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2 Maggio 517
Martedì 6 Giugno 2006
Corsa contro il tempo
Trenta miglia di canneti spianati dalla spaventosa onda d'urto ci separano da quel che resta delle montagne a sud. L'aria è rimasta stranamente limpida, e lo spettacolo che ci si para davanti è sconcertante.
Al posto della sella che ospitava le Case dell'Ovest ora c'è un baratro ampio almeno mezzo miglio. Da qui è impossibile capire se la colossale frattura prosegua nel sottosuolo; in ogni caso dubito che la Porta Occidentale abbia resistito ad un simile impatto. Ab-al-rut il Possente si è letteralmente sbriciolato,di Kor-Kall-Om il Maestoso non resta che un dente spezzato. Cosa ne sia delle Case del Nord a questo punto non posso dirlo.
Anche il clima deve essere stato sconvolto dalla furia di Yog-Shoggoth, perchè al caldo soffocante delle ultime tre settimane si è sostituito un gelo del tutto innaturale. La guida mi fa notare come come più avanti la temperatura sarà ancora più bassa: a giudicare dal riverbero tra circa due ore di marcia dovremmo incontrare i primi acquitrini ghiacciati.
Il nostro morale è crollato. Cominciano a sorgere le prime animosità tra i Paladini di Ser Gottshalk e i dotti del Collegio. E' chiaro che nessuno sa che pesci prendere. Il Reverendissimo Padre Martin da Farsund riesce ancora a far valere la sua autorità, ma stando così le cose il contatto col nemico potrebbe risultare disastroso.
Ho ripreso Mohammed con me. E' tornato all'abituale silenzio. Molto sangue è stato versato, e gli Dei esigono che altrettanto se ne versi domani. Lui lo sa, e il suo sguardo in apparenza calmo tradisce l'eccitazione del predatore. Una cosa è certa: se anche un solo figlio di Rub-Tar è scampato al cataclisma noi lo tireremo fuori. Gli Dei abbiano pietà di chi ci sbarrerà il passo.
Al posto della sella che ospitava le Case dell'Ovest ora c'è un baratro ampio almeno mezzo miglio. Da qui è impossibile capire se la colossale frattura prosegua nel sottosuolo; in ogni caso dubito che la Porta Occidentale abbia resistito ad un simile impatto. Ab-al-rut il Possente si è letteralmente sbriciolato,di Kor-Kall-Om il Maestoso non resta che un dente spezzato. Cosa ne sia delle Case del Nord a questo punto non posso dirlo.
Anche il clima deve essere stato sconvolto dalla furia di Yog-Shoggoth, perchè al caldo soffocante delle ultime tre settimane si è sostituito un gelo del tutto innaturale. La guida mi fa notare come come più avanti la temperatura sarà ancora più bassa: a giudicare dal riverbero tra circa due ore di marcia dovremmo incontrare i primi acquitrini ghiacciati.
Il nostro morale è crollato. Cominciano a sorgere le prime animosità tra i Paladini di Ser Gottshalk e i dotti del Collegio. E' chiaro che nessuno sa che pesci prendere. Il Reverendissimo Padre Martin da Farsund riesce ancora a far valere la sua autorità, ma stando così le cose il contatto col nemico potrebbe risultare disastroso.
Ho ripreso Mohammed con me. E' tornato all'abituale silenzio. Molto sangue è stato versato, e gli Dei esigono che altrettanto se ne versi domani. Lui lo sa, e il suo sguardo in apparenza calmo tradisce l'eccitazione del predatore. Una cosa è certa: se anche un solo figlio di Rub-Tar è scampato al cataclisma noi lo tireremo fuori. Gli Dei abbiano pietà di chi ci sbarrerà il passo.
1 maggio 517
Lunedì 5 Giugno 2006
Tardi
Due giorni ancora in mezzo a queste dannate paludi, sempre che la guida non si sbagli di nuovo. Non posso fargliene una colpa: è davvero un'impresa orientarsi in un simile inferno.
Miglia e miglia di acquitrini fetidi, impossibili da guadare se non rassegnandosi ad un estenuante pellegrinaggio da un isolotto di fango putrido ad un altro, ciascuno infestato fino all'ultimo centimetro da legioni di canne ostinate con la scorza più dura del legno;
spesso la nebbia è così fitta che dobbiamo seguire il frinire dei grilli per capire dove sia il prossimo approdo;
e poi il caldo che toglie il respiro, gli orrendi tafani che accorrono da ogni dove per banchettare con le nostre miserabili carni, febbre e dissenteria che nonostante le premure del Reverendo Hans e di Leonore affliggono un quarto degli uomini e ne hanno consumati sei.
