Amras resta lì' un po' di tempo, per i fatti suoi, con la perla in mano per circa mezz'ora, dopodiché ritorna nella grotta e si guarda intorno. Alcuni pirati si stanno svegliando, altri sono intenti a fare dei lavori si riparazione. Sean è in un angolo con il braccio sinistro posato su un tavolo. Amras si avvicina a Sean e guarda che sta facendo. L'uomo ha un ago in mano e sul tavolo, vicino al braccio c'è una ciotola piena di un liquido scuro e denso. Il braccio è sanguinante ed impiastrato di inchiostro. Sean si sta tatuando quella che potrebbe sembrare una stella, ha la testa sudata e l'espressione concentrata. Amras resta lì ferma osservandolo, immaginando che debba fare male. Sean sembra aver finito, prende una stoffa e comincia con estrema lentezza a pulirsi il braccio. Poi prende un fiasco e beve. Poi comincia ad aprire e chiudere la mano, come a far riprendere la circolazione. Dopodiché prende una bende se l'avvolge al braccio. Poi si sentono dei passi in avvicinamento, Amras si volta verso i passi, è il rosso che si sta avvicinando. Lui arriva, posa un piede su una sedia, si china verso Sean, non ha uno sguardo amichevole, anzi, sembra severo, arrabbiato. Dice qualcosa di abbastanza lungo a Sean nella loro lingua per avere una parola molto breve in risposta... Poi alza lo sguardo verso di Amras. Rosso "Tu sai perché ha tagliato gola a Idris?" Amras "no." Amras guarda il rosso con aria seria, senza dire altro Il Rosso si rivolge nuovamente a Sean, gli punta un dito davanti alla faccia e dice altre cose con fare irato, diversi pirati si sono girati per vedere la scena, vedi espressioni tra lo stupito ed il preoccupato, Sean sta fissando il rosso, non Si riesce a decifrarne lo sguardo, Amras cerca di non mostrare il suo crescente nervosismo, poi Sean risponde qualcosa che sembra far irritare ancora di più il rosso, dopodiché gli porge un coltello ed alza il mento, il rosso prende il coltello, lo stringe e poi lo pianta con violenza sul tavolo. Comincia ad urlare in faccia Sean alcune cose che non capisci. Amras vede avvicinarsi l'Imperatore e mettere una mano sulla spalla del rosso dicendo qualcosa, poi si rivolge a Sean e dice qualcos'altro con un tono molto pacato, Sean gli risponde in un'altra lingua. l'Imperatore annuisce, dice qualcos'altro al Rosso e lo convince ad allontanarsi. I due se ne vanno. Sean da un paio di occhiate ai pirati che si erano fermati ad assistere la scena, che, colpiti dal suo sguardo tornano ognuno alle proprie mansioni, poi prende il coltello piantato nel tavolo e si gratta la cicatrice della bocca. Amras guarda Sean senza fiatare, lui si toglie le fasce dal braccio, rovescia un po' di liquore sul tatuaggio e rimette la fasciatura. Nel frattempo entrano diversi pirati portando dei pesci, hanno anche un pesce spada. Sean la guarda. Sean "ne vuoi uno anche tu?" Amras "io sapevo che un tatuaggio deve rappresentare un momento importante della tua vita." Sean la guarda con aria interrogativa. Amras "ti chiederò di tatuarmi quando sarà... il momento." Sean "magari il momento è già passato." Amras scuote il capo Amras "i momenti passati hanno già lasciato i loro segni." Amras ha un'espressione molto strana. Sean beve un sorso dal fiasco e glielo porge. Amras prende il fiasco, guarda Sean, sorride, pulisce il bordo del fiasco e poi beve. Sean "Cosa ti è successo questa notte?" Amras "cattivi pensieri ... capita, quando bevo troppo" Sean "stai attenta qui. controlla la tua stessa ombra." Amras "Aiko mi ha detto che posso fidarmi" Sean "Di lui, forse, del serpente, dell'imperatore... guardati intorno... attentamente. questa è la feccia della società. gente per cui esiste una parola... "mio" uomini che sgozzerebbero i figli per il loro vantaggio." Amras "sono i tuoi "fratelli", no?" Sean "Sono la mia famiglia." Amras annuisce Sean "Molti di loro lo sono per paura." Amras "già..." Sean "e tu sei l'unica donna. E loro sono in