Luran,
Se stai leggendo questi miei scritti significa che io e l'Angelo siamo morti. Spero che il fatto che TU stia leggendo implichi che sei sopravvissuto e che anche Arkan abbia lasciato questo mondo.

Ti starai chiedendo i motivi per cui ho voluto farti avere questo scritto. Sei un giovane dotato e talentuoso, mi sarebbe piaciuto farti da maestro, ma il destino ha voluto il contrario. Questo è l'unico modo che mi resta per aiutarti nei tuoi studi.

Inizierò dalla fine dei miei studi: l'Angelo.
Al riguardo ti ho già raccontato molto, ma non tutto, ci sono cose che solo un altro mago può comprendere, ma andiamo con ordine. Innanzitutto cos'era l'Angelo… chiamarlo cadavere rianimato mi sembra oltremodo riduttivo, l'Angelo era essenzialmente Forza Vitale, legata indissolubilmente alla volontà di quel Paladino attraverso gli Spiriti della Natura. Il corpo è servito esclusivamente per dare una "forma" a questa creatura, nient'altro.
Inutile negarlo, la forza vitale dell'Angelo era la mia, attraverso un complesso rituale ho fatto in modo di legare la mia vita a quella della mia "creatura", la forza vitale è l'energia più potente che esista in natura, la maggior parte degli uomini non lo sanno e lasciano che essa si esaurisca lentamente, io sono riuscito a concentrarne buona parte in un unico punto ed in un unico momento, cedendola all'Angelo (più avanti ti descriverò l'incantesimo che ho sviluppato per questo). In questo modo ho riportato in vita il corpo del Paladino, legandomi indissolubilmente a lui. La Volontà di Rey, questo il nome del Paladino, era intrappolata assieme al suo spirito, che, tramite un diverso rituale di cui parlerò in seguito, ho fatto riunire al corpo. A questo punto è intervenuto Daimos, evocando gli Spiriti che hanno consolidato i miei rituali e hanno dato forza e resistenza al corpo dell'Angelo, erano loro a sostituirsi ai tessuti che venivano danneggiati durante i combattimenti rendendo, di fatto, invulnerabile l'Angelo.

Questo è stato assieme un capolavoro ed un tentativo di rivalutarmi agli occhi di me stesso. Durante la mia giovinezza sono sceso a terribili compromessi, pur di avanzare nei miei studi. Ora, prossimo alla fine, mi rendo conto di quanto sono stato sciocco in passato, ma so anche che grazie all'angolo ho dato il via ad una nuova interpretazione del concetto di Negromanzia.
Un tempo studiavo la morte in quanto tale, per carpirne i segreti e cercare di invertire questo stato. Oggi mi rendo conto che lo studio della morte deve servire per preservare la vita. Resuscitare un cadavere crea solamente un mostro senza più anima… tu sei un medico, Luran, tu puoi capire cosa sto dicendo! Il negromante può aiutare la gente a non morire prima del tempo, può ridurre gli effetti deleteri che il tempo ha sul nostro corpo!
I miei studi sono molto incompleti, ovviamente, ma spero di aver cominciato a tracciare un nuovo percorso.

Un secondo traguardo che ho raggiunto e stato quello di aver scoperto una delle leggi che governano la magia, l'ho chiamata la Legge della Similitudine. Ho scoperto che cose simili, se sollecitate adeguatamente da una magia sorretta da una forte volontà, tendono a riavvicinarsi. Tramite questa scoperta ho messo appunto un incantesimo che ho chiamato Ricerca Magica. Di cui ti parlerò più avanti.