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La Necromanzia

Un frammento di ambra con una lucertola intrappolata al suo interno, utilizzata per la voce La Necromanzia.Disciplina che raccoglie gli studi e le ricerche volte all'utilizzo del Potere Magico come strumento di studio e comprensione della realtà. Le sue applicazioni pratiche spaziano dall'identificazione delle funzioni vitali, alla manipolazione delle dinamiche alla base dei processi organici e inorganici, al controllo dell'impatto del tempo sulla materia. Il nome deriva dalla tendenza, comune alla maggior parte di questi studi, ad esplorare le suddette applicazioni nei molteplici ambiti legati ai concetti di vita e di morte. Questo ha portato sia la Chiesa che la credenza popolare a considerare il ricercatore di questa disciplina, comunemente definito Necromante, come un individuo dedito allo studio di cadaveri o resti di uomini e animali ovvero alla ricerca di un modo "terreno", ancorché basato sul Potere Magico, per sconfiggere o provocare la morte. In realtà, per quanto l'esistenza di simili ricerche sia indiscutibile e comprovata, la Disciplina trova numerose applicazioni anche dello studio delle malattie, nel potenziamento dei processi rigenerativi del corpo e nella purificazione delle sostanze organiche.
La Disciplina della Necromanzia è la terza ed ultima tra quelle menzionate nel Grande Grimorio e, anche per via della fortissima diffidenza da parte della Chiesa della Luce, la meno diffusa tra le arti magiche del Continente di Sarakon. Le ricerche magiche ad essa riconducibili sono spesso considerate equivalenti alla pratica di arti oscure o con esse confuse, e per questo vietate e severamente punite in molte zone del Granducato di Greyhaven e dell'Impero di Delos.

Princìpi di base della Necromanzia

La disciplina concepisce il Potere Magico come lo strumento con cui l'individuo ha la possibilità di comprendere e alterare i princìpi che regolano gli aspetti funzionali che regolano l'esistenza: concetti come la vita, la morte, lo scorrere del tempo, i fenomeni atmosferici, alterazioni organiche e inorganiche come la combustione e la soluzione. Tali richerche possono avvicinarsi sia al Sortilegio, quando studiano gli effetti che questi processi provocano sull'individuo e sui suoi sensi, sia all'Evocazione, nella misura in cui gli stessi inducono cambiamenti di stato e trasmutazioni più o meno rilevanti. Numerosi princìpi della disciplina risultano quindi trasversali rispetto a moltissime ricerche magiche.
Nonostante questo, la Necromanzia non gode di elevato credito nei principali paesi del Continente ed è senza dubbio la disciplina meno diffusa e praticata tanto nelle Scuole di Magia quanto all'interno della società. Le motivazioni sono in parte spiegate dall'atteggiamento ostile tenuto dalla Chiesa della Luce nei riguardi di molte ricerche magiche ad essa riconducibili, che hanno portato a numerose persecuzioni nel corso dei secoli. Vi sono però almeno altri due aspetti che ne hanno impedito lo sviluppo: il primo è legato alla frammentazione della disciplina in moltissimi ambiti di ricerca non collegati tra loro, che ha limitato la nascita di congreghe numerose in grado di perfezionare i loro risultati e ricondurli entro parametri di efficienza e riproducibilità accettabili. Il secondo è legato all'indubbia difficoltà degli studi e alle indispensabili conoscenze ad essi connesse: il Necromante che non voglia limitarsi alla mera esecuzione delle ricerche note non può esimersi dallo studio approfondito dell'anatomia, dell'alchimia, della geologia e del mondo animale e vegetale, nonché da una notevole preparazione storica e antropologica. A questo si aggiunge l'estrema difficoltà, per i motivi sopra menzionati, di reperire e studiare i rudimenti della disciplina presso testi del passato o mentori più esperti.

Simboli e Iconografia

La Necromanzia è generalmente associata ai colori giallo e nero e/o a tonalità autunnali come il grigio, l'ocra e il marrone. I simboli più comuni con cui viene rappresentata sono spesso mutuati dall'iconografia con cui i popoli si riferiscono alla morte, al tempo o all'aldilà: la croce, il cerchio, il simbolo dell'infinito. Gli animali comunemente associati alla Necromanzia sono la lucertola, il corvo e la civetta. Gli insetti considerati più affini sono la mosca, la falèna e la formica. Altri simboli utilizzati per descrivere la Necromanzia sono pietre e minerali come la giada, l'ambra, l'ossidiana e l'ametista. Il fatto che molti dei simboli attribuiti alla Necromanzia siano comunemente utilizzati anche in associazione ad alcuni culti delle Tenebre non deve stupire, in quanto evidenzia in modo inequivocabile l'atteggiamento che il popolo e l'ordine costituito hanno tenuto negli ultimi secoli nei confronti di tale ricerca.

Il Mantra del Necromante

Non è la neve che causa l'inverno, ma l'inverno che causa la neve.
Creata il 27/03/2014 da DarkAngel (1355 voci inserite). Ultima modifica il 19/09/2014.
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