Yorik:
La morale della vicenda è "Chi la fa l'aspetti".

Come ci si può aspettare correttezza da chi hai trattato come una pezza da piedi?

Ruig si è offeso. Mi vengono in mente diverse uscite geniali sue e degli Stooges, prima fra tutte "E' inutile sprecare tempo a parlare con chi non può capire". E ora eccolo a piangere perché Alice ha fatto di testa sua (ma se non poteva capire, come si pretende che agisca secondo giustizia?).
Hanno fatto gli stronzi (dimenticate i nani scacciati dalla stanza?), hanno promesso tesori per poi tiarre in ballo orsoni, centellinando le informazioni.

Un ladro può lamentarsi per le ingiustizie?

Flaherty:
Caro Yorik,
Non sai quanto mi addolori sentirti parlare così.
So benissimo che non hai mai nutrito simpatia per Alexander e per i suoi fratelli, e non posso entrare nel merito delle tue antipatie.
Ma cosa c'entra l'essere più o meno affiatati, l'andare più o meno d'accordo, quando si ha davanti la Morte? Secondo me tutte le piccolezze dei rapporti umani perdono completamente di significato quando davanti hai un nemico imbattibile e che non perdona. La fine di tutto.
Ho visto morire Alexander davanti ai miei occhi, è morto per difendermi. Non ho abbastanza lacrime per sfogare tutto il mio dolore, il mio rimorso.
Eppure tu, mio amico, invece di tacere rispettoso davanti ad una vita spezzata ingiustamente, parli di meschinità, di "chi la fa l'aspetti", insinuando quasi che Alexander meritasse una fine simile.
Se non hai pietà per Alexander, abbine almeno per me, risparmiami questi discorsi odiosi e crudeli. Tu sai che volevo bene ad Alexander, e che la sua morte ha steso un velo nero davanti ai miei occhi inariditi dal pianto. Abbi rispetto almeno per il mio dolore, se proprio non riesci ad averne per i defunti.
Flaherty
Flaherty:
Vi prego tenebre, scendete sui miei occhi, e cancellate gli orrori che ho visto
Vi prego corvi, strappate le mie pupille, nascondetele nel profondo della terra, dove il sole non le raggiungerà mai più
Vi prego, venti, disperdete la mia anima, trafugatele ogni coscienza, liberatela
Vi prego, fiumi, vi prego mari, accogliete le mie lacrime
Vi prego, respiri del mio cuore, placatevi, trovate pace
Vi prego, sogni, siate oscuri e vuoti, siate generosi come la morte
Vi prego, liberatemi dagli orrori che ho vissuto
Flaherty

Faradyr (a Yorik):
Che gli stooges non fossero simpaticissimi (tranne Leonor, che era molto carina), e' un fatto apurato.
Tuttavia, sebbene evasivi in maniera assurda, dal momento in cui abbiamo stretto un patto con loro, non ci hanno mai dato veramente una sola.
Onestamente non credo che ne' tu ne' io si possa dire "ci hanno traditi".
Purtroppo non credo che loro possano dire lo stesso.
Al di la' dell'opportunita' o meno del "contratto", della "giustizia" della loro causa, noi ci siamo impegnati dando la nostra parola e stringendo un patto.
Mi rammarico di non aver avuto modo di onorarlo, anche se la cosa non e' dipesa dalla mia volonta'.
Non so bene che tipo d'uomo tu sia.
Comunque avevo la sensazione che per te la parola data, l'onore, avesse un senso, almeno questa era l'idea che mi ero fatto di te.
Sono daccordo, erano abbastanza strunz, ma ci eravamo impegnati, nessuno ci aveva costretto, e loro il patto lo hanno onorato sino in fondo.
Che tu lo voglia o no, stando cosi' le cose, d'ora in poi gli Stooges (superstiti) potranno guardarci dall'alto in basso.

Faradyr (ad Alice)
Siamo ancora nella foresta.
Non siamo sani e salvi.
Se qualcun altro dovesse morire prima di uscirne davvero sani e salvi,
ti conviene pregare che sia io.