tanti." Amras chiude gli occhi Sean "Per quanto carisma abbia il capitano, per quanto faccia loro paura, non può averli in pugno." Amras "per quanto tempo rimarremo qui?" Sean "Finché non avrà parlato con il serpente a quattr'occhi." Amras "capisco" Amras cerca di mostrarsi molto più sicura di sé di quanto non sia in realtà Sean "per ora si tengono a distanza perché temono tu sia mia. Nonostante ciò che abbia detto io, Hanno pur sempre un dubbio e questo basta loro per essere cauti." Amras "..." Sean beve un altro sorso Sean "Tu sei solo un intralcio per me, devo premurarmi di riportarti intera a casa, altrimenti il conte penserà che tramo contro di lui. Questo complica tutto." Amras "io non mi diverto a stare qui" Sean beve ancora Amras "non mi diverto a guardare un cadavere divorato dai granchi e dai gabbiani, non mi diverto a starti dietro e a farti da intralcio nei tuoi complicati rapporti con "la famiglia". Sean "prenditela con il tuo padrone." Amras "padrone?" Sean "non è un padrone? lui comanda tu esegui." Amras "lo sarà per te, forse io sono legata a lui da un vincolo di riconoscenza e soltanto finché vorrò lavorerò per lui." Sean "come i cani..." Amras si morde le labbra Amras "non parlare di cani." Sean "Hai qualcosa contro di loro? Eppure voi guardie fatte il loro lavoro." Amras non risponde, massaggiandosi istintivamente la base del collo Sean "Guardie fedeli." Amras "Si, fedeli. Sono fedele alla parola data e se questo deve avvicinarmi ad un cane... ebbene, che sia." Sean "... brava... " Amras "... non sara' l'unica cosa..." aggiunge, sottovoce Sean tira amras per una manica avvicnandosela e la ragazza si ritrae istintivamente. Sean "ricorda, per questa feccia tu non sei nemmeno un cane. Al massimo una cagna. divertente da montare e nient'altro." Amras si alza di scatto e si allontana da Sean Sean "cerca di non metterti nei guai." Amras esce dalla grotta, nella baia ci sono diversi pirati che stanno lavorando, alcune brache partono in direzione della nave, cariche di materali di varia natura. La ragazza si siede su uno scoglio da sola per conto suo a guardare il mare, carica di cupi pensieri. Ci resta per un bel po', finché non sente vicino sé una voce che le dice "tieni". Lei si volta, c'è Sean che tiene in mano una grossa ciotola e gliela porge, ne ha una simile nell'altra mano e ha una fiasca attaccata alla vita. Amras "grazie" Amras prende la ciotola dentro c'è una zuppa di pesce con gamberoni e ostriche. Amras mangia lentamente, non sembra molto affamata. Sean si siede lì vicino, mangiando, ogni tanto tira qualcosa in mare e subito un certo numero di pesci di diverse dimensioni accorrono a mangiare. Amras osserva i pesciolini che si avvicinano. Sean "...parli poco, ti offendi facilmente e stai sempre da sola... non mi sorprende tu sia zitella" dice con un certo divertimento senza guardare Amras. Amras annuisce e tira qualcosa anche lei ai pescetti per farli avvicinare Amras "ho difetti anche peggiori" Sean "se ti convinci che lo sono... diventano anche peggiori" Amras si volta verso Sean e lo guarda Sean si alza, lava la sua scodella nel mare, per la gioia di ogni forma di vita marina che accorre al banchetto. Amras continua a sbocconcellare il suo pranzo e metà finisce in mare ai pesciolini. Sean torna a sedersi, apre la fischetta e beve un lungo e lento sorso Sean "... Imperatore dannato..." Amras "?" Sean le porge la fiaschetta Sean "questo fa diventare socevole anche me..." Amras prende la fiaschetta, pulisce il bordo e beve una sorsata abbondantissima, poi un'altra, Amras strizza gli occhi mentre butta giu', e' scossa da un rapido tremore. E' un liquore al limone, denso e da retrogusto lattiginoso, molto dolce. Amras "... tu perché non stai con loro?" Sean slaccia la camicia, incrocia le mani dietro la testa e si sdraia godendosi il sole Sean "sarai stato d'impaccio a Liam." Amras "Liam?" Sean "il serpente..." Amras appoggia il