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21 ottobre 517
Sabato 2 Agosto 2008
La migliore amica...
... è una che non ti racconta balle. Che non ti tradisce, ti difende e ti comprende, senza dimenticare chi è lei, chi sei tu e quali sono le cose veramente importanti.
E' una che ti aspetta senza fare domande, ti ospita al caldo quando torni infreddolita, ti fa ridere, ti fa piangere, ti fa sperare. Ti dice le cose come stanno ma lascia sempre lo spazio per la speranza. Attende fiduciosa il suono delle campane, ma non ha paura di accoglierti anche se sei coperta di graffi e ridotta uno straccio. E sa che le campane le senti anche tu.
Io ringrazio gli Dei. Perchè io ce l'ho, un'amica così.
E' una che ti aspetta senza fare domande, ti ospita al caldo quando torni infreddolita, ti fa ridere, ti fa piangere, ti fa sperare. Ti dice le cose come stanno ma lascia sempre lo spazio per la speranza. Attende fiduciosa il suono delle campane, ma non ha paura di accoglierti anche se sei coperta di graffi e ridotta uno straccio. E sa che le campane le senti anche tu.
Io ringrazio gli Dei. Perchè io ce l'ho, un'amica così.
1 ottobre 517
Domenica 18 Maggio 2008
Valanga
Come una valanga, un fiume in piena.
Come una tempesta di ghiaccio, come una caduta in mezzo ai rovi.
Da soli. Feriti, insanguinati.
Soli, terribilmente soli, soli come quando il cielo ci è caduto addosso la prima volta. No, ancora più soli, più soli di così, perchè allora c'era tutta una vita, davanti, a darci speranza.
"Mi hai deluso", delusione, non credevo, non ti capisco.... non ti ho mai capito... siamo diversi, non siamo uguali... ci sono delle mura tra di noi, delle mura così alte e invalicabili che è una follia pensare di ignorarle.
Mura che sono come una diga, contro cui anche i sentimenti più profondi e nobili si infrangono.
E' questa la verità?
Siamo schiavi di prigioni invisibili, e ogni legame è un'illusione a cui ci aggrappiamo per mitigare la sofferenza della nostra reale - e ineludibile - solitudine? E quando ci risvegliamo dal sogno, dall'illusione, ci sono soltanto rovine ad aspettarci, pazienti e spietate, dall'altra parte?
No.
No, mi dispiace, non è così.
Io non ci credo.
Quello che ci lega è reale, è vero ed eterno. E non importa se Solice è la figlia di un Marchese, se io sono una girovaga, Loic un boia e Desiree e Guelfo sono stati adottati da un Signore. Non importa se Lucius è un Paladino, se Eric è un soldato.
Non importa, se ci vogliamo bene.
E' una scusa, quella di dar la colpa all'epoca, alla storia. Alle difficoltà a cui andiamo incontro, ai rischi e alla "missione".
Impariamo invece a piangere e a soffrire senza cercare ragioni fuori di noi. Magari lì per lì è persino più doloroso... ma almeno è utile, ci insegnerà qualcosa.
Stamattina gli occhi di Desiree mostrano un velo di stanchezza, lei è confusa, fatica persino a ricordare quello che è successo ieri sera, ieri notte.
La capisco, anche io vorrei dimenticare tutto e ricominciare dal momento in cui ci siamo visti in quel vicolo. Vorrei dimenticare tutto e immaginare che un amore possa finire in modo anche diverso, senza cattiveria, senza sfide, senza bisogno di farsi male ancora di più.
Dimenticare tutto, dimenticare quei rumori e quelle voci che ho sentito dietro la porta della stanza di Loic, dimenticare gli occhi duri di mio cugino, la velata soddisfazione di Guelfo davanti alla fine di quello che da sempre lui ha osteggiato.
Vorrei dimenticare tante cose. Ma non funziona così.
Noi siamo quelli che siamo anche grazie alle cose che vorremmo tanto poter dimenticare... e che invece resteranno lì per sempre a tormentarci. Ci tormentano ma ci rendono più forti, perchè sappiamo che possiamo sopravvivere, e che quella che ora ci sembra una scalata impossibile su una parete di roccia verticale, avvicinandoci, rivelerà un sentiero percorribile. Stretto, magari, ma sufficiente a farci raggiungere la vetta. Così' potremo guardarci alle spalle, una volta in cima, a contemplare il percorso, irto di pietre aguzze e di difficoltà, che siamo riusciti a sconfiggere.
Desiree, Loic, cercate dentro di voi la forza per non cedere all'odio, alla follia o al disprezzo. Vi prego, non date ragione a chi nega ogni speranza. Non date ragione ai nostri nemici, non date ragione a chi ha sempre cercato di alzare ancora di più quei muri tra di noi, godendo nell'edificare recinti e prigioni.
Vi prego, vi prego.
Nei vostri cuori c'è la forza per andare avanti. Dovete soltanto capire che è lì che si trova quella forza, e non altrove.
