Amras e l'incappucciato escono a cavallo dalla dimora del Conte di Lagos, le guardie li guardano basite. L'incappucciato procede al passo, molto lentamente, segue la strada, poi ad un certo punto volta verso occidente si avvia per i campi. I due arrivano in un punto in cui gli scogli sono a picco sul mare, l'Incappucciato si ferma a guardarli, poi gira il cavallo e prosegue coseteggiando la costa. Lentamente, passa la giornata, un'ora dopo il mezzogiorno il tipo si ferma per mangiare, tira fuori qualcosa dalla sua sacca e si avvicina mangiucchiando al mare. Amras scende silenziosa da cavallo e si rende conto di non aver con sé né cibo né acqua. La giornata è bella, il cielo limpido e un leggero venticello muove le cime degli alberi. Dopo un paio di minuti il tipo torna verso il cavallo, prende la borraccia che aveva legato alla sella e beve un lungo sorso, pulendosi poi la bocca con il dorso della mano. Poi si volta verso Amras. incappucciato "Non mangi?" Amras "non ho fatto i bagagli." L'incappucciato tira ad Amras la sacca da cui aveva estratto del cibo, Amras guarda dentro, ci sono alcune provviste da viaggio, la ragazza prende qualcosa e mangiare e restituisce la sacca all'uomo. Appena Amras ha finito di mangiare lui le passa anche la borraccia, Amras pulisce l'imboccatura e poi beve. Si tratta di un vino aspro e pungente, un rosso dal retrogusto terroso. Amras beve un lungo sorso, poi ripulisce l'imboccatura con la mano e restituisce la borraccia. L'incappucciato beve un altro sorso, chiude la boraccia e la lega nuovamente alla sella. I due cavalcano ora verso sud, costeggiando il mare. Il viaggio è lento e silenzioso, il sole sta tramontando, quando l'incappucciato si ferma, lega il suo cavallo e comincia a raccogliere bastoni e pezzi di legno per il bosco. Amras lo aiuta, dopodiché lui usa quei legni per accendere un fuoco. Dopodiché il tipo prende un altra sacca dalla sella e ne tira fuori dei pezzi di carne cruda, poi si rivolge ad Amras. incapppucciato "la vuoi al sangue?" Amras "la preferisco molto cotta invece" L'incappucciato prende un grosso sasso piatto, lo pulisce lo bagna con il vino della borraccia, dopodiché lo mette nel fuoco. Ci mette sopra uno dei due pezzi di carne, l'altro invece lo infila in un bastone e lo tiene sospeso su fuoco. Estrae un coltello che usa per girare il pezzo di carne sul sasso, Amras lo osserva attentamente, poi lui le da il coltello e le dice di ripetere l'operazione ogni tanto, dopodiché si alza, apre la sacca con le vivande, ne estrae del pane secco e si avvia verso il mare. Torna dopo cinque minuti con il pane bagnato, dopodiché bagna con altro vino la carne sul sasso, la prende con il coltello e l'appoggia su uno di due pezzi di pane e la porge ad Amras, lui prende il pezzo di carne che aveva infilzato nel bastone, lo appoggia sul suo pezzo di pane, ci fa cadere sopra qualche goccia di vino e mangia. Finita la carne, l'incappucciato prende la borraccia con il vino e tracanna... agita un po' la borraccia... rutta e la porge alla ragazza, la quale pulisce il bordo e beve anche lei finendo il vino. Poi l'uomo con il cappuccio prende la sua pipa, la prepara e comincia a fumare, mentre Amras si allontana verso il mare, si siede a riva, chiude gli occhi e si lascia cullare dal dolce e rilassante suono della risacca. Quando torna l'incappucciato sta dormendo, e anche lei si corica e dorme. Viene svegliata da uno sciacquettio, è l'alba, davanti a lei, in riva al mare un uomo a torso nudo le da la schiena. Ha la testa calva e ornata da un grosso tatuaggio che gli ricopre tutto il cranio, diversi orecchini alle orecchie, un enorme tatuaggio con la forma del sole gli occupa la schiena e sulle braccia ne ha altri. L'uomo si gira lentamente, grattandosi la schiena, nota Amras e si ferma ad asservarla. E' un