Aska: Cormac, proprio te cercavo. Vieni un momento

fuori.

Cormac: Lui obbedisce, anche perche' si stava certamente

annoiando... =)

(che faccia ha Aska?)

Aska: Una faccia da schiaffi (o da culo se prefirisci

:) ), tranquilla, la solita faccia che ha tutti i

giorni, non c'è traccia di niente di strano.

Cormac?

Cormac: andiamo si =)

Aska: Che faccia ha?

Cormac: chi Cormac?

mmm...

la solita faccia.

secondo lui Aska il giorno prima era sotto choc

(per via della visione forse) e quindi si e'

comportata in modo strano. ma oggi e' tutto a

posto!

Aska: Bene, ciccione... prendi la spada, non si sa

mai... seguimi...

Cormac: dove mi porti?

(tono un po' curioso)

prendo anche i panini?

Aska: Ora non esagerare... (Appena sono fuori la casa,

Aska lancia due rapide occhiate attorno a lei...

rassicuratasi di non avere nessuno intorno, dice

sottovoce) Ho un'idea in mente... riguardo Falsar

(si chiama così la città?), ma è meglio che, per

ora, non ci senta nessuno... vieni, andiamo da

quella parte.

Cormac: ok

Cormac la segue, non dice niente ma aspetta che

sia lei a parlare.

Aska: (raggiunto un luogo che lei reputa sicuro e

oggettivamente lontano e nascosto dalal vista

della casa, Aska spiega la sua idea di barattare

Hans con il capo degli armigeri di Falstar...)

Cormac: Cormac annuisce:

secondo me si puo' fare. non ho ben capito quali

rapporti intercorrano tra questo Hans e Jag, il

capo della citta', ma secondo me Hans potremmo

venderlo anche a piu' persone diverse, visto che

sono tanti a cercarlo.

Aska: Si, poi ne parleremo anche con gli altri...

quando saremo lontani da qui, però...

E' una bella giornata non ti pare? (dice

sciogliendosi il laccio che le tiene legati i

capelli e ravvivandoli con la mano)

Cormac: una bella giornata, gia'...

un momento di tregua direi, tutti al sicuro, in

questa bella fattoria...

se non fosse per quel capanno puzzolente...

indovina cosa ci sta dentro?

Aska: C'è puzza di morto. Credo il cerchio si

stringa.... Questo non rovina la giornata...

migliore di ieri e speriamo peggiore di domani

(dice ridacchiando)

Cormac: Sicuramente sara' cosi'...

Quando c'e' il sole tutto appare piu' facile! E

anche la nostra permanenza qui a Benson sta per

finire.

Aska: (Aska si incupisce un po'). Già.

Cormac: Cormac rimane un momento in silenzio

Me lo immagino seduto su un tronco di un albero

caduto, non so perche', con lei vicino.

Senza guardarla, lui aspetta un momento e poi le

chiede:

come stai Aska?

Aska: (Aska è in piedi, abbastanza vicina, lo guarda

accigliata, poi distoglie lo sguardo)

A cosa ti riferisci?

(e allunga una mano per raccogliere un fiore da

un rampicante)

Cormac: non lo so... non lo so neanche io, scusa.

Aska: Ho capito....

Eccoti! (stacca il fiore, per prenderlo si era

dovuta tirare su in punta di piedi)

Parli di ieri, vero?

(fa ruotare il fiore tra le dita)

Cormac: anche.

e' che qui le cose non funzionano in modo

normale, e' difficile capire quello che sta

succedendo.

Aska: (mette il fiore fra i capelli, e si appresa a

prenderne un'altro)

Cos'è che non funziona?

(sembra fare più fatica di prima, si allunga

ancora di più)

Cormac: Cormac si alza in piedi e le prende il fiore che

lei non riusciva a raggiungere.

"niente", dice poi, "forse sono io che ho le idee

poco chiare".

Aska: (Aska prende il fiore in modo piuttosto brusco)

Ce la facevo da me!

...

...

mmm grazie (detto un po' fra i denti).

Perché avresti le idee poco chiare? (con gli

occhi che vagano per alberi e arbusti alla

ricerca di qualcosa)

 

 

 

Cormac: e' passato molto tempo dall'ultima volta che mi

sono sentito cosi'.

e prima ero una persona molto piu' schematica...

 

 

Aska: Aska sorride e si dirige verso un fiore.... si

mette il secondo fra i capelli e coglie quello

nuovo... poi si gira e guarda Cormac con uno

sguardo eloquentemente interrogativo.

Cormac: Lui osserva Aska rotea il collo pigramente, poi

gira lo sguardo da un'altra parte.

sono stato tre anni e oltre COMPLETAMENTE da

solo. Non nel senso che non avevo gente intorno.

No, non avevo nessuno dentro. E non volevo.

Aska: Si infila anche il terzo fiore tra i capelli,

senza guardare Cormac, alza le spalle dicendo più

tra sé e sé che altro "capirai che guadagno...."

Cormac: ... guadagno?

che intendi?

io non volevo per pura e semplice paura.

Aska: intendo.... che cambiando quello stato di cose

non è che tu ci stia guadagnando.

Cormac: Cormac annuisce.

Forse e' come dici tu... io non lo so pero'.

Perche' ogni giorno che passa mi sembra di vedere

sempre piu' lontano il Cormac che sono stato in

questi anni sbandati e disperati. Alle volte la

mattina mi sveglio e apro gli occhi e non

desidero richiuderli subito...

non so, mi e' difficile spiegarlo...

Aska: Ma....

(si aggira alla ricerca di un nuovo fiore)

Certo.... ieri ne hai dette di cazzate...

Cormac: eh... ne ho dette, ne ho dette... e il bello e'

che le pensavo

..

..

e che le penso anche ora...

cmq anche te non scherzavi... intendo quanto a...

Aska: a cazzate?

Puoi dirlo... non mi offendo... non mi offendo di

Faradyr che mi da della puttana ogni volta che ne

ha l'occasione, mi devo offendere per questo?

Di cazzata ne ho fatta una bella grossa, ieri.

Cormac: non ti preoccupare...

Aska:?

Mi sono lasciata commuovere. Ancora una volta il

suo ricordo....

Cormac: il suo ricordo?

Aska: Si. Ogni compleanno Yorik mi dava un bacio sulla

fronte.... mio padre lo prendeva in giro... gli

diceva "Testa di Legno! Sarai mica diventato un

poeta?".... ogni anno sempre così... almeno

finché non è diventato il doppio di lui....

