DarkAngel ha scritto:In sintesi:
* Il vantaggio delle Specializzazioni cosi' intese è che ti consentono di utilizzare/approfondire abilità in cui sei già sgravo o hai il talento, cosa che le rende perfette per le abilità grosse e "contenitrici" come Armi, (in prospettiva) Individuare, etc.; il vantaggio delle Abilità Professionali cosi' intese è che puoi prendertele per fare "colore" senza spenderci troppi punti e senza comunque sgravare o andare a livello dei professionisti del settore, che le rende ottime per simulare professioni, hobby, passioni, etc.
* Se ci piace questa "differenziazione" teorica forse mettere Fare Nodi come Professionale da 5-1 sarebbe piu' corretto e ci aiuterebbe a ricordarci meglio i due ambiti. Che ne pensi/pensate?
Beh, quel che penso è che il solito problema comune a tutti i sistemi, ovvero l'inter-relazione tra abilità più o meno simili. E che è giusto affrontarlo a monte, piuttosto che caso per caso.
Secondo me in un sistema come il nostro, che (giustamente) ha una lista di Secondarie relativamente contenuta, almeno la metà (almeno, secondo me quasi tutte alla fin fine), risultano grosse e "contenitrici".
Secondo me dobbiamo decidere se per caratterizzarle ci basta il background, e quindi risolviamo tutto in maniera narrativa e casareccia (comunque degnissima) oppure vogliamo cercare una regolamentazione più "ufficiale" e sofisticata.
E' un discorso che abbiamo già affrontato, parlando di abilità vaghissime e omnicomprensive (per forza di cose, ripeto): "Storia e Geografia" mi pare un caso paradigmatico
, ma la lista è lunghissima.
Al momento quello che ci aiuta a distingure un veterinaio da un medico, un sarto da un velaio, un falegname da un carpentiere, un artigiano del ferro battuto da un fabbro militare, un navigatore da un capocarovana, un attore da un truffatore, un addestratore di colombi da un domatore di cavalli, ecc ecc, è esclusivamente il background.
Che, badate bene, in realtà si è dimostrato più che sufficiente, soprattutto quando si tratta di casi così estremi come quelli sopra menzionati, per cui è molto difficile confondersi, e tutto appare molto ovvio, in realtà.
Quello che dobbiamo decidere credo che sia semplicemente questo: continuiamo così o no?
Se continuiamo così, credo che -assolutamente- non ci convenga complicarci la vita, ovvero coerentemente con la scelta di una soluzione affidata al background, al master e al buonsenso, direi che ci conviene limitare le così dette specializzazioni al minimo: scudo, lancia e poco altro, solo quello strettamente necessario per le nostre esigenze.
Se invece vogliamo provare a cercare regolamentazioni più dettagliate, temo che il discorso vada affrontato a monte.
Nello specifico sono daccordo che una abilità come "Barare" posso essere considerata molto viciina ma anche (in alcuni casi) potenzialmente lontana dal "Gioco d'Azzardo".
Mi pare logico che un PG o PNG possa vederla (e volerla) come una professionale a se stante, anche se è lapalissiano che un baro che non sappia anche giocare bene non ha molto senso: immagino infatti che il Master gli chiederà, oltre che il tiro per barare, anche un tiro di Gioco d'Azzardo, per mettere massimamente a frutto la sua barata.
Ma sorvolando sul legame abbastanza naturale di queste due abilità, quello che mi chiedo però è come funziona il sistema delle abilità nel complesso.
Faccio un esempio: mettiamo che voglio fare un PG con background di ex marinaio.
Avrò un'alta sopravvivenza (ma in gran parte da intendersi sul "mare"), magari mi sarò impicciato un po' del lavoro del navigatore, e quindi avrò anche un po' di Orientamento (ma nel mezzo di una foresta difficile che mi valga a punteggio pieno), mio padre era un falegname, ne sapevo un po', ma sulle navi mi sono specializzato come carpentiere.
Ora come ora pensa a tutto il background ed il master di volta in volta: magari potrei crearmi una professionale "Carpentiere", ma poi che succede se devo riparare una cassapanca? Probabilmente interverrebbe di nuovo il MAster a farmi tirare con un lieve malus su carpenteria, perchè di fatto sempre di lavorare il legno si tratta (e stiamo da capo a dodici, regolamentazione ad personam per risolvere una inevitabile sovrapposizione).
Come incidono, o meglio come potrebbero incidere, le specializzazioni su questa situazione attuale?
Se per un baro ha senso prendere una professionale come "Trucchi e Giochi di Carte", allora il carpentiere che si vuol distinguere dal falegname, o il veterinaio dal medico, o la levatrice dal segaossa, si deve invece affidare solo alla soluzione narrativa? O anche loro devono pensare a prendersi delle professionali?
Sono problemi di cui non credo di avere una risposta, almeno non una risposta chiara.
Tuttavia, istintivamente, ho la netta sensazione che un utilizzo, necessariamente schematico e ultrasemplifciato (e quindi, sia chiaro, meno realistico) delle specializzazioni potrebbe in effetti risultare meno complicato e problematico di un utilizzo esteso delle professionali, che inevitabilmete danno adito a problemi di conflitti, incroci, sovrapposizioni.
A chi interessa l'argomento, provi a dire la sua.
bye