uomo magro, ma dal corpo molto tonico, anche il petto è tatuato, con una figura simile a quella che ha sulla testa, dei serpenti stilizzati su una spalla e sull'altra dei simboli che la ragazza non riconosce. Sul viso ha due cicatrici, la prima, la più vistosa è quella che gli attraversa in orizzontale la bocca,dando l'impressione di un sorriso, la seconda gli attraversa una guancia ed il naso, sempre in orizzontale, fissa Amras muto e impassibile, poi si avvicna guardando in modo un po' crudo la ragazza. Poi si china, raccoglie la sua camicia, si riveste e si rimette il suo mantello guardandosi attorno. Amras lo osserva in silenzio. Poi si alza si stiracchia e da il buon giorno all'uomo che la guarda con disprezzo. Lui comincia a mettere a posto la sua roba, mentre Amras che non ha niente da mettere a posto, si allontana un momento per la boscaglia, da solam tornando dopo pochi minuti pronta a partire. Nota che l'uomo è già ripartito, sale in groppa al suo cavallo e lo riprende senza problemi. Il viaggio scorre lento e silenzioso, fino a quando, nel primo pomeriggio, i due non incontrano un ruscello, qui l'uomo incappucciato riempie la borracca, mentre Amras si allontana lungo il ruscello dicendo "aspettami qui per qualche minuto". Cammina per un po' e poi si rinfresca nel ruscello. Il viaggio prosegue, i due si fermano quando il sole comincia a tramontare. Si trovano in una zona scogliosa. L'uomo incappucciato prepara velocemente il fuoco e poi si allontana verso gli scogli. Torna dopo una mezz'ora, ha i calzoni bagnati e porta dei grossi granchi, in tutto 7. Li posa a terra e poi comincia a cuinarli. Dopo una mezz'ora, l'incappucciato prende un granchio, gli stacca una zampa, la rompe coi denti se succhia l'interno. Incappucciato "il segreto è farli cuocere molto" Amras ne prende uno, e prova goffamente a mangiarlo Amras "ops.... come..." L'incapucciato, senza dire niente, ripete la manovra per un'altra zampa la stacca dal corpo del granchio, poi la mette in bocca, sembra che la rompa coi denti, infine la mostra alla ragazza che nota che all'interno della zampa c'è una polpa bianca. Amras "... non avevo mai... pero' e' buono" Amras si impiastra un po', le sguiscia di mano il granchio, le scoppia da ridere. Scopre ben presto che le chele sono ben più gustose delle zampe; intanto l'incappucciato, aiutandosi con il coltello apre tutto il carapace, a questo punto si toglie il cappuccio. Incappucciato "impossibile mangiare questo con il cappuccio" Amras "che lo tieni a fare quel cappuccio" Incappucciato "abitudine, precauzione" Amras guarda la cicatrice sul viso del tipo, e fa una faccia strana. Dopo una mezzìora hanno finalmente finito di mangiare, sono ambedue abbastanza impiastricciati e vanno a lavari il viso al mare. Amras nota che l'uomo si fascia una mano con un lembo di stoffa. Amras "ti sei fatto male?" Incappucciato "quelle bestie si difendono e questi (mostrando uno dei suoi coltellacci) sono fatti per sgozzare le persone.... non i granchi" Amras scuote il capo, scettica. L'uomo si allontana, tornando verso il fuoco, seguito qualche minuto dopo da Amras. Il tipo sta fumando e porge la borraccia ad Amras. Amras ringrazia e beve. Incappucciato "questa volta non pulisci?" Amras alza gli occhi sul tipo Amras "mi tieni d'occhio?" Incappucciato "mi fido di te, nella stessa misura in cui ti fidi di me". Amras "sei tu che mi hai voluta qui" Incappucciato "Io?" l'Incappucciato sposta il capo indietro e comincia a ridere, con una risata molto secca. Amras lo guarda, bevendo di nuovo. Incappucciato "sei stata tu a voler venire" io ho chiesto al conte di ordinarti di toglierti dai piedi" Amras "ed io ubbedisco agli ordini del Conte Amras anche se si tratta di venire dietro ad un tipo come te" Incappucciato "e lui ti ha ordinato di seguirmi.... e di tenermi d'occhio... perché non si fida di me... oppure non si fida di te... in fondo non sei una guardia come le altre...." Amras "che ne sai?" Incappucciato "lavoro con il Conte da molto prima arrivassi tu". Amras "lo so, e so anche come hai iniziato" L'Incappucciato sogghigna Incappucciato "Hector, ormai, non sa più tenere la bocca chiusa...." Amras "forse non ha fatto male ad avvisarmi" Incappucciato "forse... perché mi segui con questo accanimento?" Amras "perché ... 