mento sulle ginocchia e ascolta Sean "Quello coi capelli rossi. Il Capitano della nave. Il Padrone dei pirati." Amras "... perché?" Sean "le discussioni che ha con me minano la sua autorità. Anche i pirati sono come cani.... cani selvatici... appena il bastone del padrone diventa debole.... gli saltano al collo." Amras non dice niente, socchiude gli occhi annuendo Sean "Ora deve trovare dei traditori, ha bisogno di capire chi siano gli uomini a lui fedeli... e chi saranno i prossimi che ingrasseranno i pesci. Dopo che qualche gola sarà tagliata, tornerò da loro. Avranno paura di me, ma ancora di più avranno terrore del capitano... che tutto sa... e che si affida alle ombre per sistemare i traditori, senza che nessuno sappia, senza che nessuno veda. questo è ciò che serve ad una mente semplice... ad un cane selvatico. Con altri basta il rispetto." Amras "il conte mi stupisce, non capisco perché abbia scelto te." Sean "Sai cosa devo fare per lui?" Amras scuote il capo Sean "quando usi quella spada... Hai una spada... immagino tu abbia già ammazzato qualcuno." Amras annuisce Sean "Chi ha ucciso? Tu o la spada?" Amras "... avrei ucciso anche con le mani se non avessi avuto una spada." Sean "Ma usi la spada. La spada non ti tradisce, la spada non pensa. Non si chiede se è giusto o no. La spada colpisce chi le dici di colpire ..." Sean "io sono la spada del Conte." Amras "..." Sean "Tutti i troni sono sporchi di sangue, e sorretti da gente come me. Gente come le spade, che non chiede se è giusto o sbagliato, gente che non fa domande. Il Conte è meno sporco di tanti altri suoi pari, comunque. Non mi ha mai chiesto di ammazzare donne e bambini." Amras "tu lo faresti?" Sean "non dovrei?" Amras "te lo chiedo: lo faresti?" Sean "Si. Il collo di una donna non è diverso da quello di un uomo." Amras "... no, certo." Sean "Le spalle di un bambino sono come quelle della madre." Sconosciuto il bambino, sconosciuta la madre. Sconosciuto il padre. carne e sangue. Leggo dal tuo sguardo il tuo disprezzo." Amras "io odio chi si nasconde chi non affronta il nemico a viso aperto chi cela il suo viso dietro una maschera e sfrutta le ombre per guadagnare vantaggio" Sean "Tu odi la tua debolezza." Amras "no, odio molte cose di me ma non quella. io combatto alla luce del sole" Sean "combattere?" Sean "io parlo di uccidere, non di combattere. I frustrati e gli idealisti combattono." Amras "i vigliacchi invece uccidono." Sean "può darsi." Amras "lo sai perche' non ho esitato a venire con te?" leggevo la paura negli occhi del mio Capitano, so che non si fida di te e io mi fido di lui." Sean "il Capitano Hektor." Amras annuisce Sean "Avrebbe dovuto metter su famiglia e fare il padre. Invece ha sbagliato mestiere. Ha troppo cervello e troppo cuore." Amras " ... " Sean "quell'uomo potrebbe insegnarti qualcosa, se lo stessi a sentire." Amras "tu che ne sai?" Passa un po' di tempo, dopodiché Sean si alza, prende le sciotole e si allontana. Dopo un'oretta, Amras si alza, si allontana con la sua spada di qualche centinaio di metri, andando in un posto dove non c'è gente, e si mette ad esercitarsi con la spada, lontana dalla vista della grotta. Dopodiché va a cercare conchiglie lungo la costa, a piedi scalzi, nella direzione opposta alla grotta. Il sole comincia a tramontare, quando Armas torna verso la baia. Entra nella grotta, da una parte, per conto suo, e si mette tutte le conchiglie raccolte sulle ginocchia, guardandole una ad una. Sean le porta da mangiare, lei ringrazia. Sean Non risponde, mangia molto velocemente, poi si alza e si allontana, viene raggiunto dal rosso ed escono dalla grotta assieme, molti pirati si girano a guardarli in lugubre silenzio. Praticamente arriva subito da Amras Aiko, le si siede vicino col suo piattone. Lei lo guarda con sollievo e lo saluta. Aiko " Questo è pesce con spada" Ha uno sguardo molto guardingo. Amras "è buonissimo" Aiko "pesce re di mare! Imperatore