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I Commentarii di Padre Engelhaft
Engelhaft Todenehmer
 
creato il: 23/02/2012   messaggi totali: 9   commenti totali: 8
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23 settembre 516 p.F.
Sabato 30 Novembre 2013

Preparazione del lutto e preghiera dell'Alba

Alture intorno al villaggio di Mavan, Ducato di Feith, presso Uryen del Margravio. Notte tra il 22 e il 23 settembre dell'anno 516 dopo la Fondazione.

Sir Bohemond d'Arlac, Paladino dell'Ordine Bianco di Dytros, mio amico più caro nelle solitudini del Corno del Tramonto e mio commilitone, cessa di essere cosciente e riduce pressoché a zero le fuzioni vitali dopo alcune ore di agonia per trauma cranico causato da colpo di spada sull'elmo. Per la mia esperienza, da questo stato non si riemerge e dopo poco sopraggiunge inevitabilmente il collasso cardiaco. Le sue ultime parole sono di dovere e di misericordia. La sua fede è intatta, salda e generosa.
Il suo assassino, un rinnegato della Guerra delle Lande, vilmente sopravvissuto più volte ai Signori cui aveva giurato fedeltà e che aveva condotto al traviamento, ha rifiutato il perdono degli Dèi, così era scritto, e giace in terra sconsacrata. Di lui non mette conto riportare il nome, perché era carne dell'Abominio e tale resterà.

La gloria del mio amico risplende della luce di Dytros l'Invitto. Lo vedo, mentre recito le litanie dei defunti, ascendere alla Luce dei Giusti.

La mia solitudine è grande.

Il silenzio è opprimente.

Avrei bisogno della mia cella per lungamente meditare, della mia chiesa per distendermi sul nudo pavimento e pregare, dei canti dei miei confratelli per respirare l'aria sublime e serena dei morti nella pace.

Invece, tra commilitoni che a stento mi comprendono, tra prigionieri senza fede e senza morale, tra alleati profittatori e meschini, tra cadaveri di compagni e nemici orrendamente mescolati, mi accingo a recitare per me solo forse e per il mio caduto la preghiera dell'Alba. Quell'ideale che ci accomuna e che con difficoltà abbiamo cercato di diffondere con la parola, l'uno, e con l'esempio, l'altro, in queste terre desolate.

Forse non è stato il caso ma la Volontà Suprema che mi ha spinto, nell'esasperazione, nella paura e nel dolore, a rivelare involontariamente le tue vesti di Paladino; che ha spinto quel rinnegato ad offendere per l'ultima volta gli Dèi prima di esalare l'ultimo respiro. Perché Kayah, l'Inconoscibile, non ha tollerato l'affronto del colpevole e Dytros non ha permesso che restasse sconosciuto il tuo marchio, il suo. Forse. Ma la Volontà Suprema ci è ignota.

Ancora accecati dal buio, brancoliamo alla fine della notte, mentre il brivido dell'alba, la nebbia del mattino ridestano con durezza le nostre stanche membra e ci celano ancora le forme della natura.

Addio, cavaliere, mio Sir. Cavalca verso Pyros il Serenante, mentre Dytros ti sorride. Corri verso la Pace.

Stella del mattino, lanterna dei viandanti,
annuncia il sorgere del fuoco, laggiù, nell'orizzonte.
Scudo dei soldati della fede, gioia della madri, conforto degli infanti,
richiama i giusti alla battaglia, disperdi le ansie della notte,
spargi di gioia le mie strade, corrispondimi il pane per i figli.
Rosso come il sangue che mi scorre nelle vene,
santo come il cuore che porto nel mio petto,
Pyros il Giusto, il Vero, il Luminoso, il Pacificatore....
scritto da Padre Engelhaft Todenehemer , 13:20 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
18 aprile 516 p.F.
Mercoledì 26 Settembre 2012