'adesso' é il mio lavoro" Incappucciato "e secondo te io sarei così stupido da muovermi contro il conte? Con te alle calcagna? e secondo te il Conte è così stupido da pensarlo possibile?" Amras "forse tu sei pazzo, o forse mi ero stufata io di stare li' cosi'" Incappucciato "... forse sono pazzo... o tu sei stufa. Divertente." Amras alza le spalle. Incappucciato "rifletti su una cosa, io sono al suo servizio quasi 5 anni... e mai si è dovuto lamentare di me ho libero accesso ai suoi appartamenti" Amras "bravo" Incappucciato "posso disturbarlo in qualsiasi momento senza dover aspettare che un maledetto servo mi annunci. Ancora sicura che sia io a dover essere tenuto d'occhio?" l'Incappucciato si tra su una manica, scoprendo un'avambraccio. Incappucciato "Comunque hai ragione.... sono pazzo" Prende uno dei suoi coltelli e si procura un lungo taglio sull'avambraccio. Amras lo guarda senza scomporsi. Amras "non c'e' bisogno che tu me lo dimostri" Amras rimane un po' in silenzio, osservando il braccio Amras "dove stiamo andando" Lui prende un legnetto, lo intinge sul sangue e traccia dei disegni su dei sassi. Incappucciato "a sud, incontriamo degli amici, dei vecchi amici" Amras "TUOI amici" I disegni che traccia sono simili a quelli che ha addosso Incappucciato "e di chi altri? Tu non sembri averne..." Amras scuote il capo Amras "infatti." L'Incappucciato resta in silenzio a pitturare i sassi finché il sangue non si coagula, mentre Amras si stende sul suo mantello addormentandosi. La mattina dopo ripartono, il solito passo lento, ed il solito silenzio. Proseguono verso sud ed il panoramente attorno a loro cambia leggermente. Il bosco si fa più fitto e la costa diviene prevalentemente rocciosa. I due si fermano e cenano, poi Amras si allontana da sola verso gli scogli. La ragazza cammina al buio, lentamente, si arrampica e avanza fino a raggiungere, dopo un po' di tempo, l'acqua di mare. Rimane ferma qualche momento per accertarsi di non essere seguita da nessuno, attorno a lei solo il rumore dell'acqua che sbatte sugli scoglia, è una sera fredda e un po' ventosa . Dopo qualche attimo Amras si avvicina ancora all'acqua si sfila la camicia e tuffa la testa nell'acqua, lasciandola sotto per molto molto tempo. Apre gli occhi sott'acqua, rimanendo a lugno, finche' resiste, poi tira fuori la testa e scuote i capelli, piangendo, con una mano sul cuore sopra la cicatrice. Prende una boccata d'aria molto profonda e nuovamente tuffa la testa sott'acqua e la ritira su dopo troppo tempo, tossendo, ha bevuto un po' d'acqua, tossisce, riprende fiato lentamente, trema, poi si guarda intorno, asciugandosi il viso con le mani. Un'onda più forte delle altre ti richiama alla realtà. Amras emette un sospiro intenso, quasi un lamento, poi si strizza i capelli con le mani, trema un poco, mentre si riallaccia la camica e si alza in piedi, per tornare verso il fuoco, lentamente. La ragazza è poco attenta a dove mette i piedi, sembra pensare ad altro si muove molto lentamente Arriva infine, al buio, nella zona dove dovrebbe esserci il fuoco, ma non lo vede, avanza tra le fronde finché non vede avanti a lei delle braci con affianco un corpo coricato. Immagina che il fuoco si sia spento a causa del vento, intende ravvivarlo per asciugarsi i capelli. Mentre si avvicina, improvvisamente da dietro un