(Aska si dirige verso un fiore, si pulisce (?) un

occhio con il dorso di una mano).

Aska: Ma quanto sei bello tu! (dice al fiore)

Cormac: mi dispiace Aska...

non immaginavo.

Aska: Nemmeno io! Era nascosto nell'erba!

...

ah...

beh... mica è colpa tua.

Cormac: e' che sono impulsivo e ... "fisico"...

(annuisce tra se).. "fisico"...

Cormac: era cosi' che mi prendeva in giro Dora...

scherzando...

Aska: (Aska lo guarda, alzando un sopracciglio, poi

riabbassa lo sguardo verso il fiore. Lo

coglie.... lo guarda da vicino.... )

Vedi... è così bello... e quale sarà il suo

destino? Morire per la mia vanità!

....

cerca di non fare la stessa fine (dice con un

tono più basso, infilandosi il fiore tra i

capelli)

Cormac: "morire per la tua vanita'..."

Cormac scuote il capo.

"non moriro' per la tua vanita'. stai

tranquilla."

..

..

"potrei morire per te, forse... ma non sarebbe

come quel bel fiore"

Aska: Dici?

Evita di farle le cretinate, oltre che di dirle.

Ah... senti... ieri mi stavi dicendo che ho paura

di qualcosa.... ma non hai finito la frase. Sono

curiosa (e lo guarda sorridendo avvicinandosi a

lui)

Cormac: Cormac si avvicina ad Aska e la osserva in viso

per qualche momento:

tu ti nascondi... si' c'e' qualcosa da cui ti

nascondi. ho la sensazione che tu alle volte

reciti un ruolo, come per difenderti dalle

persone... da me...

Aska: (Aska lo supera, avvinandosi ad un fiore che

pende da un gelso che si trovava dietro le spalle

di Cormac)

Avrei paura di te? (ridacchia)

Cormac: anche io ho paura a legarmi alle persone, ma

soltanto perche' so quanto sia doloroso perderle.

ho l'impressione che tu abbia paura di voler bene

alle persone, perche' temi di non essere piu' te

stessa.

... non lo so...

Cormac: Cormac caccia fuori la spada e la appoggia sul

tronco su cui prima era seduto.

Aska: paura... paura... è calcolo, non paura. Non

voglio catene, vincoli, rimorsi. Non voglio

essere odiata più di quanto lo sia già.

(mentre parla si gira, senza cogliere il fiore, e

si leva quelli che ha tra i capelli)

Cormac: sei una fifona. per paura di non essere odiata ti

rifiuti di lasciarti amare.

e ci perdi.

Cosi' dicendo, Cormac si solleva la camicia (o

qualsiasi cosa abbia indosso sul petto)

Aska: Dici? Guarda i fiori lì per terra.... sorride...

fiori, cose, persone... li tratto tutti nella

stessa maniera. Li uso...per me... e me sola di

solito. Quando non mi servono li butto via...

Cormac: preferisci cogliere invece di seminare...

Cormac infine rimane a torso nudo. Sulla pelle

(apparte un imbarazzante numero di cicatrici),

porta un sottile contenitore di cuoio.

vieni qui, Aska. ti faccio vedere una cosa

Aska: Chi semina non sfrutta la terra?

Uh?

Ah...niente che non abbia già visto prima, caro

il mio bel fusto (sorridendo)

Cormac: Cormac (che effettivamente e' un bel fusto!)

scuote il capo:

"ma che hai capito! voglio farti vedere una

cosa... qui dentro"

e, lentamente, sfila dall'astuccio di cuoio il

mitico foglietto.

"una donna fortunata... cosi' l'hai chiamata

ieri... una donna fortunata, morta a 22 anni...

insieme ai suoi due bambini..."

Cormac: e prima... prima... gia' da bambina...

... suo padre la picchiava. e le faceva subire

ogni tormento.

(voce che si incrina)

... ogni...

Aska: Niente che non abbia mai visto. Te lo ripeto. (e

passa alle spalle di Cormac, sempre con quel

sorriso stampato in faccia)

un disegno... ci sei tu, la tua signora... i due

bambini... certo, il pittore non passerà alla

storia ma a noi questo non importa.

....

L'hai fatta felice, dopo.

Cormac: per troppo poco tempo.

ma si'... l'ho fatta felice.

Cormac: lei ti avrebbe voluto subito molto bene.

Aska: E' stata fortunata.

Non ha conosciuto vecchiaia e malattie... non ha

conosciuto quel giorno umiliante in cui si scopre

di non essere più in grado di comandare nemmeno

la propria vescica. No, non voglio invecchiare.

Credo mi ucciderò prima.

(appoggia le mani sule spalle di Cormac e sbircia

da sopra la spalla di lui il foglietto)

Si... è esattamente lui. Lo avevo già visto.

Cormac: Cormac le poggia una mano sulla guancia, poi si

volta verso di lei.

"se vuoi ti uccido anche adesso..." (sorride un

po', ma non tantissimo)

Aska: lo faresti? (e lo guarda con gli occhi socchiusi,

come a scrutare i suoi penseri)

Cormac: e tu che cosa mi daresti in cambio?

Aska: prima o dopo?

Cormac: mmm...

(cormac la guarda un po' sorridendo)

... ma mi sa che preferiresti una morte meno

truculenta... io ti potrei offrire soltanto una

morte molto brutta a vedersi!

(continua a tenere la sua faccia molto vicina a

quella di Aska, guardandola negli occhi)

... io potrei uccidere una persona a cui voglio

bene, ne sarei capace.

Cormac: perche' e' vero che vivere certe volte puo'

essere peggio che morire.

Ma certo non ti ammazzarei per evitarti il dolore

di sopportare qualche capello bianco! =)

Cormac: Aska...

tu hai mai ucciso nessuno?

Aska: Già li ho dovuti sopportare più di quanto mi

piacesse farlo.... i capelli bianchi.

Ucciso nessuno? Dipende da cosa significa per te

uccidere... se intendi abbatterli con un pezzo di

ferro da 3 quintali.... beh... no, mai.

Cormac: non pesa tre quintali... davvero! sembra piu'

grossa di quello che e' in realta'! senti!

(e porge lo spadone a Aska)

... io ho ucciso parecchi uomini... e... un

cagnolino.

Aska: Ora non dirmi che è leggera!

Forse la morte è migliore della rovina...

Cormac:... ma perche' finiamo sempre a fare questi

discorsi tragici?

non eravamo partiti dicendo che era una bella

giornata? ^___^

Aska: Certo, e lo è ancora. Forse più di prima.