cucina con verdura!" Poi le guarda nel piatto Aiko "Ah! Ma tu non ha granchio lungo!" Amras lo guarda interrogativa Aiko Lascia la ciotola sul tavolo e si allontana velocemente, Amras lo aspetta. Torna con in mano una bestia rossa, con lunghe antenne ed enormi chele. Amras lo guarda un po' stupefatta. Amras "come... come si mangia?" Aiko, utilizzando dei coltelli la spacca, vedi che dentro è simile al granchio, anche se il colore della polpa è molto più rosso. Gliene mette un po' nel piatto. Amras "grazie..." Amras assaggia mentre lui armeggia per aprire il resto. Amras "che buono" Aiko "in Impero gente paga molto oro per granchio lungo!" Poi abbassa la voce Aiko "questa sera stai attenta, non uscire dalla grotta" Fra l'altro parla con una pronuncia migliore e la cosa lascia Amras un po' stupita Aiko "e se esci... fallo con come, con il Saltimbanco o l'Imperatore." Amras annuisce nervosamente Amras "cosa succederà stanotte?" Aiko si guarda attorno Aiko "Cosa complicata mangiare tenaglia! Se tu morde come granchio rompe tutti denti!" e scoppia a ridere! Amras ride a sua volta, poi prova ad aprire una tenaglia con un coltello. Amras "molto buono il granchio lungo!" Aiko "questa notte il capitano si libererà di alcuni traditori, che hanno cercato di uccidere il Saltimbanco. Uno di loro era l'uomo dei gabbiani..." Amras " ... e come si cucina granchio lungo?" Aiko "Acqua bollente! lo butta vivo in acqua bollente e aspetta tempo necessario!" Amras guarda Aiko con riconoscenza, poi subito ride allegra Amras "vivo in acqua bollente? Ma poveretto!" Aiko "Meglio granchio lungo che Aiko!" Amras "già!" Aiko "se vuoi avere informazioni sul saltimbanco chiedi all'Imperatore." Amras scuote il capo Amras "no, le chiedero' direttamente a lui... non mi piacciono le vie tortuose" Aiko prorompe in una fragorosa risata Aiko "più facile mangiare granchio lungo con denti!" Amras sorride, guarda il granchio lungo e poi Aiko Amras nota con la coda dell'occhio che si stanno avvicinando dei tizi, Aiko tocca il coltello sul tavolo e i due tizi cambiano tragitto. Aiko "i pirati sono come i bambini... basta fargli capire che si fanno male..." Nel frattempo sono rientrati il rosso con Sean, sembrano distesi, tranquilli, Sean addirittura sembra sorridere... o forse è la cicatrice. Amras li guarda giusto per un attimo, poi torna a guardare il granchio lungo nel piatto. Passano una ventina di minuti poi il Rosso comincia a parlare a voce alta, tutti i pirati si avvicinano al tavolo al centro, Sean passeggia attorno al tavolo con le braccia conserte. Il rosso parla a lungo levando più volte il bicchiere in aria, seguito dagli altri pirati, durante il dicorso tutti gli uomini sono in silenzio, ogni tanto si guardano fra di loro, qualcuno lancia occhiate di sottecchi a Sean. Ad un erto punto esplodono in una gran risata, bevono e tornano ognuno ai fatti loro. Alcuni cominciano a giocare a carte, a braccio di ferro, eccetera... Piano piano alcuni cominciano ad andare a dormire, le torce si spengono, con la confusione Amras ha perso di vista Sean e non riesce più ad individuarlo. Mentre Aiko aiuta l'imperatore a pulire l'ala della cucina. Passa molto tempo. Le luci si sono spente da un po', tutti dormoni, Amras è rimasta sveglia accucciata nell'ombra, improvvisamente un lungo fischio seguito da un lesto sguainare di spade, alcune lanterne si accendono velocemente e si odono alcune imprecazioni. Amras sguaina molto lentamente la spada. Dalla grotta dove dorme il rosso, un'apertura laterale della grotta grande, riparata da una tenda esce Sean tenendo un tizio per i capelli e con un coltello alla gola, dietro di loro il rosso con un mezzo sorriso stampato sulla faccia. Sean urla qualcosa ed il tipo comincia a piagnucolare e balbettare qualcosa, alcuni si alzano e lo insultano e gli sputano. Alcuni pirati mettono la spada al collo di altri. Sean sgozza l'uomo che sta tenendo che cade