Per quanto riguarda cyberpunk ma soprattutto nell'horror è molto difficile organizzare vere e propie campagne
Effettivamente quello che dici ha un perchè!
Infatti il gdr horror puro è molto difficile farlo durare per una campagna intera, visto che richiede tutta una serie di "taciti accordi" tra master e giocatori, senza i quali l'atmosfera "de paura" rischia di dissolversi in un secondo.
Basta una battuta spiritosa nel momento sbagliato e si ripiomba pesantemente nella realtà, incapaci di lasciarsi prendere dalla paura, che poi è lo scopo ultimo dell'horror, quello di metterti "paura".
C'è poi il problema dei trucchetti per ottenere l'effetto horror, che protratti troppo a lungo perdono il loro smalto, mentre funzionano nell'imprevisto, quando ancora i giocatori non sanno dove si andrà a parare.
Oltretutto non si può dimenticare il rischio di escalation, ovvero la tentazione di cercare la paura nella quantità, nel mettere sempre un male piu' grosso dietro quello che già si comincia ad intravedere, e poi uno più grosso ancora.... a un certo punto si ottiene l'effetto contrario.
Il rischio più grande, quando si maneggia l'horror, è di ottenere un risultato comico. Ed è un rischio sempre in agguato!
C'è anche da dire che l'horror, di per sè, è una definizione molto ampia.
L'orrore di "ansia" è quello che si crea solo da dettagli, da una situazione generalmente inquietante, morbosa, nella quale magari succede poco e niente, ma si percepisce che c'è qualcosa di malsano ed innaturale nell'aria, qualcosa di affamato, di maligno. E' l'orrore più difficile da costruire, perchè non si vede una goccia di sangue o quasi, ed è tutto nella descrizione delle piccole cose che fanno capire che "qualcosa non va".
C'è il terrore "classico", quello in cui c'è una rispondenza delle emozioni a ciò che realmente succede. Arriva l'assassino/il mostro/il vampiro/la vecchia del piano di sotto... e uno ha paura. Cresce la tensione già con l'idea che questa minaccia possa concretizzarsi, come nel caso precedente, ma poi questa minaccia si concretizza (se possibile in modo diverso da quello che ci eravamo aspettati), e c'è un momento catartico, quello del massimo del terrore, fino ad una relativa calma.
C'è infine l'horror "truculento", dove si è circondati da sempre più elementi orribili, nauseanti, immondi... morti spappolati nei modi più atroci, personaggi ripugnanti, gente fatta a pezzi, e questo sempre di più, senza mai fare un passo indietro, verso un bagno di sangue e di cervella di proporzioni anche estreme.
Insomma, si passa da Psycho a Venerdì 13, da un estremo all'altro.
Poi c'è da dire quanto soprannaturale ci si vuole mettere, se solo piccoli segnali, indizi appena percettibili, oppure un soprannaturale più diffuso, o persino palese, lampante, accettato magari da tutti.
Di solito si finisce per metterci un po' di tutto, in diverse misure.... un po' di ansia, un po' di splatter, un po' di soprannaturale che non guasta......
Insomma, horror sì, ma che horror?