albero un braccio l'afferra per il collo, stringendola e tenendola schiacciata con la schiena al tronco. Sente subito una lama appogiarsi sul suo collo, immediatamente sotto il mento. Si accorge di non avere con sé la spada. Prova a fare forza per liberarsi, ma non c'è niente da fare. Incappucciato "proprio un bello scherzetto, puledrina" E' una voce sussurrata e sibilante, lenta e atonale. Amras "lasciami andare immediatamente. non mi toccare" Incappucciato "come? Per poco non mi ammazzano e io dovrei lasciarti andare?" Amras "tu sei pazzo! Lasciami andare... oppure uccidimi adesso: ma non tenere le tue sporche mani su di me. deciditi, vigliacco!" Incappucciato "è questo il ringraiamente per averti sfamata?" Amras parla con una voce bassa ma furiosa Amras "NON MI TOCCARE!" Incappucciato "chi è stato ad organizzare tutto questo? Tu, con al tua testolina? oppure è stato il Conte?" Lui strattona per un istante Amras, facendole mancare il respiro. Incappucciato "rispondi!" Amras "ma che vuoi! ti ho detto di lasciarmi!!" Amras tossisce, sente la lama che si allontana dal suo collo, poi una mano l'acciuffa per i capelli bagnati. La ragazza viene strattonata e spinta verso la brace, inciampa in qualcosa, un corpo e cade in terra. Incappucciato "Abbi almeno la compiacenza di salutare i tuoi amici" Amras "chi diavolo... e' morto?" Il corpo è riverso al suolo, sul fianco, la testa coperta da un cappuccio, Amras toglie il cappuccio, scopre un volto bianchissimo con due occhi sbarrati ed un taglio sulla gola che gli va da un orecchio all'altro. Amras ritira velocemente le mani e si volta verso l'incappucciato Amras "lo hai ammazzato... ma... " L'Incappucciato sta indicando con il coltello verso un'altra direzione. Amras scorge quello che potrebbe essere un altro cadavere. Amras "ma chi e' questa gente?" L'Incappucciato sta indicando un altro punto, più distante, dove c'è qualcosa che sembra un altro cadavere, Amras si avvicina, esitando, non tocca il corpo e rimane lì in piedi guardando l'incappucciato. Amras non tocca il corpo, rimane li' vicino in piedi e guarda l'incappucciato Amras "ebbene?" L'Incappucciato é andato dietro un albero, tira su un quarto corpo che ha un pugnale piantato in mezzo alla faccia, Amras arretra di un passo portandosi la mano al viso. L'uomo poggia un piede sulla spalla del cadavere ed estrae il pugnale, per poi pulirlo sui vestiti del morto. Incappucciato "dove sei stata? A farti un bagnetto?" Amras non rispoonde, e' basita Incappucciato "Cosa porti a fare una spada se quando c'è da combattere non la usi?" Incappucciato "Sei anche goffa... così goffa che non sei in grado di non far rumore... " La voce dell'uomo con il cappuccuio tradisce una certa alterazione. Amras "SMETTILA! MAGARI TI AVESSERO AMMAZZATO!" Lui non risponde, sta frugando nei vestiti del morto. Amras "CHI ACCIDENTI SONO QUESTI CHE COSA VOLEVANO DA TE E CHE COSA VUOI TU DA ME??" Incappucciato "non sai neanche conservare il sangue freddo.... e ti spacci per una guardia!" L'uomo col cappuccio si sposta verso un altro morto. Incappucciato "probabilmente non sei un granché neanche come puttana.... come questi quattro idioti non sono stati in grado di farmi un graffio.... che finiscano tutti nel ghiaccio. E che mi aspettino." Fruga anche nei vestiti di questo, vedi che gli toglie qualcosa e poi porta il cadavere dietro l'albero. Incappucciato "e lei va a farsi un bagno.... e chiede a me.... chi sono...." sono quattro cadaveri..." Amras "BRAVO!" Si avvicina al terzo cadevere e fruga nei suoi vestiti. Incappucciato "TU SI CHE SEI BRAVO!" Incappucciato "e tu non sei ancora morto, figlio di una cane rognoso?" Amras si ferma L'incappucciato Lo trascina verso gli altri cadaveri Incappucciato "vorrà dire che soffrirai di più" Amras "e' vivo? e' cosciente?" Incappucciato "vuoi fare l'infermiera?" Amras "non infierire su un uomo inerme" L'uomo col cappuccio controlla l'ultimo cadavere e lo porta dagli altri, dopodiché si avvicina ad Amras e la prende per un braccio, Amras si allontana Amras "non mi toccare" Incappucciato "hai paura che potrebbe piacerti?" dobbiamo allontanarci, cretina! potrebbero essercene degli altri" Amras cerca con lo sguardo la sua spada, ma non riesce a trovarla. Amras "dove hai messo la mia spada?" Incappucciato "l'ho buttata in mare" Amras spintona l'incappucciato Aras "come hai osato" Incappucciato "a quanto pare non ti serve.... o la usi per fartici il bagno?" strane manie, ragazza..." Amras "vai a farti fottere" Amras sale a cavallo, così fa anche l'incappucciato e si allontanano dalla zona, verso est, entrando sempre più dentro il bosco. Dopo una mezzora, l'uomo col cappuccio cade pesantemente da cavallo, come un sacco di patate. Amras si ferma di corsa, scende da cavallo e gli va vicino. Amras "che succede?" Incappucciato "merda... veleno..." Amras cerca di capire al tatto dov'è ferito. Amras "dove ti hanno ferito?" Incappucciato "a kk ia ...a oo ie scccc" risponde con un filo di voce. Amras continua, con le mani a cercare le ferite, nota che ha un graffio sul viso ed uno sul ventre all'altezza dell'ombelico. La ragazza prende la borraccia e verso un po' d'acqua sulle ferite. Incappucciato "oooooon, uuuU... e, cuà! iii assaa!" il taglio sulla pancia è superficiale, sembra un fendente di una spada, il graffio sulla faccia è un po' più profondo, probabilmente una freccia di striscio. Amras annusa le ferite per sentire se c'e' qualcosa di strano, ed in effetti la ferita sul viso ha un odore insolito, poi comincia a succhiare il sangue delle ferita, sputandolo in terra, ripetutamente. Incappucciato "hhhaare... ale! ...ccua ...ata!" dice con la lingua ormai a penzoloni Amras gli versa dell'acqua in bocca, si rende conto che lui è completamente immobile. Lei continua a versargli l'acqua in gola lentamente, mentre lui gorgoglia guardando Amras con gli occhi sgranati. Dopodiché tossisce, e dell'acqua gli esce dalla bocca. Amras cerca di metterlo a sedere, lo tira su e vede che dalla bocca comincia ad uscirgli dell'acqua. La ragazza è molto spaventata, fa coricare l'incappucciato sul fianco, mettendogli qualcosa sotto la testa. Incappucciato "...aAA-CCC-AAA... LLLAAAEEE... SCHHHHALEEE" Amras non riesce a capire, poi lui emette un rumore orrendo inspirando Incappucciato "ll-lllaaaaaeeEEE!" L'uomo ha uno sguardo molto stanco e respira a fatica, emettendo un leggero fischio, lei cerca di tirarlo su, per aiutarlo a respirare meglio, poi sente un brutto gorgoglio, seguito da un odore acido, pungente e si accorge che l'incappucciato le sta vomitando sulla spalla. Amras cerca di aiutare l'uomo come può, sporcandosi all'inverosimile, ma non riesce a far nulla, lui è sempre più pallido, più debole, il respiro è sempre più lento. E' come se tutti i muscoli del suo corpo si stiano rilassando. L'odore che circonda Amras è orrendo, probabilmente anche le viscere si sono rilassate. Anche il cuore sembra rallentare lentamente e la pelle assume una colorazione giallastra. Nonostante l'espressione totalmente demente, con gli occhi semichiusi e la lingua a penzoloni gira stancamente gli occhi verso Amras, si direbbe quasi che stia sorridendo, poi un sussurro: Incappucciato "mooo-oooooo... uoiooooooooooo..." -uoiooooooo" Amras "non dire cazzate" L'uomo chiude gli occhi, Amras gli tira un pugno all'altezza dello stomaco, con l'intenzione di aiutarlo a vomitare, ma il colpo non incontra alcuna resistenza e affonda moltissimo nel corpo dell'uomo. Una sottile striscia di sangue gli cola dalla bocca mentre lui si piega. Amras gli asciuga il sangue che gli cola dalla bocca, appoggiandosi addosso quel corpo da