delle voci disturbano il sonno di Amras "Dov'è andato quel bel culo?" dice una prima voce "a casa" risponde un'altra voce più bassa e senza espressione "Come a casa? E al tuo povero fratellino non lasci nulla?" "ora hai bisogno di me per trovare donne?" "Oh... abbiamo svegliato la sorellina... si direbbe..." Amras si solleva sui gomiti, si stropiccia gli occhi pigramente e borbotta qualcosa di incomprensibile. "Voglio morire... russate come mantici, maledetti pirati" Si siede, tirandosi su la coperta, e guarda i due fratelli e la tenda. Poi sorride sbadigliando e si stiracchia. "buon giorno" "sarà stato il bel culo a russare" dice il Serpente "Io sono troppo bello per avere simili difetti... e quello è una tomba. Figurati se russa!" Amras fa roteare il collo, sbadiglia ancora e si gira verso il Serpente. "oioioi mi sento tutta a pezzi... (sbadiglio) ridatemi un letto soffice!" Sorride con lo sguardo ancora instupidito dal sonno "e questa che cos'è, la stanza dei bambini?" "certo bella bambina" "invece di dire stronzate passami il tartan" "agli ordini" Il Serpente allunga pigramente il braccio, afferra il Tartan del Saltimbanco e glielo tira. "senti, muto, dopo devi farmi qualche scarabocchio sulla schiena, mi sento ispirato... e ho dell'ottimo whiskey tra le mie cose" Amras allunga un braccio da sotto la coperta ed afferra il suo tartan, tutto stropicciato dalla sera prima, e lo guarda sconsolata, cercando di capirne il verso giusto. Se lo rigira tra le mani ma non capisce da che parte cominciare per indossarlo. "mi spiegate una cosa, voi due? che cosa significa che il Gabbiano è diventato portavoce del clan? Volete fregare anche lui?" "fregare?" dice il Saltimbanco infilandosi il Tartan "Significa che nel Consiglio dei Clan, lui parlerà per il Clan dei naviganti" Amras si tira su, avvolgendosi goffamente nel tartan. "ma come mai lui era così perplesso? è un onore, non è così? c'è qualcosa che mi sfugge..." Amras si annoda sempre piu', le penzola mezzo tartan e le struscia a terra. "perchè vi siete fidati di lui? non posso credere che sia per causa mia, che cosa glie ne importa agli altri del clan? " Il saltimbanco si avvicina ad Amras, e le sistema il Tartan il Serpente ridacchia osservando la scena "Secondo te come hanno preso la notizia che Mullingar è in mano nostra?" chiede il Saltimbanco. Amras alza le braccia e docilmente si fa aiutare. "che vi è saltato in mente? volete veramente il clan? e il Gabbiano? come mai a lui non avete fatto niente? e non avete affondato anche la Lorelay?" Amras pronuncia il nome della Lorelay con un accento particolarmente accorato. "il Clan ha bisogno di un capo" dice il Saltimbanco "Sorellina, quello mi ha detto che te e il Gabbiano siete... intimi... fregargli le navi non mi è sembrato certo un gesto carino da fare. Non ti sembra? E poi i nobili servono, no?" Amras resta a bocca aperta, guarda il Saltimbanco e poi il Serpente, poi di nuovo il Saltimbanco. "tu, capo clan?" Poi abbassa gli occhi per un momento, come se raccogliesse le idee. "l'hai fatto apposta, ad accoltellarmi sulla Lorelay?" "Quel fesso non si è accorto di niente?" chiede il Saltimbanco il Serpente scoppia a ridere... "Lui sarà capo Clan quando io non sarà più in grado di soddisfare una femmina, sorellina!" Amras sbatte le ciglia, perplessa. "accorto di cosa? non capisco... lui..." Amras ci pensa un poco. "... mi ricordo che quando mi portò nella sua stanza, e ancora non aveva chiamato il suo medico, guardò la ferita sul mio fianco, e la toccò con il dito, che