la Locanda 'il Gallo d'Oro' di Vintenberg


Anacarsi



Anacarsi nasce a Pontostasis nel Ducato di Dyrrachion, nell'Impero di Delos, il giorno 17 del mese di ottobre dell'anno 486 P.F.
La sua famiglia � povera: il padre, Baanes, lavorava come scaricatore nel porto e manteneva con grande fatica la moglie e i cinque figli. Mor� di una grave malattia, portata da una delle navi ferme ai moli di Pontostasis, quando il piccolo Anacarsi non aveva ancora sei anni.
La mamma, Sophia, non � mai stata tanto in salute, ma tirava su con immenso amore e innumerevoli sacrifici i suoi figli.
St�phanos, il maggiore, un ragazzo grande e scuro di carnagione, con gli occhi buoni, prese subito il lavoro del padre e portava a casa quei due soldi di bronzo che servivano a vivere.
L�on, il secondo, aveva 16 anni quando il padre mor�, un anno dopo si fece soldato per il Duca, era bravo e forte, chiese di passare ai t�gmata imperiali, fu arruolato nelle scholai, mandava lettere alla madre ogni mese con saluti per i fratelli, nell'ultima scriveva che il suo contingente doveva partire per Nik�a, l'ultima era del 501.
Markos, il terzo, � il pi� posato, il pi� mite, di due anni pi� piccolo di L�on, quando comp� 17 anni si fece Predicatore di Maers; veniva pagato con le offerte della gente del porto e dei marinai di passaggio; quando mor� il vecchio Thal�ssios, che gli aveva fatto da maestro, pot� raggranellare un bel gruzzoletto e sposare Eudora; oggi si � fatto una famigliola l� a Pontostasis, aiuta St�phanos per mantenere la madre e ha contribuito alla dote per la sorella Ioanna.
Ioanna � di poco pi� grande di Anacarsi, aveva 9 anni quando mor� il pap�.
Lei e Anacarsi erano molto uniti, giocavano insieme. Di carattere vivace, molto acuta, sono forse pi� le cose che lei ha insegnato al fratellino di quante ne abbia mai imparate da lui. Quando Markos le prospett� il matrimonio, appena sedicenne, con un capitano di vascello che portava tendaggi di porpora a Tarracona, accett� con entusiasmo e part�, ma piangeva al porto quando abbracci� per l'ultima volta la madre, dietro cui si nascondeva con gli occhi scuri, fissi e tristi, Anacarsi, che aveva da poco compiuto tredici anni.
La mamma stava sempre male, Anacarsi era un ragazzino molto discolo e soffriva per la perdita della sorella. I fratelli non facevano che rimproverarlo, in particolare St�phanos che aveva sacrificato la sua vita per la famiglia e conduceva l'esistenza miseranda di suo padre, senza speranza. Ad Anacarsi parve partito migliore lasciare la casa.
Salut� tutti e se ne and� a Dyrrachion, come anni prima suo fratello L�on.
La madre gridava e piangeva, come le morisse un altro figlio. La tenevano per le braccia i compaesani e Markos e la imploravano: "Kyr�a Sophia, calmatevi, il piccolo va a far fortuna, gli dei veglieranno su lui" e lei piangeva come le strappassero le viscere. La mamma era l'unica cosa che Anacarsi lasciasse con dolore.
A Dyrrachion il fisico non gli consentiva di fare il soldato, cercavano uomini pi� prestanti.
Per un po' si arrangi� con dei lavoretti, spesso al confine con l'illecito, finch� non trov� amici che gli insegnarono a tirare con l'arco; partecipava alle gare di giovani e qui lo scov� un sottufficiale degli arcieri del Duca che lo arruol� tra i suoi: era l'Epistratiota Grig�rios Atta. Questo anziano soldato fece presto ad accorgersi che Anacarsi non era solo un promettente arciere, ma aveva grandissime doti di intelligenza, sapeva cavarsela in ogni situazione e capiva al volo le trame e gli intrighi, come fosse nato in una corte. Era Grigorios uno dei veterani del grande Nik�phoros Briennios e riceveva grandi onori presso la Duchessa The�dora e il giovane Duca Nik�phoros II, non aveva voluto promozioni, perch�, diceva, "non c'� onore pi� grande che aver combattuto con il grande Briennios". Questo suo prestigio gli consent� di venire a conoscenza dei progetti del Protovestiario Iann�kion di costituire una sorta di "servizio segreto", simile a quello gestito a Delos dagli Elfi e dagli eunuchi dell'Imperatore. Quando parl� al Protovestiario di Anacarsi gli disse: "Se Gargutz, il dio potente, avesse un volto, sarebbe il volto del mio Anacarsi".
E Anacarsi si rivel� all'altezza, divenne il migliore, modello per gli altri e temuto per quei suoi occhi profondi e taglienti, mai rassicuranti.
Svelto di parola, poco ossequioso, di religiosit� popolare e superstiziosa, questo traeva dalle sue origini popolari; ma velenoso come un serpente, feroce e spietato quanto serve e solo quanto serve, indagatore e sospettoso, mai contento del semplice e del banale, questo aveva in comune con i pi� smaliziati signori dell'Impero.
Tra lui e il Protovestiario non correva molta simpatia, la differenza di classe, di educazione nuoceva ai loro rapporti, ma l'onnipotente Iannikion lo stimava quant'altri mai tra i suoi sottoposti e Anacarsi sapeva che quando fosse occorsa l'opera di un esperto per un compito di responsabilit� importante e immensa, a lui l'effeminato Protovestiario sarebbe ricorso.
Nel frattempo si mise in luce con l'uccisione a tradimento di due potenti oppositori del Duca all'interno del Tema: il Demarco di Aulon, che cercava di coalizzare i nobili del Ducato e alcuni potenti Senatori dell'Impero contro il giovane Nik�phoros, e il Protosebasto Dimitrios Rao�l, parente del defunto marito della Duchessa, che brigava con personaggi influenti presso l'Imperatore perch� gli fosse assegnato il Ducato.
Nessuno sa chi li uccise e del Demarco si suppone persino che fosse morto per cause naturali. Solo Iannikion e qualche collega di Anacarsi sa.
Quando il Protovestiario nell'estate del 508 lo convoc� per inseguire un gruppo di tarraconesi e un libro, cap� che doveva essere qualcosa di estremamente importante, perch� per una sciocchezza mai sarebbero venuti pi� a scomodare Anacarsi.......