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- Ian Bohr ed Eric Navar -
 
Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 85   commenti totali: 91
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28 aprile 516
Mercoledì 17 Ottobre 2012

Lo sbaglio

Questa sono io, adesso.
Indosso un'armatura sforacchiata, ma ancora valida. Ho un arco, armi, alcune cicatrici. La cicatrice più vistosa ce l'ho sulla fronte, uno sgarro che rimarrà sempre a ricordarmi quanto sia importante indossare un buon elmetto nelle situazioni di pericolo.
Sono un soldato semplice dell'esercito regolare di Uryen. I miei superiori mi trattano con rude schiettezza e con rispetto, esattamente come trattano tutti gli altri.
Rischio la pelle quasi ogni giorno e faccio del mio meglio per contrastare la minaccia tremenda che incombe su queste terre. Ho anche confessato al Sergente Rock il fatto di saper usare un pochino la magia e per il momento lui mi autorizza a farlo. In prospettiva dovrò parlarne con il Capitano Barun e formalizzare bene questa cosa.
Non mi lamento.

In questi ultimi due giorni, a causa di Messer Guy Ashley, ho riflettuto su tante cose.

Dove sarei adesso, se quel giorno di tanti anni fa, a Burglitz, non avessi commesso "lo sbaglio" che mi ha fatto precipitare nel disonore?
Riesco a vedermi, con gli occhi della fantasia, con indosso bei vestiti, in un palazzetto dignitoso da qualche parte tra Ammerung e Fiedelm. Non ho cicatrici, ma magari ho qualche marmocchio moccioloso aggrappato alla sottana. E soprattutto ho un marito che non ho scelto, che esercita la sua potestà su di me e sulla mia vita. Uno come Guy Ashley, magari.

Uno dei momenti più umilianti della mia vita è stato quando abbiamo ricevuto la visita di Lord Alyster Forge alla Rocca di Bronne e sono stata obbligata a compiacerlo. Ma un matrimonio non desiderato non è forse la stessa cosa moltiplicata all'infinito? E' la stessa orribile e triste cosa, solo ammantata di ipocrisia e falsa rispettabilità.

Adesso osservo i capricci irritanti di Guy Ashley e sorrido. Perchè quella non è la mia vita, non è più la mia vita.
Io sto qui sulla frontiera a proteggere gli ignari che popolano le terre più a sud. Proteggo le mie sorelle, sposate onorevolmente con sconosciuti di rango, sottomesse ai loro mariti. E tutti, se sapessero, direbbero che è quella la strada giusta da percorrere, e compatirebbero me, la figlia rovinata.

Io però benedico il mio sbaglio. Non per l'effimero divertimento di quei momenti, nè per la lezione e le delusioni successive.
Benedico il mio sbaglio perchè grazie ad esso si è rotta la rete di fili d'oro che mi imprigionava in un mondo di falsità. Il mondo di mio padre, di Alyster Forge e di tutti i Guy Ashley più o meno isterici in circolazione.


Il mondo vero è questo. Fa schifo magari, ma è reale. Ed io sono proprio qui.


scritto da Kailah , 12:14 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
16 aprile 516
Martedì 11 Settembre 2012

Potrebbe essere un grave errore...

Non lo so se abbiamo fatto bene a spingere che Angelica si rechi ogni giorno a far visita a Cynthia.
La responsabilità di questa decisione in gran parte è mia, sono stata io a suggerirlo. Ma ora sono preoccupata, ho come un presentimento, qualcosa mi dice che questa faccenda non porterà niente di buono.
Può andar male in un sacco di modi diversi.

Non mi piace che Angelica debba soggiornare nelle segrete: è malsano, tetro. E con chi, poi!
Non sono nemmeno sicura che abbia compreso a pieno la serietà del rischio che corre. Mi sono sfinita a ripeterle di fare attenzione, di non avvicinarsi a Cynthia, di non toccarla, di non lasciarsi impietosire. Basterà? Oppure commetterà qualche imprudenza?

Cynthia ispira una grande pena, povera ragazza. Angelica è di buon cuore, sarà dura per lei rispettare il protocollo di sicurezza. E' difficile credere che Cynthia sia condannata, in effetti. A vederla appare in salute, ingiustamente reclusa.