Come una tempesta di ghiaccio, come una caduta in mezzo ai rovi.
Da soli. Feriti, insanguinati.
Soli, terribilmente soli, soli come quando il cielo ci è caduto addosso la prima volta. No, ancora più soli, più soli di così, perchè allora c'era tutta una vita, davanti, a darci speranza.
"Mi hai deluso", delusione, non credevo, non ti capisco.... non ti ho mai capito... siamo diversi, non siamo uguali... ci sono delle mura tra di noi, delle mura così alte e invalicabili che è una follia pensare di ignorarle.
Mura che sono come una diga, contro cui anche i sentimenti più profondi e nobili si infrangono.
E' questa la verità?
Siamo schiavi di prigioni invisibili, e ogni legame è un'illusione a cui ci aggrappiamo per mitigare la sofferenza della nostra reale - e ineludibile - solitudine? E quando ci risvegliamo dal sogno, dall'illusione, ci sono soltanto rovine ad aspettarci, pazienti e spietate, dall'altra parte?
No.
No, mi dispiace, non è così.
Io non ci credo.
Quello che ci lega è reale, è vero ed eterno. E non importa se Solice è la figlia di un Marchese, se io sono una girovaga, Loic un boia e Desiree e Guelfo sono stati adottati da un Signore. Non importa se Lucius è un Paladino, se Eric è un soldato.
Non importa, se ci vogliamo bene.
E' una scusa, quella di dar la colpa all'epoca, alla storia. Alle difficoltà a cui andiamo incontro, ai rischi e alla "missione".
Impariamo invece a piangere e a soffrire senza cercare ragioni fuori di noi. Magari lì per lì è persino più doloroso... ma almeno è utile, ci insegnerà qualcosa.
Stamattina gli occhi di Desiree mostrano un velo di stanchezza, lei è confusa, fatica persino a ricordare quello che è successo ieri sera, ieri notte.
La capisco, anche io vorrei dimenticare tutto e ricominciare dal momento in cui ci siamo visti in quel vicolo. Vorrei dimenticare tutto e immaginare che un amore possa finire in modo anche diverso, senza cattiveria, senza sfide, senza bisogno di farsi male ancora di più.
Dimenticare tutto, dimenticare quei rumori e quelle voci che ho sentito dietro la porta della stanza di Loic, dimenticare gli occhi duri di mio cugino, la velata soddisfazione di Guelfo davanti alla fine di quello che da sempre lui ha osteggiato.
Vorrei dimenticare tante cose. Ma non funziona così.
Noi siamo quelli che siamo anche grazie alle cose che vorremmo tanto poter dimenticare... e che invece resteranno lì per sempre a tormentarci. Ci tormentano ma ci rendono più forti, perchè sappiamo che possiamo sopravvivere, e che quella che ora ci sembra una scalata impossibile su una parete di roccia verticale, avvicinandoci, rivelerà un sentiero percorribile. Stretto, magari, ma sufficiente a farci raggiungere la vetta. Così' potremo guardarci alle spalle, una volta in cima, a contemplare il percorso, irto di pietre aguzze e di difficoltà, che siamo riusciti a sconfiggere.
Desiree, Loic, cercate dentro di voi la forza per non cedere all'odio, alla follia o al disprezzo. Vi prego, non date ragione a chi nega ogni speranza. Non date ragione ai nostri nemici, non date ragione a chi ha sempre cercato di alzare ancora di più quei muri tra di noi, godendo nell'edificare recinti e prigioni.
Vi prego, vi prego.
Nei vostri cuori c'è la forza per andare avanti. Dovete soltanto capire che è lì che si trova quella forza, e non altrove.
27 settembre 517
Venerdì 9 Maggio 2008
Bambini insieme.
... mi chiedo se sia la realtà, la cosa più importante.
O se contino di più i ricordi e i sogni, o i sogni dei ricordi che vorremmo.
Desiree e Loic si conoscono da una vita, sono stati bambini insieme. Compagni di giochi nell'infanzia, stretti nello stesso dolore, uniti nella ricerca di giustizia, insieme nella vendetta... Che cosa ci può essere di più forte, di più totale? Una vita accanto, un legame indissolubile.
Cosa rimane adesso di tutto questo? E' possibile che un tale legame si sia spezzato?
Forse solo nella fantasia possiamo ritrovare le nostre vere origini, e qualcosa che non si spezzerà mai.
O se contino di più i ricordi e i sogni, o i sogni dei ricordi che vorremmo.
Desiree e Loic si conoscono da una vita, sono stati bambini insieme. Compagni di giochi nell'infanzia, stretti nello stesso dolore, uniti nella ricerca di giustizia, insieme nella vendetta... Che cosa ci può essere di più forte, di più totale? Una vita accanto, un legame indissolubile.
Cosa rimane adesso di tutto questo? E' possibile che un tale legame si sia spezzato?
Forse solo nella fantasia possiamo ritrovare le nostre vere origini, e qualcosa che non si spezzerà mai.
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