La melodia

Felici quelli che non hanno mai
conosciuto il dolore. Ma una volta
che una casa investi' l'urto di un dio
continua il compimento del flagello
su l'intera progenie, inarrestabile.

Quale umana superbia potra' mai,
o Dytros, fermare il tuo volere? Il sonno
che tutto incanta, il correre instancabile
del tempo non ti vincono, sovrano.

A noi, per quanto brevi i giorni cadano,
sia nel presente che nel piu' lontano
futuro, come fu gia' nel passato,
una legge permane: alla grandezza
umana si accompagna la sventura.

Anche l'animo giusto
tu sai rendere ingiusto
e condurlo a rovina:
crudele hai sollevato
questo assalto di voci
fra uomini legati
dal sangue.