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« Al Fogname oltre alle donne ci sono anche gli uomini? »
- Sven Herzog -
 
Vodan Thorn
Tempi Cupi
Vodan Thorn
Mai fidarsi di un cuoco magro.
creato il: 08/02/2013   messaggi totali: 23   commenti totali: 28
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2 settembre 516
Giovedì 6 Marzo 2014

Casa, dolce casa

Nelle vecchie prigioni è tutto come l’avevo lasciato, dall’odore di piscio ai cumuli di sterco secco agli angoli dei corridoi. Tutto tranne la stanza che avevo, occupata, mi dicono, da due tagliagole giunti poco dopo la mia breve assenza. Trovarsi un buco in questi sotterranei maleodoranti è un’impresa che può durare settimane: i posti non vengono assegnati dalle guardie, ai prigionieri è data la facoltà di spartirsi gli spazi di comune accordo. Le più ambite sono le stanze con le finestre, quelle con le serrature che ancora funzionano e quelle vicino alle grate: non a caso sono abitate da gruppetti che lavorano insieme o da gente che sa il fatto suo. Quando arrivai qui per la prima volta rinunciai ben presto all’impresa, accontentandomi di un alloggio ben più modesto. Avevo anche trovato un compagno di cella accettabile, un certo Machs, che si faceva i cazzi suoi. Ovviamente le cose andarono in malora. Un giorno rifiutammo di dare parte del nostro cibo a un certo Garun di Ark e lui se la legò al dito. Una notte vennero a trovarci alcuni degli amici che s’era fatto: a Machs spezzarono le mani, a me no perché sapevo cucinare: si limitarono a riempirmi di calci fino a quando non vomitai tutto quello che non gli avevo dato.

Alle vecchie prigioni ti devi preparare le cose da solo, tirando fuori il meglio dagli avanzi mezzi ammuffiti che le guardie tirano dentro una volta ogni morte di Duca. C’è un vecchio forno per impastare la farina scadente che passa una volta al mese e tutto l’occorrente per arrostire topi, insetti e erbacce. Per accedere al forno devi chiedere il permesso a una guardia, che te lo accorda soltanto se sai come far uscire del cibo commestibile per te e per gli altri: se ti beccano a mangiare la roba cruda, o peggio ancora a sprecarla, ti riempiono di botte e non ti fanno entrare più.

Le ferite di Machs si infettarono: i Quindici dissero che non era una cosa grave, fatto sta che morì nel giro di una settimana. Garun di Ark rimpianse la scelta di avermi lasciato le mani intatte poche notti dopo, quando lo andai a trovare mentre dormiva: da quel giorno mangia solo pappe molto liquide e parla con difficoltà. A me toccarono mesi di insonnia, un accoltellamento, diversi pestaggi e un’impiccagione finita male. Ogni volta che sorgeva il sole andavo a consolarmi guardando Garun che mangiava versandosi addosso il semolino per ricordare a me stesso che ne era valsa la pena.

Durante la mia assenza Garun sarebbe potuto morire e invece no, il fato ha voluto che continuasse a ingozzarsi di semolino e a reclutare altri scagnozzi. Il sorriso con cui mi saluta mentre scendo le scale non lascia presagire niente di buono. Di fianco a lui un gigante di Ilsanora dalla pelle scura, un vecchio denutrito e un paio di picchiatori di bassa lega. Nelle occhiate che mi lanciano leggo quello che mi aspetta nei prossimi giorni.

Il vecchio si presenterà con un’arma, probabilmente uno di quei coltelli a uncino che ti cavano gli intestini dalla pancia: se sopravvivo, potrebbe farmi comodo. I due scemi verranno insieme, magari di notte: speriamo abbiano fretta, così ci togliamo il pensiero. Quanto all'energumeno di Elsenor... quello sarà un problema. Non è un morto che cammina come gli altri, è più grosso di me, ha la faccia sveglia. Riconosco i tratti di quelli che ci hanno rotto il culo a Nuova Lagos. O mi trovo un compare o rimedio un’arma, non vedo alternative.

E' ora, mi dicono: poi arriva il calcio in culo. L'ultima rampa me la faccio rotolando, tra le risate dei Quindici e degli inquilini vecchi e nuovi. Fatti coraggio, ci sei già passato. Considerando com'è fuori, non potrà essere poi così male.

Le Vecchie Prigioni di Lagos
scritto da Vodan , 20:36 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
22 agosto 516
Sabato 17 Agosto 2013

Un Giudice

Tra i tanti strimpelloni trascinati dalle onde sulle spiagge di Nuova Lagos c'era questo Anders che soleva venire a ubriacarsi alla Prima Stazione. Alto e magro, dimostrava 10 anni in più di quelli che diceva di avere. Il fatto che da sobrio non suonasse poi così male spinse mio fratello Balder a rimpinzarlo per qualche tempo a spese della casa, nella speranza che potesse portare in dote qualche altro disgraziato. L'idiota commise però l'errore di infastidire un'amica di Saga che aveva preso a lavorare alla taverna, facendo venire i nervi a un sacco di persone e provocandosi altrettanti lividi e fratture.