portò al naso e poi alle labbra, e commentò, con un sorriso strano: « figlio di puttana »... mi disse che non avevi toccato punti vitali..." Il Serpente ride "E' proprio vero, dobbiamo essere fratelli, capellone.... Hai riusato ancora quel trucco? AHAHAH!" il Saltimbanco si limita ad un semplice "quindi ha capito" "Che trucco?" Amras guarda i due uno dopo l'altro, prima il Saltimbanco e poi il Serpente. "che trucco?! che cosa ha capito Feàn?" "quando non vuole ammazzare qualcuno, mette una sostanze cicatrizzante sul coltello. Lo ha fatto anche a me, guarda." Il Serpente si alza dal letto e ti fa vedere una cicatrice sotto il costato. Amras osserva la cicatrice del Serpente, e poi guarda Sean. "perchè hai voluto che restassi sulla Lorelay?" "Gli alleati fanno comodo" Amras diventa rossa in viso e gli occhi le si riempiono di lacrime di rabbia. "mi hai ingannata! da sempre, da sempre mi hai ingannata!" Amras tira uno spintone a Sean. "maledetto bastardo, mi hai utilizzata come uno strumento nelle tue mani!! per i tuoi schifosi giochi di potere!" Una mano ti si posa delicatamente sulla spalla, è il Serpente. "Amras, ferma..." Amras si volta di scatto verso di lui, è furiosa. "Ferma?! Dopo che sono stata presa in giro in questo modo? Dopo che questo figlio di puttana di tuo fratello mi ha manovrata, mi ha sfruttata... dovrei stare ferma?!?" "su, pensa quante ne ho dovute sopportare io che lo conosco da quando sono nato!" "Sfruttata? Mi sembra che farti scopare dal Gabbiano ti sia piaciuto... più che sfruttarti ti ho fatto un favore, sorellina..." dice Sean col suo solito tono. "Vaffanculo Sean!" Amras si scosta dal Serpente di scatto "e vacci pure tu!" Esce dalla tenda. Qualcosa ti avverra per il dietro del vestito e ti tira con forza all'indietro. Presa alla sprovvista ti sbilanci e cadi seduta cedendo alla forza che ti tira. Il saltimbanco balaza davanti a te chiudendo l'ingresso della tenda. Chi ti tiene è il Serpente che non ha tolto la mano dal collo del tuo vestito. "Amras, qui le discussioni si finiscono, prima di andarsene" Dice con tono severo. Poi con voce un po' più dolce aggiunge "Su, tranquillizzati e parliamone". "Tranquillizzati? Parliamone??! Voi siete pazzi!" Amras li guarda in viso, prima uno e poi l'altro. "che cosa c'è da dire ormai? Avete il vostro alleato, avete la vostra comoda sorella, avete le navi... avete il clan... avete tutto quello che volete..." La voce di Amras è incrinata dalla rabbia "mi avete ingannata, ci siete riusciti... bravi. Volete che vi dica che siete stati bravi?" il Serpente: "Ti piacerebbe conoscere tua madre e tuo padre? Quelli veri intendo... "Che stai dicendo? Di che parli, sono morti!" il Serpente lancia un'occhiata al Saltimbanco che lo guarda severamente ed esce dalla tenda. Il Serpente sorride leggermente... "Mi sarebbe piaciuto farti una sorpresa.... vedi... io e la vecchia ciabatta li abbiamo ritrovati." Amras si passa una mano tra i capelli, guardando il Serpente con durezza. "Per favore, non metterci pure tu. Sono stanca di giochetti e di menzogne" Il Serpente alza entrambe le sopracciglia e poi si siede affianco ad Amras. "non è una menzogna. Le cose stanno così. Kay Fay sta tornando per riprendere il Clan e Karen è con lui. Ora capisci perché servano tutti questi segreti?" Amras scuote il capo, incredula e arrabbiata. "Kay Fay l'ha affondato tuo padre trent'anni fa. Karen chissà dove è morta... probabilmente ad Amer" Guarda il Serpente in viso, socchiudendo gli occhi. "ora vuoi farmi credere che c'era lui, al timone