(si gira verso Cormac con il suo spadone in

pugno, lo guarda con un sorriso obliquo)... tu,

di cosa hai paura?

Cormac: hehe! di te no, anche se mi minacci con

quell'affare! =)

Aska: Davvero? (E gli appoggia la punta della spada

sulla pancia nuda)

Cormac: andiamo con ordine: una grossa paura di morire

non ce l'ho... perche' hai paura di morire quando

temi di lasciare solo qualcuno che ne

soffrira'... e io non credo che in tanti si

spargeranno il capo di cenere al mio trapasso!

Cormac: freddo! ^____^

Aska: Non hai paura di niente?

Cormac: aspetta...

ho detto che non ho paura di morire...

certo, mi farebbe paura l'idea di rimanere monco

di un braccio, di una gamba o di un occhio...

beh, si... diciamo che non lo apprezzerei...

cose materiali non ho niente da perdere... a

parte quel pezzo di ferraglia che stai tenendo

ora in mano...

Cormac: mmm...

forse mi farebbe paura vederti morire.

Cormac: ma tanto tu hai un Dio Grossone che ti

protegge...

Aska: (sorriso)

(mentre Cormac dice queste cose Aska posa la

spada per terra....)

(lo guarda fisso negli occhi)

C'è una cosa che non sai di me... e muove un

passo deciso in avanti.

Cormac: dimmi

Aska: (Gli poggia un braccio su una spalla, con una

mano si slega il mantello che cade)

provo gusto ad ucciedere ..... non come intendi

tu... io le persone le uccido dentro. Con i loro

sensi di colpa, le loro mortificazioni. E' facile

convincere qualcuno a fare qualcosa che non

vorrebbe fare... e per cui poi starebbe male per

tanto tempo (e mette l'altro braccio sull'altra

spalla di Cormac).

Non posso farci niente... è più forte di me...

sono una bastarda... E tu ieri mi hai offerto

un'arma potente.... e lo guarda fisso negli

occhi.

Cormac: non ho paura di te Aska.

tu reciti una parte... vuoi fare la cattiva...

quella che prende le persone e le rigira come

vuole... la persona che non ha sentimenti...

Aska: Li ho?

Cormac: spero di si... ma lo spero per te, sai?

(cormac non si allontana di un millimetro da lei)

io li ho, e questo mi fa essere piu' forte, non

piu' debole

Aska: Aska sbotta a ridere... si stringe al collo di

Cormac e continua a ridere, poi si distanzia un

momento... si asciuga una lacrima ad un occhio e

continua a ridacchiare.

Cormac: Cormac continua a tenerla abbracciata, finche'

lei non smette di ridere.

Quindi la fissa negli occhi a lungo, senza dire

nulla.

Aska: (si calma in fretta... per poi ricominciare e

rifermarsi subito....)

Scusami, scusami tanto. Sarà la primavera che mi

fa un effetto strano.... però ieri quasi ci ho

creduto....

(e ridacchia)

Cormac: cosa intendi dire? a cosa hai creduto?

Aska: Niente di importante.... (ridacchia)

Cormac: Cormac adesso si spazientisce e l'acciuffa per il

colletto (DISEGNO!!! SI SI!!! )

dimmelo

Aska: [Vabé! Ma così non vale! Me le servi su un piatto

d'argento! Rischierò di diventare monotono :)))]

Aska riacciuffa Cormac per la testa e, come il

giorno precedente, lo bacia.

[Un sogno diventato realtà! :)))))]

Cormac: Cormac stavolta si ritrae quasi subito, rimane a

pochi millimetri da lei, ma la guarda serio:

"che cosa, Aska. dimmelo"

E continua a tenerla stretta, anche di piu'

forse.

Aska: (Aska ha un sorriso mascalzonissimo stampato

sulla faccia.)

Perché vuoi saperlo?

Cormac: dimmelo e basta

(muso duro! ^_^)

Aska: (Aska parla lentamente, come per osservare

attentamente le reazioni di Cormac)

Ieri hai detto di desiderarmi.

Poi ci siamo baciati.

Non baci male, vitellone, ma.... è stato un bacio

strano.... privo di malizia, di doppi fini...

carico di sensi di colpa però.... e insisti con

questa storia che ho paura di amare e di essere

amata.... Una ragazza igenua può anche travisare,

no?

Cormac: Non puoi travisare, Aska.

Perche' ti ho detto quello che penso e perche' io

stesso ho le idee troppo confuse. Non so nemmeno

io cosa provo per te. Non lo so io e certamente

non puoi saperlo o indovinarlo tu.

Cormac: quanto al desiderarti... sono un uomo, non sono

un elfo ne' un prete di Kayah. E tu sai farti

desiderare

Aska: Infatti non sono una ragazza ingenua. Non ho

travisato. Mi limito a mettere insieme gli indizi

che mi dai. E ti pungolo e ti ripungolo... e ogni

volta prendo una tessera nuovo che compone

quessto bel mosaico.

Quanto al desiderare, ieri avevi toni più

drammatici :)

Un consiglio, bel ragazzo, stammi lontana o

rischi di finire come quei fiori! (e cerca di

divincolarsi)

Cormac: Stavolta pero' la bacia lui... sul serio

Cormac: non ci finisco come quei fiori, stanne certa

dice poi

Cormac: e la lascia andare.

Aska:!!!

(esclamazione di sorpresa)

Cormac: anche Cormac ha un limite di sopportazione!!

^_____^

e non dimentichiamoci il sui 12 di volonta'...

Aska: Aska lo guarda storto.

"non mi aspettavo una cosa del genere..... che tu

sia....?.... no, no"

Cormac: io sia?

dice lui, guardando un po' da un'altra parte

Aska: più sveglio di quello che pensassi?

uhmmm... pensavo di raccogliere risposte... ed

ora ho un cesto carico di domande.

Cormac: devi sempre raccogliere qualcosa, tu?

Aska: Certo.

Ogni mia azione, moviemnto, pensiero, è

finalizzato a qualcosa.

Cormac: che fatica... sei sicura che a furia di

raccogliere tutte queste cose tu non ti lasci

scivolar via qualcos'altro?

Aska: senz'altro... fardelli inutili... catene,

legami...

Cormac: si', eh?

Cormac alza le spalle.

sara' come dici tu... fardelli inutili legami...

ma dimmi una cosa: che accidenti vuoi raccogliere

tu?

