Mi fa sempre un immenso piacere colloquiare con lui. Mi da capire il vero senso dell'amicizia, qualche cosa che va al di là degli interessi, della fede e del luogo di nascita.
Ringrazio la Dea mille volte per Yako.
E' anche vero però che molte volte non lo capisco. Ieri mi ha fatto vedere fogli e fogli di appunti e disegni su come l'acqua si muove nel fiume. Dice che passa la maggior parte della giornata a lanciare tronchetti in acqua e a cercare di capire che traiettoria seguiranno. Poi mi è ancor più difficile seguirlo e quasi lo prenderei a schiaffi quando mi dice che in tutto ciò gli Dei non c'entrano nulla.
Ogni volta che iniziamo questi discorsi ho sempre paura che finisca come quella volta l'altranno. Eppure alle votle i suoi discorsi sembrano tanto logici che quasi la mia mente si chiede: perchè non è realmente così?
Soprattutto quel discorso delle

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crescere anno dopo anno, la devozione non è tutto. Mi sforzo di insegnare ad Anselmo anche ad agire. Ora che scrivo prega in chiesa e ogni sera lo fa per più tempo. Indubbiamente la Dea è in lui e sono sicuro che l'aiuterà.
Callisto mi preoccupa decisamente di più; viene troppo di rado agli incontri e il suo cuore non sembra affatto illuminato dalla luce divina. Sarà decisamente un compito arduo estirpare da lui il malefico seme che questa turpe terra mette in ogni uomo.
Anche Innocenzo viene di rado, ma lui è tutt'altra storia. Credo fortemente in quel ragazzo, lui sembra andare oltre. Supplisce i suoi grandi peccati e quelli della sua famiglia con una fede molto profonda, anche troppo forse per un luogo così disumano. Non so, forse lo sto lodando troppo, eppure sento qualcosa di più nei suoi interventi, nelle sue domande... quasi uno slancio da sacerdote.
Ad esempio riflettevo su quella

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Un servizio importantissimo, che non avevo mai creduto di poter dare. Vedo forte la luce della Dea di fronte a me. L'unica cosa che mi dispiace è che ddedico sempre meno tempo ai ragazzi.
Anselmo dice che è bene che serva la Dea, ma vedo la tristezza nei suoi occhi per la mia presenza che manca. Comunque prego la Dea che il Cardinale mi ascolti.
Oh mia Dea! Perchè gli uomini sono così? Perchè in questa terra di Benson gli uomini che chiami a seguirti sono così corrotti?
Vuoi forse affidare tutto il peso di questa grossa missione a me? L'accetto, ma ti prego di darmi la forza necessaria per riuscire nel migliore dei modi... o anche solo per riuscire.
Cosa fare ora però?
Con tutte queste informazioni che ho. Può forse andare sprecato l'operato di quel pover'uomo?
Ma dove lo ha il cuore il Cardinale?
Come può giudicare le persone solo dai luoghi in cui vivono. Non si rende forse conto che le peggiori vipere sono

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ogni giorno di più e in questa piccola camera io tremo e prego.
Il tempo sembra non passare mai e Padre Acca è più lento del solito a rispondermi.
Io mi ritrovo qui piccolo fruscello in balia delle forze delle tenebre e dell'occhio.
Pieno di informazioni che cambierebbero il mondo e che dovrei riferire a Padre Harkon, ma mi devo trattenere.
Mi sento abbandonato da tutti e ogni giorno prego la Dea di darmi un segno di conforto, un segno che mi permetta di capire che almeno lei è con me e mi protegge.
Chissà se questa pagina che segue rimarrà sempre bianca, o chissà, cosa ci scriverò domani!
Ci scriverò che ho ceduto alla tentazione e ho scritto a padre Arcon senza aspettaer le notizie di Acca. Oppure, la Dea lo voglia, ci scriverò che ho ricevuto la missiva di

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..come posso...
pensare di chiedere a un ragazzo tanto pio come (Inno)cenzo una cosa simile? Eppure è l'unica soluzione che si può avere al mio problema. Di chi conosco e di cui mi posso fidare c'è solo lui. Capisco di fare leva su quanto è più contrario all'etica della ...

... ne fa disprezzare le ... altre no? Che tutto ... possa essere visto in ottica positiva?
Non certo io posso recarmi al mulino. Nulla sarei in grado di fare se non vanificare tutto.
Oggi prego e prego tanto affichè la Dea si risolva a darmi il coraggio necessario per questo...