della Kavanagh... vuoi farmi credere che ha impersonago il Pirata Rosso... e chissà quante altre balle vuoi farmi credere. Ma perche'?" Amras sembra esasperata, sull'orlo di scoppiare a piangere o di ammazzare qualcuno. "Perchè tutte queste menzogne, perchè non parlate chiaro, una volta per tutte?" Il serpente sorride e mette un braccio sulle spalle di Amras "L'Imperatore lo dice sempre... la gente crede più facilmente alle menzogne che alla verità. Amras... è la verità. Mio padre affondò Fay 30 anni fa, lo vide affondare, ferito ad una gamba e lo credette morto. Ma a parte quella gamba lui sopravvisse... e ritrovò nostra madre e la fece curare da un grande... come li chiamate... guaritore.. si guaritore di Greyhaven" Amras è interdetta. "tu come fai a saperlo?" il Serpente china il capo da un lato "me l'ha raccontato lui. Chi credi ci fosse al timone di kavanagh?" Amras scuote il capo. "E tu come fai a sapere che è veramente lui, e non un impostore? E soprattutto... da quanto tempo lo sai, che sarebbe ancora vivo? Ieri stesso mi hai detto di non aver mai visto tua madre di persona". Il Serpente sbuffa. "Certo che sei proprio sorella di quel rompipalle...." poi sorride "te l'ho detto. Mi sarebbe piaciuto fosse una sorpresa... ma visto quello che è successo ho vuotato il sacco. Che sia lui... il Saltimbanco ha confermato... e soprattutto dopo aver visto te, sono sicuro che quella sia anche mia madre." Amras si morde le labbra a sangue. "Siete due bastardi. Da quanto tempo lo sapete?" La voce di Amras si spezza. "E quanti inganni... quante umiliazioni ho dovuto subire perchè poteste fare i vostri giochetti in tutto comodo" Due lacrime le solcano le guance, lei non guarda verso il Serpente, ma tiene gli occhi bassi, cupi. "Io mi sono fidata di Sean. Mi sono fidata di lui, e mi ha sempre e solo mentito. Ha giocato con me, mi ha usata per i suoi impicci. Mi ha spinta tra le braccia del Gabbiano, sempre e soltanto fingendo, usandomi... quel maledetto... perchè..." il Serpente cerca di abbracciare Amras "Non sapeva fossi sua sorella... o almeno non ne era certo... o non voleva saperlo... o non voleva crederci. Da quando abbiamo trovato quei due... è peggiorato. Non ci sono persone che odia di più e sapere che Fay è l'unico che può riportare la tranquillità al clan non lo ha certo migliorato... io un po' lo capisco..." Amras non si muove, resta rigidissima, occhi bassi. Continuano a scenderle le lacrime sul viso, ma la sua voce è dura. "cosa capisci? un povero bambino abbandonato che ce l'ha coi genitori? che ce l'ha con tutto il mondo perchè è stato ingiusto con lui? sono cazzate. è un bastardo. ce l'ha con i suoi genitori perchè ce l'ha con tutto il mondo, e non mi fa pena neanche un po', neanche se penso a quel bambino solo sulla nave, senza nessuno che gli voglia bene. Qualsiasi cosa abbia passato non lo autorizza a comportarsi cosi'." Amras fa un respiro profondo. "mi ha fatto troppo male" "io non sarei sopravvissuto, tutto qui. E se non ci fosse stato lui, io ora non sarei qui a chiacchierare. Non lo sto difendendo, è un bastardo, dentro e fuori ... quello che ha fatto a te non è nulla rispetto ad altre cose che gli ho visto fare... Quello che devi capire, però, è come pensiamo noi, qui, in quest'isola. Il Clan viene prima di noi. Tutto quello che ha fatto a te, lo ha fatto per il Clan.... e se sei davvero nostra sorella dovrai accettarlo, capirlo e condividerlo... temo." Amras è indignata. "accettare cosa? capire cosa? voglio almeno che mi siano dette le cose in faccia, non