a terra gorgogliante e altri quattro uomini abbandonano le armi e scappano fuori, nessuno li segue ma dopo un po' si sentono delle grida da fuori però nessuno accorre. Amras cerca Aiko con lo sguardo, lo vede nel mucchio, sta rinfodernado la sua spada. Il rosso parla, dice poche frase brevi e si ritira. Due pirati portano via lo sgozzato. Sean si avvicina ad Amras, le si siede vicino, tira fuori la pipa e coi soliti gesti metodici la prepara. Sean "ti è piaciuta l'aragosta?" Amras rinfodera la spada lentamente Amras "più di questo spettacolo sicuramente" La grotta è ripiombata nella baraonda più assoluto, un parlottio incredibile. Sean "L'aragosta non credo sia d'accordo." Amras "meglio l'aragosta... " Amras sorride per un attimo Sean "sempre meglio qualcun altro." boccata di fumo. Amras allunga la mano come a domandare che le venga passata, Sean guarda la mano, poi guarda Amras. Sean "donna viziosa... perché dovrei?" Sean sembra sorridere... o è la cicatrice? Amras sorride Amras "voglio dormire su un prato verde stanotte" Sean porge la pipa ad Amras Amras tira una boccata. poi socchiude gli occhi con un pigro sorriso. Sean si alza e si allontana e torna con un'altra pipa in mano e la prepara. Sean "e ora potrò anch'io godermi il prato...." Sean è incredibilmente rilassato. Sean "il mio prato...." boccata Dopo due minuti il Rosso si avvicina ai due con una pipa in mano e si siede fra Amras e Sean, annusa il fumo che esce dalla pipa di Amras. Rosso "Sean, hai dato la tua isola a questa contadina?" lo dice con espressione molto divertita. Sean "l'isola non è mia... e chiunque la sa apprezzare è ben venuto... finirà per amarla." ridacchiando. Sean "anche i contadini apprezzano l'isola.... incredibile, vero?" Il rosso ride, Sean tira un'altra boccata. Amras invece, da quando il rosso si è seduto tiene la pipa in mano ma non prende boccate. Sean "Così finisce per sprecarla tutta" dice indicando la pipa di Amras Rosso "gioca coi sentimenti..." (risponde il rosso) Amras si sposta appena dal tizio dai capelli rossi, chiude gli occhi e inspira una profonda e lenta boccata dalla pipa Rosso "ora va meglio... gliel'hai spiegato alla contadina che per te quell'erba è sacra?" Amras non lo degna, dalla sua espressione sembra che desideri stare in pace Sean alza le spalle Poi il rosso dice qualcosa a Sean nella loro lingua, toccandogli la spalla, si alza con la sua pipa e si allontana, pipa identica a quella che normalmente usa Sean. Sean tira un nuova boccata e poi si scioglie la fascia del braccio, prende dell'acqua e lava molto lentamente il braccio che, nella zona tatuata, è tutto rosso, irritato e gonfio. Poi prende una fascia pulita e si benda nuovamente l'arto. Amras intanto continua a fumare a lente boccate, immagina un cielo grigio infinito e un prato verdissimo, ne sente il profumo, sorride immaginando di stendersi su quell'erbetta fresca. Amras "ci sono farfalle sulla tua isola?" Sean "si." Amras "... e di che colore sono?" Sean "Come quelle che si trovano qui. nei mari del sud ci sono farfalle meravigliose... grandi come la mia mano. Blu come il cielo d'estate." Amras socchiude gli occhi e guarda la mano di Sean, una mano grande, magra, nervosa. Amras chiude di nuovo gli occhi e inspira una boccata dalla pipa. Sean "Sei mai stata su una nave?" Amras " ... no, mai." Sean " ... contadina..." Amras "già... la mia famiglia... era gente di campagna" Sean "dalle mie parte i marinai chiamano contadini quelli che vivono sempre con i piedi sulla terra... che siano gente di campagna o marchesi o paladini." Amras "vivere con i piedi per terra..." Sean "partiremo dopodomani." Amras "si" Sean "per nave." Amras si solleva sui gomiti e guarda Sean incuriosita Amras "davvero?" Sean "Guadagneremo tempo. Se non hai lo stomaco debole, ti piacerà." Amras "si!" Sean "altrimenti... hai tutto l'oceano per vomitare. Lunga boccata di pipa Sean "puoi sempre vomitarmi addosso.... credo