pupazzo. Passano alcuni minuti, il respiro dell'uomo comincia a farsi appena percettibile, ad un certo punto Amras si accorge che sta muovendo la bocca, sta cercando di inumidirsi le labbra con la lingua. La ragazza si versa dell'acqua sulla mano e cerca di bagnargli il viso e la bocca, si rende conto che l'incappucciato sta riacquistando un po' di colore. Il cuore ricomincia a battere ed il respiro si fa più evidente. Amras comincia a bagnargli il viso e la ferita sul viso che partendo dallo zigomo destro gli arriva fin quasi sotto il naso e che ora è alonata di verde. Poi lo appoggia con la schiena su un albero e comincia a pulirgli il viso, sporco di sangue, terra, vomito. Poi gli toglie il mantello e la camicia, nota altri piccoli tagli che prima non aveva notato, gli bagna il petto e constata che anche la ferita sulla pancia ha lo stesso alone verdastro. Poi si alza, prende la borsa dell'uomo e cerca al suo interno, trova un pio di calzonacci neri, un fazzoletto, nero anch'esso ed una specie di vessillo verde e ocra. Amras prende i calzoni e si fa coraggio, toglie gli stivali all'uomo e prende la borraccia apprestandosi a togliergli anche i calzoni. Incappucciato "...no...". Amras tira un sospiro di sollievo e si ferma. Incappucciato "ri... parmia...mi.... chesta... miliazione...." Amras avvicina la borraccia alle mani del tizio, lo guarda in viso per la prima volta con quella che potrebbe quasi sembrare dolcezza. Amras "ti lascio l'acqua qui io vado a togliermi questa camicia torno tra un poco" Incappucciato "sotto ... sella..." sussurra Amras guarda sotto la sella, trova la spada avvolta in una camicia nera che prontamente prende. Amras "grazie" Amras Lascia i calzoni accanto alla borraccia, accanto alle mani del tizio e si allontana di qualche metro tra gli alberi, qui si toglie la sua sudicia camicia e indossa quella dello sconosciuto, si cambia velocemente poi resta li' vicino, senza guardare ma ascolta finche' il tizio non la smette di muoversi e poi torna. L'uomo si sta versando dell'acqua sul torace, ha un pugnale nella mano sinistra, che regge con qualche problema e il ventre sporco di sangue. Amras "che stai facendo!" Incappucciato "...eni...cqui..." Amras si accuccia vicino a lui l'Incappucciato prende un bel respiro Incappucciato " ...eva.... erde..." Amras impallidisce Amras "devo... tagliarti?" Incappucciato "...sssi" Amras "d'accordo... " Amras comincia ad incidere la pelle intorno alla ferita, ma subito si ferma. Amras "aspetta" Amras accende una torcia Amras "la lama potrebbe essere infetta, prima è meglio passarla sul fuoco" Amras tiene accesa la torcia solo per un momento, per il tempo necessario a passarci la lama del pugnale sopra, quindi la spegne. Amras "dimmi se ti faccio troppo male" Amras inizia a incidere la pelle intorno alla ferita sul viso, le mani un po' le tremano. L'incappucciato è molto rilassato e, anche se prova dolore, non lo dà a vedere. La ragazza, finito di incidere la ferita, cerca di bagnarla con dell'acqua, ma purtroppo la borraccia è vuota. Amras avvicina il viso alla ferita, annusandola, per sentire se c'e' ancora l'odore del veleno, dopodiché appoggia le labbra sulla ferita e succhia forte, sputando subito a terra, poi guarda l'incappucciato per capire se va bene. L'uomo la guarda, poi china il capo, si sputa sulla pancia, ci poggia una mano sopra e spande la saliva come meglio può. Amras si inumidisce una mano di saliva e pulisce la ferita sullo zigomo come meglio può. Incappucciato "...a.... (repiro)... avvicinati" Amras, che è già molto vicina a lui, si sporge un altro po'. L'uomo avvicina i dorso della mano ad Amras e glielo strofina sulla bocca. Incappucciato "attenta..." La ragazza notauna riga verdognola sul dorso della mano dell'incappucciato, quindi si passa la mano sul viso