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Santo Sinodo

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Il Santo Sinodo è la massima adunanza del Clero della Luce. Viene convocato dal Patriarca di Turn o dal Patriarca di Delos o dall'Imperatore di Delos. Vi partecipano tutti i Vescovi e i Metropoliti di Sarakon, insieme a molti Abati e Igùmeni e ad alcuni Sacerdoti dalla dottrina teologica particolarmente rinomata che abbiano ricevuto questo onore. Le deliberazioni prese dal Santo Sinodo sono universalmente valide e si ritengono effettive per tutta la Chiesa della Luce. Tuttavia la collocazione delle antiche autorità ecclesiastiche di Turn nell'Impero di Delos e la creazione del Sacro Collegio di Greyahven hanno reso la situazione forse meno semplice di un tempo. Una cosa è certa: tanto i Patriarchi quanto il Sacro Collegio, nonostante le dispute, anche accese, di natura teologica e teologico-politica che hanno visto in contrapposizione il clero alle loro dipendenze, hanno cercato sempre di non invalidare la forza spirituale del Santo Sinodo per tutti i fedeli.

I Sinodi del passato

I Sinodo di Kàmiros (205 P.F.)

Convocato dall'Imperatore di Turn Thobosus.
1) Viene ribadita, sulla base dell'antico motu proprio del Patriarca Evanthius IV, la posizione di superiore autorità spirituale del Patriarca di Turn, seconda solo al Santo Sinodo stesso.
2) E' anche perfezionata e ufficializzata l'organizzazione gerarchica degli Ordini di Pyros e di Kayah.
3) Vengono approfondite e ufficialmente riconosciute le posizioni di due divinità già ampiamente presenti nel culto turniano, insieme a Pyros e Kayah: Dytros, dichiarato "Pàredro di Pyros", sua declinazione e degno di essere venerato insieme al dio supremo, e Reyks, definito "Alter ego di Dytros".
4) Alla figura di Pyros è riconosciuta altresì la funzione unificatrice, nel nome della santa e giusta religione, di tutto il mondo di Sarakon, funzione che si vede attuata nella salvifica presenza dell'Impero di Turn e delle sue conquiste: in quest'ottica viene esortato l'Imperatore a proseguire nella secolare opera turniana di ampliamento dei confini, di pacificazione interna, di sradicamento dei culti errati o perversi. A questo riguardo il Sinodo procede ad una prima verifica ed analisi dei vari culti presenti nelle terre soggette all'Impero, sulla base delle informazioni nelle mani dei Vescovi e delle indicazioni pastorali da loro giunte. Alcune devozioni da sempre guardate con sospetto e già condannate dai Patriarchi del passato (vedi la bolla Post cogitationem multam di Tatianus I), con la conseguenza di dure persecuzioni da parte dell'autorità imperiale, sono ora riconosciute ufficialmente come eretiche e colpevoli: i culti riconducibili ad esseri divini nominati Shub-Niggurath, Morgoblath, Azatoth, Yog-Shoggoth e a divinità anche più antiche loro affini (come Maarduk e Heloira) sono condannati senza remissione. Eretico sarà oramai riconosciuto anche ogni ecclesiastico che ritenga possibile una qualsiasi conciliazione tra il verbo di Pyros e Kayah e quello di queste divinità.
5) L'Imperatore di Turn Arrasius Thobosus viene proclamato Sommo Sacerdote e Divino Interprete di Pyros, con l'ufficiale riconoscimento del diritto alla convocazione dei Sinodi. Tale titolatura fu richiesta da Thobosus stesso e concessa in considerazione delle finalità del sovrano e della santità che aleggiava sulla sua persona: la volontà di Thobosus era quella di stringere saldamente l'unità laica dello Stato, rappresentata dalla sua figura, con l'unità religiosa rappresentata dal Patriarca di Turn e dal clero di Pyros e Kayah: in tal modo si sarebbe responsabilizzato l'Imperatore, "costretto" ad essere santo, e si sarebbe creato un contrappeso "interno" per il clero, qualora fosse voluto uscire dalle sue competenze; senza contare il controllo reciproco sulla fedeltà ai dettami della fede che si sarebbe realizzato tra clero e Imperatore (vedi, per maggiori approfondimenti, le voci Thobosus e Imperatore di Delos).I risultati del Sinodo di Kàmiros sono a tutt'oggi oggetto di discussioni teologiche e di varie interpretazioni. La questione più spinosa nella teologia attuale è sicuramente quella del valore da dare a questa impegnativa titolatura dell'Imperatore, prima di Turn, oggi di Delos. I teologi più intransigenti e radicali, soprattutto del Nord, limitano nella loro interpretazione il tutto alla persona di Thobosus, che era sicuramente toccato dalla benevolenza divina, e non lo vorrebbero estendere alla carica imperiale in sé. Quelli più moderati, e più ortodossi, oscillano nell'intepretare la deliberazione del Sinodo da una parte come una precisa definizione (in senso riduttivo) delle competenze dell'autorità laica sulla sfera religiosa, dall'altra come una benefica rivendicazione dell'unità spirituale e pratica che deve sussistere tra le istituzioni laiche e quelle religiose.

