Durante il viaggio di ritorno Ela ha un sogno: "E' un bosco umido e nebbioso. Come i boschi di Frostheim. Ela è sola e cammina tra le frasche di mezza sera. E' un po' impaurita ma non troppo. La paura è che venga la notte. In lontananza si scorge un bivacco. Un vecchio sta attizzando un fuoco. E' vestito da medico della peste di Delos del 507. E' lo stesso vecchio delle visioni. "Vieni, ragazza, che tra poco è buio e conviene avere un po' di luce e un po' di calore". Ela si avvicina e gli si accovaccia di fronte. "Fa freddo ma sarà una buona notte" - guardando il cielo - "Sì sì una buona notte". Ela ha fretta però, si ricorda che deve andare via. C'è Anacarsi che la aspetta. Deve ritornare a Delos. Ela si alza e ringrazia con un sorriso. "Vai già via, ragazza? Come viaggerai di notte senza una luce?" Ela si sente un po' in colpa. Non sa bene perché. "La notte è una buona notte, ma non hai una luce. E non sei abituata a viaggiare con la luna". Nel frattempo il vecchio riattizza il fuoco con quei suoi gesti rapidi ed esperti che Ela riconosce. "Io resto qui questa notte a questo bel fuoco caldo che ho fatto io. Domani riparto ma con calma. Potresti andare con me, invece che con i tuoi amici". Ela è stupita, anche un po' impaurita. Non sa bene come dire di no al vecchio e non sa se il vecchio si arrabbierebbe (ha un viso strano). Del resto dovrebbe avvertire Anacarsi, gli altri.... Poi vorrebbe scrivere: "Dove andrai tu?". Ma il vecchio l'anticipa: "Ah, beh io non ho fretta per niente. Mi hanno detto che dovevo andare qui a Tarracona, non hanno precisato molto. Parlavano di una spada grande, molto grande, che bisognerebbe alla lunga ritrovare. Ma mi è sembrato di capire che per adesso non c'è fretta..............(sgranando gli occhi) Si deve abituare...dicono che si deve abituare.....Ci vuole tempo (ritorna normale). Intanto però ho trovato un sacco di cose utili da fare sai? Ci sono tanti problemi qui (si gira da una parte e dall'altra). E' una terra disgraziata pure questa. Tante persone stanno male e non hanno cura. C'è molto da lavorare. Toccherà pure aiutarli un po', non credi?...... (si avvicina ad Ela, Ela è un po' preoccupata, le pare un tipo strano, ma più strano che temibile in fondo) Mi hanno detto una cosa, sai? (sottovoce) Pare che anche se non la vedo, quella spada grande intendo, la aiuto ad abituarsi più in fretta. Lei mi sentirà.....un rito strano....si abituerà alle cose buone......la Malleveria della Spada" La Malleveria della Spada La Malleveria della Spada La Malleveria della Spada (il viso del vecchio si fa come più grande, gli occhi, gli occhi sono sempre più grandi, la bocca che pronuncia le parole, la bocca, c'è tanta luce tutt'intorno, tanto caldo, tanto caldo, tanta luce)" Ela si sveglia di soprassalto quando l'alba è già sorta, riposata come non mai.