Con il termine
Inferno di Ghiaccio la Chiesa della Luce indica il luogo fisico o metafisico che attende, dopo la morte, le anime o i corpi degli uomini preda del peccato, e dunque malvagi e ostili alla Parola di Pyros. Nell'iconografia Turniana viene rappresentato come una enorme e freddo labirinto composto di una grotte di neve e ghiaccio, posto al di sotto della crosta terrestre. A vagare smarriti in quel luogo sono gli spiriti dei defunti, che vengono risucchiati al suo interno dopo la morte e la sepoltura, condannati a perdersi per l'eternità nel dolore e nella disperazione. Tale tormento metafisico assume una particolare fisicità nell'immaginario collettivo: nelle sue descrizioni e raffigurazioni le grotte sono simili a enormi sale di tortura, dove demoni, spettri, scheletri e cadaveri animati tormentano e torturano il corpo fisico degli sventurati. L'Inferno di Ghiaccio costituisce una condizione di dannazione eterna, e la paura di venirne risucchiati è un monito a tutti i fedeli a non cadere preda delle tentazioni della Tenebra.