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1 giugno 518
Domenica 8 Novembre 2009
Punto 8 dell' elenco di Sir Didimus: "Non toccare le donne, a meno che non si debba salvarle da un pericolo"
Caro Garvi,
sei il nano più saggio che abbia conosciuto e potrai senz'altro consigliarmi bene anche stavolta.
Vivere a stretto contatto con il signor Loic e tutti i miei nuovi compagni d'avventura mi sta facendo maturare ed è evidente a tutti che non sono più il ragazzino ottuso e impacciato che non riusciva a rivolgere la parola alle femmine. Non per questo il mio rapporto con l'altro sesso è diventato più facile.
Per dirla in due parole: tutte queste donne che girano intorno a me mi rendono nervoso e, se si eccentua la reverenda paladina Solice, tutte sembrano divertirsi a mandare all'aria la mia concentrazione.
Tutto è iniziato con un sogno assai strano fatto subito dopo la morte dello stregone Parrot Shaft e la cattura della sua amante Dora.
Ebbene, nel mio sogno, rivivevo il momento in cui catturai questa strega che mi cadde tra le braccia nuda e ferita ma invisibile grazie ad un sortilegio.
Nella realtà, la strega mi fu tolta di mano prima che il suo corpo riacquistasse colore ma, nel mio sogno, restavo da solo a tenerla in braccio e pian piano, con mio sgomento, questa creatura riprendeva le sue fattezze, inequivocabilemte femminili.
Già ero molto a disagio di fronte a quanto stavo intravedendo, ma il vero orrore è stato quando quei lineamenti si sono ricomposti del tutto fino a rivelare non già l'identità di Dora Barrow ma quella della mia amica Desiree!
Nel sogno, il mio sgomento era tale che, riconosciutala, la lasciai cadere di peso giù dalle mie braccia ed ella, urtando rovinosamente sul pavimento, mi guardò in cagnesco e mi urlò: "Elias, sei un cretino!".
A quel punto mi sono risvegliato di malumore, con addosso alcune diverse sensazioni che, per semplicità, definirò sgradevoli.
Nei giorni che sono seguiti, altre donnine discinte sono entrate a forza nella mia visuale: prima la stessa Dora che, per una brillante idea di Guelfo, andava guardata a vista anche nell'intimità della latrina (io mi sono rifiutato, sia chiaro!), poi Giulia Bones, ostessa spudorata e lussuriosa che, si dice, ama coricarsi in letti altrui senza aspettare di essere invitata.
La mia volontà è salda, caro Garvi, e ho ben presenti gli insegnamenti di Sir Didimus circa la necessità di evitare coinvolgimenti con il sesso debole, tuttavia mi piacerebbe che queste signorine se ne restassero nelle loro case o nei conventi anzichè girare il continente come scintille impazzite a crear scompiglio nei pensieri di noi guerrieri!
sei il nano più saggio che abbia conosciuto e potrai senz'altro consigliarmi bene anche stavolta.
Vivere a stretto contatto con il signor Loic e tutti i miei nuovi compagni d'avventura mi sta facendo maturare ed è evidente a tutti che non sono più il ragazzino ottuso e impacciato che non riusciva a rivolgere la parola alle femmine. Non per questo il mio rapporto con l'altro sesso è diventato più facile.
Per dirla in due parole: tutte queste donne che girano intorno a me mi rendono nervoso e, se si eccentua la reverenda paladina Solice, tutte sembrano divertirsi a mandare all'aria la mia concentrazione.
Tutto è iniziato con un sogno assai strano fatto subito dopo la morte dello stregone Parrot Shaft e la cattura della sua amante Dora.
Ebbene, nel mio sogno, rivivevo il momento in cui catturai questa strega che mi cadde tra le braccia nuda e ferita ma invisibile grazie ad un sortilegio.
Nella realtà, la strega mi fu tolta di mano prima che il suo corpo riacquistasse colore ma, nel mio sogno, restavo da solo a tenerla in braccio e pian piano, con mio sgomento, questa creatura riprendeva le sue fattezze, inequivocabilemte femminili.
Già ero molto a disagio di fronte a quanto stavo intravedendo, ma il vero orrore è stato quando quei lineamenti si sono ricomposti del tutto fino a rivelare non già l'identità di Dora Barrow ma quella della mia amica Desiree!
Nel sogno, il mio sgomento era tale che, riconosciutala, la lasciai cadere di peso giù dalle mie braccia ed ella, urtando rovinosamente sul pavimento, mi guardò in cagnesco e mi urlò: "Elias, sei un cretino!".
A quel punto mi sono risvegliato di malumore, con addosso alcune diverse sensazioni che, per semplicità, definirò sgradevoli.
Nei giorni che sono seguiti, altre donnine discinte sono entrate a forza nella mia visuale: prima la stessa Dora che, per una brillante idea di Guelfo, andava guardata a vista anche nell'intimità della latrina (io mi sono rifiutato, sia chiaro!), poi Giulia Bones, ostessa spudorata e lussuriosa che, si dice, ama coricarsi in letti altrui senza aspettare di essere invitata.
La mia volontà è salda, caro Garvi, e ho ben presenti gli insegnamenti di Sir Didimus circa la necessità di evitare coinvolgimenti con il sesso debole, tuttavia mi piacerebbe che queste signorine se ne restassero nelle loro case o nei conventi anzichè girare il continente come scintille impazzite a crear scompiglio nei pensieri di noi guerrieri!
16 maggio 518
Lunedì 21 Settembre 2009
Punto 170 dell' elenco di Sir Didimus: "L'acqua serve per dissetarsi e per lavarsi. Ogni altro uso è pretestuoso"
Caro padre, cara madre,
Ricordate quella volta, quando avevo 6 anni, che mio fratello Isaia mi spinse giù nel pozzo del cortile "per vedere se facevo le bollicine"? Mi toccò ingoiare tanta acqua che al pensiero ancora tossisco! E' da allora che ho poca simpatia per lo stare a mollo quando i miei piedi non toccano saldamente il terreno.