Aska: (Aska sorride)

E' possibile descrivere i colori ad un cieco?

Posso farti capire cosa significa essere uno

strumento nelle mani di un Dio?

Puoi anche lontamente immaginare cosa si provi a

sentire scorrere dentro di sé la volontà divina?

Vederla materializzata nelle proprie mani?

Cormac: sono soltanto un uomo io.

non ho idea di cosa tu stia parlando...

tu rubi, e cosi' glorifichi il tuo Dio. E ogni

tuo gesto, ogni tua azione, sono finalizzati a

rendere onore al tuo Dio.

Ma cosa vuole il tuo Dio da te?

Aska: Che io continui ad essere così come sono.

Cormac: paghi un grosso prezzo... ma forse e' giusto

cosi', non lo so.

ogni tuo fine e' il fine del Dio... e tuo

fratello? perche' cerchi il suo passato?

Aska: Perché era mio fratello. Per ciò che ha

rappresentato per me. E che Gargutz mi abbia dato

la prova di vegliare sempre su di me, significa

solo che ho fatto bene a fidarmi di me stessa. Io

non immagino il futuro, non so dove arriverò. Non

conosco il domani.

Cormac: domani...

non mi piace pensare al domani.

proprio quando iimmagini quale sara' il tuo

domani, e sei sereno riguardo al futuro...

proprio allora il domani di si distrugge

davanti... e ti ritrovi in mezzo a nuove rovine.

il domani non esiste... lasciarlo esistere ti

espone a troppo dolore.

(Cormac e' come se stesse parlando a se stesso...

si fa cupo)

Cormac:... (sottovoce, tra se e se)

... chissa' che cosa aspettiamo... per domani...

o per quando...

Aska: Lo so bene questo. Ma io so chi e cosa sono.

Cormac, fidati di me quando dico che legrati a me

ti farà solo soffrire.

Cormac: Cormac alza la testa di scatto, come ridestandosi

da un sogno.

Legarmi a te... soffrire... (accenna un

sorriso)... lo so bene... almeno, lo immagino...

Cormac: me ne frego abbastanza

Cormac: anche perche' mica sono cose che si scelgono a

tavolino queste... io sono gia' legato a te (e

anzi, ti do la notizia in anteprima, SOLO a te).

e tutto sommato non e' che io stia soffrendo

granche'

Aska: Buon per te. Non ho idea di che legame intenda

tu. Ma sappi che sono portata a fare tante cose

che a te non farebbe piacere sapere.

Cormac: ma come mai ti preoccupi cosi' tanto per me, che

io possa soffrire e cosi' via? a che ti serve

avvisarmi con tanta premura?

Aska: Caro il mio ingenuotto, credi veramente che io

non provi emozioni? Che sia senza cuore o così

gelida da essere cieca? Pregherei agli altari di

Shub-Niggurath se fosse così.

La vita ti ha giocato uno scherzo piuttosto

brutto. Basterebbe per le prossime 100 vite una

cosa del genere... io non voglio responsabilità.

Cormac: per quanto mi riguarda, bada solo a non farti

ammazzare.

e non ho bisogno di essere compatito per il mio

passato.

responsabilita'... ma scusa, pensi che io ti stia

chiedendo di sposarmi?

non lo sto facendo.

ti voglio bene, semplice e chiaro. tutto il resto

sono cose che io stesso non mi ci metto a

capirle. quel che dovro' capire lo capiro',

senno' pace.

e ti assicuro che saresti la prima a saperlo: non

sono un tipo che fa giochetti io.

Aska: Aska abbraccia con irruenza Cormac, gli sussurra

all'orecchio "Yorik sarà contento che ho un amico

come te", poi gli posa la fronte sul lato del

collo e rimane così.

Cormac: cormac la tiene stretta e non dice nulla.

pero' probabilmente vista la posizione Aska la

sente perfettamente la vena del collo come batte

in fretta...

Aska: (Cormac sente qualcosa di umido sul collo...

realizza che sono baci.

Improvvisamente Aska di blocca...)

Scusami...

da piccola... quando Yorik affilava l'ascia (ci

passava anche alcune ore) facevo così... gli davo

dei bacini sul collo o gli mordevo l'orecchio.

Lui restava tranquillo a farsi seviziare. Era da

tempo... tanto tempo... che non mi sentivo a mio

agio tra le braccia di un uomo... mi fai sentire

... non so... mmm... bene. Mi ritornano in mente

sensazioni.... profumi.... sai, è strano.... non

capisco bene cosa succeda.

Cormac: Cormac rimane in silenzio, le passa una mano tra

i capelli lentamente, accarezzandole il capo.

Aska: lei resta così poi gira leggermente il capo e gli

sussurra... "è più piacevole che passare per il

letto di 50 maledetti sconosciuti..........

certo però che il bottino....

Cormac: lui le sorride e le parla sottovoce:

c'e' anche quello... di natura un po' diversa

forse...

 

Aska: Che intendi Cormac?

Cormac:

Cm ON

non era cosi' : "chi trova un amico trova un

tesoro?"

dice lui, appena un po' con tono piu' leggero.

e continua ad accarezzarle la testa dolcemente.

Cm OFF

mi e' venuto ora in mente che questo poveraccio

e' ancora a torso nudo!! meno male che ha molta

resistenza... =D

la tiene stretta cosi' non muore assiderato...

^______^

Cm ON

un tesoro...

Aska: Queste sono le fesserie che pensava anche mio

fratello... e guarda che fine ha fatto.

Cormac: non ci pensare adesso...

non pensare a quello che succedera' poi

non pensare a niente...

Aska: difficile. Ho un cervello.... io.

Cormac... e se mi innamoro di te?

Cormac: di me che non ce l'ho? =)

(lui cerca un minimo di sdrammatizzare)

perche' ci devi pensare proprio adesso Aska?

non ti devi preoccupare... sara' quello che deve

essere

Aska: Non mi devo proccupare?

Sono qui, in un bosco, abbracciata ad un

energumeno mezzo nudo che mi accarezza i capelli,

che fino ad un minuto fa diceva di desiderarmi,

che mi ha estorto pure un bacio e non devo

preocupparmi di cose simili?

Cormac: hai paura di me?

Aska: Mi hai anche detto che saresti in grado di

ammazzare chiunque.

Aska: Non voglio legami.

Aska: Voglio essere libera

Aska: Non voglio ferirti.

Cormac: Cormac le da un bacio sui capelli.