sono un giocattolo. Che ha fatto per il clan? Mi ha fatto fare amicizia con il Gabbiano? Mi ha raccontato cazzate dal primo momento in cui ci siamo incontrati... perche'!!!" "quello che ha fatto per il Clan è riportargli un capo impedendo agli altri notabili di farlo fuori" Amras scuote il capo con veemenza. Le lacrime si sono asciugate sulle sue guance, che sono rigate e lucide. "E per farlo doveva mentirmi? Per farlo doveva picchiarmi, accoltellarmi, ingannarmi... per farlo doveva prendersi gioco di me ed umiliarmi in ogni modo?" "mah, conosco mio fratello, non credo ti abbia ingannata di proposito...." "Ah, no? Mi ha raccontato solo menzogne. dalla prima all'ultima. Solo menzogne" Amras sembra molto triste. "E io, scema io, gli ho sempre creduto, mi sono sempre fidata di lui" "Che menzogne ti ha raccontato?" Amras scuote il capo, guarda il Serpente con uno sguardo avvilito. "vuoi che te le racconti tutte? una per una? ci passiamo tutta la giornata. Lascia perdere... sono stata una stupida a fidarmi di lui. Tutto qui. Spero solo di avere imparato la lezione". "dai! Fammi un esempio!" Amras sbuffa. "vuoi avere qualche esempio? troppi sono... che la rosa dei venti era affondata prima della sua nascita... che lui non ha niente a che spartire con Kay Fay... che io non ho niente a che fare con lui... che il Gabbiano..." Amras si interrompe. Il Serpente sorride dolcemente. "su, abbi pazienza... ha cercato a suo modo di tenerti fuori da queste questioni.... non c'è risucito... e contemporaneamente faceva in modo che le persone che lui odia più al mondo tornassero qui.... Lui ora fa tutto il calcolatore... ma credo che non abbia deciso nulla. Che fosse solo il destino. Ti accoltellata sul serio e non per lasciarti dal gabbiano, ma solo perchè era incazzato...." Amras: "Perchè li odia cosi' tanto? Che tipi di persone sono... i suoi genitori?" Serpente: "I tuoi genitori sono veri figli di Fomori. Gente cazzuta" "Però tuo fratello li odia a morte. Ci sarà una ragione..." "lo hanno messo al mondo" Amras scuote il capo seccamente: "una risposta tanto stupida che soltanto da lui puoi averla sentita; insomma non c'è nessuna ragione..." Il Serpente alza le spalle: "Hai visto tu stessa cos'è diventato" Amras si gratta il collo: "cosa è diventato? un bastardo. Ma di certo non è colpa dei due poveracci che lo hanno messo al mondo" "forse è colpa di mio padre... Non si è accontentato di ammargli il padre, stuprargli la madre davanti... ha anche fatto in modo che vivesse appeso ad una corda.... non risuciva ad ammazzarlo, ma ne è stato sempre molto vicino... se capisci cosa intendo. Dopo i suoi genitori odiava mio padre, quando morì gli sputò addosso e basta... Io non sono un sentimentale, non sono molto diverso da lui, forse è per questo che lo capisco e non mi sorprende". Amras inspira profondamente. "Ha subito molte angherie e violenze quando era un bambino. Ma è forse una buona ragione per perpetrare lo scempio? Per continuare sulla stessa linea?" "mah... qualcuno più sentimentale di me, direbbe che al posto del cuore ha uno scoglio. Però ha fatto di tutto per metterti al sicuro. Il Clan... la famiglia prima di tutto." Amras guarda il Serpente negli occhi, resta qualche momento senza parlare, apre bocca ed esita qualche momento. "Mettermi al sicuro? Non capisco... che cosa vuoi dire?" "Eh.... " il Serpente abbassa la voce "se mi sente mi taglia la gola nel sonno..." il Serpente sorride "Lui sapeva che qualcuno avrebbe provato ad ucciderlo, sospettava che tu fossi sua sorella... e