Lo stesso Sir Didimus mi assicurò che, stando al punto 170 dell'"Elenco dei Valori di un Cavaliere": "L'acqua serve per dissetarsi e per lavarsi. Ogni altro uso è pretestuoso" Nonostante questo, la sorte mi ha voluto nuovamente immerso fino ai denti in un torrente buio e freddo... se ci ripenso ho ancora i brividi!
Per il resto, vi basti sapere che sto bene e che i miei compagni non finiscono di stupirmi positivamente.
La cara Desirée ha saputo lenire qualche graffio riportato in battaglia e mi ha accudito un'intera notte come la sorella maggiore che non ho mai avuto. Dato che ella è ancora senza marito, mi chiedevo se non la si potrebbe presentare a uno dei miei fratelli, non appena usciranno di prigione. C'è da pensare che ammogliarsi con una donna così li rimetterebbe finalmente sulla buona strada. Mi ripropongo di organizzare questo incontro al momento giusto!
Ma chi mi ha stupito più di tutti è quel Guelfo! Il ragazzo è sì una testa calda e un saccentello ma mi ha sorpreso scoprire quanto egli tenga a me: aveva quasi le lacrime agli occhi, ieri, quando un furfante tentò di derubarmi. E' evidente che si tratta di un ragazzo di profonda sensibilità, che deve aver sofferto molto nella vita, e che tutta quella spocchia non è che una copertura per non mostrare la fragilità del suo animo.
Ebbene, io ho saputo vedere oltre. Ho visto il vero Guelfo e giuro sul mio onore che non lo farò pentire di avermi aperto il suo cuore. Da oggi egli avrà in me il più fedele degli amici.
Ricordate quella volta, quando avevo 6 anni, che mio fratello Isaia mi spinse giù nel pozzo del cortile "per vedere se facevo le bollicine"? Mi toccò ingoiare tanta acqua che al pensiero ancora tossisco! E' da allora che ho poca simpatia per lo stare a mollo quando i miei piedi non toccano saldamente il terreno.
Lo stesso Sir Didimus mi assicurò che, stando al punto 170 dell'"Elenco dei Valori di un Cavaliere": "L'acqua serve per dissetarsi e per lavarsi. Ogni altro uso è pretestuoso" Nonostante questo, la sorte mi ha voluto nuovamente immerso fino ai denti in un torrente buio e freddo... se ci ripenso ho ancora i brividi!
Per il resto, vi basti sapere che sto bene e che i miei compagni non finiscono di stupirmi positivamente.
La cara Desirée ha saputo lenire qualche graffio riportato in battaglia e mi ha accudito un'intera notte come la sorella maggiore che non ho mai avuto. Dato che ella è ancora senza marito, mi chiedevo se non la si potrebbe presentare a uno dei miei fratelli, non appena usciranno di prigione. C'è da pensare che ammogliarsi con una donna così li rimetterebbe finalmente sulla buona strada. Mi ripropongo di organizzare questo incontro al momento giusto!
Ma chi mi ha stupito più di tutti è quel Guelfo! Il ragazzo è sì una testa calda e un saccentello ma mi ha sorpreso scoprire quanto egli tenga a me: aveva quasi le lacrime agli occhi, ieri, quando un furfante tentò di derubarmi. E' evidente che si tratta di un ragazzo di profonda sensibilità, che deve aver sofferto molto nella vita, e che tutta quella spocchia non è che una copertura per non mostrare la fragilità del suo animo.
Ebbene, io ho saputo vedere oltre. Ho visto il vero Guelfo e giuro sul mio onore che non lo farò pentire di avermi aperto il suo cuore. Da oggi egli avrà in me il più fedele degli amici.
8 maggio 518
Venerdì 26 Giugno 2009
Punto 21 dell'elenco di Sir Didimus: "un cavaliere deve essere pietoso ma non farsi impietosire"
Caro padre, cara madre,
sto bene e così spero di voi. Mi trovo a Bruel, nel Ducato di Amer, per quella che sembra essere la mia nuova missione.
Non sono più solo: faccio da scorta ad un gruppo di brave persone in grazia di dio. C'è una paladina di Pyros tra loro: ha pochi anni e un aspetto fragile ma dal suo sguardo adulto traspare tutta la forza della sua fede. Ho ritrovato con gioia Eric e Loic Navar, la cui perizia in battaglia ebbi già modo di ammirare a Lachdàn. La presenza nel gruppo del Signor Loic mi fa dormire più tranquillo perchè si vede che è uomo saggio e d'esperienza, in grado di riportare sempre le cose nella giusta prospettiva e di dire la parola più sensata quando si chiacchiera troppo a vuoto.
Ho avuto modo di frequentare tal Guelfo che parla assai e sul quale ancora non mi sono fatto un'idea precisa. Egli si porta sempre dietro questa sua sorella non maritata che ha nome Desirèe: una brava donna dal cuore misericordioso che forse si può ancora accasare bene.
Gli eventi occorsi ieri notte mi hanno dato modo di riflettere sul punto 21 dell'"Elenco dei Valori di un Cavaliere" a cui Sir Didimus mi istruì: "Un cavaliere deve essere pietoso ma non farsi impietosire". Ebbene ieri, alleprese con un oste dall'animo poco limpido, ho saputo usare lo stivale ma anche la pietà: non mi sono fatto intenerire dalla mollezza della sua carne nè mi sono accanito quando è divenuto evidente che infierire su di lui sarebbe stata pura cattiveria.
Siate fieri di me: continuo ad imparare!