Amras il pomeriggio va da Karen e la saluta. Al solito è un po' intimidita, però affettuosa. "Abbiamo deciso di partire domani mattina", le dice, "ed sono venuta a salutarti.... non so quando riuscirò a tornare da queste parti" Karen abbraccia Amras. "e così ti vedo partire un'altra volta" dice sorridendo Amras annuisce e sorride: "e mi vedrai anche tornare, un giorno! E forse poi partire di nuovo chissà quante altre volte..." Poi Amras aggiunge: "rimarro' accanto a mio fratello Sean, sento che è questa la cosa giusta da fare" Karen annuisce. "Spero che possiate tornare insieme... e spero che tu riesca a togliere un po' delle tenebre che gli dimorano dentro" Amras annuisce gravemente: "una cosa io mi sono chiesta, da quando tutto è venuto alla luce: come mai soltanto io sono scesa a terra con te? come mai lui è rimasto su quella nave insieme a Tarik il Moro? Era anche lui soltanto un bambino..." "Tarik non avrebbe fatto scendere nemmeno me... fu l'Imperatore che si impose... e Tarik mi fece scegliere quale dei miei figli salvare..." Amras impallidisce impercettibilmente, poi mormora, quasi tra se: "nessuna madre dovrebbe mai trovarsi davanti a una scelta simile..." La guarda negli occhi: "se devo la mia vita e la mia libertà al sacrificio di Sean... se è a causa mia che la sua infanzia è stata un inferno e il suo cuore è diventato scuro... farò tutto ciò che è in mio potere, e molto di piu', per restituirgli quello che gli è stato sottratto" karen scuote la testa. "non è colpa tua. Io ho dovuto scegliere... lui sarebbe potuto sopravvivere... tu no... Se qualcuno ha delle colpe questo è solo Tarik. E' lui che ha fatto diventare mio figlio un assassino senza cuore, lui gli ha congelato i sentimenti. Stagli solo vicina... se non altro gli ricorderai la sua terra..." Amras sospira appena, poi sorride: "Lo farò, gli starò accanto. Sarò sua sorella nel bene e nel male, come è giusto che sia. Sono gli dei che me l'hanno fatto incontrare, e che mi hanno portata fin qui. Voglio percorrere la strada che è stata tracciata per me, e sento che adesso corre parallela alla sua. Karen annuisce a abbraccia Amras. Amras ricambia l'abbraccio con molto trasporto. Poi aggiunge, con un sorriso: "sarà forse una cosa un po' greyhavenese, ma cercherò di tenerti informata su dove andremo e sul successo della nostra missione. Spero che riusciremo a tenere la guerra lontana da questa isola, e a liberare Vargas..." "I druidi hanno detto che ce la farete" Amras si illumina. "Questo mi dà grande coraggio", poi aggiunge, con un bel sorriso: "ti scriverò, e non mi importa niente che non è necessario, e che non mi potrai rispondere, e che impazzirai per trovare qualcuno in grado di decifrare le mie parole... ti scriverò lostesso" Karen ride "So che dirti che qui non arriveranno le tue lettere è inutile... sei testarda come tuo padre!" Amras annuisce, allegra. "anche a costo di infilarle in una bottiglia e affidarle ai flutti... o legarle alla zampetta di un gabbiano all'altro lato del mare... so per certo che ti arriveranno, vedrai" Karen continua a sorridere Amras rimane un altro po' con lei, allegra e affettuosa, quindi l'abbraccia e se ne va. Saluta poi suo padre e sua sorella Tara, come pure le altre persone che ha conosciuto al Lughasad, saluta l'Imperatore ed Aiko. Infine va a salutare il Gabbiano e resta lì un bel po', sono saluti piu' lunghi che si protraggono ampiamente nella serata. Dopodichè è pronta a partire!