Il sole è alto a primavera,
il cielo si rischiara,
musica dei passeri, stridulo
canto volante
all'orizzonte.

Il mio corpo m'abbandona,
lentamente fuggendo,
come un torrente d'estate,
come un re sconfitto.

Migra la mia anima come lo stormo
delle rondini a nuove sfere,
la mia carne consunta abbandona.

Lasciatemi i profumi
del declinare di questi giorni,
lasciatemi i profumi,
che entrano dal vano della mia sala,
sguardo sperduto sul mondo,
immobili le mie ossa.

Saluta, mio cuore, i sogni d'amore,
come il navigante la terra
che dirada e si fa
più vaga.

Saluta, mio cuore, la tua Dama,
la bella canzone,
gli occhi mai posati
sul tuo volto,
i piaceri degli abbracci.

Saluta, mio cuore, che parti,
i fiori, i castelli, il trillo
del liuto,
i tuoi segreti che il Destino
rese muti.

Lasciatemi i profumi,
i miei ultimi
sorrisi.