E tuttavia avanziamo, sorretti dal canto incessante dei Paladini. Non sono mai stato un gran devoto e non dubito che quando sarà il mio momento Krynn me ne chiederà conto, ma devo riconoscere che è la voce fiera di questi giovani, per nulla incrinata dall'angoscia e dal tormento che pure è evidente sui loro volti provati, a impedirmi di desistere. "Sia resa lode al Dio, perchè laddove la più adamantina lealtà dei mortali vacilla, una fragile Fede non si lascia piegare!" Così, perlomeno, dicono i Profeti.
(Mohammed, unico, sembra essere del tutto indifferente alle tribolazioni. Molto posso sopportare, ma non la sua mansuetudine bovina. Il sesto giorno di viaggio l'ho spedito alla retroguardia. Aveva cominciato a fischiettare sul canto dei Paladini. Lui, che non ha mai emesso un suono da quando lo conosco.)
Non voglio pensare ai veri orrori di questo viaggio. Se davvero mi fermassi a riflettere su quello che ho visto...
non è la prima volta, certo, ma a certe cose non si può fare abitudine. Mai. Scaccio dalla mente i ricordi confusi, la concitazione, le urla. Non pensare a come sono fatti, Ordo. Non pensare a quanto sembrano ANTICHI.
Pensa a come la tua schiatta ha sempre prevalso sui loro simili. Pensa alla Chiesa e al Collegio. Tre ne abbiamo abbattuti a questo giro, e non ce ne saranno altri. No, non ce ne saranno altr...
Un rombo cupo e distante, forse un tuono, da sud. Sembra affievolirsi. Dev'essersi alzato il vento, la nebbia di fronte a noi si sta rapidamente diradando. Poi ce n'è un altro, e questo è assordante. Le canne si inchinano verso di me come eunuchi al passaggio del Sultano di Abbul. Un muro d'aria mi investe, sbalzandomi nel fango. La terra comincia a sussultare.
Sempre più forte.
Il mondo sta andando in pezzi, penso. Trovo il tempo per chiedermi cosa sia questo puzzo di zolfo. Alzo lo sguardo. L'orizzonte sta smettendo di ballare. Il mondo non è andato in pezzi, dopo tutto. O forse sì.
Il massiccio di Nur-Had-Dun. Difficile riconoscerlo, ora.
Abbiamo fatto tardi.
Miglia e miglia di acquitrini fetidi, impossibili da guadare se non rassegnandosi ad un estenuante pellegrinaggio da un isolotto di fango putrido ad un altro, ciascuno infestato fino all'ultimo centimetro da legioni di canne ostinate con la scorza più dura del legno;
spesso la nebbia è così fitta che dobbiamo seguire il frinire dei grilli per capire dove sia il prossimo approdo;
e poi il caldo che toglie il respiro, gli orrendi tafani che accorrono da ogni dove per banchettare con le nostre miserabili carni, febbre e dissenteria che nonostante le premure del Reverendo Hans e di Leonore affliggono un quarto degli uomini e ne hanno consumati sei.
E tuttavia avanziamo, sorretti dal canto incessante dei Paladini. Non sono mai stato un gran devoto e non dubito che quando sarà il mio momento Krynn me ne chiederà conto, ma devo riconoscere che è la voce fiera di questi giovani, per nulla incrinata dall'angoscia e dal tormento che pure è evidente sui loro volti provati, a impedirmi di desistere. "Sia resa lode al Dio, perchè laddove la più adamantina lealtà dei mortali vacilla, una fragile Fede non si lascia piegare!" Così, perlomeno, dicono i Profeti.
(Mohammed, unico, sembra essere del tutto indifferente alle tribolazioni. Molto posso sopportare, ma non la sua mansuetudine bovina. Il sesto giorno di viaggio l'ho spedito alla retroguardia. Aveva cominciato a fischiettare sul canto dei Paladini. Lui, che non ha mai emesso un suono da quando lo conosco.)
Non voglio pensare ai veri orrori di questo viaggio. Se davvero mi fermassi a riflettere su quello che ho visto...
non è la prima volta, certo, ma a certe cose non si può fare abitudine. Mai. Scaccio dalla mente i ricordi confusi, la concitazione, le urla. Non pensare a come sono fatti, Ordo. Non pensare a quanto sembrano ANTICHI.
