo da padre Thomas che ha interpretato i miei primi sogni. I paladini rispettano la mia volontà, ma vogliono scortarmi loro fino al sacerdote di Harkel. Prima di partire per il viaggio con due paladini faccio il primo di una lunga serie di sogni:


Ricordo che parlavo (o per meglio dire tentavo di parlare) a due figure, nessuna delle quali mi ricorda etemenanki o altre cose/persone che conosco. La prima figura e' un vecchio dalla barba bianca, vestito con abiti marrone scuro. Il vecchio mi dava le spalle, in modo da non poter essere visto in faccia; pur non potendolo vedere in faccia, mi sembrava infinitamente piu' vecchio del (pur vecchissimo) padre thomas: una figura millenaria! La seconda figura e' una donna, inginocchiata di fianco al vecchio, anche lei di spalle. La testa coperta dalle mani, in lacrime. Una catena le cinge la caviglia sinistra, l'altro capo della catena si perde nell'oscurita'. L'eta' della donna e' indefinibile, ma il colore dei capelli (biondi o comunque chiari) fa pensare che non si tratti di un'anziana; la lunghezza dei capelli e' altrettanto indefinibile, sono sporchi e mal tagliati; le vesti sono logore e stracciate, ma sembrano di buona fattura. Il colore dominante delle vesti del vecchio e' marrone, mentre quelle della donna sono verde scuro e bianco. Mi sveglio ricordando di aver sentito distintamente i singhiozzi della donna. Ho cercato di parlare, ma non mi usciva la voce e le due figure non potevano sentirmi.
Il pavimento era di roccia, non vedevo i confini ma secondo me era un ambiente chiuso e al tempo stesso enorme, una specie di tempio forse, o di patio non c'era nulla che facesse propendere per un edificio religioso, ma la scena stessa sembrava pervasa di una sorta di religiosita'. La bionda avrebbe potuto essere Solice... anche se entrambe le figure sembravano piu' delle raffigurazioni simboliche che non dei personaggi reali, o almeno questa e' l'impressione che ho avuto.




Di questo sogno vorrei soprattutto indagare il significato del colore delle vesti: marrone per il vecchio e verde-bianco per la giovane.
scritto da Quixote , 13:14 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
10 Maggio 517
Venerdì 1 Dicembre 2006

Cosa fare con Solice?

... questa è la domanda da porsi ora.



Secondo quanto sostenuto dalla "mummia" e dalla corrispondenza trovata nelle grotte potrebbe essere stata già rapita o potrebbero essere in procinto di rapirla. La possibilità più ottimistica è che abbiano provato a rapirla, ma che siano stati fermati.

Se è nelle loro mani dovrebbero portarla qui anche se un semplice sospetto su quello che è avvuto nelle grotte potrebbe causare un'inversione di rotta.

Il fatto di rientrare in città con i feriti sarebbe un modo di metterli a conoscenza della cosa data la loro fitta rete di informazioni (senza contare i tre sacerdoti a piede libero). Se essa funziona bene basterà che corrompano uno di questi soldati che ci hanno trovato per sapere tutto. Secondo me possiamo dare quasi per scontato che loro sappiano ciò che è avvenuto nelle caverne e che difficilmente ci torneranno.

Rimanere qui ad aspettarli si baserebbe solo sulla speranza che la loro rete di comunicazione sia venuta meno con le recenti perdite.

Le possibilità che dobbiamo contemplare sono tre:

i) è a casa serena, perché ha fatto fallire il suo rapimento o perché ancora non è stato messo in atto.

ii) è stata rapita e stanno portandola qui.

iii) è stata rapita e la stanno portando in qualche luogo segreto.

Certo se è stata rapita dovrebbe stare sulla strada più rapida per venire qui e se le notizie non viaggiano alla velocità del pensiero non se ne dovrebbe discostare troppo da qui a domani.

Che fare? Le soluzioni sono diverse per ogni possibilità:

i) puntare dritti a casa sua e sperare di trovarcela, nel caso iniziando le ricerche da lì.

ii) aspettare che la portino qui e tendere loro un agguato.

iii) prendere subito la strada per casa sua e fare indagini lungo la strada.

Che ne pensate voi?
scritto da Quixote , 11:55 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
10 Maggio 517
Lunedì 20 Novembre 2006

Fuori!

Fuori è notte ... probabilmente ci avviciniamo al 10 maggio.



In breve ci accorgiamo di varie torce che cercano in giro per il cimitero abbandonato. Cerchiamo di nasconderci, ma è difficile con due barelle e veniamo fermati. Spero ci identifichino presto e ci aiutino con i feriti.

Molte sono le domande:
- cosa riveleremo di tutto ciò?
- a chi daremo le carte trovate dello scrigno di cui l'uomo-alce mi diede la chiave?
- come salveremo Solice, che sembra sia stata rapita?
- dove sono andati i tre sacerdoti delle tenebre che erano nelle grotte?

ci penseremo dopo aver un po' riposato. Abbiamo veramente rischiato stavolta, non credo di aver mai provato così forte la sensazione di essere nelle mani degli dei. Chissà se dopo questa esperienza il gruppo si organizzarà meglio con un comandante saggio e preparato o se si andrà avanti così?
scritto da Quixote , 12:47 | permalink | markup wiki | commenti (3)
 
9 Maggio 517
Lunedì 20 Novembre 2006

Codici

Dopo aver approntato barelle per i feritissimi torniamo alla stanza dei bottoni.

Dopo vari tentativi a caso Julie trova il modo di usare la stele con i numeri per aprire passaggi. Dopo aver aperto e chiuso vari passaggi finalmente si apre l'uscita!



Con la logica non ci saremmo mai arrivati ... gli dei ci amano. Siamo liberi e vivi!
scritto da Quixote , 12:36 | permalink | markup wiki | commenti (5)
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