II Sinodo di Kàmiros (250 P.F.)

Convocato dall'Imperatore di Delos Ioudianos.
1) Viene professata la condanna dei culti di Gargutz e di Shasda, come coerente estensione degli anatemi del I Sinodo di Kàmiros nei confronti dei culti eretici e tenebrosi. Un contributo a questa risoluzione venne in particolare dagli scritti del Padre Sinodale Oulpianòs, che si richiamavano in notevole misura alla tradizione patriarcale in materia (in particolare la bolla Post cogitationem multam del Patriarca Tatianus I).
2) Si dirimono anche questioni di gestione ecclesiastica, diventate impellenti a seguito della dissoluzione dell'Impero di Turn e della crescente "deliotizzazione" dell'Impero di Delos, ovvero la preminenza dell'area orientale e meridionale dei territori del ridimensionato Impero. Viene riconosciuta piena autorità religiosa e gestionale al Sacro Collegio di Greyhaven sui territori di oltre Allston (anticamente Temi del Nord, oggi Granducato di Greyhaven). La gestione della gerarchia ecclesiastica nell'Impero di Delos passa invece al Patriarca di Delos, che nel corso degli ultimi decenni aveva acquisito sempre più prestigio e potere, data la vicinanza dell'autorità imperiale. Al Patriarca di Turn, riconosciuto comunque come suprema autorità religiosa unificante, secondo i dettami del I Sinodo,viene riservato tuttavia il privilegio della diretta gestione ecclesiastica nella parte occidentale dell'Impero di Delos, ove più forti sono le antiche memorie turniane.
3) Un'altra deliberazione particolarmente importante fu l'accoglimento della denominazione Chiesa della Luce, già sancita dai Vescovi settentrionali, riuniti nel Concilio di Greyhaven del 215.I risultati del II Sinodo di Kàmiros contribuiscono a riportare chiarezza all'interno della gestione ecclesiastica, a fornire la Chiesa di armi idonee ad affrontare le sfide del futuro, priva ormai di un unico centro politico direzionale, quale fu l'Impero di Turn, ad evitare dissidi e frizioni troppo forti tra i Vescovi dei due Stati e all'interno dello stesso Impero di Delos. Essi furono certo propiziati dagli eventi storici dei decenni precedenti, con la progressiva autonomizzazione politica ed ecclesiastica dei Temi del Nord, e dall'indebolimento irreversibile dell'influenza politica del Patriarcato di Turn, dopo l'esperienza di Viduus (per approfondimenti vedi anche le voci Ioudianus, Tatianus I, Oulpianòs).

I Sinodo di Delos (419 P.F.)

Convocato, di comune accordo, dal Patriarca di Turn Parlan V e dal Patriarca di Delos Eunapios II.
Si deve deliberare riguardo alla gravissima situazione creatasi con la guerra civile che ha sconvolto l'Impero di Delos alla fine del regno dell'usurpatore Varg Vikerens. La Chiesa risulta di fatto arbitra della situazione, ma è divisa tra Parlan V che ha guidato la rivolta contro Varg ed Eunapios II che invece fino all'ultimo ha tenuto un atteggiamento ambiguo.
Il Sinodo decide di rimuovere Eunapios II e di procedere all'elezione di un nuovo Patriarca di Delos nella persona di Prosdocimos I. In più con una deliberazione senza precedenti autorizza il neoeletto Patriarca ad assumere la reggenza imperiale. In tal modo viene risolta la grave questione politica e vengono rispettati i dettami del II Sinodo di Kàmiros che assegnava al Patriarca di Delos e non al Patriarca di Turn la gestione religiosa dei territori dell'Impero di Delos.