Pensa a come la tua schiatta ha sempre prevalso sui loro simili. Pensa alla Chiesa e al Collegio. Tre ne abbiamo abbattuti a questo giro, e non ce ne saranno altri. No, non ce ne saranno altr...
Un rombo cupo e distante, forse un tuono, da sud. Sembra affievolirsi. Dev'essersi alzato il vento, la nebbia di fronte a noi si sta rapidamente diradando. Poi ce n'è un altro, e questo è assordante. Le canne si inchinano verso di me come eunuchi al passaggio del Sultano di Abbul. Un muro d'aria mi investe, sbalzandomi nel fango. La terra comincia a sussultare.
Sempre più forte.
Il mondo sta andando in pezzi, penso. Trovo il tempo per chiedermi cosa sia questo puzzo di zolfo. Alzo lo sguardo. L'orizzonte sta smettendo di ballare. Il mondo non è andato in pezzi, dopo tutto. O forse sì.
Il massiccio di Nur-Had-Dun. Difficile riconoscerlo, ora.
Abbiamo fatto tardi.
20 marzo 517
Lunedì 10 Aprile 2006
Notizie dal Miestwode
Sono arrivate dal Miestwode le notizie che aspettavamo.
A portarle è un Nano, Ordo, che ha incontrato i ragazzi di Caen in una cittadella nanica sotterranea fortificata, Nur-Had-Dun. Appartiene alla Confraternita di Surok e mi ha fatto un rapporto dettagliato della situazione.
Tutte brutte notizie.
Ne ho discusso con Padre Grimaud, che era al corrente dell'esistenza della cittadella, la quale da secoli ha una importante funzione difensiva verso una minaccia sotterranea che permea tutta la foresta.
Nur-Had-Dun attualmente è minacciata anche da un numeroso gruppo di soggetti che uniscono il culto di Yog Shoggot all'appartenenza all'Ordine Nero. Sono collegati con la Baronia di Bruel, qui ad Amer.
I cinghiali impazziti, causa prima della spedizione, sono collegati a fenomeni spiritici della foresta, manifestazioni della "voce del Lloigor". Fenomeni che l'Ordine Nero sta cercando di controllare, ma senza ancora riuscirci a pieno.
L'interesse dell'Ordine verso gli antichi culti pagani del Miestwode puo' solo preoccupare, così come la comparsa di creature mostruose simili ad insetti giganti, eterodirette, dalle fattezze che ricordano quelle degli antichi dipinti delle rovine nelle paludi a Nord.
Orchi da quelle parti, se ne sta occupando il Tempio della Sentinella Notturna di Farsund.
Quanto ai ragazzi di Caen, Ordo ha recato la notizia della morte di Abel Balomir, in un combattimento con un paladino di Yog Shoggot. E' una perdita grave.
Gli altri sono attualmente dispersi nella foresta, impegnati nella ricerca - a parere di Ordo inutile - di un druido rapito dagli insetti giganti.
Spero che almeno loro riescano a tornare sani e salvi.
Parlando con Padre Grimaud abbiamo deciso di far scortare velocemente Ordo a Surok da una persona di nostra fiducia, che possa poi riferirci notizie piu' dettagliate sulla situazione del Miestwode.
Il prossimo ritorno di alcune decine di Paladini ad Amer dal fronte di Benson ci permettera' probabilmente di organizzare qualche azione in tempi relativamente rapidi. Pare non ci sia un momento da perdere.
A portarle è un Nano, Ordo, che ha incontrato i ragazzi di Caen in una cittadella nanica sotterranea fortificata, Nur-Had-Dun. Appartiene alla Confraternita di Surok e mi ha fatto un rapporto dettagliato della situazione.
Tutte brutte notizie.
Ne ho discusso con Padre Grimaud, che era al corrente dell'esistenza della cittadella, la quale da secoli ha una importante funzione difensiva verso una minaccia sotterranea che permea tutta la foresta.
Nur-Had-Dun attualmente è minacciata anche da un numeroso gruppo di soggetti che uniscono il culto di Yog Shoggot all'appartenenza all'Ordine Nero. Sono collegati con la Baronia di Bruel, qui ad Amer.
I cinghiali impazziti, causa prima della spedizione, sono collegati a fenomeni spiritici della foresta, manifestazioni della "voce del Lloigor". Fenomeni che l'Ordine Nero sta cercando di controllare, ma senza ancora riuscirci a pieno.
