Il risveglio di Porter

Una fitta di dolore al capo ti costringe ad aprire gli occhi, e sei finalmente sveglio.
Si diradano le ombre dei poveri rassicuranti sogni che hai vissuto, il verde dei campi, il cielo azzurro, i profumi dei fiori svaniscono, e la realta' torna a ferirti, con il suo odore acre di chiuso e di marcio.
Sei sempre ancorato alla tua parete, alla tua cella, e le catene che stringono i tuoi polsi e le tue caviglie ti agganciano con il freddo metallo.
Senti il gelido contatto della tua pelle nuda contro la umida pietra della parete, e dal soffitto scende costante un rivo di liquido scuro, oleoso, che ti scivola sulla spalla, sul petto, sulla gamba giu' fino a terra, dove forma una pozzanghera.
Alzi gli occhi lentamente, e ti accorgi di non essere solo.
Davanti a te, incatenata nella tua stessa cella, c'e' una persona. Una donna, a giudicare dal suo povero corpo. Tiene la testa chinata, e i capelli nerissimi le nascondono il viso. La sua pelle non e' segnata da rughe o da ferite, ma i suoi arti sono piegati male, simili a quelli di un pupazzo di stoffa sollevato in alto da un bambino cattivo.
La donna avverte il tuo sguardo, e ti fissa a sua volta.
Ti specchi per un istante nei suoi grandi occhi neri, e sei quasi risucchiato dalla bellezza e dalla disperazione del suo sguardo. Ma subito percepisci la deformita' del suo volto, l'orrenda maschera che ne deturpa le fattezze. Solo gli occhi bucano come stelle di tenebra la mostruosa faccia della donna, che ti riconosce e sorride.
"Adesso", mormora con voce straziata ma affascinante, "Adesso posso essere libera"
Apri la bocca per parlare ma non riesci a pronunciare parola, e una vampata di calore investe il tuo corpo che sembra espandersi, tanto che si fa piu' stretta la morsa delle catene che ti trattengono ai polsi e alle caviglie.
Mentre immobile contempli l'orrore e la speranza della creatura incatenata davanti a te, avverti dei passi che si avvicinano oltre la porta di legno pesante della vostra segreta.
I passi si fermano davanti alla porta, la paura ti assale mentre odi il cigolio dei catenacci che vengono mossi dall'esterno. Trattieni il respiro, guardi la donna cercando disperatamente di proteggerla.
Ma lo sguardo della donna si aggrappa per un ultimo lungo istante ai tuoi occhi e poi si abbassa, il suo viso torna chino sul petto.
Anche tu senti le forze che ti abbandonano, lotti per restare cosciente ma ripiombi nel Sogno, trattenendo tra le tue dita briciole di consapevolezza.