(evita la fronte attentamente!^_^)

Non ti preoccupare di ferirmi, questo energumeno

mezzo nudo se la sa cavare.

E non ti farebbe mai del male...

Aska: Lo dicevano anche di Yorik.

(e si divincola)

Sai perché devo fare ciò che devo fare? Perché la

colpa di tutto è mia.

L'ho saputo dopo... ogni persona che viene

benedetta dagli Dei rinuncia a qualcosa di

valore.

Il destino ti porta via qualcuno o qualcosa di

importante.

ed è successo tutto quella notte...

[e su questo ti saluto... volendo si continua

prima di Sabato :))))

attendo la risposta e buona notte!]

Cormac: ovviamente la domanda e':

quale notte?

Aska: La notte in cui divenni sacerdotessa...

Sai, vengo da una famiglia molto modesta. Mio

padre era lo stalliere del barone di Vriebourg,

nel ducato di Surok. Yorik faceva il taglialegna.

Io e mia madre badavamo alla casa...

Da un po' di tempo frequentavo, con altri

ragazzi, un Predicatore di Gargutz, Seth.

(dicendo questo si side sul tronco occupato prima

da Cormac... gli fa senno di sedersi accanto a

lei).

Cormac: lui si siede vicino a lei, ascoltandola

interessato.

Aska: (Aska gli poggia la testa sulla spalla)

.... Seth era un uomo affascinante... non perché

fosse bello... erano i suoi modi, il suo sguardo

ad essere carichi di fascino....

Lui ci chiese una prova... e a me, in privato,

disse che da me si aspettava più che dagli altri.

Mi suonò strano... pensai che si riferisse al

fatto che io potevo avere accesso alle proprietà

del barone...

Così poco dopo il tramonto, uscii di casa... cno

la scusa di portare la cena a Yorik. Lui l'estate

preferiva lavorare col fresco della sera... la

sua pelle chiara.... come la mia, del resto...

era molto sensibile al sole.... così uscii di

casa... e mi avviai verso la casa del Barone,

sapevo che non era nella sua tenuta... era

partito per un viaggio...

(mentre parla fa passare un braccio sotto quello

di Cormac, e si mette più comoda)

Cormac: quando parla della pelle, Cormac la guarda

intensamente per qualche attimo, ma non dice

niente, si mette in modo tale che lei stia

comoda.

Aska: Arrivai alla casa, c'erano due guardiani davanti

all'ingresso.... in qualche modo riuscii ad

entrare, ma probabilmente fui maldestra, feci

qualche rumore, appena all'ingresso sentii le

guardie parlottare fra di loro e poi esclamare

"Chi è là!"... il cuore mi impazzì... non sapevo

più che fare, aprii una porta e mi ci chiusi

dentro.... (Aska si fa leggermente tesa, e si

stringe un po' di più al braccio di Cormac)

ricordo ancora tutto con chiarezza... la luce

rossa del sole filstrava da una finestre stretta

vicina al soffitto... era una stanza piena di

mantelli, stivali, abiti da viaggio... al di là

della porta i passi pesanti delle guardie, rumore

di ferro, quella voce che urlava "Ladruncolo

maledetto, esci e non ti faremo del male..." ...

io pregavo... pregavo Gargutz di salvarmi... "Lo

hai voluto tu!" urlò. E sentii la maniglia

muoversi..... Venni scossa da un brivido aprii la

porta e urlai "Imbecille sono io!"... la voce che

le mie orecchie sentirono era quella del

Barone... "Ma... signore... noi.. non"

farfugliava la guardia.

"Ora vattene, domani faremo i conti!" Urlai....

sentii la guardia andarsene in fretta.

Cormac: caspita...

mormora cormac, un po' stupito

Aska: Io fui pervasa da una stanchezza immensa... forse

svenni senza rendermene nemmeno conto... appena

mi fu possibile, sgattaiolai fuori dal mio

nascondiglio, andai al piano superiore, mi

infilai in una camera... era quella del barone...

(la tensione di Aska sembra alleggerisi,

diminuisce la stretta al braccio di Cormac)

c'erano molti oggetti preziosi suoi e di una

delle sue donne... presi quello che potevo... mi

calai dalla finestra, il sole stava per

scomparire dietro l'orizzonte... stavo correndo a

perdifiato... la stanchezza che sentivo era

immensa e non mi resi conto di essere

inseguita... finché non fu troppo tardi... rumore

di zoccoli, un cavallo....

Cormac: Lui la ascolta senza fiatare, appassionato alla

storia che lei racconta.

Aska: mi girai ma non capii nulla... un colpo alla

schiena e caddi per terra.

Il cavaliere scese da cavallo... mi alzò la testa

tirandomi per i capelli.... ero paralizzata dalla

paura... (comincia piano piano a ristringersi a

Cormac, se possibile più di prima) e stremata...

non avevo nemmeno la forze di parlare... ero

molto confusa. Lui era il figlio del barone,

Nicholas, che in qualche modo era anche amico di

Yorik....

"Cos'abbiamo qui? La piccola De Feis… e cosa ci

facevi nella camera di mio padre?"

Mi disse sprezzante.

"…Io?… ma… ti …. Ti sbagli…. Forse, mi confondi

con qualcun altro!"

Cercai di farfugliare...

"No, no, io non mi sbaglio. Posa quella roba….

Ah! Vedo che ne hai presa. Brava, oltre che

bella!"

Mi rispose... aveva uno sguardo orrendo.... io

non sapevo come rispondere, cosa dire, né cosa

fare...

Lui continuò a parlare, mentre mi alzava con ben

poca grazia.

"Sai, ti ho osservata, qualche volta, da lontano.

Non sei affatto male… e ho saputo poi che con i

ragazzi sai essere molto gentile…. Se sarai

carina con me, potrei anche scordarmi di averti

vista rubare tutte queste cose…"

Gli dissi che era un miserabile, lui cominciò ad

alterarsi e mi rispose

"Miserabile… detto da te suona strano. Tuo padre

è uno dei miei servi. Mi appartiene, lui e tutta

la sua famiglia. Tu sei una mia proprietà."

Gli sputai in faccia... non avevo più la forza di

fare altro.... Lui si pulì col dorso della mano,

cominciò a trascinarmi, in una direzione

urlandomi

"Sgualdrina… non sei certo diversa da tua madre…

Cominciai ad urlare con quanta forza mi rimaneva

e con quanto fiato avevo, mi trascinò nella

stalla del casino di caccia, mi butto su delle

balle di fieno, mi aprì i vestiti e....