pulendoselo. Incappucciato "... allontanati.... e dormi.... Amras "resto qui, dove vuoi che vada" Incappucciato "s... senza... odore...." Amras "già, e tu vieni con me" Amras prende da sotto le spalle il tizio, per sollevarlo, fa un certo sforzo, pero' alla fine lo sorregge per farlo arrivare a una decina di metri dal luogo dello sbrocco dove l'odore non si sente. Lo posa e terra e lei si corica poco distante. La notte passa. Quando Amras si sveglia non trova l'incappucciato dove lo aveva lasciato. E' abbastanza stordita e con un saporaccio in bocca, si tira su lentamente cercando l'incappucciato. Incappucciato "... maledetto nuovo giorno...." Vede la testa dell'uomo che spunta da alcune frasche, sembra impegnato a fare qualcosa e dalle tracce per terra dev'essersi trascinato. Incappucciato "maledetti gli dei dal primo all'ultimo...." Ad un certo punto si tira su aiutandosi con un albero, con una mano si regge i calzoni (sembrano quelli puliti). Amras "come stai?" Incappucciato "vivo... purtroppo...." L'Incappucciato continua a trafficare, ed infine sembra essere riuscito a mettersi i calzoni, reggendosi all'albero si incammina verso Amras che gli va incontro per sostenerlo. Incappucciato "ferma...." Amras lo guarda con aria interrogativa Incappucciato "hai fatto abbastanza" Amras "ma falla finita! ce ne dobbiamo andare di qui, e alla svelta quindi non rompere e fatti aiutare, così ci sbrighiamo Incappucciato "non sono riuscito a farmi ammazzare... credi che mi interessi di sbrigarmi?" Amras "e piantala di atteggiarti con questa storia: non sei l'unico che desidera la morte" Incappucciato "è lei che non mi vuole" Amras mette la roba sul cavallo, prende la sua spada e la rimette a posto, poi lo guarda. Amras "la capisco" l'incappucciato abbozza un sorriso, poi, con un grande sfroza sale a cavallo e si attorciglia le briglie ai polsi. Amras "andiamo, forza!" L'uomo si guarda attorno, come per capire la direzione, poi sprona il cavallo verso sud-ovest, Amras si porta al suo fianco. Amras "chi erano quelli?" Incappucciato "non lo so" Amras "è tanta la gente che ti vuole morto?" Incappucciato "almeno quante solo le persone che mi vogliono vivo" in alcuni paesi, vivo, valgo un bel po' d'oro". Amras "dimmi dove e ti ci porto subito! Quanta gente sapeva che strada avremmo preso?" Incappucciato "nessuno" Amras "mah... hanno aspettato che mi allontanassi, chissa' da quanto tempo ci seguivano" Incappucciato "Ci aspettavano" Amras "vecchi amici?" Incappucciato "nuovi amici... ed è molto peggio. Loro sanno chi sono, io non so nulla di loro. Dopo quello che hai fatto non posso più dubitare di te...." Amras annuisce Amras "Quale e' il tuo nome?" L'uomo si gira guardandola, ha gli occhi socchiusi, in un'espressione indagatrice. Incappucciato "Tu chi sei?" Amras "io?" Incappucciato "perché avrebbero dovuta lasciarti viva? Che rapporti hai con il Conte?" Amras "l'unico rapporto che ho con il conte e' la gratitudine. ... e quanto al lasciarmi viva... giusto per risparmiare il loro veleno, credo." Incappucciato "Assassini ricchi.... se possono permettersi un veleno così potente" Amras "Io non ti conosco Amras non so chi possa avercela così tanto con te, ma disprezzo chi usa il veleno, e' da vigliacchi." Incappucciato "vogliono evitare che parli con i miei fratelli." Amras "fratelli?" Incappucciato "fratelli. Ti sembra così strano?" Amras "... no anche io avevo una famiglia.... ma piuttosto... Incappucciato "la mia non credo ti piacerà." Amras "neanche tu mi piaci ma non ha importanza, adesso pensa a quello che dovrai dire ai tuoi fratelli e a chi danneggerai dicendoglielo pensa chi sa quel che devi dire loro e che non vuole che accada." Incappucciato "è il contrario. Loro devono dirmi qualcosa" Amras "ah, e allora prima arriveremo da loro e prima e prima capiremo chi e' il