Ti sembra di essere immersa nell'acqua, è tutto scuro attorno a te, in alto però vedi della luce.
Inizi a nuotare verso l'alto, verso la superficie, via via l'acqua si rischiara ed esci in superficie. Sei in un laghetto circolare, circondato da un bosco di alberi in fiore. E' primavera noti uscendo dall'acqua. Il clima è gentile, l'aria fresca quanto basta. Cammini tra gli alberi cercando di capire dove tu sia.

"Alice?"
Una voce che avevi dimenticato, una voce del tuo passato recente. Una voce maschile, bassa, calda, leggermente cavernosa che conosci.

"Si, Alice. Posso capirla però... insomma... a me è successa una cosa simile, no?"
Riconosci anche la seconda voce, una ragazza, dal tono vivace, allegro.

Pur riconoscendo le voci non rammenti a chi appartengano, prosegui nella loro direzione sforzando la memoria.

"Dovrebbe reagire però" dice l'uomo

"Eh, è facile quando sai tutto ciò che succede...
ma mettiti nei suoi panni!" commenta la ragazza.

Arrivi dietro un cespuglio, osservi. Due figure stanno sedute una affianco all'altra su un prato dandoti la schiena. Lei è una ragazza dai capelli scuri raccolti in una lunga treccia di corporatura minuta. Lui è un uomo alto, massiccio, con lunghi e crespi capelli neri che gli cadono sulle ampie spalle.

"non puo' essere..." sussurri "...loro sono..."

"Morti" dice l'uomo voltandosi.

"Alice non dovresti essere qui..." dice la ragazza.

Ti ritrovi con gli occhi increduli osservando Yorik e Flaherty, i tuoi vecchi amici e compagni di viaggio. Ti avvicini lentamente a loro, mentre si alzano in piedi, vorresti chiedere tante cose, dirne ancora di più, apri la bocca, ma Yorik ti fa cenno di aspettare.

"Prima ascolta" dice

"Alice" prosegue Flaherty "tu che puoi... cerca di viverla la vita... non ti fare travolgere dagli eventi, finché sei viva puoi cambiare le cose... non tutte magari" Flaherty ti prende la mano "ma almeno provaci!"

"Devi reagire" prosegue Yorik posandoti una mano sulla spalla "non puoi continuare così... morire sapendo di aver sprecato non è piacevole. Te l'assicuro. Guarda, guarda qui.."

Ti giri per vedere cosa ti sta indicando, ti ritrovi dentro una casa, una casa di pietra e legno, dalle finestre entra molta luce, un uomo di spalle sta appendendo un'enorme spadone al muro. Lo riconosci chiaramente è Cormac.

"E' storto!" senti la voce di Aska alla tua destra. Ti volti, lei è indubbiamente incinta e ha dei fiori in mano.

"Dici?"
"Si!"
"Ora?"
"Meglio"

Cormac si allontana per osservare meglio, annuisce fra sé e si avvicina ad Aska le mette una mano sulla pancia accarezzandola.

"Come va?"
"eh... pesa... sarà un ciccione come il padre!" e sorride.

"L'avresti mai detto?" ti chiede Yorik.

"Cormac vedendo bruciare casa sua, con la sua famiglia dentro, non lo avrebbe mai creduto possibile. Mia sorella... figuriamoci." Yorik sorride leggermente.

"Ti vuole molto bene e non si perdona di non essere riscita a far nulla per aiutarti" aggiunge Flaerty.

Tu osservi per un po' il quadro, ti volti verso Yorik e Flaherty e la casa scompare riportandoti nel bosco.

"Ma... se voi.. se voi siete qui... allora anche... anche lui..."

Yorik scuote il capo lentamente.

"no, Alice" dice Flaherty "Adam non è ancora arrivato, lui è più vicino a te di quanto tu pensi... "

"Verrà qui, quando sarà sicuro che tu stia bene"

"ma..." la tua voce ti sembra morire in gola, parli ma cominci ad emettere suoni distorti, i volti dei tuoi amici si fanno sempre meno definiti, sembra che scompaiano nell'acqua.

"Non è ancora il momento, per te...." è l'ultima cosa che senti, ma la voce è confusa... non sapresti dire da chi arriva. Tutto si fa scuro e ti sembra di ritrovarti nuovamente sott'acqua, davanti a te vedi la luce, ma qualcosa ti trascina verso il basso, la luce è sempre più lontana e scompare. L'oscurità ti circonda qualcosa ti tocca la testa, facendoti aprire gli occhi.