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- Jebediah Martz -
 
Julie la Piattola
Julie Modane
 
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 139   commenti totali: 110
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30 settembre 518
Mercoledì 13 Ottobre 2010

Notte silenziosa...

Locanda L'Unica, villaggio di Ipsos, notte del 30 settembre 518


La sera è quieta, il cielo limpido e pieno di stelle. La festa è finita, e dopo tanta musica resta solo il silenzio, la pace.
Ci accampiamo stancamente fuori dalla locanda, organizziamo i consueti turni di guardia, e attendiamo così, insieme, il mattino.



Anima mia
Non voglio il Paradiso stanotte
Ma giuro, per Shai-Hulud
Che ci andrai ugualmente
Ubbidendo al mio amore


Erano anni che non cantavo la "canzone del deserto", non ero neppure sicura di ricordare esattamente tutte le parole. Ciò nonostante mentre ero lì sul palco mi è tornata in mente, limpida come quando la cantavo con May a Krandamer.
E mentre ricordavo ogni nota, ogni parola di quella vecchia ballata, ho per qualche momento dimenticato tutto il resto: perchè siamo qui, cosa stiamo cercando... cosa sta accadendo stanotte.

Sì, perchè in questa notte così bella, sotto questo stesso cielo stellato, a poca distanza da Ipsos, Micol Semeyr e i suoi uomini stanno probabilmente compiendo qualcosa di tremendo e blasfemo. Noi lo sappiamo, sappiamo dove si nascondono e che è questa la notte, questo il momento perfetto per il loro rituale... ma non possiamo far nulla per fermarli.
Nulla.

Ascolto il silenzio e non riesco a dormire. Cerco inutilmente di estendere i miei sensi verso le montagne, di cogliere ogni minimo rumore trasportato dal vento, ansiosa di sapere, di capire cosa sta succedendo.
Ma tutto tace.




Parlami dei tuoi occhi
e ti parlerò del tuo cuore.


Micol Semeyr. Leggevi, studiavi quei volumi complicati, prendevi appunti e sottolineavi... e intanto per calmare il tuo cuore tormentato dal rimorso scarabocchiavi casette, fiorellini e ghirigori sulle pagine.
Perchè non ti fermi? Perchè quell'incertezza non trattiene la tua mano? Non uccidere, stanotte. Non uccidere nessuno. E non richiamare dagli Inferi altre creature mostruose. In fondo al tuo cuore non sei convinta nemmeno tu che sia la cosa giusta da fare. Ti prego, trova il coraggio di fermarti!




Parlami dei tuoi piedi
e ti parlerò delle tue mani.


E tu, Heresioptis, perchè alimenti l'ambiguità che ti circonda? Soltanto del potere ti interessa? Oppure credi davvero nell'incarico che ti è stato assegnato, di dare la caccia agli eretici? Eccoli, sono qui.
Sir Bruno da lontano, da Chalard, chissà se starà pensando a noi. Esagerava? Esagerava quando diceva che il nostro operato questa volta avrebbe alterato la storia, e che sulle nostre spalle ricade la responsabilità di salvare questo mondo?
Noi camminiamo, ci impegnamo, facciamo del nostro meglio.
Sarà abbastanza?

Danze Macabre


Parlami del tuo sonno
e ti parlerò del tuo risveglio.


La notte si fa sempre più silenziosa. I sogni inqueitanti, gli spettri e quell'uomo muflone non sono più tornati. Ogni sera prego, prima di addormentarmi, che Pyros mi protegga da simili visioni.
Il Santo Metropolita è riuscito a consacrare nuovamente la Chiesa dei Santi Difensori della Fede, forse adesso quelle ombre spaventose non torneranno più. Possiamo dormire sereni...?

Cappella - Immagine 01


Parlami dei tuoi desideri
e ti parlerò della tua sete.


No, non ne parlo. Non voglio nemmeno pronunciare quel nome, rievocare il suo volto pallido che ho lasciato a Laon, le nostre mani intrecciate, gli occhi profondi, complici e alleati. Voglio tenerlo fuori dalla mia mente, ho troppa paura che i nostri nemici sappiano attingere ai miei pensieri per ferirmi, per spaventarmi.
Non voglio pensare a lui, ho paura che così facendo lo metterei in pericolo... no, non voglio pensarci: voglio solo tornare presto a casa. E riabbracciarlo.


scritto da Julie , 11:22 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
28 settembre 518
Martedì 5 Ottobre 2010

Abbattimento e resistenza.

Hanno anche perso tempo ad acchiappare una cavalletta.

E' questa la cosa che mi fa più impressione.
Non soltanto sono riusciti a tenerci a bada, impedendoci di raggiungere le catacombe.
Non soltanto hanno attaccato contemporaneamente la foresteria di Santo Pantaleimon, rapito Arlyn e ferito gravemente Eugene.
No: hanno anche trovato il tempo di prepararci il pacchettino, la rosa bianca stropicciata, la cavalletta.

E' così fondamentale per loro demoralizzarci?
Sono i fatti a demoralizzarci, le ferite sanguinanti, gli insuccessi. Le occasioni perdute.
Eppure a loro non basta, vogliono spingere il coltello nella piaga, indugiare e ribadire la loro supremazia. Vogliono essere sicuri che abbasseremo la testa e non troveremo più la forza e il coraggio di rialzarla.

Perchè? La spiegazione più semplice è che vogliano togliersi la soddisfazione di umiliarci. Ma io non credo che sia tutto qui, non credo che questo basti a giustificare l'impazzimento di cercare una rosa bianca e una cavalletta, per giunta trovandosi in una città straniera, da ricercati.

Secondo me loro hanno ancora paura di noi. Hanno paura della nostra determinazione, del nostro coraggio, della nostra Fede. E' per questo che si impegnano tanto nel tentare di demoralizzarci.

Ed è per questo che non ci dobbiamo abbattere.
Perchè questa loro ostentazione di forza è in realtà indizio di debolezza. Perchè loro sanno, forse meglio ancora di noi, che se noi non perdiamo la speranza siamo ancora in grado di sconfiggerli.

Amici, teniamo duro, resistiamo.


scritto da Julie , 16:07 | permalink | markup wiki | commenti (0)