Meditazioni e preghiere

Ancora una volta con il mio comandante..... Io e lui. "Tu, Engelhaft, vieni con me". "Tycho, stammi vicino". E il mio bastone roteava come forse mai aveva fatto la mia alabarda. Roteava questa volta contro la malattia dell'abisso, contro la deturpazione della morte, contro la peste che devasta i regni della mia Dea, che contamina i confini sanciti dai Superni.
Eppure....
ancora una volta il mio comandante è caduto. Davanti a me. Combattendo gloriosamente, stretto al Risvegliato. Deben Bonne, con tutti i suoi limiti, il suo buon senso militare e il suo entusiasmo, mi ha ricordato il mio Sir.
Ora il suo braccio è martoriato, il morbo avanza e il Signore della Morte ha preso il sopravvento su di lui, su di me, sulle mie vesti.
Fino a quando mi tormenterai, memoria dell'Halsbandseel?
Mia Sovrana, Regina della Notte e dell'Eterno Riposo, Conforto degli Innocenti, perché non hai risposto alle mie preghiere? Perché non mi hai aiutato a salvare il mio comandante? Che cosa manca al tuo servo per rendertelo gradito? Che cosa ti ha ferito nella mia fede, nella mia speranza, nella mia amicizia verso i poveri e i derelitti?
Aiutami, o Kayah divina, non garantirmi una vita senza il tuo sostegno, sacrificami, ma difendi la mia missione. Annullami, ma non farmi vacillare.

Accogli il Sergente Deben nella tua pace quando sarà, come hai fatto con il buon Sir Walafried, che era il migliore degli Angemaahr. Ascolta la mia implorazione, quest'ultima che accompagna la morte....
scritto da Padre Engelhaft , 00:55 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
28 marzo 516 p.F.
Lunedì 25 Giugno 2012

Paradossi e speranze

Perduti tra le tombe sconsacrate, vittime della maledizione oscura e misteriosa......
Costretti ad allearci ai nemici che dovevamo e volevamo giustiziare. Molti paradossi, non solo questo. Ho fallito nel diffondere la fede: i miei compagni più stretti mi hanno abbandonato, coloro per i quali ho pregato, per la cui salvezza ho implorato il dito di Kayah contro le ombre senza pace. Ho sentito persino rivolgermi l'accusa della preghiera ("ci hanno attaccato perché il prete ha pregato"), come se fosse la presenza di un sacerdote la causa della morte non morte, della violenza del male, della contaminazione. Abile e tortuosa la mente del Signore degli Inganni.

I miei nemici mi erano più vicini nella fede dei miei amici. I giustizieri più infedeli dei condannati. Paradossi del Corno del Tramonto. Dovrò addestrare la mia anima a cogliere più rapidamente tali incongruenze e a farne tesoro per la vittoria finale della Luce. Un barlume ha cominciato a brillare infatti nei cuori degli uomini di Jones e forse persino nel suo. Una fiammella si è spenta invece altrove. Che la speranza possa riaccenderla in questa umida notte, che, come si è visto, non ha perso conoscenza del sole.

L'occhio di Pyros oltre la maledizione, oltre la nebbia. Come rugiada mattutina, come acqua nel deserto.

Così la rivelazione di Bohemond sul precipizio. Mentre i compagni ti abbandonano, Dytros il Bianco ti si rivela, come nelle battaglie primordiali. E ti dice di non disperare, anche se la battaglia infuria, anche se le tue ali hanno ceduto, anche il nemico dilaga da ogni lato. Del camerata caduto e sanguinante il viso si illumina e la voce t'annuncia che il Dio è sceso in campo.

Se fosse un paladino celato, per la maggior gloria della religione.... Altro che il pavido che ha disonorato le sue vesti di fronte al Prevosto di Uryen. Allora, di nuovo, risorge, come da antica brace, la speranza.

Il Prevosto. Malato come malata è questa terra. Soffre insieme al suo gregge e ai suoi pascoli. E prima di lui un altro Prevosto ha tentato di porre un sigillo. Un sigillo che ora, dopo tanti anni e tanto sangue versato, è sbiadito.

I preti vigliacchi di cui ho udito parlare al Campo di Sventura. I preti che hanno abbandonato la colonia alle stragi. I preti disprezzati da Sam Raol. Anche per loro colpa il morbo è avanzato. Certamente.

Che morbo? A questa domanda non so dare risposta. Ipotesi si affollano ed esperienze di orrori si moltiplicano. Il ronzio degli insetti, il gracchiare dei neri uccelli. Gli uomini che muoiono, che si perdono, che si ammalano, che vagano senza soffio vitale. Il labile confine del fiume. E la Città Sacra infestata....

Scrivere ai Reverendi Padri di Farsund. Ma con più notizie, più indizi, per curare questa malattia, per risanare questa terra piagata.

Ho solo un sentiero nella mia testa. Al di là del Traunne. Madre Margareth, come il virgulto di quando questa terra era giovane. Un'illuminazione, come la confessione di Bohemond tra le ferite della battaglia. Uniamo le forze. Quelle dei grandi Dèi amorosi e le povere membra di questi uomini confusi o disperati.

Kayah, concedimi la grazia della tua benedizione.


scritto da Padre Engelhaft Todenehmer , 01:07 | permalink | markup wiki | commenti (1)
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