Nair Al Zaurak, 15 agosto 508

mia cara Nadia,

ti scrivo da Nair Al Zaurak, prima di oltrepassare i monti e raggiungere Delos.
Sono successe tante cose e non so nemmeno da dove iniziare per raccontartele.
Procederò con ordine, tralasciando sicuramente molte cose, e spero che mi perdonerai.
Nei pressi di Vintenberg ho parlato con quel sacerdote di Reyks, quel Saliman di cui mi disse Padre Haggar; vive a Gimyan, un paesino nei pressi di Kurth. Mi ha fatto una buona impressione, è un tipo semplice che si occupa della povera gente con grande passione. Gli ho lasciato del denaro, per cominciare a lavorare al progetto di cui sai.
Spero che sappia utilizzarlo bene, per la gloria di Reyks e soprattutto per il bene della povera gente che ha tanto bisogno di aiuto.
Non vedo l'ora di tornare, con tutto quel che avrò guadagnato in questo viaggio, per poter completare l'opera in modo degno.
Il viaggio a Delos mi appassiona e mi interessa molto.
Non sarei però onesto con te se ti dicessi che le cose vanno bene.
E' morto un amico, Adam, il ragazzo con cui ho fatto tutto il viaggio fino ad Amer. E' rimasto ucciso durante un agguato notturno per mano di un vecchio nemico.
Per tutti noi è stato un colpo molto duro, in particolare per Alice, la nostra compagna che era la sua fidanzata. Spero che riesca a trovare la forza di reagire, e che non si lasci sopraffare dal dolore. E' una ragazza forte, ma ha ricevuto troppe dure prove, una dopo l'altra; è disperata e carica di odio e sete di vendetta. Io la capisco fin troppo bene, ma proprio per questo tremo per lei.
Il nostro viaggio è dunque molto triste.
Ho anche rivisto Aska, che mi è apparsa da un lato assai serena, più di quanto non fosse in passato, dall'altro molto provata da un'esperienza di cui non vuole parlare. E' vero anche che non ho quasi avuto modo di parlarle, visto quel che è capitato ad Adam. E adesso siamo tutti troppo preoccupati per Alice per pensare ad altro.
Spero che tu stia bene, così come tuo marito e il piccolo Cormac. Manda anche un abbraccio a Gwen da parte mia, spero di tornare presto a visitarla.
Nel frattempo vi saluto tutti,

Cormac