(Aska rafforza la presa sul braccio di Cormac)

... e io urlavo, come un maiale al macello,

urlavo non riuscivo a fare altro.... non so

quanto tempo era passato, non so, se poco o tanto

Cormac: Corna, che tiene Aska stretta, inavvertitamente

comincia ad esercitare molta pressione sul

braccio di lei, quando sente questa ultima parte

della storia. non dice nulla... tiene Aska

stretta ed e' molto rigido.

Cormac: quanti anni avevi, Aska?

Aska: eh? Quindici o sedici...

Cormac: lui annuisce gravemente, poi:

scusa se ti ho interrotto, continua se vuoi...

Aska: Lui mi violentava, io urlavo e piangevo. Si

spalancò la porta. Filtrava pochissima luce... e

un'ombra nera entro a lunghi passi per la

porta... poi quella mano, quella mano callosa da

taglialegna afferrò Nicholas per i capelli vicino

al mio viso... me lo strappò di dosso... era una

furia, cominciò a picchiarlo, sempre più

selvaggiamente (Aska sembra tesa)... mi gettai

sul suo braccio per fermarlo... calmarlo... mi

guardò, ansimava, si chinò su di me, ignorando

Nicholas, mi disse "cerca di metterti a posto i

vestiti... per mamma e papà", mi aiutò a

rimettermi a posto, mi tolse dei fili di fieno

dai capelli, mi prese in braccio per portarmi

via... mentre stava per passare dalla porta si

girò e disse a Nicholas "Ringrazia gli Dei che

non avevo l'ascia" era gelido. Mi portò a casa.

Aska: La cosa ebbe un seguito. Ovviamente Nicholas

tacque sul fatto di avermi violentata e che io

fossi una ladra, obbligò però Yorik a fare

pubblica ammenda… Sua padre aveva ogni diritto su

di noi, ma lui decise di essere "magnanimo"

permettendo a Yorik di diventare suo servo

personale.

I miei genitori furono molto duri con noi.

Secondo loro io avrei dovuto concedermi a

Nicholas…

Qualche tempo dopo, Yorik partì come scudiero di

Nicholas… non si seppe mai per dove… e non tornò

più. Solo una lettera, breve, concisa, ci avvisò

del fatto che era scomparso, probabilmente morto.

Abbandonai casa e mi diedi alla macchia. Non

c'era più nulla per me a Vrieburg…

Cormac: che fine ha fatto quel... Nicolas?

sparito anche lui?

Aska: Si. Spero che sia sparito nel ghiaccio di

Shub-Niggurath

Cormac: Cormac annuisce, tenendo Aska stretta tra le

braccia.

Aska: Yorik si trovava vicino al casino di caccia

perché cercava un'altra scure, quella che usava

sempre si era rotta.

Cormac: avrei voluto conoscerlo, tuo fratello.

e avrei voluto che avesse in mano la scure,

quando vi ha trovati...

Aska: Io no. Altrimenti sarebbe morto impiccato.

Cormac: hai ragione... al solito sono troppo impulsivo.

mi lascio prendere dall'odio... dal desiderio di

vendetta...

Aska: Anch'io.

In questo sono come Yorik. Mi infiammo subito...

ma non c'è vendetta nell'uccidere un uomo.

Cormac: la vendetta non basta mai... non serve mai a

niente. prolunga soltanto il dolore...

ma questi discorsi riesco a farmeli solamente a

mente fredda. quindi mai quando servirebbe...

Aska: Aska sembra non averlo sentito... la vendetta è

rovinare il tuo nemico, farlo strisciare, farlo

implorare pietà ai tuoi piedi. E infliggergli

infine qualcosa ancor peggiore di quanto lui si

potesse aspettare.

Cormac: e dopo?

che hai risolto dopo?

torna per caso chi amavi? torna a vivere?

serve a qualcosa versare il sangue, distruggere,

annientare chi odi?

Cormac: ti faccio questi discorsi...

ma detti da me non hanno significato.

Aska: Dopo? Un verme in meno che striscia sulla

terra... e mio fratello avrebbe risposto "un

avvertimento per il prossimo"

Cormac: io so che e' inutile vendicarsi.

ma continuo a volerlo fare... e' un gioco

disperato, in cui sai che perdi comunque... che

hai gia' perso... e continui... e continui... e

anche se sai che non otterrai mai nulla, mai

neanche un briciolo di cio' che brami, tu

continui...

e l'odio ti spinge avanti... un odio inutile,

come sempre e' l'odio... ma non te ne liberi...

Cormac: e' inutile vendicarsi... ma puo' diventare

l'unica ragione per cui si trova la forza di

aprire gli occhi, al mattino...

Aska: Lo so bene.

Cormac: una persona mi diceva sempre...

guarda il cielo...

Cormac: la voce di cormac trema

Aska: Lo so... lo so... :)

Aska: Aska lo accarezza.

Aska: E ricorda anche che qualsiasi cosa succeda,

domani il sole sorgerà ad oriente.

Cormac: lui inspira profondamente...

guarda il cielo Aska... e' azzurro...

la voce gli trema sempre di piu'...

Aska: (Aska sussurra)

e vuoi piangere fallo... non ti sentirà nessuno

(e se lo stringe a sé, con gesto materno).

Cormac: Cormac abbraccia Aska violentemente, nascondendo

il viso tra i capelli di lei.

Non sembra stia piangendo, ma e' difficile

dirlo... ti tiene strettissima

Aska: Aska lo tiene "sotto l'ala", carezzandogli la

nuca. E aspetta... se lui non fa niente per un

po' gli chiede:

"Perché Dora mi avrebbe voluto bene?"

Cormac: Lui allenta un po' la stretta, ti parla vicino

all'orecchio.

Dora... lei capiva le persone.

Lei sapeva leggere nelle persone quello che gli

altri non riuscivano a vedere, sapeva trovare

quello che c'e' dietro a tante maschere.

Lei ti avrebbe subito voluto bene, avrebbe

compreso istintivamente tutto...

non le interessavano i pregiudizi delle persone,

non avrebbe avuto paura di te, o invidia o

altro... lei ti avrebbe aperto la porta della ...

nostra casa...

Cormac: Dora era speciale... sapeva subito scoprire il

bene in ognuno. soprattutto in chi nasconde il

proprio bene...

e poi... dopo quello che mi hai detto oggi, ci

sarebbe stato un altro motivo per cui ti sarbbe

stata vicina...