comunque il tuo aspetto non ti metteva al sicuro. Da vecchio marpione aveva capito che tra te ed il Gabbiano poteva esserci del tenero. Una volta nelle grazie del Gabbiano nessuno ti avrebbe più torto un capello. Oltretutto avrebbe legato il gabbiano alla nostra famiglia per il tempo necessario. Avrai capito che qui le cose non hanno un solo nome... perché ogni cosa è tante cose insieme...." Amras sospira. "Soltanto che il tuo affettuoso fratellino è stato tanto bravo da considerarmi un oggetto. Un oggetto da mettere magari al sicuro... ma un oggetto. Non mi ha mai riservato il rispetto di dirmi quel che gli frullava per la testa. Mai. Lui decide tutto per tutti, lui sceglie quello che è bene per me, per te, per il Gabbiano.. per tutto il Clan. E' questo che non mi va giu'". "Mah... non lo conosci ancora bene, si vede. Pare che il suomodo di agire abbia funzionato. Fra 2 giorni il Clan avrà un capo, il draditore sarà svelato e non ci saranno teste matte ad impedire questo. Se lo conoscessi come lo conosco io, forse ammireresti pure il suo sforzo...." il Serpente accarezza la testa di Amras "Ti tiene in grande stima lo sai? Ha un modo un po' del cazzo di dimostrarlo.... ma è così" Amras: "Sai che me ne frega della sua stima. Se me la dimostra trattandomi da marionetta. Se me la dimostra giocando con me come un gatto col topo. Se il gesto piu' gentile che sa fare è di accoltellarmi. Dite tutti che qui ad Elsenor le donne sono considerate al pari degli uomini. Beh, non sembra proprio: ad Amer nessuno mi ha mai umiliata allo stesso modo". "Avrebbe fatto lo stesso anche se tu fossi stata un uomo" Sorriso un po' ironico di Amras: "e la fortunata alleata di famiglia sarebbe stata Layla a quel punto?" "A quel punto....e che ne so io! Io sono solo un povero marinaio!" Amras scuote il capo: "Liam, non attacca. Sono stanca, sono incazzata, tuo fratello mi ha ferita molto stavolta. Più di quandno mi ha lasciata stare due giorni con una gamba rotta in una nave mezza affondata a farmi mangiare dai granchi, più di quando mi ha accoltellata, o di quando mi ha malmenata. Stavolta ha giocato con i miei sentimenti, e anche se lo ha fatto a fin di bene non posso non sentirmi offesa" Amras sorride appena: "in altri tempi lo avrei sfidato a duello per molto, molto meno..." "Liam.... Si, credo tu possa chiamarmi così" Il Serpente ti strizza un occhio. "E allora sfidalo a duello... lui apprezzerebbe. Saresti sempre di più la sorella che ha sempre voluto!" Il Serpente sorride. "Finirei per ammazzarlo... ed è il Lughasad, non posso ammazzare nessuno... dico bene?" Amras si stropiccia le mani nervosamente. "dove è andato quel bastardo?" "Puoi sempre farlo dopo... Sarà qui attorno a badare che nessuno avvicini le orecchie a questa tenda" Amras passa un dito sui calli della sua mano destra, con uno sguardo cupo. "io odio le persone che fanno sempre la cosa giusta, che stanno sempre dalla parte della ragione, e mai hanno torto" il Serpente sorride "allora non puoi odiare nostro fratello!" Amras scuote il capo: "Se adesso stesse nascosto in un cespuglio a fare i suoi bisogni, e mezzo clan fosse fuori da questa tenda a farsi gli affari nostri, allora si che potrebbe starmi simpatico. Ma no, lui sta lì intorno a fare la guardia, sta al posto giusto, controlla, governa tutti, sa quello che è il bene di ognuno... sa a chi si deve legare sua sorella, sa chi deve diventare il capo del clan... sa tutto lui sa... quel bastardo" "Cara sorellina, anche tu, a casa tua, ad Amer sapresti controllare tutto. Qui