Apri gli occhi e sei in un meraviglioso giardino fiorito. I profumi della primavera eterna ti avvolgono dolcemente, il sole splende, il cielo è azzurro e brilla di una insolita luminescenza.
Sotto un grande tiglio, a poca distanza da te, individui alcune persone che stanno chiacchierando allegre. Sono due ragazze ed un uomo, lui in piedi e loro sedute su di una panchina. Ridono e scherzano, sembrano non essersi accorti della tua presenza.
Le guardi meglio e riconosci, sotto una chioma rossa, il volto di Eleonor: ha fiori intrecciati tra i capelli ed un vestito bianco.
La ragazza accanto ad Eleonor la Rossa ha i capelli neri ed è di spalle, tiene per mano l'uomo, un giovane che non hai mai visto, lo chiama per nome: "dai, Alexander, siediti, c'è posto!", dice.
La sua voce squillante ti ricorda Flaherty.
E improvvisamente capisci.
Ti guardi intorno con il cuore in gola, indaghi con gli occhi i cespugli, gli alberi, in cerca di qualcuno che manca, di qualcuno che aspetti da tanto tempo. I tre sotto il tiglio non ti vedono, sono impegnati nelle loro chiacchiere. E tu ti senti improvvisamente troppo sola.
"Yorik…" mormori, con la voce spezzata.
Poi senti qualcuno che ti prende alle spalle e ti abbraccia forte, una stretta possente e dolorosa. Riconosci le sue braccia che ti stringono, percepisci il suo odore, la sua presenza.
"No, Aska, non ancora!", è lui, è la sua voce, che ti parla, "è troppo presto per te…"
Il suo viso si avvicina al tuo orecchio e lui ti sussurra furtivo: "stai attenta, Aska, guardati dal prendere il corridoio delle statue… cerca la via alternativa!"
Tu fai per voltarti per guardarlo in faccia, ma lui ti abbraccia troppo stretto e rimani immobile.
"Ti prego, Aska, stai attenta", dice ancora lui, "ti voglio troppo bene, non devi morire! Il tuo posto è ancora lì, nel mondo…"
Senti i tuoi occhi riempirsi di lacrime, lui allenta la forza della sua stretta e riesci a voltarti. Per un attimo incroci il suo sguardo fraterno, per un istante soltanto.
Poi sbatti le palpebre e ti svegli, piangendo.