Tra l'altro abbiamo sorvolato su una frase del genere:

>Mi dispiace per la morte di Alexander, ho fatto il possibile per
farlo
>andare via; non sapevo affatto che il mostro volesse proprio lui, io
>lo sospettavo soltanto...

Dal che deduco che per quanto ne sapevi l'obiettivo potrebbe potuto
essere Ruigg, io, Yorick, Flaherty...
Uno chiunque di noi, insomma...


Faradyr

Yorik:
Chi siete?

Purtroppo è così amici. Abbiamo attraversato mezzo Granducato e alla fine conosco solamente i vostri nomi. Immagino che la situazione sia identica anche per voi.

Raccontatemi chi siete. Lo farò per primo...

... purtroppo c'è molto poco da raccontare. Ho perso il mio passato. Tutto ciò che mi rimane è un incubo che mi perseguita quasi ogni notte. E' ricco di immagini che DEVONO (ne sono sicuro) avere qualche legame col mio passato. E' sempre identico, ve lo racconto...

La prima cosa che vedo è li viso di una donna, ha i capelli neri e ricci che le scendono sulle spalle, gli occhi sono verdi, lo sguardo è dolce, ma velato di tristezza. Tutt'intorno solo tenebre, tranne che per un grosso orologio a pendolo sulla destra. Il ticchettio è così intenso e perfido che non mi permette di ascolatare le parole della donna,ad un certo punto intuisco che mi sta chiamando, sta dicendo "Yorik..." comincio a sentire la sua voce. Ma è un attimo. Il pendolo suona la mezzanotte, l'immagine si fa sfumata, il suono in lontananza. Sono al buio. All'improvvso qualcosa mi assale, mi colpisce, scariate volte, cerco di difendermi, attacco. Sento le mie mani colpire qualcosa, mi accanisco, sento il rumore di ossa che si spezzano, ma il dolore mi acceca fino a non farmi capire più nulla. Mi sembra di essere svenuto. Apro gli occhi. Nebbia. Nebbia ovunque, qualcosa mi impedisce di muovermi (sono legato?), spunta un uomo con un cappuccio, il viso deforme, ride, ha un lungo coltello in mano, mi colpisce...

e a questo punto mi sveglio. Sempre. Trafelato.

Ricordo che mi risvegliai in un bosco, con in vestiti a brandelli. Il fato volle che lì nei pressi passasse un uomo, Shade.
Mi aiuto, mi portò con lui. Mi fece lavorare per conto suo, ho dovuto spiare i suoi nemici, ucciderli o derubarli. Shade diceva che avevo delle enormi potenzialità. Poi un giorno mi manda a fare da scorta ad un gruppo di avventurieri che stanno cercando di bloccare il suo nemico numero uno. Si trattava di Faradyr, Ruigg, Flaherty e Porter, il resto lo sapete anche voi. Tranne forse un fatto, importantissimo per me. Luke sa chi sono, o meglio, chi ero. Shade mi ha detto di prenderlo vivo perché potrà darmi informazioni importanti sul mio passato. Come fa a saperlo? Lo ha "visto". Ha avuto una visione in cui vedeva me e Luke.

E ora tocca a voi.