di dovertelo." Amras sorride Amras "andremo con i tuoi fratelli?" Sean "Ci sono altre navi?" Amras "qui e ora no... ma sono abituata alle.. sorprese" Sean "nessuna sorpresa. Domitilla andrà benone." Sean si toglie la pipa di bocca e la pulisce Amras "l'ho vista uscire dal porto di Lagos ... tanto tempo fa" Sean "cosa facevi al porto?" Amras "... i fatti tuoi..." Sean "al porto di Lagos?" Amras comincia ad essere un po' trasognata Amras "si..." Amras "c'era... il tizio che hai ucciso... sopra ... sul ponte..." Sean "e tu pensavi che al porto di lagos... ?" Amras "... ero lì..." Sean "se tutti quelli che mi inseguono sono come te... rischio di vevere per altri 1000 anni." Amras "intanto io sono qui..." Amras sembra mezza addormentata Sean "sei qui... e per poco non mi lavi anche il culo... e io che cercavo di mandarti a prendere acqua di mare per morire da solo e in pace." ha un tono divertito. Amras sorride pigramente rannicchiandosi meglio Amras "ma eri ... come un bambino..." Sean le prende delicatamente la sua pipa, Amras si arrotola su se stessa con un mormorio di soddisfazione e si addormenta. La mattina seguente la ragazza si sveglia, il sole dev'essere alto da un pezzo, all'interno della grotta c'è un intensissim via vai di gente che porta fuori ogni cosa. Lei si alza, si stiracchia e s'incammina verso l'uscita della caverna. E' quasi arrivata fuori, quando tre pirati le si parano davanti e l'apostrofano. pirata 1 "ormai il turno del saltimbanco è finito. Ora tocca noi" Amras arretra di un passo e mette mano alla spada Amras "non vi avvicinate" pirata 2 "altrimenti? ci graffi tutti?" Amras sguaina la spada Amras "non provate a toccarmi." Amras cerca di arretrare verso un punto da cui non sia attaccabile da tre persone contemporaneamente. pirata 3 "mi piacciono le femmine combattive, non stanno mai ferme..." Amras sta in guardia, pronta a difendersi Alcuni altri pirati si sono fermati a vedere pirata 1 "allora vuoi farci proprio faticare, eh?" dice uno tirando fuori l'arma Amras "fatti sotto e combatti da uomo, allora." pirata 1 "detto da te fa particolarmente ridere! Prima ti combatterò da uomo... e poi farò l'uomo e basta!" Grevi risate degli altri due. Sean "Ben detto Goran." Sean si avvicina con le braccia conserte, si ferma, guarda loro, poi guarda te, poi riguarda loro e poi riguarda te. Amras ha la spada in pugno e l'espressione aggressiva e arrabbiata. Sean "potevate almeno chiedermi il permesso. comunque sia, se la batti, Goran, è tua. te la cedo, a me non servirebbe più a nulla. E potrai farci quello che vorrai... anche prestarla ai tuoi degni compari." Goran "ma dici sul serio?" Sean "ti sembro uno che scherza? la ragazza è focosa... fai un affare... se dovessi perdere però?" Goran "io? contro questa? AHAHAHAH!" Amras sorride cupamente, anche gli altri due pirati ridono. Goran "ti do tutto l'oro che ho" Sean "Affare fatto, Goran... ora battila e portamela via, per favore. Ah, non provare a fare il furbo... che ci sono abbastanza testimoni per questa scommessa... non vorrai che ti apra un paio di branchie, vero?" Goran attacca Amras con una specie di sciabola molto grossa, è abbastanza forte e piuttosto agile, nonostante la mole. I marinai intorno cominciano ad incitare e a scommetere, Amras si rende conto di essere in grado di gestire l'avversario, tiene un profilo abbastanza basso per un po' per prolungare il combattimento. Goran le sfiora la fronte con un pauroso fendente ma che Amras riesce a schivare, anche se di misura, poi parte immediatametne all'assalto, porta 3 rapidissimi colpi in successione e Goran è costretto a parare arretrando, poi lei fa una finta e colpisce la mano destra del pirata facendogli perdere l'arma. La folla mormora. Sean "disarmato da una femmina..." Amras guarda Sean di striscio con uno sguardo difficile da decifrare Sean "però è stupida, vedi? ti sta dando l'opportunità di batterla... " Goran raccoglie