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Abel - il bambino

Abel � il secondo figlio di Marc Balomir, vice capitano delle guardie di Anthien (citt� baronale non molto distante da Caen), e Elena Riquelme. Il suo fratello maggiore, Francisco, era designato fin da piccolo a prendere il posto del padre e su di lui erano rivolti tutti gli sforzi educativi di Marc. Abel ha anche due sorelle pi� piccole, Sara e Liana, ma � sempre stato lui il preferito della mamma.

Di spirito allegro e intraprendente Abel era sempre fuori casa in giro per il paese a giocare e divertirsi con i suoi amici, tra cui i fratelli Eric e Loic Navar. Lui non aveva mai a che fare con il fratello pi� grande che doveva rispettare i rigidi orari del padre e di rado andava a giocare per le strade.
Abel portava dei capelli lunghi fino alle spalle, con dei grossi boccoli come quelli della madre.
Tornava sempre a casa sporco di polvere e fango; si prendeva quelle due parole di rimprovero dalla madre, che per� con molto amore lo ripuliva prima di cena.

Abel come tutti i bambini temeva il buio, gli sconosciuti, il rimanere da solo, ma ha sempre affrontato le sue paure con grande coraggio e pi� scopriva che una cosa lo intimoriva pi� cercava di farla e di conoscerla, portando con se la sua schiera di amici.
Come quando se li port� tutti a visitare il rudere di una vecchia casa abbandonata appena dentro la foresta del Miestwode che incombe minacciosa a nord del villaggio. La costruzione era parzialmente inglobata nella vegetazione e molte furono le ipotesi dei ragazzi sulla sua funzione passata � o presente.
Non di rado rubava di soppiatto un cavallo dalla stalla del padre per portalo dagli amici e provare a cavalcarlo facendo rocambolesche cadute.

Abel non amava molto l�autorit�, come sembrava fare il fratello, ma la riconosceva. Nonostante spesse volte non capiva gli ordini del padre aveva imparato a eseguirli senza fiatare e con la fierezza che il padre richiedeva. �Solo gli schiavi eseguono gli ordini piagnucolando!�.
Solo i gentili ordini della mamma erano eseguiti con grande piacere dal piccolo Abel.
Accettava gli schiaffi senza batter ciglio, ma preferiva di molto le carezze.

Nel suo piccolo gruppetto di amici c�era anche Gaia. Una ragazzina pi� piccola di lui di un anno.
Lei forse era affascinata dai modi di fare del ragazzino intraprendente, ma era timida e si limitava a osservarlo e a seguirlo insieme agli altri senza far notare troppo interesse. Da parte sua anche ad Abel piaceva la piccola Gaia, ma nonostante il suo carattere estroverso provava sempre una sorta di timidezza infantile.
Gaia era molto devota di Kayah, come tutti i membri della sua umile famiglia. Abel non ha mai saputo dire se la sua voglia di pregare e di assistere alle funzioni religiose fosse cominciata proprio dall�interesse per lei o da vera fede � ma in fondo gli Dei seguono sempre strade loro.
Cos� Abel era il pi� devoto del suo gruppetto insieme a Gaia e questo, voluto o casuale, era il pi� grande legame tra i due; oltre le fuggevoli timide occhiate.