lui conosce tutti come le sue mutande e questa cosa la prepariamo da un po'. Non ti rendi conto di quanto sia teso? Mangia poco, non beve, non fuma. Non si incazza.... fidati di me, quando tutto sarà finito, la prima cosa che farà sarà sbronzarsi e picchiarsi con qualcuno..." Il Serpente ridacchia "No, Liam, tu non mi conosci. Manco da Amer da dieci anni ormai, sono una fuggiasca, ormai non conosco piu' nessuno. E poi... spiegami una cosa: questa manovra già ce l'avevate in mente quando ci siamo incontrati questo inverno?" "Con lui mi sono incontrato per questo, tu non eri prevista ed io non sapevo nulla.... e nemmeno lui. Stavamo traccogliendo informazioni sul Pirata Rosso" Amras scuote stancamente il capo: "Troppe cose non capisco... non riesco a capire. E poi il Gabbiano. Cosa sa lui di tutti questi affari? Cosa lo ha spinto a scendere dalla sua nave per venire da me in locanda?" "mah... temo che tu abbia infranto un cuore, cara mia!" "Non è possibile. Non mi conosceva nemmeno, quando è venuto da me. Lo avevo visto una mezza volta, lo avevo trattato male e pure preso a schiaffi... No, impossibile". "sai.. noi siamo perversi... donne come te ci infiammano subito.... è proprio sicuro che sei mia sorella, si?" Amras scoppia a ridere e dà una botta alla spalla del Serpente. Poi torna seria e scuote il capo: "sono contenta che non gli sia successo niente di male, e se il mio comportamento lo ha in qualche modo protetto alla fine è meglio cosi'. Senza offesa, ma penso che tra voi altri sei, pirata rosso o no non mi importa, sia sicuramente la persona migliore". "dal tuo punto di vista si.... ma per reggere il Clan serve altro" "Per quello che me ne importa... il Clan si regge anche da solo. Non voglio che capiti qualcosa di male a Feàn, perchè non lo merita" Amras sbuffa: "e adesso, nonostante quanto io sia incazzata, non posso neanche andare ad ammazzare di botte tuo fratello, che è ferito, e non sarebbe onorevole. Mi tocca abbozzare. Ma ti pare giusto??!" "Te l'ho detto prima...." Il Serpente si interrompe perché la tenda si apre all'improvviso ed entra il Saltimbanco che ti si para davanti. "alzati" dice Amras non si muove e lo guarda con aria di sfida. "non accetto ordini da te" "avrei dovuto ammazzarti appena sei nata" il Saltimbanco si china ti guarda fissa negli occhi "Scusa. Forse con te ho fatto qualche errore. Sorella" fa una pausa "Ma ora prendi la lingua e infilatela su per il culo. Che non ti esca UNA parola di tutto ciò, fino a che non sarà tutto finito... e tu levati quel sorriso da coglione dalla faccia" "senti chi parla di sorrisi" aggiunge fra i denti il Serpente mentre il Saltimbanco si rialza Amras fissa con sdegno il Saltimbanco. "A differenza tua, io sono una persona di parola. E puoi star certo che manterrò il segreto" Si alza in piedi e lo fronteggia. "E lo avrei fatto anche se tu mi avessi degnata della tua fottuta fiducia molto tempo fa". Il saltimabnco si pulisce un orecchio col mignolo mentre gli parli "e io, tanto tempo fa, che ne sapevo che potevo fidarmi?" Amras lo guarda in viso, è molto seria. "Che cosa ne sai ora, invece. La mia parola è una, ed è sempre la stessa. La differenza è che prima ero io a fidarmi di te. E la mia fiducia è stata tradita" Breve pausa. "Mi hai deluso, Sean. Ma non sono una che ripaga con la stessa moneta, per tua fortuna". "allora non fidarti" Il saltimabnco si scosta leggermente a guardare il Serpente "secondo me questa è figlia di tuo padre... parla troppo... Beh, buona giornata" il Saltimbanco esce dalla tenda