Padre Engelhaft ha fiducia che sia possibile salvarla, ed è in quest'ottica che ha sostenuto la proposta di farle trascorrere del tempo con una persona che conosce, in modo da mantenerle attiva la mente, occupati i pensieri in qualcosa di "umano".
Lui è un uomo di fede, ed è giusto che abbia fede.

Io per la verità sono un po' più pessimista. Anche nell'ipotesi migliore, che veramente sia guarita, l'attende comunque una lunghissima reclusione, perchè il Capitano Barun non ha intenzione di correre rischi. Come dargli torto.
Ma io temo che proprio non sia guarita. Non ho idea di quale forma abbia assunto in lei il "contagio", ma non è normale che resista in quelle condizioni di salute senza mai nutrirsi.

Mi fa paura tutto questo. Ho pietà per Cynthia, che temo sia condannata in ogni modo, ed ho paura per Angelica, che rischia di finire prigioniera di una situazione senza sbocchi.

Domattina dobbiamo partire, e per qualche tempo staremo lontani dalla Rocca di Tramontana. Speriamo bene...

scritto da Kailah , 15:22 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
6 aprile 516
Mercoledì 18 Luglio 2012

intatta

C'è mancato poco. Ma poco davvero, eh.
Adesso i commilitoni ridacchiano al pensiero che io debba mostrare la mia pelle a Ramsey. La mia pelle intatta, grazie agli Dei.
E' imbarazzante stare in fila fuori dalla porta di Cynthia, con gli altri soldati che mi guardano e se la ridono sotto i baffi, ma in fondo non me la prendo: fanno battute sceme, si danno di gomito e se la ridono un po', ma solo perchè hanno un disperato bisogno di rilassarsi... di fare cose stupide, anche. Di pensare pensieri "normali" e poco impegnativi. Tipo me che devo spogliarmi davanti a Ramsey. Povera me!

Comunque la "Bestia dei Mirtilli" è morta. Bisogna festeggiare, esultare. Già sento di fuori il vociare entusiasta, si parla di vino offerto dal Caporal Maggiore Brad Robnoff. Sembra una festa di compleanno, o qualcosa del genere...

Il giovane soldato Omar non festeggia. Sta ai ceppi, in attesa.
La sua pelle non era intatta. I suoi compagni feriti hanno scelto una rapida morte, lui si è offerto di fare da cavia per la pozione di Luger. Chissà quando e come si manifesteranno i sintomi del contagio, quanto lunga sarà l'agonia. Ho davanti agli occhi le creature incatenate nella cantina di Luger, per fortuna Omar no.
In cambio di tanta pena, potrà vedere un'ultima volta la sua fidanzata. E' il genere di cose che conviene evitare di immaginare, a cui è meglio non pensare proprio.

Specialmente perchè bisogna festeggiare, e bisogna farlo con lo spirito giusto, per quanto possa essere complicato.
Questa sera non bisogna riflettere sul comportamento esageratamente intelligente dei morti che camminano, nè sugli insetti che pure sembravano agire in modo coordinato.
E' meglio evitare di ragionare su quanto materiale infetto sia rimasto in quel bosco, e che non è stato possibile bruciare. Meglio pure non soffermarsi su tutti i morti che ancora si staranno nascondendo tra gli alberi, e che andranno stanati uno a uno. A prezzo di chissà quanta altra gente contagiata.

Sono parecchie le cose a cui conviene non pensare, stanotte.
E ben vengano allora un po' di battute stupide, per quanto possano farmi arrossire.
Questi soldati sono tutto ciò che si frappone tra la gente dei villaggi e gli orrori della foresta, per non parlare del male a Nord del Traunne. Sono il baluardo che protegge la civiltà dagli attacchi dei Nordri e dei selvaggi Elsenoriti. Sono induriti dalla guerra, ma pur sempre fatti di pelle e di sangue, di pelle intatta, ancora una volta.

In ricordo di chi non ce l'ha fatta, ringraziando gli Dei per ogni singola nuova alba che ci concedono di vedere, è il momento di fare festa.
Salute e lunga vita!


scritto da Kailah , 00:07 | permalink | markup wiki | commenti (2)
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