l'arma e si avventa contro Amras urlando, rosso di rabbia. La ragazzasa adesso di avere il vantaggio dalla sua, e sfrutta l'ira del tizio, che gli fa perdere lucidità. Lei gestisce bene il combattimento, schiva diversi colpi del suo avversario che suda e sbuffa, provocando l'ilarità del pubblico. Dopo l'ennesimo colpo andato a vuoto Sean fa un passo avanti e si frappone tra i due, dando le spalle ad Amras. Sean "Goran... conserva l'orgoglio e arrenditi.... hai perso, devi ammetterlo" Goran "levati o ammazzo pure te! Io quella la faccio a pezzi!" Sean "E' la tua ultima parola?" Goran "si e se non ti togli sarà peggio per te!" Sean "... come vuoi..." Amras, fai di questo imbecille ciò che vuoi." Sean si allontana. Goran parte alla carica mulinando l'arma sopra la testa, la ragazza è più veloce, colpisce rapidametne l'uomo ad una gamba, para abilmente il colpo e lo ferisce all'altra gamba. Goran cade come un sacco di patate e terra, urla e insulta rosso di rabbia, ma non riesce a rialzarsi. Molti pirati si prendono gioco di lui, mentre i suoi due compari lo tirano su e lo sostengono, alle loro spalle spunta Sean grattandosi una guancia con il suo coltello. Sean "non ti reggi nemmeno più in piedi..." Amras guarda Sean Sean "ed era una donna... una scaldaletto... prenditela con avversari alla tua portata, la prossima volta... ah, l'oro lo voglio per domani... altrimenti avrai due branchie da provare." Alcune risate. Amras infila la spada nel fodero e poi si avvicina a Sean con aria un po' irritata. Amras "volevi mettermi alla prova?" Sean "fondamentalmente ho sfruttato un'occasione per divertirmi. Sembra che tu ci sappia fare.... così... oltre che sfruttare la mia pipa, sai anche combattere." Amras "ho passato anni a duellare e attaccare briga ... mi diverto anche io." Sean "mi chiedo se in una situazione di reale pericolo, quando il divertimento non c'entra più niente, tu sappia mantenere il sangue freddo. Un conto è duellare...." Amras "mi chiedi se ho mai perso? Si, e ne ho sempre pagato il prezzo." Sean "Per ciò che intendo io... sei viva." Amras lo guarda con un disprezzo infinito Sean "Quindi non ti sei mai trovata in situazioni estreme. dove se perdi... sei morta." Amras "non sai quello che dici" Sean "oppure tu non sai di cosa parlo." Amras "c'e' qualcosa di peggio della morte." Sean "si. lo so bene. Vivere." Sean si allontana. Amras si allontana nella direzione opposta uscendo finalmente dalla grotta, esce anche dalla baia, passando tutta la giornata in solitudine. La sera i pirati mangiano cinghiale sulla spiaggia, Amras mangia con loro. Sean ed il rosso non ci sono. Amras sta vicino ad Aiko e dopo un po' arrivano anche gli altri due. Il rosso chiede attenzione e subito gliene viene data, Sean si siede vicino Amras e Aiko. Il rosso parla, Armas lo sente pronunciare qualcosa che potrebbe essere Feith, seguito da un'ovazione dei pirati. Dice un altro paio di cose e poi si mette anche lui a mangiare. Sean "domani partiremo, scenderemo a Feith. da lì torneremo a Lagos a cavallo." Amras "d'accordo" Sean "Loro torneranno indietro, verso mari più caldi." Amras si distrae un momento pensando alle farfalle enormi azzurre, ma il rutto di un pirata la riporta all'amara realtà. Amras sussulta, poi sorride tra sé e sé e continua a mangiare. Aiko prende una bottiglietta che ha alla vita, una bottiglia strana, è tonda e pelosa, non ha il collo, ha il tappo infilato in un buco. La apre e ne fuoriesce un odore pungente e dolciastro. Beve e porge la bottiglia a Sean. Sean "per tutti gli dei.... ancora quest'affare maledetto!" Amras sembra incuriosita Sean "Che gli dei si portino il Kawass e i tuoi cammelli!" Sean beve, con le lacrime agli occhi. Sean "questa roba... serve per far risorgere i parenti defunti.... e per far cadere ai tuoi piedi le donne... gli uomini... e le vacche..." Amras guarda incuriosita: non ha mai visto Sean che fatica a reggere qualcosa