Aska: Aska soffoca una risatina. Gargutz sarebbe stato

orgoglioso di me... ripulire la casetta ad una

guardia :))) Cormac... sotto le maschere si

celano altre maschere.

Cormac: con me forse si'... con lei no. Lei era

disarmante.

Cormac: Dora ti avrebbe ospitata anche sapendo chi eri...

mi avrebbe mentito... per proteggerti

Aska: Anch'io avrei mentito, per fare i miei interessi.

Cormac...

no, lascia stare, resta qui ancora un po'...

sfogati.

Cormac: Dora mi mentiva... per proteggere dalla mia

vendetta l'uomo che le ha rovinato la

giovinezza... suo padre.

Secondo lei non bisognava odiare MAI nessuno...

Aska: Era il padre. Conosco poche persone che non hanno

amato o almeno rispettato i propri genitori...

Cormac: Cormac sbrotta, duro:

anche se abusano di te da quando hai dodici anni?

Aska: Anche. Sono i tuoi genitori. E che lei non li

odiasse è una prova a quanto sto dicendo.

Certo ha avuto un bel fegato.

Cormac: da quando e' morta sua mamma... lei era poco piu'

che una bambina ed e' rimasta con suo padre. lui

la picchiava, la sfruttava... la mandava a

lavorare per ore e ore... e poi... alle volte...

[la voce di cormac e' strana, sembra che sia

percorso da un odio enorme, che fa fatica a

trattenere.. ansima un po']

Aska: Cormac... stai tranquillo. Agitarti, ora, a che

serve? Vuoi vendetta? Sarà morto... portando le

sue colpe dinnanzi a Pyros.

So che non hai fiducia negli Dei... ma sappi che

loro sanno meglio di te cosa è giusto e cosa non

lo è.

Cormac: Cormac e' percorso da un fremito.

E' vivo. LUI e' vivo... o almeno... lui e'

sopravvissuto alla distruzione di Kricton.

Non gli torcero' mai nemmeno un capello. L'avrei

ucciso mille volte, ma Dora...

(singhiozzo che muore in gola), Dora diceva di

non odiarlo... di non odiare nemmeno il peggiore

individuo... nessuno...

Aska: E' vivo? (Aska lo dice ridendo)

Gli Dei sanno essere veramente terribili... hanno

lasciato quel vecchio a strisciare sulla terra

tra i vermi....

Sai... Quando arrivò quella lettera che diceva

che Yorik non c'era più.... è stato un periodo

bruttissimo... ho pianto molto....

Poi mi dissero che era vivo... mi dannai l'anima

per cercarlo... trovai Shade che mi disse:

"Mi dispiace. Yorik è morto il mese scorso. Mi

disapice, per me era come un figlio".

Mi cadde il mondo addosso. Ho pianto, senza farmi

vedere. Ma attraverso la rabbia e le lacrime ho

sentito la sua presenza per tutto questo tempo.

Posso giurartelo.. lui mi guarda e mi guida nei

momenti difficili.

Lo sento ancora una volta... mi circonda... è

come il vento. Lo so lui ora mi guarda.

Ci raccontavamo i nostri sogni, abbiamo vissuto

come abbiamo voluto... e lui ne ha pagato il

prezzo. Ogni tanto mi chiedo perché.... perché è

morto... e ancora oggi mi fa male. Ma poi mi tiro

su... so che ora è libero, finalmente e prima o

poi saremo insieme.

Cormac: Cormac non dice niente, continua a tenere il viso

nascosto tra i tuoi capelli... ma forse ora sta

piangendo, sia pure in silenzio.

Aska: Aska, usando i piedi, raccoglie il mantello che

si era tolta e lo mette sulle spalle di Cormac...

in qualche modo.

Cormac: Lui se ne accorge, allenta la stretta su di te,

con un movimento veloce del braccio si passa la

mano sul viso e poi ti guarda.

... grazie...

dice poi, con una voce che e' un sussurro.

 

Aska: Grazie... Fra qualche mese, probabilmente, vorrai

rimangiartelo :)

Cormac: cosa intendi?

chiede Cormac, ma non con fare curioso, con fare

semplice e dimesso.

senti i suoi occhi sul tuo viso, ti sta

osservando con aria strana

Cormac: forse sembra incredulo?

Aska: Che Aska De Feis ha tante maschere, una per ogni

occasione... e tutte queste maschere sono lei.

Cormac: Cormac ti accarezza il viso col dorso di una

mano, poi ti bacia sulla guancia, lentamente.

... lo so...

Aska: Aska arrossisce... abbassa un pochino il capo.

Perché prima... quando eravmo in piedi e mi hai

abbracciata.... avevi il cuore ceh sembrava

impazzito?

Cormac: Cormac rimane silenzioso per un attimo,

continuando a fissare gli occhi di Aska con

intensita'.

perche' sono vivo... e pensavo di essere morto

Aska: Uh?

Cormac: Cormac sorride

niente, niente... dicevo per dire...

Aska: Parla.

Cormac: finalmente Cormac abbassa lo sguardo, lo

distoglie dal viso di Aska e lo fissa verso

qualcosa di imprecisato.

mi sento vivo... con te mi sento vivo... mi

sento come tanto tempo fa... sento il sangue che

mi scorre dentro, percepisco i profumi, la luce,

il giorno... mi sembra di poter partecipare

ancora alla vita. e non rimanerne ai margini come

ho fatto fino ad ora...

... per anni... come un'ombra...

mi nutrivo solo di odio... non c'era niente di

vivo in me, niente di vitale.

e adesso... adesso mi sembra di essere tornato

ragazzo...

Cormac: ma e' difficile da spiegare...

Aska: Aska si alza di scatto, con le braccia al cielo e

il viso rivolto verso l'altro... e comincia a

declamare i versi di una poesia che inneggia alla

primavera contenente tutti i cliché del caso...

il sole tiepido, i boschi in fiore, i cuccioli, i

boccioli, la natura che rinasce.... Tutto questo

muovendosi come se danzasse delicatamente... poi

si ferma e guarda Cormac con un sorriso spiego...

Cormac... tutti, prima o poi, diventiamo stupidi

nella vita e viviamo come sciocchi per un certo

periodo. E' normale risvegliarsi.... ma non

attribuire il merito a me... attribuscilo a te

stesso!

Cormac: lui, nel momento in cui lei le passa vicina

(durante il balletto), l'afferra per un braccio e

la tira verso di se, sorridendole,

"e sempre a prendere in giro!"

dice poi, tirandosela sulle ginocchia o molto

vicino, con aria canzonatoria...

