Nekkar, 13 agosto 506

Cara Alice,
la notte scorsa ho pensato molto a te.
C'è stata infatti una spettacolare processione in onore di Pyros lungo tutte le vie della città, che sicuramente ti avrebbe entusiasmata.
Tu forse non lo sai, ma qui a Nekkar, come in molte altre città del Ducato, la vigilia della festa di Pyros si fa una lunghissima processione che dura da mezzanotte fino all'alba, attraverso la città completamente buia, trasportando una enorme torre di legno: la Torre di Pyros.
Quest'anno poi l'hanno costruita più alta del solito, era colossale e svettava sui tetti delle case, e la statua illuminata del Dio splendeva nel cielo; dietro c'era una processione che cantava inni religiosi, e dietro ancora tantissime persone, che non ti dico.
La cosa suggestiva è che man mano che la Torre di Pyros percorre le strade buie, tutte le finestre vengono illuminata di torce, fiammelle, candele.. così che alla fine tutta la città finisce per essere illuminata a festa.
In ultimo la Torre è arrivata sul luogo più alto della città, e pochi minuti dopo è spuntato il sole: allora tutte le fiammelle, le fiaccole e le candele sono state spente simultaneamente, e nessuno ha parlato finché il disco del sole non è completamente sorto all'orizzonte.
È stato uno spettacolo bellissimo. Io non sarò certo il più grande dei devoti di Pyros, ma quando vedo la Torre che gira per la città mi sento emozionato come un bambino, come quando da bambino vedevo la stessa processione per le strade di Achenar, dove vivevo allora.
In realtà lo spirito con cui posso partecipare a queste feste adesso è molto diverso: ero di pattuglia stanotte, assieme ai miei uomini, e mentre la Torre si muoveva in una direzione io dovevo coordinare la sorveglianza nelle zone rimaste buie e deserte: ti puoi immaginare, una intera città completamente avvolta dalle tenebre, con tutte le case deserte perché la gente è in strada a seguire la processione.. quale occasione più ghiotta per uno svaligiatore?
Quindi non ho partecipato alla processione. Ma forse proprio per via della solitudine in cui mi trovavo.. della lontananza della gente, dell'assenza di distrazioni.. forse anche per questo mi ha colpito così tanto questa notte. Vedevo soltanto la punta della Torre, illuminata, man mano che si muoveva per le vie della città. E sentivo l'eco lontana dei canti..
E pensavo a te.
Cara Alice, le cose qui non vanno granché bene, da quando sei partita.
La Duchessina è tornata qui a Nekkar, ma è sempre triste, perché suo cugino ha infine deciso cosa sarà di lei: Ashley Desyenne sposerà entro il 507 un nobile di Surok, un certo Greg Hoffman, che acquisterà il titolo di Barone di Nekkar; lei di conseguenza sarà Baronessa.
Non ti dico neanche come questa condanna la addolori, lo immagini benissimo da sola. Ma non sembrano esserci molte vie di fuga.
Ho conosciuto questo Greg Hoffman, è venuto il mese scorso in visita dalla sua promessa sposa. È un tipo abbastanza giovane, dai modi affettati, formale e imbranato. Non sembra una cattiva persona, alla fine.. ma la Duchessina lo ha trovato odioso, insopportabile e così via.
Non dovrei dirlo.. ma lei ha decisamente ben altro per la testa. E quindi così, sbrighiamo le faccende quotidiane di questa città, contando i giorni che ci separano dal tuo ritorno.
Xavier è infatti partito, è tornato a Surok con tutto il suo seguito e le sue bizzarre manie. Raramente ho incontrato uomini più viscidi e sgradevoli, sembrava una serpe più che una persona: abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo quando ha lasciato il Ducato.
Non sono riuscito a scoprire molto sul suo conto, giusto quello che ti ho già scritto nella mia precedente lettera.
Tuttavia quindici giorni fa, per la prima volta, ho sbattuto in prigione un tale, che è stato poi condannato ad essere deportato nella colonia penale nel Miestwode.
Era un ragazzo che aveva sfidato a duello un nobile, per ragioni legate all'onore di sua sorella credo, e lo aveva ferito gravemente. Un poveraccio, alla fine: giovane, incosciente..
Non lo so, credevo di essere abituato a tutto, ma quando ho visto la sua espressione spaesata, mentre lo caricavano sul carro diretto alla città di Bruel, nei cui pressi c'è la Colonia Penale, mi sono sentito sopraffare dall'angoscia.
Poveraccio, mi ha fatto una gran pena.
Eppure.. in fondo è solo una colonia penale come tante altre, spaccherà legna per qualche anno, tutto qui.. non so neanche io perché mi abbia fatto tanta compassione.
Forse per via del fatto che è stato proprio quel losco Xavier a insistere tanto a che venisse istituita la pena della deportazione nel Miestwode. E non riesco proprio a spiegarmene la ragione.. Qualsiasi cosa provenga da quell'uomo mette i brividi.

Mah, cara Alice, non voglio angustiarti con queste storie, spero di avere presto tue notizie e che le cose, su a Vintenberg, vadano nel modo migliore.

Ti abbraccio

Adam