mandante di quegli assassini" L'uomo piega bruscamente verso ovest, Amras continua a cavalcargli al fianco. Amras "non mi hai ancora detto il tuo nome, e non mi va di continuare a chiamarti bastardo... o di usare il soprannome che mi ha detto il capitano" L'uomo alza le spalle Incappucciato "Non mi curo dei nomi, l'importante è essere riconosciuto da chi voglio che mi riconosca. I miei fratelli mi chiamano Saltimbanco, i miei padroni ombra.... Chi viene dalla mia terra, usa nome che ho scritto sulla spalla, chiamami come ti pare." Amras "che nome hai scritto, sulla spalla? SMFX? Che razza di nome è?" Incappucciato "Credo sia il mio nome." Amras "e si legge così?" Incappucciato "Se vuoi." Amras "no, non si legge cosi dimmi come si legge" Incappucciato "Sciòn." Amras "ok, Sciòn." I due continuano a cavalcare in silenzio per un po'. Amras "Sean?" Sean "mm?" Amras "quanto e' lontano il mare da qui?" Sean "manca poco... non senti l'odore?" Amras scuote il capo sorridendo Amras "non parliamo di odori!" Sean "riconoscerei l'odore del mare anche se stessi affogando nel letame." I cavalli escono fuori dagli alberi, davanti ai due cavalieri una piana da cui si vede il mare. Ambedue spronano i cavalli, arrivano finalmente al mare, scendono e si bagnano. Amras lava i vestiti schifosi e sporchi. Sean "di donne ne ho viste tante in vita mia... se non vedo te non credo che cadrà il mondo." E dicendo questo prende le briglie del cavallo e si allontana, pur faticando ancora a camminare. Amras butta in acqua tutti i vestiti, poi li struscia un po' e li poggia al sole, all'asciutto, quindi, una volta che Sean si e' allontanato, si toglie i vestiti e si ripulisce per bene da capo a piedi. Esce dall'acqua, si asciuga, rimette i vestiti. Poi prende gli abiti bagnati e li strizza e si incammina lungo il percorso stracciato poco prima da Sean fino a raggiungerlo. L'uomo è abboggiato con la schiena ad un albero e sta tentando di giocherellare con un pugnale, ma le dita ancora non gli rispondono. Amras "conosci il veleno che hanno usato contro di te?" Sean "si... Per questo ho cercato di chiederti acqua salata, Avrebbe lenito gli effetti" Amras abbassa lo sguardo Amras "... mi dispiace... non aver compreso le tue parole" Sean "Immagino non fossero chiare..." Amras "beh..." Sean "se mi avessero colpito meglio sarei morto. o comunque avrebbe fatto effetto prima." Amras "e ora... non hai bisogno di un medico?" Sean "mi hai fatto vomitare, mi hai tagliuzzato e mi hai pure sputato in faccia... serve anche un medico?" Amras "... ricordi troppe cose, per i miei gusti" Sean si riavvicina al cavallo Amras lega i panni da asciugare alla spada, che mette legata dietro alla sella del suo cavallo, in modo che stiano all'aria Amras "andiamo... e chissa' che i tuoi fratelli non abbiano qualcosa di buono da mangiare o da bere" Sean "i miei fratelli hanno sempre qualcosa di buono.... buon cibo, buon vino e buona compagnia!" Amras "e' quello che ci serve, andiamo." Sean sale a fatica sul suo cavallo e i due partono, si fermano un'ora prima del tramonto. Amras si premura di preparare il campo. Sean, invece di scendere, cade da cavallo. Sean "non sento più i muscoli... dannato veleno...." Si tira su lentamente, ansimando un po'. Amras "che si puo' fare?" Sean "nulla. Mangiare, riposare. E ripartire domani." Amras prepara il campo, vede se c'e' qualcosa di commestibile rimasto nelle bisacce. Sean "ho preso le loro provviste.... tanto a loro non servivano." Amras "già" Sean "il problema è che non abbiamo nulla da bere." Amras "non ci sono sorgenti qui intorno?" Sean "no, almeno non che io sappia." Amras "e allora dobbiamo farne a meno, per una sera non ne moriremo" Sean "domani troveremo ciò che ci serve". Amras "già" I due mangiano con poco gusto, dopodiché si addormentano sulla spiaggia.