Tra gli stornelli che gli venivano meno peggio c'era questo che parlava di un nano di Surok che, fin da bambino, veniva da tutti deriso e preso a calci nel culo per la sua ridicola statura. Il piccoletto risponde ai motteggi andando a rinchiudersi in un monastero dove, per farla breve, si impegna talmente tanto nello studio da convincere i preti a raccomandarlo al Barone locale, che a sua volta lo raccomanda al Conte, che lo nomina nientemeno che Giudice itinerante. Nelle strofe finali il nano torna a casa lasciando intendere la sua piena intenzione di ergersi finalmente, in virtù del suo alto incarico, sopra le teste di coloro che lo avevano mortificato. Giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.

Se quel Nano fosse originario di questa zona non mi farei scappare l'occasione di approfittare della sua sapienza chiedendo lumi su alcuni dubbi che mi sono venuti negli ultimi giorni e che riguardano l'operato di alcuni abitanti dell'Anterlig.

Il primo quesito che mi attanaglia riguarda l'individuo noto come Doktor Viala, persona sapiente e dottore anche di fatto, feroce avversario dei Nordri al punto da usarli come cavie dei suoi strani esperimenti che finiscono per metterlo in cattiva luce. Arrestato, torna subito in libertà grazie al provvidenziale aiuto di vecchi amici - i Masnadieri - che ne approfittano per tenere fede al proprio nome massacrando i soldati della scorta. Dopo aver sfogato la sua ira sui cadaveri, mutilandone i corpi e spargendone i resti ai quattro angoli dell'Anterlig, riprende la professione e gli studi coinvolgendo stavolta un intero villaggio.

C'è poi da valutare con attenzione il caso di Franz Von Moor, sacerdote emerito di Kayah, alacre difensore dei confini del Granducato contro la minaccia Nordra, inesausto conquistatore di cuori e di scalpi. Non pago di quelli dei Nordri decide di rimpinzare il suo bottino a spese dei soldati che accompagnano l'amico Doktor Viala, di cui si mette testé al servizio svolgendo incarichi che vanno dall'aggressione all'avvelenamento. Tra una missione e l'altra è solito recitare sermoni prima dei pasti, uccidere Nordri e prendere a quadrelli di balestra chi gli sta antipatico.

La lista continua con Britigen, potente sensitiva al soldo del mercenario Sean Lakemann. La sua utilità è ben rappresentata dall'acuto mal di testa foriero di pericolo che la investe nell'istante in cui questo si palesa: una capacità prodigiosa che ricorda le doti di certi miei commilitoni di Nuova Lagos, maestri nell'arte della percezione, in grado di sparire senza lasciare traccia alle prime avvisaglie di problemi. Britigen in questo è talmente brava da riuscire a levare le tende senza che sia arrivato neanche l'odore del primo cadavere ambulante. Preoccupata che le malelingue possano pensare in un suo coinvolgimento decide quindi di fugare ogni sospetto avvelenando Kelly.

Ultimo, ma non certo per importanza, Moser: arciere mediocre, sublima il suo scarso rendimento sul campo abbandonando i compagni e dandosi alla fuga non appena le cose cominciano a mettersi male. Sulla via del ritorno picchia a sangue una puttana e le rapisce i figli per poi dileguarsi tra le montagne dove compie il suo capolavoro, dando questi ultimi in pasto ai Risvegliati. Al cospetto di un simile cervello, stupisce che la freccia che gli ho piantato in testa lo abbia lasciato pressoché illeso.

Quale sarà il modo corretto di giudicare questa gente? E' evidente che, in mancanza di giudici e magistrati capaci, l'arduo compito di esprimere una sentenza adeguata non può che cadere sulle spalle dei soldati. Vorrà dire che farò del mio meglio: d'altronde, in un paese che straripa di sangue d'orco, vestire i panni di un Nano non sarà poi così male.

scritto da Vodan Thorn , 01:54 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
2 agosto 516
Venerdì 19 Aprile 2013

Altro che Rarity

Ecco una storia a cui non crederanno in molti. Ospiti dei nostri stessi confini, mastichiamo cibo che probabilmente una settimana fa era nostro. Testimoni di un duello mortale tra un capo nordro e il suo successore. Interlocutori di una prigioniera di... Delos?, sfuggita a quanto pare alle segrete di un monastero distrutto dal successore di cui sopra. Ringraziati dalla scema a cui abbiamo ammazzato amici e familiari una manciata di giorni fa, portandola a desiderare di buttarsi già da una rupe. E soprattutto Astea principessa dei nordri, vestita e ingioiellata con i frutti delle razzie delle stesse persone che le hanno "voluto bene" negli ultimi tempi.

E a cavallo del destriero del defunto Poeta.

Altro che Rarity.

Mi dispiace solo che quel villaggio non sparirà tanto presto, non auguro a nessun esercito di doversi cimentare contro quella strettoia micidiale. La speranza è che possano pensarci le Ombre Nere, magari dal mare. Sarebbe quasi da lasciare un'ultima pietra scribacchiata da qualche parte...
scritto da Vodan , 00:24 | permalink | markup wiki | commenti (0)
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