da bere Sean sputa in terra e rende la bottiglia ad Aiko che sorride soddisfatto. Amras guarda Aiko e gli domanda cosa sia Aiko "liquore di mio paese" Sean ridacchia ed Amras lo guarda con aria di sfida Amras "me lo fai assaggiare?" Aiko "certo... chi non offre Kawass dei malvagi perseguitano!" Aiko le porge la singolare bottiglia Amras ne beve un sorsetto indagatore Sean "mi dispiace Amras..." La ragazza sente un sapore fortissimo, alcolico che sa di latte cagliato e di roba andata a male, lo stente scendere bruciando nello stomaco e poi mandar su un effluvio bollente che le restituisce al palato il sapore del latte andato a male. Spalanca gli occhi, che le si riempiono di lacrime e porege velocemente la bottigli a Sean. La ragazza inspira profondamente e tossisce. Sean "Orai capisci perché Delos è in guerra contro questi maledetti da secoli?" Amras si asciuga una lacrima con il dorso della mano Aiko "uomo no uomo se non beve Kawass!" Sean si alza Amras "allora adesso sono un uomo anche io?" Sean "avete sentito ragazzi?" urlando Sean beve un sorso lungo, dopo 2-3 secondi di stordimento prosegue Sean "se non bevete il kawass di Aiko... non siete degni di chiamarvi uomini... tenete bene a mente... che lo ha appena bevuto anche una donna ed è sopravvissuta..." Sean tira la boccia al rosso che beve e passa rosso "buono!" Sean si risiede con la testa fra le mani, Amras lo osserva con aria interrogativa. Sean "se riuscissi a berne una bottiglia intera, forse morirei... " Amras ha il singhiozzo. Sean "Aiko.... dovrebbero arrestarti." Amras "hic!" Sean "Tu già sei ubriaca?" Amras "no, mi e' solo hic! venuto il singhiozzo." Dopo qualche minuto la boccia torna ad Aiko. Sean "Se sei veramente forte come dici, perché non ne bevi un sorso... serio questa volta?" Amras guarda Sean Amras "d'accordo." Amras tende la mano, stupida e spaccona e sorridente. Aiko le da la boccia, Amras inspira profondamente, e poi pulisce il bordo con la mano e beve un sorso convinto. Amras "... gasp" Amras tossisce, gli occhi le lacrimano copiosamente, si porta una mano alla fronte. Sean si alza, a fatica, e si avvia verso il mare, barcollando ogni tanto. Amras si alza, aiutata da Aiko e con qualche difficoltà segue Sean. La ragazza è meravigliata, un sorso e mezzo di quella cosa è stato in grado di ridurla in uno stato pietoso. Sean sta ridendo. Amras ride anche lei, senza un motivo Sean si gira sorpreso Amras si asciuga un occhio e lo guarda Sean "perché ridi?" Amras " ... penso... a una persona" Sean "io.... io sono venuto qui... per bere.... dell'acqua...." Sean scoppia a ridere cadendo in ginocchio Amras ride ancora di piu', finisce seduta per terra lì vicino Amras "che schifezza!" Sean "una volta... da ragazzino... erano finite le scorte d'acqua sulla nave.... io ho bevuto per due giorni acqua di mare.." racconta ridendo Amras "ci credo che ti sei ridotto così!" dice ridendo Sean "il terzo giorno.... sono svenuto... e mi sono ripreso... due giorni dopo.... eravamo arrivati ad un porto .... e a momenti ci restavo secco!" Sean ride come un pazzo Amras "magari!!" Amras ride un sacco e intanto lacrima tantissimo Amras "vorrei tanta neve da bere... quella si che ti ripulisce dentro e poi ti spegne il fuoco..." Amras improvvisamente smette di ridere Sean "quello che si beve nei porti dei mari dell'est... nemmeno la neve lo spegne!" Sean ride, si alza e si avvicina al mare, si toglie la camicia ed entra in acqua. Sean "Maers maledetto... che freddo." Amras scoppia di nuovo a ridere Sean sembra ricordarsi di una cosa importa... fa dei movimenti inconsulti e poi tira gli stivali fradici a riva e poi si abbandona galleggiando sull'acqua. Amras comincia a tirare sassetti nell'acqua, cercando di colpire Sean, passa così un dacina di minuti, dinché il ragazzo non esce dall'acqua, scalso e zuppo. Amras lo guarda e ride, lui senza curarsi di lei, raccoglie la camicia, ci si asciuga e la indossa.