Flaherty:
Già, chi sono?
Amici, non lo so più neanche io chi sono.
Dopo quello che è successo ho le idee troppo confuse per parlare di me con serenità.
La mia storia passata è fin troppo nota, penso. Non ho mai nascosto a nessuno di essere stata buttata fuori dalla Università di Greyhaven perchè frequentavo un gruppo di studiosi di magia non troppo ortodossi. Non ho mai nascosto a nessuno di avere dei poteri magici, sapete tutti anche meglio di me cosa so fare e cosa non so fare.
La famiglia da cui provengo è una famiglia normalissima, vive in un paesino e crede che io stia studiando a Greyhaven, ho tre fratelli, sposati e felicemente sistemati, genitori tranquilli e un po' di amici. Ho rischiato di venir costretta a sposare Reuel, il mio migliore amico di infanzia, ma siamo riusciti ad evitarlo. Lui adesso è in giro con una compagnia di attori, Pyros solo sa quanto avrei desiderio di vederlo.
Nella mia vita ha contato molto anche Eavan, che era un po' un mascalzone ed è scomparso quando ci hanno espulsi dall'Università.
E poi siete venuti voi, il viaggio con gli Incubi, le storie spaventose di Horace. Quindi il ritorno a casa, un breve riposo, ed eccoci trasformati in cacciatori di taglie. E poco dopo in cacciatori di tesori. Infine in cacciatori di mostri.
Non so che cosa pensare, mi sembra di vivere in un sogno, o più precisamente in un incubo.
La figura di Alexander che muore per profeggermi mi annebbia la mente, mi confonde i sensi, lo vedo ancora seduto accanto a me vicino al fuoco, e un attimo dopo ecco i suoi occhi spenti per sempre, il sangue ovunque. E non ho fatto nemmeno in tempo a dirgli che lo amavo!
Ecco qui il mio cuore spezzato, ecco i poteri magici che non riconosco più, ecco gli amici che mi hanno tradita, ecco le mie mani, mani che non hanno mai ucciso nessuno, che bramano vendetta e fremono di odio.
Ho paura di venire assorbita da questo odio, ho paura di non riuscire mai più a liberarmi dalla gabbia nera in cui mi sento imprigionata, che stringe il mio cuore in una morsa gelida fino a farlo sanguinare.
Ed ecco adesso cosa sono: sono un pianto disperato, impotente e furioso; sono il vento che corre follemente alla ricerca di qualcosa da abbattere, o contro cui placarsi; sono una notte senza stelle e senza luna; sono soltanto una ragazza tanto stanca.
E ho voglia di morire.
Flaherty

Yorik:
Onestamente non credo che ne' tu ne' io si possa dire "ci hanno traditi".
Purtroppo non credo che loro possano dire lo stesso.
Nemmeno a me sembra di aver tradito nessuno. Anzi. MI pare di aver fatto più di quanto mi fosse stato richiesto, avendo combattuto in prima linea conto la Bestia e avendole provocato ferite non certo minime che l'hanno obbligata alla fuga.
Non so bene che tipo d'uomo tu sia.
Comunque avevo la sensazione che per te la parola data, l'onore, avesse un senso, almeno questa era l'idea che mi ero fatto di te.
Hai visto bene. Ma dimentichi che odio essere preso in giro.

Faradyr:
Facciamo parte di un gruppo. Ed il nostro gruppo li ha traditi. E purtroppo conta poco che ne' io ne' te siamo i diretti responsabili della cosa.
Inoltre, ti devo ricordare che il nostro patto non prevedeva di intervenire fisicamente contro il mostrone, ne' in prima ne' in seconda linea.
Sotto mia esplicita domanda gli Stooges ci dissero (in ben due occasioni diverse) che non eravamo tenuti a farlo (nel mio caso addirittura che non dovevo farlo).
Sono sicuro che le ferite fisiche gli siano del tutto indifferenti, del resto.
Il punto (il tradimento) non e' dunque certo da ricercare nell'impegno o nel mancato impegno in eventuali combattimenti.
>>Non so bene che tipo d'uomo tu sia.
>>Comunque avevo la sensazione che per te la parola data, l'onore, avesse un senso, >>almeno questa era l'idea che mi ero fatto di te.
>Hai visto bene. Ma dimentichi che odio essere preso in giro.
Gli Stooges erano alquanto byffi, e' verissimo, ed irritanti spesso.
Tuttavia le condizioni e la situazione era ben chiara a tutti, e tutti l'avevano accettata, implicitamente o esplicitamente.
Se davvero non sopportavi la loro strafottenza (che mai si tramuto', a quanto mi e' dato sapere, in inganno o tradimento) avresti potuto tranquillamente rifiutare le loro condizioni, e poi anche spaccargli la faccia.
Ma hai deciso, senza nessuna costirizione, di accettarle (e di rosicare e continuare a prenderli in giro, come ho fatto io e come si meritavano).
Faradyr