II Sinodo di Delos (421 P.F.)

Convocato dal Patriarca di Delos Prosdocimos I.
Viene accolta ufficialmente e resa valida per tutta la Chiesa della Luce, al di là di qualunque confine, la Riforma del Sacro Collegio di Greyhaven del 290 p.F., che sanciva la sostanziale equiparazione dei principali culti della Luce e riconduceva parte dei culti arcaici ancora presenti sul territorio greyhavenese all'interno delle Divinità note, condannando i restanti come eretici o blasfemi. La Riforma viene solennemente iscritta all'interno dei dettami del I Sinodo di Kàmiros, che aveva ufficializzato le posizioni di Dytros e Reyks e si dichiara che i Vescovi greyhavenesi avevano operato nel 290 nello spirito pienamente ortodosso del I Sinodo.Questo Sinodo fu importante non solo per il crisma solenne che diede alla deliberazione dell'autorità religiosa di Greyhaven ma anche perché, accogliendo per i territori delioti l'equiparazione dei culti della Luce, contribuì a mitigare la tendenza accentratrice del culto e dell'Ordine di Pyros e la sottovalutazione delle altre manifestazioni del divino, caratteristiche di Delos. La supremazia di tipo gerarchico riconosciuta all'Ordine di Pyros rischiava insomma di diventare sempre più una supremazia di tipo spirituale, producendo diverse interpretazione religiose a nord e a sud delle Allston: il Sinodo vi pose rimedio e cementò ancora una volta l'unità della Chiesa. La deliberazione del Sinodo chiarì ulteriormente poi la posizione del culto di Maers, divinità da sempre venerata lungo le coste turniane e poi greyhavenesi e deliote, ma dallo statuto mai pienamente definito a livello teologico.

Sinodo di Lindos (423 P.F.)

Convocato dal Patriarca di Delos Prosdocimos I.
Viene costituita e riconosciuta santa e legittima l'Inquisizione contro i culti condannati nel I Sinodo di Kàmiros e contro la magia dell'Evocazione e della Necromanzia.
Oggi tuttavia tale deliberazione è relativamente poco importante per Delos, poiché qui l'Inquisizione è inattiva e di fatto è rapidamente scomparsa già dopo la conclusione della teocrazia di Prosdocimos nel 424. La sua funzione, riconosciuta comunque dal Sinodo come di elevata portata spirituale, è ereditata dalla struttura ufficiale della Chiesa e dal braccio secolare dell'Imperatore, Divino Interprete di Pyros.
La deliberazione del Sinodo resta in ogni caso di particolare valore per Greyhaven ove l'istituzione è vitale e può vantare dal 423 P.F. un alto e accreditato valore spirituale.

Il Sinodo di Turn

Il diffondersi di un grande malcontento negli ambienti religiosi per l'arroganza delle popolazioni pagane dell'estremo Nord, per i pericoli provenienti da Benson e per le troppo strette relazioni tra la corte imperiale e Abbùl, insieme alle notizie inquietanti provenienti da Greyhaven per tutto l'anno 514 P.F., con gli eserciti e le flotte del Custode sconfitti su più fronti in terra di Surok e con i vassalli del Custode fuori controllo sia a Benson che a Krandamer, spingono il Patriarca di Turn Adrianus III a convocare il primo Sinodo di Turn per il 1 ottobre del 515 P.F.
Il tema del Sinodo sarà l'urgente opera di conversione e di pacificazione da operare nei confronti dei barbari nordri ed elsenoriti, il rafforzamento dell'unità delle Chiese in tutti i territori dell'Antico Impero e un nuovo progetto di diffusione del vero credo della Luce tra i fedeli e i governanti. Si auspica così che ritornino la pace e la pietà religiosa in tutte le terre consacrate alla fede.
(continua)
Creata il 24/06/2007 da Elmer's pupil (248 voci inserite). Ultima modifica il 30/06/2011.
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