L'interesse dell'Ordine verso gli antichi culti pagani del Miestwode puo' solo preoccupare, così come la comparsa di creature mostruose simili ad insetti giganti, eterodirette, dalle fattezze che ricordano quelle degli antichi dipinti delle rovine nelle paludi a Nord.
Orchi da quelle parti, se ne sta occupando il Tempio della Sentinella Notturna di Farsund.
Quanto ai ragazzi di Caen, Ordo ha recato la notizia della morte di Abel Balomir, in un combattimento con un paladino di Yog Shoggot. E' una perdita grave.
Gli altri sono attualmente dispersi nella foresta, impegnati nella ricerca - a parere di Ordo inutile - di un druido rapito dagli insetti giganti.
Spero che almeno loro riescano a tornare sani e salvi.
Parlando con Padre Grimaud abbiamo deciso di far scortare velocemente Ordo a Surok da una persona di nostra fiducia, che possa poi riferirci notizie piu' dettagliate sulla situazione del Miestwode.
Il prossimo ritorno di alcune decine di Paladini ad Amer dal fronte di Benson ci permettera' probabilmente di organizzare qualche azione in tempi relativamente rapidi. Pare non ci sia un momento da perdere.
Venerdì 18 Novembre 2005
chissà che fine hanno fatto...
Sono alcune settimane che non abbiamo notizia dei ragazzi inviati a Caen per indagare sulla strana creatura segnalataci da Frate Erwin.
Esaminiamo alcune ipotesi:
1. sono stati sbranati dalla strana creatura e non faranno più ritorno (una prece)
2. si trovano talmente bene a casa loro che si preoccupano delle loro beghe private dimenticandosi di noi
3. stanno a dormi'
... bisognerà inviare qualcuno a controllare. Se domenica prossima non succede niente iniziamo a preoccuparci!
Esaminiamo alcune ipotesi:
1. sono stati sbranati dalla strana creatura e non faranno più ritorno (una prece)
2. si trovano talmente bene a casa loro che si preoccupano delle loro beghe private dimenticandosi di noi
3. stanno a dormi'
... bisognerà inviare qualcuno a controllare. Se domenica prossima non succede niente iniziamo a preoccuparci!
2 gennaio 517
Mercoledì 3 Agosto 2005
incubi...
Mamma... sorellina mia... dove siete?
"Morte", rispondono le ombre, "siamo morte e ti abbiamo lasciata sola! Perchè non sei morta pure tu? Perchè sei ancora viva?"
Il sangue mi scivola addosso, e le mani cattive dei rapitori scrutano e toccano, e le loro voci, le parole incomprensibili... perchè sono ancora viva? perchè questi preti mi hanno salvata?
E ora anche Karen è andata via... padre Lorenzo ha detto che resterò qui al Monastero. Mi sento prigioniera!
E domande... domande senza fine... basta! vi prego! stringo le mani contro le orecchie e non ne voglio più sapere. Non voglio sentire le loro domande "chi erano, quanti erano, dove ti tenevano prigioniera..."
L'Abate non sa far altro che domandare, Padre Quart sta zitto e ascolta.
Sento le voci di altre persone, vedo ragazzini giù nel cortile che giocano.... e io sono qui chiusa nella cella, da sola, con le voci dei morti che mi parlano...
Voglio morire! Perchè mi hanno salvata?
"Morte", rispondono le ombre, "siamo morte e ti abbiamo lasciata sola! Perchè non sei morta pure tu? Perchè sei ancora viva?"
Il sangue mi scivola addosso, e le mani cattive dei rapitori scrutano e toccano, e le loro voci, le parole incomprensibili... perchè sono ancora viva? perchè questi preti mi hanno salvata?
E ora anche Karen è andata via... padre Lorenzo ha detto che resterò qui al Monastero. Mi sento prigioniera!
E domande... domande senza fine... basta! vi prego! stringo le mani contro le orecchie e non ne voglio più sapere. Non voglio sentire le loro domande "chi erano, quanti erano, dove ti tenevano prigioniera..."
L'Abate non sa far altro che domandare, Padre Quart sta zitto e ascolta.
Sento le voci di altre persone, vedo ragazzini giù nel cortile che giocano.... e io sono qui chiusa nella cella, da sola, con le voci dei morti che mi parlano...
Voglio morire! Perchè mi hanno salvata?