"tu non lo hai mai conosciuto il Musone Cormac...

", aggiunge, trattenendola per gioco se lei cerca

di divincolarsi.

Aska: Lei cerca di divincolarsi con poca convinzione,

continuando la sua tiritera.

Cormac: lui insiste, giocando:

"altro che primavera...! te la faccio vedere io

la primavera!!"

 

Aska: Lei continua, facendo finta di tentare di

liberarsi.

Cormac: lui ride, le fa il solletico e continua a tenerla

prigioniera.

Aska: Lei sta al gioco, fa finta di mordergli una mano

Cormac: lui per vendetta la butta per terra... (senza

farle male naturalmente!) e la segue giu'...

continuando a ridere...

Aska: Lei continua a partecipare, tenta di scappare

trascinandosi con le braccia.

Cormac: Cormac continua a tormentarla finche' entrambi

non sono senza fiato... poi pian piano si

placa... e si distende sull'erba, al sole, con

lei vicino.

Aska: Lei gli si appoggia con i gomiti sul petto di lui

e il viso appoggiato ai palmi delle mani, lo

osserva, poi gli soffia sul viso....

Attento quando giochi col fuoco... dice

cantilenando... nemmeno tu hai mai conosciuto

l'Aska disperata e pronta a tutto.... e resta a

fissarlo.

Cormac: Lui sorride per un attimo, poi velocemente la

ribalta e, una volta che lei e' stesa sull'erba e

lui (accanto, non addosso!! ^_^) ha il suo viso

sopra quello di lei, le dice:

mi piacera'... anche quella...

Aska: Attento... Cormac... attento a te. L'ultimo uomo

che ho avuto è stato il castellano ad Amer....

potresti pentirti di essere uomo....

Strappa una manciata di erba e glila tira in

faccia.

Cormac: Cormac fa la boccuccia stretta e la voce in uno

strano falsetto:

"un uomo? io? ma ti sbagli, io sono un elfo...

non hai niente da temere bella bambina... io sono

un elfo!!"

e scoppia a ridere, tornando steso sull'erba

accanto a lei

Aska: Anche Aska ride....

In effetti Non ha mai visto Faradyr interessarsi

a qualche donna... al massimo al suo cavallo....

E ricomincia a ridere...

Cormac: Cormac ride un sacco... bello steso al sole a

pancia all'aria, con lei accanto...

Aska: ASka sta buona buona... ad un certo punto gli

tira un pizzico sulla pancia (anzi... meglio se

riesci a tirargli dei peli! :))) ).

Ti vuoi rivestire? Anche nudo non hai speranze di

sedurmi!

Cormac: Ai! ^____^

Cormac allunga un braccio, sperando di

raggiungere qualcosa... tipo la sua camicia...

altrimenti si rotola finche' non raggiunge

qualcosa da mettere.

"se non ti seduce nemmeno il mio fisicaccio ...",

dice ridendo

"brrr.! in effetti anche se c'e' il sole non fa

tutto questo caldo!"

Aska: Io non sto male.. in effetti ho caldo... A

Wriebourg faceva molto più freddo in questo

periodo.

Cormac: ti ci vorrei vedere a te, a torso nudo sull'erba

fresca...

hem... (Cormac si rende conto che puo' essere

equivocato e fa una faccia un po' buffa)

Aska: Se proprio ci tieni.

E fa per slacciarsi il vestito.

Cormac: Cormac, che stava seduto liì accanto

riallacciandosi qualcosa addosso, allunga un

braccio per fermarla.

sempre a fraintendere...

Cormac: e poi, ridacchiaando:

ma poi ora non te ne uscire con un "ma allora non

ti piacciooooooo!!!" ^_^

Aska: Aska sorride...

e si risdraia sull'erba.

Sai... dice ma si interrompe subito... sgrulla il

capo... niente e si gira su un fianco dando le

spalle a Cormac

Cormac: lui ovviamente le si avvicina, si rimette steso

(adesso vestito!) vicino a lei, poi si alza sui

gomiti e si affaccia dall'altra parte, dove

guarda lei adesso

"che cosa?"

Aska: nulla nulla...

Cormac: lui le muove un po' la spalla, sempre allegro

eddai...

intanto le sbircia il viso: che faccia ha Aska?

Aska: Pensierosa.

Cormac nota che lo osserva per un attimo con la

coda dell'occhio.

Dopodiché si alza piuttosto frettolosamente, si

sgrulla l'erba di dosso

e dice

Torno alla fattoria.

Tutto questo dando ricogorsamente le spalle a

Cormac

Cormac: lui la blocca per un braccio.

che ti succede? perche' vuoi tornare alla

fattoria?

qualcosa non va?

Aska: Tenta di liberare il braccio con un brusco

strattone.

Lasciami ora.

Cormac: lui le lascia il braccio.

vai pure... io rimango ancora un po' qui...

(la sua voce e' triste, inutile nasconderlo)

Aska: Cormac nota un cambio di umore verso il basso.

Aska china il capo e comincia ad allontanarsi.

Aska: ma non in direzione della fattoria....

Aska: si china e raccoglie un sasso.

Cormac: Cormac esita un po', la osserva mentre si

allontana, senza far nulla.

poi pero' di colpo la rincorre e l'abbraccia da

dietro le spalle senza dire nulla

Cormac: la lascia subito, se nota il minimo cenno di

fastidio in lei.

Aska: Aska rimane lì, quasi amorfa, la pietra le cade

dalle mani.

Cormac: lui continua a stringerla, senza dir nulla

Aska: Cormac... non capisco nulla. Non sono portata per

le mezze misure.

Cormac: lui continua a abbracciarla da dietro, poggia la

sua guancia contro la guancia di lei.

"non ti affannare a scegliere oggi... aspetta...

io non scappo... rimango con te..."

Cormac: "non pensare a niente adesso.... pensa che siamo

stati bene... pensa che ci saranno altre belle

giornate... non devi fare delle scelte... non ti

chiedo di fare delle scelte..."

Aska: non capisci... e così peggiori la situazione...

mannaggia a te.

Cormac: vuoi che ti lasci un po' da sola?

[chiede, sempre tenendola stretta]

Aska: Non lo so....

no...

si...

Si.

si libera dalle braccia di Cormac e torna alla

fattoria.

Cormac: lui rimane li a terra, ad osservarla mentre si

allontana.

la fissa e rimane immobile

Aska: Termina così la puntata :))))))